Hayao Miyazaki non ha mai avuto molti peli sulla lingua, e anche questa volta in un'intervista televisiva ha voluto far sapere agli spettatori le sue impressioni non proprio positive sull'industria degli anime. In particolare, il celebre regista giapponese ha sostenuto che la crisi degli anime è una diretta conseguenza di staff composti interamente da otaku “che non spendono tempo a guardare le persone reali” e che per tale ragione “sono esseri umani che non rivolgono la loro attenzione verso altri esseri umani”.
Miyazaki ha poi spiegato il suo pensiero, affermando che secondo lui l'animazione è un qualcosa che può essere fatto solo da coloro che sono in grado di osservare gli altri e la realtà che li circonda, cosa che però mancherebbe nell'industria degli anime moderna, sempre più dominata dalla componente otaku.
Come detto, il buon Hayao non ha mai avuto peli sulla lingua – in tal senso basti ricordare il suo giudizio senza appello nei confronti dell'iPad (di cui paragonò le gestures all'atto della masturbazione) – ma in questo caso ha davvero ragione? A voi il giudizio.
Miyazaki ha poi spiegato il suo pensiero, affermando che secondo lui l'animazione è un qualcosa che può essere fatto solo da coloro che sono in grado di osservare gli altri e la realtà che li circonda, cosa che però mancherebbe nell'industria degli anime moderna, sempre più dominata dalla componente otaku.
Come detto, il buon Hayao non ha mai avuto peli sulla lingua – in tal senso basti ricordare il suo giudizio senza appello nei confronti dell'iPad (di cui paragonò le gestures all'atto della masturbazione) – ma in questo caso ha davvero ragione? A voi il giudizio.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Rocket News 24
I giapponesi non sono tutti maniaci sessuali, basta con questi stupidi stereotipi, la maggioranza di loro sono persone normali che studiano, lavorano, hanno problemi familiari come noi, etc. Tokyo ha molti quartieri a luci rosse, esiste il problema delle molestie sessuali, e quindi? Sarebbe come dire che l'Italia è un paese che vive di porno solo perchè ci sono i festini ad Arcore, le ragazzine si prostituiscono per un cellulare, gli stupri sono all'ordine del giorno...non avremo tutti i quartieri a luci rosse che trovi nella capitale nipponica, da noi le cose sono più nascoste, ma l'immondizia c'è anche qui.
La ritrovi addirittura addirittura nella Chiesa, un'istituzione che dovrebbe "guidarci" moralmente.
Ehm...stai generalizzando sulla base della tua generazione. ^__^;
I miei genitori conoscono benissimo Kimba e La principessa Zaffiro, perchè li guardavano con me quando ero piccola, mentre quando trasmettevano Sailor Moon andavo alle superiori, quindi non la guardavano con me...e anche se la guardavo, mi faceva pure schifo, a dire il vero. I miei continuano ad apprezzare certi cartoni giapponesi, tipo Conan ragazzo del futuro, che se lo rivedrebbero a ripetizione...Una roba come Sailor Moon no.
Non basarti solo sulla tua esperienza per dire cosa è popolare e cosa no!
E' una questione generazionale (e di gusti, anche quando si parla di genitori e nonni).
Scusami eh, ma in Italia di Tezuka sono arrivati: Astroboy, Toriton, La Principessa Zaffiro, Kimba il leone bianco, I bon bon magici di Lilly, Don Dracula...non so se sto dimenticando qualcosa.
Di Naoko Takeuchi, solo Sailor Moon.
Mi dispiace per te se non hai visto quei bellissimi anime.
Gli over 30 come me, e soprattutto i loro genitori, conoscono meglio i suddetti cartoni che Sailor Moon.
Una possibile giustificazione al fatto che sia un otaku stesso a sostenere ciò sta nelle diverse generazioni a cui appartengono lo stesso Miyazaki e gli otaku in questione. Miyazaki non è cresciuto guardando serie animate, ma ha avuto contatti col mondo reale al contrario degli "otaku moderni" (come scritto poco sopra).
Non c'è proprio da sorprendersi.
"Il troppo stroppa", e questo evidentemente non è un bene, neanche in questo contesto.
