![Pirate Pirate](http://www.animeclick.it/prove/upload/img/News12287.jpg)
Nel mirino dell'operazione, in collaborazione con 15 case editrici e produttrici, circa 580 siti (apparentemente in larga parte di base cinese, il comunicato con la lista parziale è presente qui) di distribuzione non autorizzata di anime e manga, verso i quali partiranno dal primo agosto le richieste di rimozione delle opere.
Parallelamente, secondo il comunicato, sarà attivato un portale di riferimento per la fruizione dei contenuti in modo legale. Il sito in questione, Manga-Anime here, attualmente riporta, per varie opere, link cui acquistare, vedere o leggere manga/anime. Non è ancora chiaro se in futuro distribuirà serie direttamente.
Il ministero dell'economia nipponico calcola in 4,2 milioni di euro i danni derivati dalla pirateria anime/manga dai portali cinesi per il 2013 e di circa 15 milioni per il 2014.
La memoria ricorre a una simile operazione (talvolta definita "crociata") condotta circa quattro anni fa dagli editori manga giapponesi e americani contro dei siti di raccolta di scanlations, operazione che però ebbe non molti effetti tangibili. Proclami a parte, l'efficacia della nuova iniziativa sarà dunque da valutare col tempo...
Fonti Consultate:
Crunchyroll I, II
E comunque, loro chiudono (... forse) questi siti, il che vuol dire che metteranno online scan dei loro manga tradotti in inglese? Perché sarebbe il colmo se la gente dovesse pagare per leggere manga in giapponese... XD
primo perché il Giappone non ha nessun diritoo di chiusura su questi siti non essendo di nazionalità loro, secondo perché 1 muore e 3 nascono.
In conclusione? Spreco di tempo e di risorse, perché il vero fan, la personaa cui piace davvero leggere o guarda anime, le compra le opere una volta che il suo paese le importa.
Vogliono chiudersi in una barricata assieme ai loro anime e manga, senza dare più la possibilità di visionarli all'estero, pur di non perdere un centesimo? A me pare così. Simulcast e streaming legali non possono abbracciare 50-60 anime che escono ad ogni stagione, e se ci mettiamo poi la qualità discutibile e le censure tv, siamo proprio in mezzo all'oceano. Ma a quanto pare per loro vale il "basta che li vediamo noi, è roba nostra". Qui la citazione di quel famoso articolo de La Repubblica, che diceva "paese represso", ci sta tutta.
Se pensano che io vada a comprarmi i bluray per ogni serie che esce, in una lingua a me ignota, si sbagliano di grosso. Ma nemmeno coi sub, possono andare a farsi friggere.
La verità è che a me pare l'ennesima mossa protezionistica della serie "i nostri prodotti a noi", ma di fatto con la popolarità di cui godono oggi i manga e anime all'estero (non parliamo poi della Cina dove non c'è praticamente nulla di licenziato e che comunque vanta il più vasto fandom mondiale), se si aspettano di abbattere la pirateria si sbagliano di grosso. A leggere l'intento di mettere down Weibo sono sinceramente scoppiata a ridere. Con questa mossa il governo giapponese ne approfitta per puntare per l'ennesima volta il dito contro la Cina, sempre col solito tutto fumo e niente arrosto.
4 i costi dei fumetti sono una salaccata, e 5 se c'è questa cultura anche di gadget e di conoscenza di molte opere in Italia...lo dobbiamo proprio ai fansub che lavorano e portano la conoscenza.
e che cavolo!!!!
una delle ragioni per cui viene creata questa condizione e' che non arrivano quei soldi che dovrebbero arrivare a loro.
io non esiterei di pagare qualche euro per vedere anime e manga ma anche per migliorare la condizione in cui lavorano loro.
adesso in italia non va tanto bene il canale di anime a pagamento peche' tutti guardano fansub a gratis ,
pero' se cominciamo a pagare tutti quanti e comincia a funzionare bene come il business si impegneranno di piu' a portare i nuovi anime in italia.
qualcuno si lamenta che siccome in tutto il mondo guardavano illegalmente le partite di serie A senza pagare ora nel calcio italiano non ci sono piu' soldi.
adesso in italia tante persone cominciano a creare i fumetti italiani ma se cominciano a leggerli Scan in tutto il mondo e non gli arrivano i soldi non diciamo niente? solo quando facciamo il ruolo di vittama alziamo la voce?
certo, tu hai ragione, ma...
a parte un paio di anime su Dynit tradotti discretamente, un paio su Daisukkia tradotti così così e uno su NicoNico tradotto abbastanza male, quale alternative legali ci sono al momento per noi persone di lingua italiana?
