Torniamo su Saint Seiya: Legend of Sanctuary, il film d'animazione in computer grafica “final-fantasy-style” che Toei Animation ha in produzione per la prossima estate e che si propone di riscrivere la prima serie de I cavalieri dello zodiaco di Masami Kurumada.
Negli ultimi dodici anni il mangaka ha rispolverato il titolo che lo ha reso ricco e famoso a livello internazionale con l'intento di rinnovarlo e rendere il franchise fruttuoso per gli anni a venire. La rinascita dei Cavalieri parte nel 2002 con la trasposizione in animazione dell’ultima parte del manga classico, I capitoli di Hades, quasi in contemporanea al progetto di una trilogia animata per il grande schermo che vede nel film Tenkai-hen – Il capitolo del regno dei cieli – nei cinema questo mese per Yamato Video – “l’overture” dismessa alla vociferata saga di Zeus. L’autore pensa di ampliare e consolidare la già vasta platea di fan in patria e nel mondo, affidando a Megumu Okada il compito di creare per il giovane lettore moderno, lontano dal suo ruvido stile shonen vecchia scuola, una nuova leggenda sui cavalieri d’oro. Nasce così Saint Seiya Episode G, dallo stile caotico ma più attuale e dai richiami shonen'ai, che rappresenta la prima vera rottura con il passato: i fan, abituati alle linee flessuose e armoniche disegnate da Shingo Araki e Michi Himeno nella serie animata storica ne restano scioccati.
Qualche anno più tardi parte la serializzazione su rivista di Saint Seiya Next Dimension, il seguito ufficiale del manga originale, disegnato dallo stesso Masami Kurumada completamente a colori, e Saint Seiya – The Lost Canvas di Teshirogi Shiori, partito in parallelo per raccontare la stessa storia dal punto di vista di altri personaggi ma deviato quasi subito su binari completamente differenti. Ai due spin-off non canonici, che vorrebbero essere la chiave per acchiappare nuovo pubblico, si aggiunge infine il recentissimo Saint Seiya – Saintia Sho di Chimaki Kuori. Sul lato anime, se la trasposizione di The Lost Canvas per opera di TMS, tecnicamente apprezzabile, viene bruscamente interrotta dopo la seconda stagione di OAV – probabilmente soprattutto per il rappacificamento tra Kurumada e Toei Animation dopo l'incidente sul Tenkai – una nuova serie tv dal character design fin troppo “insolito”, Saint Seiya Omega, fa indignare i fan storici per veste grafica e contenuti. Eppure, grazie all'apprezzamento in patria, il nuovo anime continua la sua corsa alla soglia dei novanta episodi, videogame e modellini dedicati.
In quest’ottica di rinnovamento del marchio si inserisce anche il film in CGI, che sceglie ancora una nuova via... Il progetto nasce nel 2010 per celebrare i venticinque anni della serie e, in occasione dell'appuntamento annuale con la Jump Festa, viene ufficialmente presentato al pubblico giapponese a fine dicembre 2011 con un brevissimo teaser trailer di cui è protagonista esclusivo un suggestivo Seiya visto di spalle. Il colosso dell'animazione giapponese lavorava contemporaneamente al Capitan Harlock 3D distribuito in questi giorni nei nostri cinema da Lucky Red. Un film dalla lunga gestazione, quindi, che sin da subito ha destato l'interesse degli appassionati, ma che sembra essersi trasformato nel corso della produzione in qualcosa di piuttosto distante dalla serie storica e dai primi artwork diffusi online. Il sito ufficiale del film, rinnovato a ottobre con la tag-line « La leggenda di Seiya inizia qui. », contiene ora il teaser trailer in HD mostrato in anteprima al Tamashii Nation 2013 lo scorso novembre, nuove immagini e info.