Quanti di coloro che hanno criticato il giudizio di Miyazaki apprezzano le Toei Robot Girls Z?^^
Vero. Madoka è nettamente superiore a Sailor Moon (e, per la cronaca, considero Madoka altamente sopravvalutato)
"Sailor moon è stata non solo un anime di successo ma anche un MOVIMENTO FEMMINISTA E DI LIBERTA' SESSUALE e non solo, ha dettato concetti che negli anime di quegli anni non erano minimamente sfiorati."
In ITALIA, forse, non erano minimamente sfiorati! In Giappone lo erano eccome, ma anche fosse, non è che basti prendere un prodotto generalmente mediocre e infilarci dentro un paio di personaggi omosessuali per trasformarlo automaticamente in un fantomatico "MOVIMENTO FEMMINISTA E DI LIBERTA' SESSUALE"
"@Alexander: la qualità di un anime si misura in primis dalla storia e dalla trama, ma anche dalla capacità di attirare un pubblico, perché di fatto sono un prodotto fatto per il pubblico e per la massa."
Sì, ma a leggere alcuni commenti parrebbe che i primi non esistano, o che si deducano in base a questo: X lo conoscono tutti quindi sicuramente avrà un capolavoro di storia, Y non lo conosce nessuno, o solo gli appassionati, quindi sicuramente non merita. Purtroppo l'evidenza dimostra che le cose funzionano al rovescio.
"Poi ovvio la cosa che più conta è la storia la sceneggiatura e tutto quanto. Infatti un hikaru no go non attirarerà di certo le folle e nemmeno un silver spoon ma sono comunque titoli di qualità."
Giusto. Però se leggi i commenti dei nostalgici a qusta notizia non leggerai certo di titoli come quelli da te citati (non li ho mai visti, ma faccio a fidarmi, la logica del discorso non cambia) bensì di roba come Dragonball e Sailor Moon... già, davvero altissimi esempi di storia e sceneggiatura, non c'è che dire!
Avessero chiamato in causa, che so, Legend of Galactic Heroes, o qualche opera di Miyazaki mi sarei stato zitto; ma se uno, come esempi dei bei tempi andati mi mette avanti Dragonball e Sailor Moon, il minimo che posso fare è ridergli in faccia!
E' come se io dicessi "ma lasciate perdere 'sto schifo di cartoni anteguerra e guardatevi veri anime come Seikon no Qwaser!"
@Alexander. Madoka è degna giusto di baciare i piedi a Sailor moon che oltre ad aver ideato un nuovo genere ( il maho sentai) ne ha dettato le regole che tutt'ora vengono seguite. Tra l'altro dopo aver dettato le regole ha anche mostrato come infrangerle ( la serie S sempre sia lodata). Non bastasse questo tra gli autori di Sailor moon c'era un certo Kunihiko Ikuhara che ha utilizzato l'esperienza acquisita per creare Utena, decostruzione del genere shojo che non ha certo bisogno di presentazioni. Idealmente la terza serie di Sailor moon è la mamma di Utena ( il progetto dell'anime Utena era la sceneggiatura del film della serie) e molte iconografie e scelte stilistiche di Sailor moon S sono palesemente riscontrabili nell'altra serie ( l'episodio 110 poi è stato praticamente copia-incollato)
Gli anime sono in mano ad internet ed otaku. Punto. La realtà è questa e ed è normale che molti si sentano punti, perchè fanno parte di questo meccanismo.
... io non me la prendo con loro, non hanno colpe perchè oggi il movimento è questo e questo insegnano nelle fumetterie, nelle riviste e via dicendo. Dovrebbero riappropriarsi le tv degli anime, investire, e in Giappone devono nascere nuovi artisti e autori coi coglioni, non gente con cravatta che fa il suo compitino lavorativo e finisce li. Un tempo c'era la fame, il dopoguerra, e si usavano matita e colori, oggi tutti otaku figli di papà pulitini che raccontano il niente.
Un tempo le serie erano rivolte a tutti, genitori e nonni compresi, mentre tutta questa generazione ha inventato la parola filler etichettando tutte le vecchie serie come ripetitive e tutte uguali. Mentre è il contrario, oggi si mettono realtà virtuali mondi paralleli ovunque che non interessano a nessuno.
Poi abbiamo la Dynit che da anni ha cambiato registro e sta facendo uscire serie di basso valore, non sanno scegliere. Abbiamo Rai4 che è uno dei migliori canali nostri, eppure le scelte degli anime li ritengo errate! Mirate a serie che possano prendere un pubblico più vasto, e non sempre le stesse cose da 4 anni! Poi gli parli di Kino no tabi, e dicono : no, è di nicchia!!! Cioè tutto al contrario, ormai regna il caos.
