Kill la Kill, recente successo dello Studio Trigger (Little Witch Academia) che riunisce lo staff dell'acclamato Gurren Lagann, potrebbe essere un plagio. Lo sostiene il mangaka Hiroyuki Ooshima, coautore con Daisuke Ihara di Gakuen Noise (Campus Noise), miniserie in quattro volumi edita nel 2003 da Ichijinsha che sarebbe proprio il titolo illecitamente saccheggiato (possiamo sfogliarlo gratuitamente sul sito J-Comi di Ken Akamatsu).
Le trame di Kill la Kill, che dal 3 ottobre scorso è disponibile in simulcast sottotitolato anche in italiano sul portale Daisuki.net, nato dalla joint venture di alcune compagnie giapponesi produttrici di anime, ruotano attorno all'Accademia Honnoji, dove gli studenti vivono nel terrore del consiglio studentesco che fa il bello e cattivo tempo forte delle speciali “Ultradivise” indossate dai suoi membri, che acquistano così strabilianti capacità. Ryuko Matoi, una ragazza piuttosto determinata, si trasferisce all'accademia per sfidare il Presidente e cercare il misterioso assassino del padre.
Se il mangaka sembra piuttosto convinto, online i fan giapponesi dell'anime sostengono che tale plot non sia dopotutto così unico e originale. Oltre dieci anni fa, Ooshima (ai disegni) e Ihara (alla sceneggiatura), serializzarono Gakuen Noise su Monthly Zero Sum con l'idea di un manga di combattimento ad ambientazione scolastica indirizzato al pubblico femminile adulto a cui il magazine si rivolgeva prevalentemente: l'azione si svolgeva in un enorme complesso scolastico organizzato come una sorta di città fortezza in cui un dispotico consiglio studentesco governava la vita degli alunni con pugno di ferro.
Dan Hanagata, l'eroe della storia, era una testa calda che arrivava nella scuola in cerca della verità sull'omicidio del suo miglior amico, portando con sé la sciarpa rossa di quest'ultimo come ricordo e monito. Ma anche Ryuko, in Kill la Kill, si porta dietro qualcosa di rosso come ricordo e monito; in questo caso si tratta di un’enorme lama di forbice la cui altra metà sarebbe in possesso dell'assassino del genitore. La controversia tra i fan delle due opere sono giunte a Ooshima, che oggi lavora nel fumetto francese, attraverso un trailer dell'anime inviatogli da alcuni amici.
Il mangaka è stato piuttosto infastidito dall'accaduto tanto da sfogarsi il 31 dicembre con un lungo post sul proprio blog in cui dice di essersi sentito per un intero giorno come in preda a “nevrosi da guerra”! Ooshima ammette di essersi ispirato a sua volta ad altre opere, in particolare ai manga di Sanpei Shirato (Kamui, Kagemaruden) così come altri autori hanno fatto con i suoi, ma che tutti i loro lavori erano completamente originali, nulla di paragonabile a Kill la Kill, e dunque di non aver mai avuto nulla da ridire. Il disegnatore ha anche citato l'annosa controversia su Jungle taitei (Kimba) di Osamu Tetsuka e Il re leone Disney, affermando che nel caso di Kill la Kill e Gakuen Noise le somiglianze sarebbero anche più evidenti.
Ooshima si spinge oltre, chiedendosi se Kill la Kill possa davvero essere definito “opera”, e ipotizza che gli animatori, etichettati come privi di “cultura e moralità”, abbiano pensato di farla franca poiché lui ormai residente in Francia e il suo manga relativamente poco conosciuto. Molto meno aspri i toni di Daisuke Ihara, che non considera l’anime un plagio nonostante le varie similitudini con la sua opera. Per Ihara plagiare è “ricalcare le immagini e ripetere completamente lo sviluppo della storia”, ma nota che la trama di Kill la Kill sembra prendere una direzione differente rispetto a Gakuen Noise.