Scritto da Tomohiro Suzuki (Tiger & Bunny) e diretto da Keiichi Sato (Tiger & Bunny, Karas) con la supervisione generale di Masami Kurumada, Saint Seiya: Legend of Sanctuary sarà nei cinema giapponesi la prossima estate come parte delle celebrazioni dei quarant'anni di carriera del mangaka. Nella gallery in basso, direttamente dal sito web giapponese, il primo poster, le schede dei personaggi principali e il nuovo design di Aiolia del Leone; inoltre, maggiori dettagli sulla nuova “cloth” di Pegasus e di Aiolos del Sagittario anticipati dai modellini della serie Myth Cloth di Bandai basati sul film. Prima, però, il teaser trailer in alta qualità:
Negli ultimi dodici anni il mangaka ha rispolverato il titolo che lo ha reso ricco e famoso a livello internazionale con l'intento di rinnovarlo e rendere il franchise fruttuoso per gli anni a venire. La rinascita dei Cavalieri parte nel 2002 con la trasposizione in animazione dell’ultima parte del manga classico, I capitoli di Hades, quasi in contemporanea al progetto di una trilogia animata per il grande schermo che vede nel film Tenkai-hen – Il capitolo del regno dei cieli – nei cinema questo mese per Yamato Video – “l’overture” dismessa alla vociferata saga di Zeus. L’autore pensa di ampliare e consolidare la già vasta platea di fan in patria e nel mondo, affidando a Megumu Okada il compito di creare per il giovane lettore moderno, lontano dal suo ruvido stile shonen vecchia scuola, una nuova leggenda sui cavalieri d’oro. Nasce così Saint Seiya Episode G, dallo stile caotico ma più attuale e dai richiami shonen'ai, che rappresenta la prima vera rottura con il passato: i fan, abituati alle linee flessuose e armoniche disegnate da Shingo Araki e Michi Himeno nella serie animata storica ne restano scioccati.
Qualche anno più tardi parte la serializzazione su rivista di Saint Seiya Next Dimension, il seguito ufficiale del manga originale, disegnato dallo stesso Masami Kurumada completamente a colori, e Saint Seiya – The Lost Canvas di Teshirogi Shiori, partito in parallelo per raccontare la stessa storia dal punto di vista di altri personaggi ma deviato quasi subito su binari completamente differenti. Ai due spin-off non canonici, che vorrebbero essere la chiave per acchiappare nuovo pubblico, si aggiunge infine il recentissimo Saint Seiya – Saintia Sho di Chimaki Kuori. Sul lato anime, se la trasposizione di The Lost Canvas per opera di TMS, tecnicamente apprezzabile, viene bruscamente interrotta dopo la seconda stagione di OAV – probabilmente soprattutto per il rappacificamento tra Kurumada e Toei Animation dopo l'incidente sul Tenkai – una nuova serie tv dal character design fin troppo “insolito”, Saint Seiya Omega, fa indignare i fan storici per veste grafica e contenuti. Eppure, grazie all'apprezzamento in patria, il nuovo anime continua la sua corsa alla soglia dei novanta episodi, videogame e modellini dedicati.
In quest’ottica di rinnovamento del marchio si inserisce anche il film in CGI, che sceglie ancora una nuova via... Il progetto nasce nel 2010 per celebrare i venticinque anni della serie e, in occasione dell'appuntamento annuale con la Jump Festa, viene ufficialmente presentato al pubblico giapponese a fine dicembre 2011 con un brevissimo teaser trailer di cui è protagonista esclusivo un suggestivo Seiya visto di spalle. Il colosso dell'animazione giapponese lavorava contemporaneamente al Capitan Harlock 3D distribuito in questi giorni nei nostri cinema da Lucky Red. Un film dalla lunga gestazione, quindi, che sin da subito ha destato l'interesse degli appassionati, ma che sembra essersi trasformato nel corso della produzione in qualcosa di piuttosto distante dalla serie storica e dai primi artwork diffusi online. Il sito ufficiale del film, rinnovato a ottobre con la tag-line « La leggenda di Seiya inizia qui. », contiene ora il teaser trailer in HD mostrato in anteprima al Tamashii Nation 2013 lo scorso novembre, nuove immagini e info.
