Come ritieni il manga/anime de "L'attacco dei giganti"?
Quando commentai la prima puntata dell’Attacco dei Giganti mi posi la domanda, un po' in maniera provocatoria, se eravamo davanti alla serie anime del decennio.
Ci sono infatti titoli che, chi per il successo di pubblico ottenuto chi per l’influenza che poi ottengono sulle altre generazioni a venire, arrivano a segnare un periodo, assurgendone a simbolo. E’ successo, per citarne qualcuno, per Gundam, per Evangelion, per Death Note. Tutti titoli su cui, piaccia o no, ancora oggi si aprono discussioni tra gli appassionati nonostante i diversi anni alle spalle.
L’attesa per questi gigantoni mangia uomini è stata in effetti degna del più grandi successi che l’animazione nipponica abbia mai avuto, generando una gigantomania che effettivamente, specie questa estate, era diventata onnipresente.
Gadget, cosplay, parodie, spin off: non c’era sito internazionale che si occupasse di anime e manga che non avesse la sua curiosità giornaliera riguardante questo titolo.
“Eh ma pure voi di AnimeClick.it ce le avete sfiondate abbastanza sull’argomento!”. Opsss è vero quindi passiamo oltre e pensiamo al sondaggio.
Come ho già spiegato, ero curioso di capire, dopo tutto sto fracasso, cosa è effettivamente rimasto di questo shonen degli anni duemila a pochi mesi dalla fine dell’ultima puntata, oltre alle domande esistenziali sul come fa la sciarpa di Mikasa a non puzzare mai, nonostante se la sia tenuta costantemente per più di sei anni (cit.)
Una cosa mi pare sia abbastanza evidente: l’entusiasmo iniziale si è parecchio smorzato!
Uno zoccolo duro lo ritiene ancora un capolavoro di epicità ma per la maggior parte, a quanto pare, non si va al di sopra del buon titolo. Non stiamo parlando di un 6 scarso per intenderci, ma di sicuro al momento non possiamo parlare di "titolo del decennio". Non resta quindi che aspettare la conclusione del manga, che dovrebbe esserci a quanto ci dice l'autore, intorno al ventesimo volumetto, e magari un'eventuale seconda stagione dell'anime. Come dice il nostro buon vecchio recensore partenopeo nella sua recensione con cui vi lascio insieme a una sorpresina!
npepataecozz: VOTO: 7
Dopo alieni, angeli, macchine ribelli, guerre, catastrofi naturali, divinità capricciose, arcane organizzazioni che tramano nell'ombra e così via, all'appello tra le varie minacce, più o meno realistiche, pronte a mettere in pericolo l'esistenza del genere umano mancava ancora l'invasione di giganti. Sulle prime ammetto che questo pensiero mi ha indotto al riso; poi da novello Gulliver ho deciso di immergermi nella visione di questo anime tanto chiacchierato.
Per difendersi da un'improvvisa invasione di esseri umani giganteschi e senza cervello, i superstiti della razza umana sono costretti a rifugiarsi all'interno di una città protetta da tre file di mura enormi, all'apparenza troppo alte anche per gli stessi giganti. Per circa un secolo la popolazione riesce così a condurre una vita relativamente tranquilla, e quasi si abbandona l'idea di dar battaglia per la riconquista del resto del mondo. Un bel giorno, però, alle porte della città si presenterà un gigante decisamente più alto degli altri e aprirà una breccia nella prima fila di mura permettendo agli altri di entrare e di dilagare all'interno della parte più esterna della città.
Tra le vittime della conseguente strage c'è anche la madre di Eren, ragazzo che aveva già mostrato intenzioni bellicose e che in seguito a questo lutto giurerà di ammazzare fino all'ultimo gigante. Al suo fianco i suoi due amici d'infanzia Misaka e Armin, la prima disposta a far praticamente tutto per mantenere in vita l'amico (il motivo verrà spiegato nel corso della narrazione e non lo anticipo) e il secondo legato ai due da un rapporto di affetto ma anche di riconoscenza.
L'attacco dei giganti è stato, sicuramente uno dei titoli più attesi del 2013. Devo dire che dopo ben venticinque episodi è molto difficile, per non dire impossibile, dare un giudizio conclusivo sulla validità della trama. In attesa della seconda serie, infatti, quello che balza all'occhio dello spettatore più attento sono una lunga serie di forzature, contraddizioni e comportamenti all'apparenza inspiegabili. E' chiaro che tutto potrà essere ricucito e recuperare una sua plausibilità in seguito, per cui mi sento di dover rimandare la valutazione su questi aspetti; un'osservazione però devo farla: che senso ha nascondere la verità sui giganti in uno scantinato e non divulgarla quando essa è perfettamente accessibile a tutti per poi essere costretti a partire alla sua ricerca quando la situazione è ormai compromessa? In più chi l'ha nascosta dovrebbe comunque esserne a conoscenza; ma dov'è finito il padre di Eren?