In Italia non c'è mai stata un'epoca Gundam-centrica! Negli anni '80 spopolavano i Super Robot come Goldrake, Mazinga, Daitarn 3. Di Gundam in Italia giunse solo la prima seria, quella del '79, poi la Sunrise vietò l'esportazione di qualsiasi sua serie in Italia (per problemi legati all'acquisto delle licenze, mi pare) e solo negli anni '00 c'è stato un ritorno di Gundam in Italia con una serie molto commerciale quale Wing (cui poi sono seguiti il doppiaggio di Z Gundam e di vari film e OAV), ma una grossa quantità di materiale Gundam (le serie ZZ, Victory, SEED, SEED Destiny) non sono mai arrivate.
@Alexander. Madoka è degna giusto di baciare i piedi a Sailor moon che oltre ad aver ideato un nuovo genere ( il maho sentai) ne ha dettato le regole che tutt'ora vengono seguite.
L'importanza di molti anime è dovuta più al loro peso storico e all'influenza che hanno avuto successivamente sull'animazione. Forse non è il caso di Sailor Moon (che io non ho mai seguito, quindi non dico se è bello o brutto, non sparo giudizi su cose che non conosco a differenza di tanta gente), ma di altri titoli che molti nostalgici citano spesso: Dragon Ball ha fissato molte regole degli shonen di combattimento, eppure a livello di trama, di sceneggiatura e anche di tematiche una produzione contemporanea come One Piece è 100 volte migliore, e la caratterizzazione psicologica di un Goku o un Freezer non è neanche lontanamente paragonabile a quella di Ken il guerriero (che è più o meno contemporaneo di Dragon Ball, solo che Dragon Ball siamo condannati a beccarcelo 20 volte all'anno per le repliche Mediaset, Ken il guerriero no); stesso discorso per Mazinga, ha inventato il genere mecha, con i robottoni antropomorfi pilotabili dall'interno, ma dubito che qualcuno direbbe che è superiore a un Gundam o a un Evangelion.
Madoka comunque mina alla radice molti degli stilemi del genere majokko. Che poi sia troppo breve, con personaggi poco caratterizzati e una protagonista frignona che vorresti prenderla a sberle ogni volta che apre bocca (e anche quando sta zitta) sono il primo a dirlo, ma non credo sia tutto 'sto schifo, è sicuramente meglio di buona parte degli anime attuali.
Poi a me fa un po' ridere la gente che si lamenta perché oggigiorno non ci sono più i capolavori del passato. Gli anime belli ci sono (e non solo quelli tratti dai manga, ci sono anche anime con sceneggiature originali o tratti da light novel che meritano), il problema è che c'è gente che parte col preconcetto che l'animazione di oggi fa tutta schifo, è tutta moe e fanservice (anche Evangelion è pieno di tette ballonzolanti, eppure non mi sembra che qui ci sia gente che si lamenta di quel tipo di fanservice), e quindi non vuole vedere niente. Solo in questa stagione ho trovato due titoli che potrebbero essere potenzialmente molto buoni quali Space Dandy (che non è di un pincopallino qualsiasi ma di Shinichiro Watanabe) e Kill La Kill (dagli stessi autori di Gurren Lagann). Esaltare troppo il passato è un atteggiamento sbagliato quanto negarlo completamente.
Va beh, vorrà dire che se dovessi scrivere un libro sulla storia e sull'evoluzione degli anime darò chiaramente maggior risalto a Sailor Moon che a Madoka; ma se dovessi semplicemente consigliare un anime che valga la pena di essere visto a qualsiasi persona che non sia uno storico dell'animazione, di certo non gli consiglierei Sailor Moon.
Anche i Pokémon hanno inventato un genere, ma al di là di questo, penso sia ovvio a chiunque capisca cos'è che rende bello un anime che i Digimon li scavalchino di svariati ordini di grandezza. Bisogna mettersi in testa che l'importanza storica e la qualità intrinseca sono 2 cose completamente diverse e scorrelate.