La serie di Studio Trigger mostra anche delle somiglianze con un altro manga scritto da Ihara: si tratta di Akuto - Act, miniserie completa in due volumi pubblicata prima da Akita Shoten nel 2008 e poi passata a Enterbrain due anni più tardi. Anche in questo caso, il protagonista va in cerca di vendetta sull'assassino di un amico indossando una sorta di giubbino trasformabile in grado di conferirgli poteri speciali. Ihara si domanda, in ogni caso, se realmente i loro manga siano stati usati dallo staff di Kill la Kill come riferimento al pari di titoli più vecchi quali Otoko-gumi e Blazing Transfer Student... e voi cosa ne pensate?
Fonte consultata: Anime News Network.
Le trame di Kill la Kill, che dal 3 ottobre scorso è disponibile in simulcast sottotitolato anche in italiano sul portale Daisuki.net, nato dalla joint venture di alcune compagnie giapponesi produttrici di anime, ruotano attorno all'Accademia Honnoji, dove gli studenti vivono nel terrore del consiglio studentesco che fa il bello e cattivo tempo forte delle speciali “Ultradivise” indossate dai suoi membri, che acquistano così strabilianti capacità. Ryuko Matoi, una ragazza piuttosto determinata, si trasferisce all'accademia per sfidare il Presidente e cercare il misterioso assassino del padre.
Se il mangaka sembra piuttosto convinto, online i fan giapponesi dell'anime sostengono che tale plot non sia dopotutto così unico e originale. Oltre dieci anni fa, Ooshima (ai disegni) e Ihara (alla sceneggiatura), serializzarono Gakuen Noise su Monthly Zero Sum con l'idea di un manga di combattimento ad ambientazione scolastica indirizzato al pubblico femminile adulto a cui il magazine si rivolgeva prevalentemente: l'azione si svolgeva in un enorme complesso scolastico organizzato come una sorta di città fortezza in cui un dispotico consiglio studentesco governava la vita degli alunni con pugno di ferro.
Dan Hanagata, l'eroe della storia, era una testa calda che arrivava nella scuola in cerca della verità sull'omicidio del suo miglior amico, portando con sé la sciarpa rossa di quest'ultimo come ricordo e monito. Ma anche Ryuko, in Kill la Kill, si porta dietro qualcosa di rosso come ricordo e monito; in questo caso si tratta di un’enorme lama di forbice la cui altra metà sarebbe in possesso dell'assassino del genitore. La controversia tra i fan delle due opere sono giunte a Ooshima, che oggi lavora nel fumetto francese, attraverso un trailer dell'anime inviatogli da alcuni amici.
Il mangaka è stato piuttosto infastidito dall'accaduto tanto da sfogarsi il 31 dicembre con un lungo post sul proprio blog in cui dice di essersi sentito per un intero giorno come in preda a “nevrosi da guerra”! Ooshima ammette di essersi ispirato a sua volta ad altre opere, in particolare ai manga di Sanpei Shirato (Kamui, Kagemaruden) così come altri autori hanno fatto con i suoi, ma che tutti i loro lavori erano completamente originali, nulla di paragonabile a Kill la Kill, e dunque di non aver mai avuto nulla da ridire. Il disegnatore ha anche citato l'annosa controversia su Jungle taitei (Kimba) di Osamu Tetsuka e Il re leone Disney, affermando che nel caso di Kill la Kill e Gakuen Noise le somiglianze sarebbero anche più evidenti.
Ooshima si spinge oltre, chiedendosi se Kill la Kill possa davvero essere definito “opera”, e ipotizza che gli animatori, etichettati come privi di “cultura e moralità”, abbiano pensato di farla franca poiché lui ormai residente in Francia e il suo manga relativamente poco conosciuto. Molto meno aspri i toni di Daisuke Ihara, che non considera l’anime un plagio nonostante le varie similitudini con la sua opera. Per Ihara plagiare è “ricalcare le immagini e ripetere completamente lo sviluppo della storia”, ma nota che la trama di Kill la Kill sembra prendere una direzione differente rispetto a Gakuen Noise.