Dopo alieni, angeli, macchine ribelli, guerre, catastrofi naturali, divinità capricciose, arcane organizzazioni che tramano nell'ombra e così via, all'appello tra le varie minacce, più o meno realistiche, pronte a mettere in pericolo l'esistenza del genere umano mancava ancora l'invasione di giganti. Sulle prime ammetto che questo pensiero mi ha indotto al riso; poi da novello Gulliver ho deciso di immergermi nella visione di questo anime tanto chiacchierato.
Per difendersi da un'improvvisa invasione di esseri umani giganteschi e senza cervello, i superstiti della razza umana sono costretti a rifugiarsi all'interno di una città protetta da tre file di mura enormi, all'apparenza troppo alte anche per gli stessi giganti. Per circa un secolo la popolazione riesce così a condurre una vita relativamente tranquilla, e quasi si abbandona l'idea di dar battaglia per la riconquista del resto del mondo. Un bel giorno, però, alle porte della città si presenterà un gigante decisamente più alto degli altri e aprirà una breccia nella prima fila di mura permettendo agli altri di entrare e di dilagare all'interno della parte più esterna della città.
Tra le vittime della conseguente strage c'è anche la madre di Eren, ragazzo che aveva già mostrato intenzioni bellicose e che in seguito a questo lutto giurerà di ammazzare fino all'ultimo gigante. Al suo fianco i suoi due amici d'infanzia Misaka e Armin, la prima disposta a far praticamente tutto per mantenere in vita l'amico (il motivo verrà spiegato nel corso della narrazione e non lo anticipo) e il secondo legato ai due da un rapporto di affetto ma anche di riconoscenza.
L'attacco dei giganti è stato, sicuramente uno dei titoli più attesi del 2013. Devo dire che dopo ben venticinque episodi è molto difficile, per non dire impossibile, dare un giudizio conclusivo sulla validità della trama. In attesa della seconda serie, infatti, quello che balza all'occhio dello spettatore più attento sono una lunga serie di forzature, contraddizioni e comportamenti all'apparenza inspiegabili. E' chiaro che tutto potrà essere ricucito e recuperare una sua plausibilità in seguito, per cui mi sento di dover rimandare la valutazione su questi aspetti; un'osservazione però devo farla: che senso ha nascondere la verità sui giganti in uno scantinato e non divulgarla quando essa è perfettamente accessibile a tutti per poi essere costretti a partire alla sua ricerca quando la situazione è ormai compromessa? In più chi l'ha nascosta dovrebbe comunque esserne a conoscenza; ma dov'è finito il padre di Eren?
Nonostante i forti dubbi, sorvolerò in questa sede sugli stessi per i motivi spiegati sopra. Concentrerò la mia recensione, invece, sulla capacità di questo anime di attrarre lo spettatore e farlo sentire coinvolto nelle vicende di Eren e compagni. E qui il giudizio è molto positivo: gli episodi scorrono uno dopo l'altro che è una bellezza, si finisce per restare rapiti dall'evolversi della trama anche se, di tanto in tanto, questa presenta qualche momento di pausa di troppo. Questi momenti, tuttavia, vengono utilizzati per costruire dei ritratti psicologici dei personaggi che, personalmente, ho apprezzato molto: le personalità degli attori sono molto diverse le une dalle altre e ben caratterizzate ed è questo un motivo di plauso per l'autore, specie se si tiene conto del gran numero di personaggi che ricoprono un ruolo importante in questo anime.
Il lato grafico è buono, anche se non mi ha fatto impazzire; la colonna sonora non verrà annoverata tra quelle da ricordare.
In definitiva do un giudizio moderatamente positivo di questo anime, cautelandomi nell'attesa della seconda parte che dovrà dare una spiegazione a tutti gli enigmi non risolti. Se la spiegazione sarà soddisfacente osannare questo titolo sarà inevitabile così come la sua stroncatura in caso contrario.
Per il momento posso comunque consigliarne la visione: L'attacco dei giganti è un titolo che "prende" e che non annoia quasi mai.
Il lato grafico è buono, anche se non mi ha fatto impazzire; la colonna sonora non verrà annoverata tra quelle da ricordare.
In definitiva do un giudizio moderatamente positivo di questo anime, cautelandomi nell'attesa della seconda parte che dovrà dare una spiegazione a tutti gli enigmi non risolti. Se la spiegazione sarà soddisfacente osannare questo titolo sarà inevitabile così come la sua stroncatura in caso contrario.
Per il momento posso comunque consigliarne la visione: L'attacco dei giganti è un titolo che "prende" e che non annoia quasi mai.