@Alexander. Ovviamente se qualcuno non amante delle majokko mi chiedesse un anime da guardare non direi di sicuro Sailor moon ma neanche Madoka visto che questo se non visto in un'ottica di rinnovamento del genere non vale più di tanto a parte la grafica e il sonoro. Persino nel genere di appartenenza ( majokko appunto) ci sono lavori decisamente superiori a Madoka.
E' una generalizzazione molto imprecisa, un conto è dire epoca robo-centrica, un altro è dire Gundam-centrica... del resto anche Sailor Moon rappresenta solo una parte del genere majokko, che è ben più vecchio e affonda le sue radici in ben altre opere.
D'altra parte ci sono anche serie create da otaku che sono molto belle e mi sono piaciute (se Evangelion può ricadere nella "categoria" e direi che forse un po' è così)...
Altro punto è anche la qualità delle ultime produzioni dello studio Ghibli (Arietty non m'ha detto niente, animazioni e grafica buonissime ma vuoto come una chitarra) rispetto a vecchie glorie (escludete Totoro che mi sta antipatico ).
Quindi Miyazaki tu che dici, invecchiando sei migliorato o sei peggiorato?
(io propenderei per la seconda... )
Attualmente fanno circa 40 anime all'anno, 4 o 5 dei quali di qualità, il resto no.
Ne facessero 15 all'anno, ma tutti è 15 di qualità, sarebbe meglio.
@GeassOfLelouch: Evangelion è una serie rivolta soprattutto a un pubblico di otaku, ma per criticare il loro stile di vita (fino adarrivare a scene "forti" come quella della masturbazione di Shinji all'inizio di The End of Evangelion davanti al corpo di Asuka, che sta a indicare quegli otaku che invece di dichiararsi alla ragazza che amano si trastullano davanti a un hentai o pensando a ragazze immaginarie); adesso, invece, opere del genere non ce ne sono o comunque non hanno la medesima carica polemica. Se negli anni '80 e '90, quando il fenomeno otaku era agli inizi, Gundam ed Evangelion non esitavano a criticare l'otaku, adesso che il fenomeno è diventato ancora più serio (e quindi sarebbe ancora più necessaria una critica verso quello stile di vita) nessun anime lo fa come dovrebbe.
E concordo anche sul giudizio su Miyazaki: non ho ancora visto Si alza il vento, ma gli ultimi film di Miyazaki, Howl e Ponyo, non mi sono piaciuti, li ho trovati infantili e vuoti. I capolavori di Miyazaki sono ben altri.
Ma alla fine anche con i manga sono pochi i titoli veramente fighi... Dovrebbero iniziare a fare prodotti con storie e personaggi credibili secondo me.
Fma: il re leone è uscito negli anni 90, mi pare a metà, e fin da subito il paragone con l'opera di tezuka è stata evidente e palese. E in quel periodo gli otaku invasati erano di meno..
Mazinga, ha inventato il genere mecha, con i robottoni antropomorfi pilotabili dall'interno, ma dubito che qualcuno direbbe che è superiore a un Gundam o a un Evangelion.
Lo dico io.
Ok, Cutie Honey è una sola ragazza combattente e non fa parte di alcun gruppo, ma a parte questo Sailor Moon si è limitato ad affiancarle altre quattro e stop. Penso sia giusto riconoscere la paternità del genere a Cutie Honey. Anche perché Sailor Moon nasce come un suo vero e proprio rifacimento.
Più in dettaglio: la prima serie di Sailor Moon nasce come remake aborrito di Cutie Honey, e questo si vede perfettamente nella sua estetica e nel suo mood che sono palesemente basati su quelli dell'anime del '72.
Le donne-mostro affrontate da Usagi richiamano esplicitamente le emissarie di Sister Jill, la Moon Pen di Sailor Moon è in pratica l'Honey Flash visto che ha gli stessi identici effetti di trasformazione (e infatti nelle serie successive, quando Sailor Moon inizia a prendere autonomia da CH, la Moon Pen scompare), il canovaccio degli episodi è il medesimo e così come l'entrata in scena di Sailor Moon è lo stesso di Honey (da "sono la combattente dell'amore, Cutie Honey!" a "sono la guerriera combattente che veste alla marina, Sailor Moon!"). La prima serie di Sailor Moon è in pratica Cutie Honey 2.0, solo che di Honey non ce ne sta solo una ma bensì cinque. Sotto questo punto di vista Sailor Moon non ha inventato proprio nulla, si è limitato a raddoppiare i protagonisti e poi, trovando successo e diventando di moda, ha dato luce a svariati cloni.