Invece che fare tutto da sé, i giapponesi per gli streaming si affidassero ai loro importatori locali che:
1. conoscono la lingua locale meglio di loro
2. conoscono il mercato locale meglio di loro
E invece di fatto le licenze per i simulcast non le smollano...
Capisci che è un controsenso?
QUESTO, per dare la possibilità agli utenti di capire se quello che si acquista va incontro ai propri gusti, visto che i soldi glie li diamo volentieri, ma non crescono sugli alberi. Se una cosa ti piace e ti appassiona, è buona cosa supportarla.. ma per capire cosa mi appassiona devo almeno conoscere un minimo la serie e capire se è di mio gradimento o no, visto che stavolta non ci sarà neanche un passaggio in televisione da noi, ergo è veramente una cosa al buio. In caso contrario, non avranno il mio supporto. Loro lavorano, e questa manovra può essere giusta.. ma lavoro anche io per guadagnare soldi.. e non li butto per roba a scatola chiusa. Quindi, se viene data la possibilità di capire se quello che acquisteremo è di nostro gradimento con minimo qualche capitolo gratis e qualche episodio gratis, ben venga. Altrimenti pace, mi troverò un altro hobby a malincuore.
Tornando all'argomento principale, questa mi pare più l'ennessima scusa del Giappone per puntare il dito contro la Cina. E ovviamente a venire tirata in ballo è sempre la gente comune, che scarica, visiona, ecc. ecc.
Poi una simile operazione costerà sicuramente un botto di soldi, immagino molti di più di quelli che dicono di perdere. Se questo non è darsi la zappa sui piedi...
E comunque sia, i portali non possono sostenere la fruizione di centinaia di serie all'anno, ancora di più se dovessero sottotitolarli in più lingue. Oppure dovremmo sorbirci sottotitoli tradotti (parolona) alla meglio per risparmiare, qualità video dell'800, censure tv e video che si blocca ogni 2 secondi. E magari pure a pagamento (paghiamo la cacca, sì), stando ad alcune voci lette su questi presunti portali. Ma siccome anche così sarebbe impossibile avere i sottotitoli minimo per il 60% dei titoli stagionali, allora prepariamoci tutti a fare un bel corso accelerato di giapponese.
E poi come fanno a farli togliere? no perché è un controsenso visto che le serie già acquistate da tempo vengono tolte in automatico.
Poi dovrebbero immaginare che se riuscissero a bloccare tutti i siti in lista, dovrebbero bloccare anche tutti gli altri.
Cosa molto ardua da ottenere.
1 - fallisce tale crociata senza senso (lo preferisco);
2 - riesce e onestamente sarebbe una tragedia per me.
Sarà ma piuttosto che promuovere il mercato per loro estero, mi pare che vogliano ostacolare la fruizione delle opere dalla madrepatria (tanto valeva mettere i "blocchi" a questo punto).
Mah
ma siete disposti a pagere per i fansub(ovviamente fatto bene e sempre con i nuovi titoli) licenziati dal governo giapponese.ovviamente la cifra bassa.
o cmq non volete pagare neanche un euro per i nuovi anime e manga?
Ah no, forse è peggio in quel modo, perché in Italia netflix non lo avremo mai, figuriamoci l'alternativa only-anime.
"qualcuno si lamenta che siccome in tutto il mondo guardavano illegalmente le partite di serie A senza pagare ora nel calcio italiano non ci sono piu' soldi."
non voglio commentare sull'intelligenza di queste affermazione, pregna di ignoranza e pressapochismo come quelle che danno colpa agli immigrati della mancanza di lavoro, ma ti consiglio di proporre a tali persone di farsi una piccola infarinatura di economia ( con corsi gratuiti come questo https://www.coursera.org/learn/competitivestrategy/outline ) e poi di aprire bocca su queste faccende, così magari la prossima volta se ne usciranno fuori con qualche frase più decente sul perchè il mercato del calcio italiano faccia schifo.. e, aiutino, non centrano niente i diritti internazionali -_-''
Io non critico la cosa, fin quando si tratta di serie inedite; l'unico modo per visionarle è questo, che le si guardi o no, non porti realmente danno ai giapponesi, anzi, ci scappa qualche soldino in vendita di licenze (anche se più in manga che anime), e anche di gadget.
Non mi illudo che venga a nascere una piattaforma in grado di sostenere un buon numero di titoli in italiano. Sarei anche disposta a pagare (una cifra ragionevole, magari creare dei pacchetti a seconda di quanto uno effettivamente guarda, uno per lo spettatore/lettore occasionale ed uno per quello incallito), ma temo sia impossibile. Già la dynit per proporci Space Dandy e Tokyo Ghoul non sembra messo benissimo, arrivano in ritardo rispetto ai primi simulcast... non so se dipenda dal periodo estivo, ma non è un bellissimo segnale. Sicuramente non reggerebbero nemmeno dieci serie. Ma con il mercato che c'è qui da noi, non li biasimo, e nemmeno mi lamento, dato che tutto sommato fanno un buon lavoro e gratis. Daisuki non lo commento, perché non hanno un progetto serio per l'Italia, basti analizzare la qualità delle traduzioni.