E per concludere una chicca in esclusiva per tutti i fan dei gigantoni...
Ringraziando tutti per la partecipazione, vi ricordo ancora una volta che per info, suggerimenti o mandarmi a quel paese potete scrivere a:
Francamente ne ho lette e sentite di tutti i colori, ovvero che l'anime/manga non era all'altezza nemmeno di essere visto, però i risultati dicono ben altro...a quanto pare quei 50 li ho sentiti tutti io XD
Finale che le fonti più attendibili dicono essere questo:
Freddie!
Poi la gigantomania scoppiata questa estate è stata fantastica xD
PS
You just Rick-Rolled me!
Sono molto contenta che l'entusiasmo verso questo prodotto si sia smorzato, non se ne poteva più XD
No va beh XD L'immagine postata da GianniGreed...
I giganti del rock
Anche se ovviamente per dare un giudizio finale dovremo aspettare che l'opera si concluda.
Le potenzialità per essere considerato epico in futuro le ha... ma visto il successo che sta avendo potrebbe concludersi in modo poco degno.
Sappiamo un po tutti che quando un opera vende si tenta in tutti i modi di spremerla al massimo, purtroppo!
1) Dove vuole andare a parare l'autore.
2) E il fattore SOLDI!
E anche il Titan Mercury, mica ci avevo fatto caso XD
Il risultato è in linea con quello che pensavo su questa serie.
Mai banale, cruento, dinamico, teso e coinvolgente.E si, a me piacciono quei brutti disegni. Sono un fan dei brutti disegni che però ti rimangono ben impressi.
L'anime ha una delle colonne sonore più epiche che abbia mai sentito - Hiroyuki Sawano e Mika Kobayashi- però, escluso questo, a causa di diversi difetti lo giudico inferiore alla controparte cartacea.
C'è stato uno stravolgimento riguardo il carattere di alcuni personaggi che non mi ha permesso di apprezzarlo pienamente, tuttavia non lo trovo affatto insufficiente.
Oltre all'immenso fandom si è inevitabilmente sviluppata una cerchia di persone che non si limitano a dire "guarda, non mi piace" ma devono a tutti i costi mostrarsi "contro" un determinato titolo.
Una battaglia, più che contro il titolo stesso, contro la sensazione che si prova quando questo prodotto viene adocchiato, visto e fatto proprio da gente che non si gradisce.
Gente che fa video d'elogi spropositati anni prima, e poi gira video recenti insultando il titolo perché è "la moda del momento", e guarda caso non forniscono mai argomentazioni convincenti.
Abbiamo tutti questo atteggiamento, dosato e recepito in maniera più o meno fastidiosa, ma -seriamente- non credo di aver ancora letto critiche costruttive su quest'opera.
Ciò non implica l'impossibilità di critica della stessa, assolutamente non voglio dire questo, ma fa notare quanto molta gente si concentri più sull'atto di criticare che sul motivo per cui critica. Lo schierarsi, il prendere posizione in merito a qualcosa, sembra quasi diventato più importante del contenuto delle opinioni espresse in merito.
L'opera e di una lentezza assurda, con quello che successo in 10 volumi bastavano appena quattro volumi, e l'anime e lento il doppio.
Però devo dire che l'anime a il vantaggio di rendere piu' chiari certi momenti che nel manga erano incomprensibili a causa del disegno, almeno io con certe vignette non sapevo da che parte guardare. In piu' la IG a fatto un ottimo lavoro tra animazione e ost.
Adesso cè il problema, dove vuole andare a parare l'autore?! ci sara la seconda serie?!
Tutto sommato il risultato del sondaggio è stato molto onesto con quello che a mio avviso è il vero valore dell'opera.
SnK è un titolo molto introspettivo e "pesate" per via delle tematiche trattate e di come argomenti come la morte siano rappresentati in modo crudo e diretto.
L'anime è tecnicamente di pregevolissima fattura (animazioni ottime e tendenzialmente costanti, buon uso della CG e character design all'altezza), così come la colonna sonora che definire azzeccatissima è poco.
Il manga invece soffre tantissimo del tratto immaturo ed impreciso dell'autore compensando, soprattutto negli ultimi capitoli, con colpi di scena e continui capovolgimenti di fronte.
Il vero problema, che non mi fa definire quest'opera un capolavoro, è l'estenuante, nonché irritante, lentezza dei dialoghi e della narrazione di questi ultimi. Le scene, soprattutto nell'anime, vengono temporalmente distorte in maniera grottesca, spesso risultando fastidiose o spezzando il pathos del momento (l'agguato nella foresta ne è un esempio lampante).
Insomma, se dovessi giudicare SnK per i contenuti il voto sarebbe altissimo, ma il piano meramente tecnico limita non poco tale giudizio.
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