PS Come colpo di scena finale, il remake di Cutie Honey alla fine verrà fatto veramente. Indovina quando e da parte di chi? Esattamente dopo la quinta e ultima stagione di Sailor Moon, e da parte del suo stesso staff. Il cerchio si chiude.
Anche se certo, mi fa un po' strano riconoscere tutto questo spessore originale alla prima serie di Sailor Moon quando alla fine dei conti si è solo limitata a rifare Cutie Honey inserendo cinque eroine invece che una.
Ma majokko non vuol dire maghetta? Cutie Honey e' un'androide, non una maghetta, quindi non e' un majokko. Punto e fine del discorso.
@TWINKLE, è normale che non puoi aver vito Cutie Honey visto che non è mai arrivata in Italia, a meno che non la vedi sul web in Italia non la vedrai mai. Penso che God87 intendesse dire che Cutie Honey è l'anime inventore del genere maghetta combattente a cui tutte le altre da Sailor moon in avanti si sono rifatte. Non lavora in un team, ma comunque di fatto è proprio il sottogenere majokko sentai che non esiste, si legge solo qua su questo sito perché di fatto in Giappone sono tutte majokko e basta, infatti la parola majokko sentai basta provare a cercarla con lettere giapponesi e non esiste minimamente. Ancora mi chiedo come mai questo sito la utilizzi visto che praticamente se l'è inventata!
@Micheles, Cutie Honey che a te piaccia o meno è una maghetta alla pari di una sailor moon o una Creamy: è sempre nella lista delle maghette e anche nelle action figures delle maghette Toei c'è sempre quindi è UFFICIALMENTE una maghetta. E qua si chiude il discorso.
@Fma35 tu dici che "In chiaro non li trasmettono più perchè quelli più appetibili e sicuri ce li hanno le tv a pagamento mentre alle tv in chiaro rimangono i diritti delle vecchie serie ( per questo c'è una continua ripetizione ) Si pensi a Naruto di cui la mediaset ha fatto repliche su repliche perchè non ha comprato i diritti degli episodi successivi ( i diritti degli anime si vendono a pacchetti di episodi)."
A dire il vero non ci sono reti a pagamento che trasmettono serie nuove: Man-ga trasmette quasi solo serie degli anni 80-90, poche serie nuove (Le Chevalier d'Eon e Montecristo per citarne due), per il resto TUTTI i canali trasmettono gli anime '70-'80-ancora anni '90, ma anime da fine anni '90 e dal 2000 in avanti quasi nessuna.
Poi mi vieni a dire "La rai non ha rinunciato a Pretty cure, semplicemente è arrivata una pay tv che ha offerto di più. Questo non è un discorso che limita agli anime, per il calcio e i film è uguale. Anni fa le ultime uscite al cinema e le gare di champions si vedevano in chiaro, oggi su Sky o Premium."
A dire il vero le Pretty Cure non è stata proprio acquistata da nessuna rete a pagamento: pare che i diritti li abbia acquistati la Saban, ma al momento non c'è nessuna conferma ufficiale da parte della Saban e mi risulta che i fans della suddetta serie stiano chiedendo a tutte le reti possibili e immaginabili di trasmetterle, ma al momento nessuna rete le ha acquistate o le ha prese in considerazione, chissà: forse per mancanza di interesse? è molto probabile.
Idem lo stesso discorso vale per Bleach o D Gray-Man dove i fans li hanno richiesti a più riprese ma nessuna rete li ha mai acquistati.
E inoltre la Rai aveva acquistato Yucie ma non l'ha mai trasmesso, mentre la Mediaset aveva opzionato Fairy Tail, ma pare che alla fine non l'abbia acquistato ma solo opzionato e poi non se ne è fatto nulla, aveva acquistato Il Principe del Tennis ma non l'ha mai trasmesso in chiaro, idem Shugo Chara, di cui ha acquistato solo le prime due stagioni, nemmeno la terza (e lo stesso per Kilari) e di Shugo Chara doveva farne uscire pure i giocattoli ma non se ne è fatto nulla di nulla. Come si spiega tutto ciò? La risposta è molto semplice: praticamente le reti non sono più interessate a un tipo di animazione che non funziona più, a un tipo di animazione ormai tutta uguale e senza sbocchi, è inutile che le reti spendano soldi per trasmettere qualcosa che poi al pubblico non interessa.