La serie di Studio Trigger mostra anche delle somiglianze con un altro manga scritto da Ihara: si tratta di Akuto - Act, miniserie completa in due volumi pubblicata prima da Akita Shoten nel 2008 e poi passata a Enterbrain due anni più tardi. Anche in questo caso, il protagonista va in cerca di vendetta sull'assassino di un amico indossando una sorta di giubbino trasformabile in grado di conferirgli poteri speciali. Ihara si domanda, in ogni caso, se realmente i loro manga siano stati usati dallo staff di Kill la Kill come riferimento al pari di titoli più vecchi quali Otoko-gumi e Blazing Transfer Student... e voi cosa ne pensate?
Fonte consultata: Anime News Network.
Tutti ben piu vecchi di Kill la kill
Ovviamente c'è chi ha ragione e chi no, eppure nell'universo degli anime e dei manga, dove possiamo contare migliaia di opere in continuo sviluppo, e abbastanza normale che alcune idee possano avere numerosi caratteri in comune.
Da questo articolo risultano molte somiglianze...anche troppe a mio parere.
Inutile accanirsi contro molte altre serie (urlando al plagio) quando poi guardate un po' sono ovunque.
Ricordo per l'ennesima volta che alla fine anche l'opera più assurda somiglierà (anche parecchio) a molte serie già in corso e questa cosa non si può evitare.
Si dice che non ci sia limite alla fantasia...vero, ma sempre meno gente si sforza di immaginare...
Mi sa tanto di pubblicità per la propria opera, così che il ragazzo bimbominchioso di turno, per accertarsi se ci sia il plagio, compri il suddetto manga plagiato
Arriva la testa calda a scuola e si inizia a fare casino contro il sistema , i cattivi , le gang o quello che è
L autore di gakuen noise avra avuto i suoi 5 minuti per dire che è un plagio , perche secondo questo ragionamento sarebbe l autore piu plagiato del mondo....
Di primo acchito direi che no, non si tratta di un plagio ben congegnato, poiché uno dei dei due autori riconosce che non è così e, sinceramente, solo questo mi basterebbe.
Penserei di più ad una serie di omaggi resi poco chiari. E vorrei ben dire che la cosa che caratterizza Kill la Kill non è la trama, bensì un insieme di elementi molto più studiati, ricamati ed approfonditi.
Per quanto di facciata essi si dimostrino superficiali.
Bene o male l'importante è parlarne.
Quindi non c'è niente da copiare, questi anime vengono fatti per cazzeggio, o davvero gli autori di queste opere credono davvero di avere fatto chissà che cosa?
Cosa ne penso? Attention whore.
Tuttavia, visto che è saltato fuori questo, aspetto di sentire i pareri quando verrà trasmesso Mahou Sensou che con Saber Lily bootleg e ""Gilgamesh"" una tiratina d'orecchie scherzosa dalla TM magari se la meriterebbe anche. L'omaggio è sempre bello, il copia-incolla un po' meno XD
chissa quando accusera di plagio gli altri manga del genere a partire da quelli anni '90 , come scritto sopra palese " Attention whore"
@Hallymay: Quotone; plagio o non plagio, sono assolutamente d'accordo con te.
Poi i 2 protagonisti sono studenti che arrivano da un altro posto ecc ecc... ma questo si verifica in millemila anime/manga
Sicuramente avrà voluto sfruttare il successo di Kill la Kill per farsi pubblicità e magari vendere un po di più dai, ci sta ragazzi
L'anime di Kill la Kill mi piace! è figo,è divertente ma il successo è spropositato
Essendo ancora in corso non possiamo definirlo capolavoro o meno, ma un capolavoro a fine visione secondo me deve lasciarti qualcosa, e Kill la Kill non mi ha mai lasciato niente (a differenza esempio di Gurren Lagann)
è una visione piacevole ma nulla di straordinario secondo me
O di Inferno e Paradiso se vogliamo.
Più che altro secondo me si tratta di citazioni varie a tutta l'animazione degli anni '80 (a Otoku Juku per l'ambientazione, a Cutie Honey e Kekko Kamen per la protagonista e a Saint Seiya per le divise) messe assieme e amalgamate dallo stile "tarantiniano" di Imaishi, tutto qui.
Senza contare che la trama si sta evolvendo comunque in maniera indipendente.