Scritto da Tomohiro Suzuki (Tiger & Bunny) e diretto da Keiichi Sato (Tiger & Bunny, Karas) con la supervisione generale di Masami Kurumada, Saint Seiya: Legend of Sanctuary sarà nei cinema giapponesi la prossima estate come parte delle celebrazioni dei quarant'anni di carriera del mangaka. Nella gallery in basso, direttamente dal sito web giapponese, il primo poster, le schede dei personaggi principali e il nuovo design di Aiolia del Leone; inoltre, maggiori dettagli sulla nuova “cloth” di Pegasus e di Aiolos del Sagittario anticipati dai modellini della serie Myth Cloth di Bandai basati sul film. Prima, però, il teaser trailer in alta qualità:
Sono molto curioso di vederlo questo film, e devo dire che in verità a me la grafica non dispiace e le cloth sono molto belle, anche se non ci azzeccano nulla con quelle originali del manga.
Attendo con curiosità.
d'altronde antonio,autore della news ha parlato chiaro: bisogna mettere da parte ciò che è stato saint seiya se si guarda a queste nuove frontiere,è davvero assai difficile riuscire a trovare dei punti che uniscono,quel poco che unisce tutto l'universo saint seiya è forse davvero solo il titolo e lo spirito della saga-base,che poi è quella che tutti conoscono,quella delle 12 case,da cui si è ricavato di tutto ormai,perfino la tazza del cesso,se vogliamo.
però la cosa finisce lì,con tutte le critiche ed elogi del caso che "gonfiano" senza motivo questa news.
lo spirito nuovo da parte di vecchi e nuovi fan sarebbe quello,a mio avviso,di guardare un semplice film,come moltissimo già stanno facendo in questi giorni con capitan harlock,e come forse bisognava già fare qualche anno fa con quello di yattaman.
quello di dragon ball è un discorso a parte,ma credo che anche lì valgano più o meno le stesse considerazioni.
io credo che l'attuale trend di giudizio sarà bruttissimo per quasi tutti,carino per pochissimi,ma l'innovazione non sempre è insuccesso,può darsi ci siano degli spunti vincenti che rendano ancor più vivo il titolo di quanto non lo sia mai stato in passato.
l'importante,e andrà sempre precisato,è lasciar perdere per sempre con queste nuove iniziative,l'idea di paragonare sempre il tutto con l'opera originale,ormai credo che dopo 40 anni di carriera,sia lo stesso kurumada a dircelo,attraverso queste nuove iniziative,ovvero,a mio parere, "amate o odiate saint seiya, ma nel suo universo non esiste solo l'opera classica del 1986".
Speriamo che, aldilà della grafica abbia una trama solida, fedele ed appassionante.
Staremo a vedere...
Sulle armature però preferivo quelle classiche.
E' un film che mi interessa molto.
Questa cosa è falsa:
"Sul lato anime, se la trasposizione di The Lost Canvas per opera di TMS, tecnicamente apprezzabile, viene bruscamente interrotta dopo la seconda stagione di OAV - probabilmente soprattutto per il rappacificamento tra Kurumada e Toei Animation dopo l'incidente sul Tenkai -"
Lost Canvas non lo continuano perchè in Giappone è andato male, i dvd hanno venduto poco.
ti invito a leggere meglio la frase che hai quotato, prima di parlare di falsità ti evidenzio le parole chiave:
"Sul lato anime, se la trasposizione di The Lost Canvas per opera di TMS, tecnicamente apprezzabile, viene bruscamente interrotta dopo la seconda stagione di OAV - probabilmente soprattutto per il rappacificamento tra Kurumada e Toei Animation dopo l'incidente sul Tenkai -"
Che il LC abbia venduto poco in patria è cosa nota, tuttavia il vero problema potrebbe stare nel conflitto di interessi con Toei: difficile che due studi d'animazione concorrenti accettino di spartirsi i diritti su uno stesso brand, con tutto quello che comporta
Ciao!
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