E qui è il punto: perché non interessano più? è questa la domanda findamentale: non interessano perché sono stati stravolti rispetto a una volta: una volta era impregnati di contenuti (penso solo a Lady Oscar tanto per fare un esempio serie ricca di contenuti e di insegnamenti, ma pure Mila e Shiro che tra una risata e l'altra aveva tanto da dire). Oggigiorno quali sono i contenuti? Un killer che ammazza le sue vittime per il semplice fatto che uno è suo nemico come in Death Note? Un gruppo di maghette depresse pronte a sacrificare la loro anima per il loro tornaconto personale come in Madoka? Ma che roba è questa???? Bhè se questi sono gli anime attuali ci credo che l'animazione giapponese è morta.
Mi sono cadute le braccia, per non dire di peggio, quando ho letto questa frase: " Ricordi la vecchia messa in onda di Sailor moon? Ha girato tra canali ( 5,4,6) per poter far spazio alle varie serie adolescenziali americane su cui vi è sempre stato un occhio di riguardo."
Ma per favore! Se la Mediaset Sailor moon l'ha sempre trattata con i contraffiocchi! Sì ti do ragione sulle censure che l'ha massacrata ma sulla trasmissione permettimi di dire che hai preso una sonora cantonata: la Mediaset negli anni '90 l'ha sempre favorita, le ha dato anche l'appuntamento nella fascia oraria delle 19:30-20:00, ha girato 3 reti mica per dare spazio alle serie adolescenziali americane ma per dare spazio a Sailor moon, infatti non a caso era uno dei cartoni più replicati negli anni '90. Tutto si può dire della Mediaset (che ha stravolto i nomi, ha censurato scene e dialoghi, ha fatto sigle spoilerose) ma non che ha fatto una programmazione sballata a sailor moon! Perfino alla replica l'ultima volta le ha cambiato orario per metterla in una posizione più favorevole!
Io ho visto sia la serie tv di CH del 72 e sia le prime due serie di Sailor Moon, e ti posso assicurare che nella prima serie TUTTO grida "Cutie Honey!" nel mood, negli stereotipi, nel ritmo, nel "boss design" degli sgherri di Queen Beryl. Cambia ovviamente la trama ma giusto quella.
La Moon Penn è l'anello principale di congiunzione: come l'Honey Flash, è un potere che permette a Usagi di assumere le sembianze di quello che vuole, per non farsi riconoscere e passare indisturbata, allo stesso modo delle mille trasformazioni di Honey per gli stessi motivi. Infatti è proprio quest'elemento che viene rimosso nella serie R, per eliminare una volta per tutte i "rimandi" alla creatura di Go Nagai, anche se questo significa togliere un potere "importante" a Usagi.
@God87. La penna di Sailor moon è stata un'idea iniziale che serviva quando Usagi era ancora da sola per far andare avanti la trama ( difatti una volta unito il gruppo non la userà più ) praticamente è presente solo quando Sailor moon è un vero e proprio majokko solo. Anche il ritmo cambia completamente una volta unito il gruppo ma come ho detto il 90% della serie e parte della seconda non sono ancora ad un livello preparatorio e dunque le caratteristiche del majokko sentai non sono ancora abbozzate. Se guardi è lo stesso per ogni majokko sentai, solamente in Sailor moon si nota di più perchè è molto più lungo ( il gruppo veramente unito lo si avrà solo dall'episodio 61).
Più o meno la stessa cosa di cui 4 secoli fa scriveva un certo Christopher Marlowe e duecento anni dopo un certo Goethe, calata in un genere quale il majokko e in un contesto apparentemente moe. Che Madoka si ispiri al Faust è risaputo (e non solo per la tematica di fondo, ci sono tanti richiami all'opera goethiana) e sinceramente in una tematica del genere non ci vedo niente di male, ma forse se al posto delle maghette moe ci fosse stato un vecchio professore di teologia e al posto della mascotte pucciosa di nome QB avessero messo Mefistofele sarebbe stato molto meglio, no?
