A Los Angeles si è chiusa la lunga maratona della 39° edizione della Notte degli Oscar durante la quale l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha assegnato le ambite statuette e si è conclusa, almeno per ora, lo sfida fra lo Studio Ghibli e l'animazione occidentale con un'altra vittoria per un film Made in USA. Risultato forse annunciato dopo gli Annie Awards, perchè il principale avversario Frozen: il regno del Ghiaccio è una pellicola oggettivamente bella, appassionata e di grande efficacia grazie alle sue musiche straordinarie, anche queste premiate, ed all'impegno degli studios.
Onore alle principesse. Resta la grande soddisfazione per la terza Nomination di Hayao Miyazaki un risultato non da poco per un regista d'animazione non americano.
Nessuna buona notizia neppure dalla sezione Cortometraggi, in cui era presente uno degli episodi dell'antologia animata, Short Peace, diretta e coordinata da Katsuhiro Otomo (Akira, Memories, Steamboy), ovvero Tsukumo diretta dal bravo Shuhei Morita, in questa categoria si è affermato Mr. Hublot diretto da Laurent Witz e Alexandre Espigares.
Grande successo per l'Italia, e grande felicità, ammettiamolo per la vittoria de La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino, e con Toni Servillo, Carlo Verdone, e Sabrina Ferilli, primo film italiano a vincere l'Oscar come Miglior Film Straniero dopo 15 anni da "La Vita è Bella". Certo dobbiamo dire che il discorso di accettazione di Paolo Sorrentino è stato, come dire, "stringato", chi lo ha seguito in diretta comprende, niente a che vedere con quello di Roberto Benigni, ma l'emozione era grande e si vedeva. E cresce ad ogni ora che passa.
Per quanto riguarda le altre delle premiazioni 12 Anni Schiavo ha fatto il pieno di premi, forse aldilà dei suoi meriti oggettivi, ma il tema è di grande attualità negli USA, ma non è riuscito comunque a battere Gravity, che ha raccolto ben sette statuette. Un pò sconcertante la sconfitta di un film come American Hustle. Da segnalare il bel risultato di Cate Blanchett che ha vinto nuovamente l'Oscar, e stavolta come miglior attrice protagonista. Su questa pagina la lista dei vincitori.
Uno speciale ringraziamento a Francesco, Webmaster di Animation Italy che ha ben contribuito a questo articolo.
Fonti Consultate:
Gazzetta del Sud
Collider
Onore alle principesse. Resta la grande soddisfazione per la terza Nomination di Hayao Miyazaki un risultato non da poco per un regista d'animazione non americano.
Nessuna buona notizia neppure dalla sezione Cortometraggi, in cui era presente uno degli episodi dell'antologia animata, Short Peace, diretta e coordinata da Katsuhiro Otomo (Akira, Memories, Steamboy), ovvero Tsukumo diretta dal bravo Shuhei Morita, in questa categoria si è affermato Mr. Hublot diretto da Laurent Witz e Alexandre Espigares.
Grande successo per l'Italia, e grande felicità, ammettiamolo per la vittoria de La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino, e con Toni Servillo, Carlo Verdone, e Sabrina Ferilli, primo film italiano a vincere l'Oscar come Miglior Film Straniero dopo 15 anni da "La Vita è Bella". Certo dobbiamo dire che il discorso di accettazione di Paolo Sorrentino è stato, come dire, "stringato", chi lo ha seguito in diretta comprende, niente a che vedere con quello di Roberto Benigni, ma l'emozione era grande e si vedeva. E cresce ad ogni ora che passa.
Per quanto riguarda le altre delle premiazioni 12 Anni Schiavo ha fatto il pieno di premi, forse aldilà dei suoi meriti oggettivi, ma il tema è di grande attualità negli USA, ma non è riuscito comunque a battere Gravity, che ha raccolto ben sette statuette. Un pò sconcertante la sconfitta di un film come American Hustle. Da segnalare il bel risultato di Cate Blanchett che ha vinto nuovamente l'Oscar, e stavolta come miglior attrice protagonista. Su questa pagina la lista dei vincitori.
Uno speciale ringraziamento a Francesco, Webmaster di Animation Italy che ha ben contribuito a questo articolo.
Fonti Consultate:
Gazzetta del Sud
Collider
Quel che fa Shrek con le fiabe, poi, è lo stesso tipo di lavoro che Disney ha fatto in Hercules con i miti greci, trasformati in qualcosa di pop e demenziale ma in maniera più soft.
L'anno di Shrek io avrei dato l'Oscar a Monsters & Co. piuttosto che a lui, in quanto Monsters & Co. è un film maturo, intelligente, che parla ai bambini e agli adulti all'interno della stessa pellicola (i bambini sono attratti dai colori, dai mostri simpatici, dalla bimba, gli adulti notano le critiche al mondo del lavoro e le citazioni cinematografiche) e che ha una coppia di protagonisti ben più piacevole a vedersi e simpatica del puzzone e scorbutico Shrek e dell'asino petulante. Shrek cerca di fare il film adulto, parlando al pubblico degli adolescenti più che a quello dei bambini, ma finisce per buttarla in caciara invece che elevarsi, a mio avviso.
Frozen riesce a ribaltare la fiaba mantenendone comunque le caratteristiche e le ambientazioni tradizionali. Presenta dei personaggi sì più spigliati, ambigui, freschi e indipendenti, ma l'impianto è quello, serio, di una fiaba tradizionale, mentre in Shrek, ai tempi, la morale e la trama non passavano perché il pubblico si ricordava solo dello sberleffo, del Pinocchio Mission Impossible, dell'Uomo focaccina e degli occhioni pucciosi del Gatto con gli stivali (emblematico che, invece, di Frozen tutti ricordino Elsa e "Let it go", e non certo la mascotte Olaf).
In un certo senso è quel che han tentato di fare con La principessa e il ranocchio, prendere una fiaba tradizionale e darle un taglio più moderno e fresco senza mai rinunciare al classico stile Disney e ai suoi temi. La principessa e il ranocchio però era l'ultimo tentativo di rilanciare l'animazione 2D tradizionale nell'era della computer grafica, e aveva un'ambientazione e dei personaggi abbastanza particolari, quindi non fu apprezzato molto. Frozen è più mainstream (di Anna ed Elsa principesse fantasy vendi un sacco di bambole nel Disney Store, di Tiana cameriera di colore no) ed è in computer grafica, quindi ha avuto molta più risonanza, grazie anche alla colonna sonora molto ben curata con artisti di tendenza del momento.
Come ti avevo già detto in privato Kotaro, mi sa che è la prima principessa (Regina) Disney, che sculetta come se fosse a fare una sfilata di moda! *_*
Vorrei inoltre linkare, un bellissimo mash up di ThePianoGuys Let it go/Inverno di Vivaldi http://www.youtube.com/watch?v=6Dakd7EIgBE
Felice per il risultato ottenuto, anche se personalmente non ho trovato la visione molto "spettacolare".
Forse alcune scelte nel suo proseguo le ho trovate particolarmente forzate.
I nudi della Ferilli erano giusto per farsi 4 risate vero?
Originale il messaggio di fondo , anche se forse mi sono perso troppo spesso ad analizzare qualcosa che probabilmente non è poi così spessorato come si crede.
Diciamo che senza la Disney nemmeno Shrek sarebbe esistito.
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