Queste iniziative sono fatte solo per proteggere i LORO interessi. Appena c'è un problema, ecco che avviano le ormai classiche operazioni di sterminio di massa, mettendo in mezzo sempre noi gente comune come causa dei loro problemi, e tirando fuori notizie come questa, magari gonfiando pure le cifre, anziché andare al nocciolo della questione. E poi cercano di rimediare con tante belle parole (il nuovo portale, questo e quell'altro). Per poi scoprire la qualità pessima di tali servizi, e come sempre a prenderla in quel posto siamo "noi". Chinare il capo e ubbidire, questo vogliono. E domani cosa diventerà a pagamento? Youtube? O magari Facebook? Di questo passo conviene chiederselo ogni giorno. Da me comunque non vedranno un centesimo, non ho soldi da buttare per ingrassare le loro tasche, piuttosto rinuncio a vederli. Io pago solo per i DVD, non per dei sub magari fatti male.
@Swordsman: Esatto, sembra che vogliano chiudersi in un guscio blindato, e non far entrare e uscire più nulla. Ciò vuol dire bloccare un movimento culturare, ma contenti loro...
@Nobume: "che le si guardi o no, non porti realmente danno ai giapponesi, anzi, ci scappa qualche soldino in vendita"
Pienamente d'accordo. Con o senza fansub, all'estero non comprerebbero a prescindere i bluray giapponesi, senza capire la lingua, quindi non ci perdono un bel niente! E comunque, il "vero" fansub non lucra! Quello che vogliono è metterci una benda davanti agli occhi...
fansub = gratis => no ad fly, no warez e no serie licenziate
Per quel 1% che non lo sa.
Con questo genere di operazioni mediaticamente pubblicizzate solo per fare scalpore a mio parere ottengono sempre e solo l' effetto contrario (piratebay?).
Per il resto, se è una come l'italia, dove se hai l'IP di Google non te ne accorgi nemmeno, è un buco nell'acqua, se no una buona mossa. Con aggiunta del portale che ti indica tutti i modi legali per averlo, è una buona mossa.
Per chi se lo chiede, le scan italiane sono illegali, un po' come vedere Netflix dall'Italia, nessuno ha i diritti per quell'opera in Italiano. Oltre al fatto che si usano materiali illegali per fare la copia in italiano.
"Queste iniziative sono fatte solo per proteggere i LORO interessi."
Infatti, anche le banche, lo sapete perché sono blindate? Per proteggere i LORO interessi, non i nostri! Andiamo a rubare!!!
Prima di tutto vorrei sapere che cavolo c'entrano le banche. Secondo: nelle banche ci sta il "nostro" denaro, e senza di quello potrebbero darsi all'ippica! Terzo: le banche non guardano i "loro" interessi? Questa è bella. Forse dovrei citare una certa banca (non faccio nomi) che aveva dichiarato di essere disposta a confiscare i soldi dei correntisti, pur di salvarsi il popò? E menomale che siamo noi a rubare...
Meglio fermarsi perché siamo già troppo OT.
Qua non si tratta di difendere i ladri. Quei sitarelli che mettono streaming con adfly e ci lucrano sopra, per me possono andare tutti in malora. Ma non si può di fare di tutta l'erba un fascio. Se nel mio paese un'opera non è licenziata, e ne usufruisco tramite i sottotitoli, non rubo niente a nessuno, né danneggio il mercato estero che è per i fatti suoi.
L'aggiunta del portale, finché è gratis sono d'accordo. Ma se è a pagamento, senza altre alternative, allora per quanto mi riguarda possono prendersi gli episodi e farseli in salamoia. Qui la storia del portale mi pare così: "Vuoi vedere gli anime nuovi? D'ora in poi o paghi o ti attacchi al tram.". Se tutte le tv in chiaro venissero vietate, e per vedere i vostri programmi preferiti l'unica sarebbe di pagare le pay-tv, sareste d'accordo? Io non credo proprio.
"Se nel mio paese un'opera non è licenziata, e ne usufruisco tramite i sottotitoli, non rubo niente a nessuno"
Sai che per fare la scan devi usare una scan originale, che è illegale? Quindi sei complice del "ladro giapponese", inoltre rubi ai giapponesi, visto che non hai nessun diritto di prendere la versione originale e fare una versione in italiano. Puoi anche doppiarla, rimane illegale. Anzi, forse se la doppi è meglio, levi la possibilità ai paesi con licenza (tipo Giappone) di scaricare la tua sub, levare i sub e avere una perfetta versione giapponese "simil-legale".