Bingo! Tra l'altro i jappo nelle risposte gli stanno facendo un paiolo tanto al punto da minacciare azioni legali (in Giappone non si sputtana il lavoro degli altri).
Io personalmente non mi stupisco più di nulla...spazio al tempo, poi si vedrà!Se poi vi siete tutti fasciati gli occhi perchè siete fan fino al midollo non ci si può far nulla...
Sfogliando un pochino, sembra che Kill La kill abbia un'infinità di roba in più dentro...però i disegni hanno uno stile particolare, mi piacciono.
Come già è stato detto, la trama base negli anime-manga è spesso molto semplice e nello stesso genere è facile trovare forti similitudine (sia per situazioni che per personaggi) tuttavia ciò che conta sono gli sviluppi e se questi iniziano ad essere fin troppo simili...più che "plagio" diventa patetico.
*Coff coff* 666 Satan *Coff coff*
Comunque, già che siamo in tema, le famose citazioni di Kill la Kill mi sembrano parecchio generiche e messe in modo che si ci possa vedere praticamente di tutto...il bello di una citazione, oltre ad essere in grado di riconoscerla, è l'assonanza fra la serie "ospite" e quella originale, se nella stessa opera iniziano ad essercene troppe (magari pure completamente fuori contesto) la cosa, oltre ad essere segno di mancanza di fantasia, inizia a perdere efficacia fino a diventare stucchevole.
Per me kill la kill resta un bellissimo anime, e spero che più avanti migliori ancora!
Quando leggerò l'articolo "Kill la Kill in tribunale per accusa di plagio" commenterò seriamente, finché un mangaka semi sconosciuto e che non si pone problemi ad "infangare" il proprio nome con accuse messe su un blog vedrò la cosa semplicemente come appare, una pubblicità su entrambi i versanti che li pubblicizza entrambi XD
Al giorno d'oggi è praticamente un miracolo fare qualcosa che non sia ancora stato fatto. Ormai tutti gli elementi sono stati proposti e già fatti quindi per creare qualcosa di simil-nuovo bisogna prendere gli stessi elementi e ricucinarli in un altro modo.
è un po come per la musica, le note sono solo 7 eppure si riesce a fare un casino di musica differente. Per le trame è uguale solo che ci sono ben più elementi narrativi che si possono usare e ricombinare.
Detto questo, vale sempre il vecchio adagio: non è importante che se ne parli male, l'importante è che se ne parli..e lo share di Kill la Kill volerà aumentando l'hype per l'ultimo episodio che deve andare in onda a gennaio
Questo quello che penso io
Non è che sotto sotto vi è un po' di gelosia per la notorietà che Kill la Kill guadagna ogni giorno di più? (a mio parare ovviamente).
Ciò detto, leggevo non so dove un articolo a proposito dei diritti d'autore in Italia e nel mondo anglosassone: la confusione tra PLAGIO e CITAZIONE è abusata a non finire, volutamente o meno (e per un caso recente, fuori dall'Italia, basti vedere Nick Simmons che copia le tavole di Bleach).
Nel caso in questione, se il riferimento fosse intenzionale, col cacchio che sarebbe giustificato come "citazione", sarebbe un plagio bello e buono. Resta da vedere, però, se effettivamente i creatori di Kill la Kill "sapevano". Il punto è che, onestamente, al di là dell'esecuzione complessiva che è un'altro discorso, ad una premessa di base come quella delle due serie non è così difficile pensarci. Almeno, nell'ambito degli addetti ai lavori.
Secondo la logica di Ooshima, tuttavia, anche gli sviluppatori di Medaka Box dovrebbero accusare Kill la Kill di plagio...
Ovviamente perderebbero la causa in quanto sia Kill la Kill e sia Medaka Box si basano su degli "stereotipi" comuni a moltissime opere.
E poi Kill la Kill vuole esser anche il succo del suo genere senza tanto girarci attorno...violenza e volgarità...quindi è fatto di proposito se è zuppo di stereotipi...
Booo...non so che dire...vuol dire che non ha ben compreso l'anime...
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