È stato presentato in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia il nuovo film di Capitan Harlock in 3D CGi che approderà nei cinema giapponesi il 7 Settembre.
Unitamente alla proiezione del film c'è stata anche la relativa conferenza stampa, che pur con meno clamore di quella Ghibli, non ha comunque mancato di interesse per la presenza in sala del maestro Leiji Matsumoto, creatore di Harlock e di tutti i personaggi e mondi del cosiddetto "Leijiverse" (abbreviazione di Leiji Universe).
Nell'attesa di un video della conferenza stessa riportiamo un estratto del resoconto pubblicato dal blog screenweek.it i cui inviati erano presenti all'evento.
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Il Red Carpet
Capitan Harlock 2013 - Trailer 2
Fonte Consultata:
screenweek.it
Unitamente alla proiezione del film c'è stata anche la relativa conferenza stampa, che pur con meno clamore di quella Ghibli, non ha comunque mancato di interesse per la presenza in sala del maestro Leiji Matsumoto, creatore di Harlock e di tutti i personaggi e mondi del cosiddetto "Leijiverse" (abbreviazione di Leiji Universe).
Nell'attesa di un video della conferenza stessa riportiamo un estratto del resoconto pubblicato dal blog screenweek.it i cui inviati erano presenti all'evento.
Per gli amanti dell’animazione e dei fumetti giapponesi, oggi è un altro grande giorno al Lido. Alla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è sbarcato infatti Capitan Harlock, il mitico personaggio creato da Leiji Matsumoto a metà degli anni ’70, protagonista di un film che intende costituire un reboot in chiave moderna della serie, realizzato con tanto di motion capture e CGI 3D. Il titolo sarà CAPITAN HARLOCK in 3D, e la sua uscita è prevista in Italia per l’inizio del prossimo anno.
Ecco come ha descritto l’operazione Shinji Aramaki, regista del film, che lo ha presentato stamattina alla stampa insieme al Maestro Matsumoto:
“Sono cresciuto con le opere di Leiji Matsumoto. Sono sempre stato un grande fan dei suoi lavori, incluso ovviamente Capitan Harlock, anche perché entrambi veniamo dal distretto di Kyūshū. L’affinità che provavo nei confronti delle sue opere era tale che per me era una specie di eroe. Quando abbiamo cominciato a lavorare su CAPITAN HARLOCK in 3D abbiamo però capito che c’era bisogno di un cambiamento, una sorta di reboot, che cogliesse meglio gli aspetti del Giappone moderno. La storia originale era molto diversa, abbiamo deciso di cambiarla per dare al film un altro sapore”.
Il “tradimento”, non sembra però aver disturbato più di tanto il maestro Leiji Matsumoto, che a Venezia si è lasciato andare un po’ anche alla nostalgia:
“Harlock è uno dei miei primi personaggi. La sua ideazione risale al dopoguerra e mi ricordo che mi piaceva come suonava questa parola, ‘Harlock’, così onomatopeica. Una parola che risuonava dentro di me e mi suggeriva un personaggio, un marinaio e un avventuriero. I tempi da allora sono molto cambiati, il riscaldamento globale e lo sfruttamento selvaggio delle risorse fanno invecchiare la terra più del dovuto, e un girono non lontano potrebbero diventare una minaccia immediata per l’umanità. Si può pensare perciò che qualcuno venga mandato nello spazio per salvarla. Anche se attraverso nuove vie, è importante che la storia di Harlock e dei suoi compagni venga proseguita, in modo che arrivi a tutte le generazioni”.
A infastidire il Maestro non riesce nemmeno il 3D:
“Il mondo dei manga e degli anime non conosce frontiere o confini, l’importante sono le storie, l’importante è che ci possa divertire, perché in fondo si tratta di un modo di comunicare. Per questo ho dato la mia approvazione al nuovo film. Ovviamente la CGI 3D è diversa dall’animazione disegnata a mano, per creare tutte queste immagini ci vorrebbero forse 5mila persone. Penso che ci troviamo a un grande punto di svolta nel campo dell’animazione, che però ci vede piazzati a un buon livello. La situazione è molto diversa da quella che ho sperimentato sulla mia pelle dopo la guerra. Oggi ci sono tante nuove tecnologie ed è come se ci fossimo appena messi sul nastro di partenza. È una nuova era, e un nuovo viaggio per Harlock che è appena iniziato. La sua bandiera col teschio vuol dire libertà, ecco perché è importante che io continui a farlo volare in tutto lo spazio. Finora ci sono tanti episodi, ma tutti quanti collegati, così come ci sono stati diversi titoli, ma Harlock è riuscita a diventare una delle serie più longeve. Ci sono poi Galaxy Express 999 ed Esmeralda, tutte storie che sono collegate a Harlock: forse arriverà un giorno in cui sarà scritta la loro fine, ma io ritengo che sia ancora molto molto lontano e spero che nel frattempo continuerà a piacervi”.
Ecco come ha descritto l’operazione Shinji Aramaki, regista del film, che lo ha presentato stamattina alla stampa insieme al Maestro Matsumoto:
“Sono cresciuto con le opere di Leiji Matsumoto. Sono sempre stato un grande fan dei suoi lavori, incluso ovviamente Capitan Harlock, anche perché entrambi veniamo dal distretto di Kyūshū. L’affinità che provavo nei confronti delle sue opere era tale che per me era una specie di eroe. Quando abbiamo cominciato a lavorare su CAPITAN HARLOCK in 3D abbiamo però capito che c’era bisogno di un cambiamento, una sorta di reboot, che cogliesse meglio gli aspetti del Giappone moderno. La storia originale era molto diversa, abbiamo deciso di cambiarla per dare al film un altro sapore”.