Come ho già scritto, di Madoka si può criticare la caratterizzazione dei personaggi (che però non esprimono mai un desiderio per se stesse in senso egoistico), si può criticare il modo in cui è sviluppata la storia (per me ci sono troppi tempi morti e se la rilasciavano sotto forma di OAV di una mezza dozzina di episodi era meglio), si può criticare il fatto che stia venendo spremuta con film riassuntivi e merchandising (ma la stessa cosa è successa a Evangelion, un anime alla fin fine è sempre un business e un modo per fare soldi e l'animazione richiede denaro), però non si può dire che sia un anime privo di sostanza o "leggero". Se Madoka è leggero, allora Dragon Ball, in cui il bene vince sempre (senza sacrifici, perché chi muore può essere resuscitato e anche un pianeta fatto saltare in aria da Majin Bu può essere ricostruito con le sfere del drago), cos'è?
Semplice: perchè nell'era di Internet la gente non sa più che farsene di reti televisive che dal Giappone importano quasi solo gli scarti (pesantemente censurati, per giunta) quando con un semplice click chiunque può tenersi informato in tempo reale sulle opere davvero meritorie.
"Oggigiorno quali sono i contenuti? Un killer che ammazza le sue vittime per il semplice fatto che uno è suo nemico come in Death Note? Un gruppo di maghette depresse pronte a sacrificare la loro anima per il loro tornaconto personale come in Madoka? Ma che roba è questa????"
..ma LOL! Tutti questi contenuti che ti fanno così schifo stanno lì apposta per mostrarli in tutta la loro ingiustizia (non riuscire a distinguere tra il *mostrare* qualcosa e l'*insegnare* qualcosa è davvero grave), solo lo fanno in maniera un tantinello più complessa e matura rispetto al tipico shonen/mahou-shoujo.
Gli anime con contenuti davvero di qualità sono quelli che fanno sì che lo spettatore rifletta con la sua testa su ciò che vede, non quelli che ti fanno la predica come fossi un bambino di 5 anni.
E' probabile quindi che il vecchio leone abbia ragione, titoli per otaku fatti da otaku, ma decisamente troppo autoreferenziali e si persa la qualità.
Cutie Honey degli anni '70 ha rivoluzionato il genere majokko introducendo una guerriera non più una bimbetta che fa magie tanto per, qua la ragazza combatte per salvare il mondo.
E non direi proprio che il plot sia un elemento secondario, anzi.
Che possa piacere o meno è un conto, ma alcuni meriti quell'opera ce li ha nonostante sia ai più sconosciuta.
Completamente d'accordo con God87.
@Fma35, il setting degli episodi della prima Cutie Honey e quelli di Sailor moon sono il medesimo: introduzione-problema-trasformazione-battaglia con il mostro-risoluzione del problema. Il setting è il medesimo ed è comunque lo stesso setting della maggior parte degli anime di Superrobot degli anni '70.
E riprendendo per Micheles, non direi proprio che il plot sia un elemento secondario, anzi, è proprio quello l'elemento fondamentale di un anime (perlomeno di una volta, visto che nella maggior parte di quelli attuali è proprio la storia che manca!).
@Stairway90 dici "Se Madoka è leggero, allora Dragon Ball, in cui il bene vince sempre (senza sacrifici, perché chi muore può essere resuscitato e anche un pianeta fatto saltare in aria da Majin Bu può essere ricostruito con le sfere del drago), cos'è?": non ho certo mai detto che Dragonball non è leggero: riconosco che Toriyama ha cambiato le carte in tavola nel genere shonen, ma non ho mai detto che è un anime chissà quanto complesso: più che altro è un anime di intrattenimento come la maggior parte degli anime di combattimento. Non si negano trovate geniali, ma c'è anche un'ingenuità di fondo che avevano le opere di quel periodo e che ora è sparito del tutto. Se fosse fatto del tutto nuovo oggi probabilmente molte ingenuità non le avrebbe.
@Alexander dici "Semplice: perchè nell'era di Internet la gente non sa più che farsene di reti televisive che dal Giappone importano quasi solo gli scarti (pesantemente censurati, per giunta) quando con un semplice click chiunque può tenersi informato in tempo reale sulle opere davvero meritorie."
Guarda ora come ora c'è internet ma una serie per attirare le masse deve ancora per forza di cose passare per la televisione, magari in futuro internet soppianterà la tv, questo è anche possibile ma ora come ora per una serie il passaggio in tv è fondamentale.