Ma tutto questo discorso è leggermente OT, è una cosa illegale, ma veniale, non crei particolari danni se non conservi l'opera e la levi appena comprano la licenza, ma qui si parla di vedere cose quando esiste una alternativa legale, visto che in Giappone gli anime/manga ovviamente si possono comprare.
"L'aggiunta del portale, finché è gratis sono d'accordo. Ma se è a pagamento, senza altre alternative, allora per quanto mi riguarda possono prendersi gli episodi e farseli in salamoia."
Se non pagano i giapponesi, che di sicuro l'opera è licenziata, chi cavolo devono pagare? Devo avere anime e manga gratis e l'autore deve vivere sotto un ponte perché nessuno lo paga.
"Se tutte le tv in chiaro venissero vietate, e per vedere i vostri programmi preferiti l'unica sarebbe di pagare le pay-tv, sareste d'accordo? Io non credo proprio."
Se le TV in chiaro non riescono a comprarlo e l'alternativa è l'oblio, ovvio che sono d'accordo.
Se parli poi di anime non licenziati in Italia, direi che potrei "pagare" un fansub solo con pubblicità.
Un grazie sincero a chi sventola la bandiera nera e lo fa in buona fede e a chi pensa ke internet deve rimanere libero.
Ps : se qualche economista o competente di sta roba di mercato dice ke è giusto o ke è una buona idea è pregato di andare alla corsia 1 cioè quella degli "inutili incompetenti" poi alla 6 per l'inferno.
Da quando gli IP li assegna Google?
In Giappone sì, ma in Italia non avremmo più un tubo, perché già il nostro mercato è a terra, ed è un miracolo ormai se escono 3-4 titoli all'anno. E se ci tolgono (spero mai) la possibilità di visionare i fansub, non arriveranno più neanche quei 3-4. I Giganti se sono stati acquisiti in varie parti del mondo, è proprio grazie al fansub, perché le case editrici hanno capito che era un prodotto di successo. Poi, il cosiddetto "ladro giapponese" immagino che avrà comprato il prodotto prima di metterlo in rete, quindi l'unica colpa che gli si può dare è lo share. Ma quando un'opera viene resa pubblica nel mio paese, solo al fine di visionarla coi sottotitoli, senza scopi di lucro, seppur illegale, non si danneggia nessuno. Se fossi un autore, sarei felice che le mie opere venissero apprezzate anche all'estero, se tale fatto non mi portasse disagi. Se poi la gente ci lucra, allora è un altro discorso, ma non è il caso dei fansub.
"Se non pagano i giapponesi, che di sicuro l'opera è licenziata, chi cavolo devono pagare? Devo avere anime e manga gratis e l'autore deve vivere sotto un ponte perché nessuno lo paga."
I giapponesi madrelingua possono comprarsi i bluray, o pagare tutti i servizi che vogliono, loro non hanno bisogno di sub. Ma non possono pretendere che all'estero si debba pagare per ogni serie che si vuole vedere, senza alternative. I soldi io non li trovo sotto i sassi. E poi, quel portale non potrà mai contenere tutti gli anime non licenziati nei vari paesi con i sottotitoli di tutte le lingue, è matematicamente impossibile, ci vorrebbe così tanto denaro da poter sfamare il terzo mondo. Alternativa legale sarà per loro, noi non avremo neanche gli avanzi.
capito il tuo punto di vista, senza le scan giapponesi ("peccato grave") non si possono avere le scan italiane ("peccato veniale").
Beh, in un certo senso hai ragione, ma è come fidarsi di uno che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Sicuro che lo farà?
Permettere le scan/sub italiane permette, per forza di cose, anche ai giapponesi di averle, soprattutto negli anime, visto che i due prodotti sono quasi identici.
Argomento spinoso, la vedo dura permettere le scan/sub italiane e vietare quelle giapponesi.
Effettivamente mi sono espresso male, erano gli DNS di Google che ti permettono comunque di "accedere" agli IP bloccati. Errore mio.
1) Se i manga e gli anime sono arrivati a questo livello di popolarità è grazie all'effetto di Internet. Si lamentano di perdere 15 milioni all'anno, quanti non ne avrebbero guadagnati se la loro sub-cultura non si fosse espansa in questo modo, grazie a internet?
2) Fare la guerra a Internet è come farla alla Russia. (o tagliare la testa all'idra).
Comunque, la legge è dalla loro parte, facciano un pò quello che vogliono, poi valuteranno le conseguenze.
(WINNY è una sorta di torrent giapponese)
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