Il “tradimento”, non sembra però aver disturbato più di tanto il maestro Leiji Matsumoto, che a Venezia si è lasciato andare un po’ anche alla nostalgia:
“Harlock è uno dei miei primi personaggi. La sua ideazione risale al dopoguerra e mi ricordo che mi piaceva come suonava questa parola, ‘Harlock’, così onomatopeica. Una parola che risuonava dentro di me e mi suggeriva un personaggio, un marinaio e un avventuriero. I tempi da allora sono molto cambiati, il riscaldamento globale e lo sfruttamento selvaggio delle risorse fanno invecchiare la terra più del dovuto, e un girono non lontano potrebbero diventare una minaccia immediata per l’umanità. Si può pensare perciò che qualcuno venga mandato nello spazio per salvarla. Anche se attraverso nuove vie, è importante che la storia di Harlock e dei suoi compagni venga proseguita, in modo che arrivi a tutte le generazioni”.
A infastidire il Maestro non riesce nemmeno il 3D:
“Il mondo dei manga e degli anime non conosce frontiere o confini, l’importante sono le storie, l’importante è che ci possa divertire, perché in fondo si tratta di un modo di comunicare. Per questo ho dato la mia approvazione al nuovo film. Ovviamente la CGI 3D è diversa dall’animazione disegnata a mano, per creare tutte queste immagini ci vorrebbero forse 5mila persone. Penso che ci troviamo a un grande punto di svolta nel campo dell’animazione, che però ci vede piazzati a un buon livello. La situazione è molto diversa da quella che ho sperimentato sulla mia pelle dopo la guerra. Oggi ci sono tante nuove tecnologie ed è come se ci fossimo appena messi sul nastro di partenza. È una nuova era, e un nuovo viaggio per Harlock che è appena iniziato. La sua bandiera col teschio vuol dire libertà, ecco perché è importante che io continui a farlo volare in tutto lo spazio. Finora ci sono tanti episodi, ma tutti quanti collegati, così come ci sono stati diversi titoli, ma Harlock è riuscita a diventare una delle serie più longeve. Ci sono poi Galaxy Express 999 ed Esmeralda, tutte storie che sono collegate a Harlock: forse arriverà un giorno in cui sarà scritta la loro fine, ma io ritengo che sia ancora molto molto lontano e spero che nel frattempo continuerà a piacervi”.
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Capitan Harlock 2013 - Trailer 2
Fonte Consultata:
screenweek.it
"Chiudiamo con il film dedicato a Harlock: Space Pirate. E pure in 3D. Sì, parliamo di quel pirata dello spazio che con un anime televisivo amatissimo e rivoluzionario ha fatto sognare, indignare, ribellare e persino piangere molti bambini. "Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà" diceva la sigla italiana. E qui, in effetti, troviamo un Capitan Harlock perfetto esteticamente, ben reso in 3D, ma la cui personalità oscura è messa in disparte a favore di un eroismo solo alla fine velato da qualche ombra, sorta di Ulisse ossessionato dalla sua Itaca personale, la Terra. Due ore appassionanti per chi ama quest'icona animata, ma che lasciano il sapore di qualcosa di troppo convenzionale per lui. Fatto sta, però, che rimane imperdibile. Fosse solo per la nostalgia canaglia che
di Boris Sollazzo - Il Sole 24 Ore -
"
AMEN.
Pensavo che voleva ritirarsi anche lui...
Sembra che ultimamente vada di moda...
Detto questo, non vedo l'ora di gustarmi questo Harlock al cinema! Semra promettere bene!
Noi fan, un po' egoisticamente, un po' avidamente, tendiamo a voler godere sempre di piu capolavori possibili, è anche vero che se non diamo una possibilità alle nuove leve di produrne, non finiremo da nessuna parte...
Rimango sempre fiducioso verso questo progetto, specialmente per la partecipazione del sensei Matsumoto. Del resto lui stesso ha preferito cambiare qualche cosa e alla fine, non mi stupisco manco più di tanto, visto che ogni serie dei suoi svariati titoli cambia sempre qualche carta in tavola rispetto alla precedente. Una rivisitazione in salsa moderna era più che ovvia, parlando di un film pensato per il grande pubblico. Più che altro ciò che mi impensierisce non è qualche esplosione e sparatoria in più(oddio, se me li mettono in quantità industriale si) ma deve rimanere inalterato lo stile e l'atmosfera. Senza di quelle non può esserci nessun Capitan Harlock, per quanto visivamente sia bello a vedersi.
Andate a vedere questo film, portateci i vostri figli, o la vostra famiglia, i parenti o gli amici....questo film non vi deluderà
una storia d'azione, ma emotivamente intensa e piena di significati.
2 ore che voleranno.
No, voglio vederlo e lo vedrò ^^ .
Però..però..non sono molto d'accordo con il regista quando afferma che c'era bisogno di rinnovare i contenuti per adattarli alla contemporaneità...stagnazione economica, diversità degli strati sociali, passività e indifferenza, degrado morale, danni ambientali..Matsumoto queste cose le aveva già dette 30 anni e più fa(vedi Harlock, vedi Galaxy express, vedi Yamato..)
Curioso che entrambi gli ospiti giapponesi del Festival(Matsumoto e Miyazaki) amino entrambi gli aerei alla follia..evidentemente volare mette le ali anche alla creatività XD
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