Alla fine Miyazaki ha ragione, l'animazione giapponese prima si evolveva, ora invece c'è un'involuzione e si sta chiudendo sempre più tanto che neppure all'estero viene più considerata infatti nei Festival dell'animazione solitamente si sta dando sempre più spazio a Cina, India e Corea e sempre meno al Giappone.
Il paragone con Pollon era per dire che in Pollon si è visto anche di peggio che in Cutie Honey degli anni '70 e se hai visto entrambe allora lo puoi vedere da solo.
@Fma35, il setting è quello papale papale, come te lo ha già spiegato God qualche messaggio sopra. Se poi mi parli di "prima parte con reclutamenti vari, mid-boss, seconda parte boss finale", bhè come cosa è un plot assai simile a molti anime, mica solo alle combattenti, la medesima cosa che si vede in molti anime di SuperRobot e soprattutto nei Cavalieri dello Zodiaco da te tanto ingiustamente disprezzati ma che senza quelli molti anime venuti dopo, inclusi molti da te citati, nemmeno sarebbero esistiti! Mi sa che stai cadendo in un circolo vizioso e non si capisce neppure dove tu voglia arrivare visto che qua prima si faceva un discorso generico sulla crisi degli anime odierni e tu sei andata a parare sulla genesi di Sailor moon! Ma poi che male c'è se Sailor moon è nata come remake di Cutie Honey? Non ci vedo nulla di male, se a te questa cosa non piace è un problema tuo, io non mi pongo certo il problema però se uno è fan - e non ho ancora capito se sei una fan di Cutie Honey e di Sailor moon o di uno dei due o di nessuno dei due - dovrebbe interessargli o perlomeno avere la curiosità sulla genesi di un'opera sennò che fan è se nemmeno gli importa come è nata un'opera? Anche a me quando c'è un'opera che mi interessa, mi piace sapere come è nata, come doveva essere, mi resta questa curiosità, se non me ne fregasse niente allora non potrei dirmi fan di una determinata opera.
Poi dici "L'elemento innovativo di Cutie Honey oltre alla ragazza combattente è stato appunto l'ecchi e l'uso della malizia. Guarda com'era conciata rispetto alle ragazze anime del tempo, e come si poneva con i personaggi maschili." E io ti ho detto il contrario???? Ho detto che di innovativo c'era il plot della ragazza combattente che si trasforma e che vuole salvare il mondo e non fa più magie tanto per, ma non ho certo escluso che fosse più maliziosa rispetto alle altre maghette del tempo, ma il fatto è anche che Cutie Honey è una ragazza non una bambina come molte maghette del tempo!
Poi mi vieni a dire "Nei festival dell'animazione si sta giustamente dando spazio alle nuove leve difatti anche l'animazione americana (che non è solo Disney) ha ridotto il suo spazio."... Ma hai mai davvero seguito un Festival dell'animazione???? L'America è sempre onnipresente, vuoi per via della moltitudine di case di produzione, vuoi che in fatto di licensing siano imbattibili, ma è presente sempre, il Giappone invece c'è sempre meno a favore di nuovi Paesi come ad esempio Corea, Cina, India.
Mi hai fatto sbelliccare dalle risate con questa frase "Le serie animate odierne si stanno involvendo? Per te di sicuro visto che non vedi al di là del tuo pregiudizio per di più vedendo come hai parlato di Cutie Honey è evidente che degli anime vecchi ti rimane solo il mito e non un vivido e critico ricordo."
Non prenderla a male, ma non è che mi basta vedere una cosa che proviene dal Giappone per farmi andare in brodo di giuggiole come fanno molti.
Io non ho pregiudizi, e anche gli anime vecchi li guardo con occhio critico, non mi assorbo tutto quello che proviene dal passato come se fosse oro colato e ci trovo difetti pure nelle opere degli anni '70-'80. Che siano ormai dei miti è fuor di dubbio, ma anche i miti hanno i loro difetti più o meno evidenti che siano ma li hanno.
Però è innegabile che si sta avendo un'involuzione con gli anime di oggi: se esperti del settore come Miyazaki si permettono di fare simili critiche è perché la situazione se prima era drammatica adesso è disastrosa davvero.
Non devo aggiungere altro, no? Sonico è l'aberrazione fatta ad anime.
Visto che gli otaku sono un mercato economicamente appetibile, è ovvio che si cerca di creare prodotti di loro gusto, però la qualità dei prodotti ne risente.
Pertanto mi trovo d'accordo con Miyazaki-sensei.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.