Polemiche, discussioni, tifo da stadio: tutto questo sono i NekoAwards!
E' giunto però il momento dei primi risultati reali, le chiacchiere lasciano il posto ai riconoscimenti e ai verdetti del popolo di AnimeClick.
Prima però, come promesso, ecco per trasparenza i risultati scaturiti dal voto dei nostri giurati.
Vi ricordo che i ragazzi avevano a disposizione solo tre titoli. Ad ogni titolo potevano essere assegnati tre, due o un punto ed infatti dove leggete 3 si tratta della prima scelta, 2 la seconda e 1, l'ultima scelta.
Zel | Slan | Sword | Mel | Rei | Arashi | Max Mor. | Mess. | Tadao | Mc | Jubei | Night | TOTALE | |
Uchouten Kazoku | 2 | 3 | 2 | 1 | 3 | 3 | 3 | 1 | 18 | ||||
Log Horizon | 3 | 1 | 1 | 2 | 3 | 10 | |||||||
Aku no Hana | 1 | 3 | 2 | 1 | 7 | ||||||||
Hataraku Mahou-sama | 3 | 2 | 1 | 1 | 7 | ||||||||
Monogatari 2nd | 2 | 3 | 1 | 6 | |||||||||
Shingeki no Kyojin | 2 | 3 | 5 | ||||||||||
Silver Spoon | 2 | 2 | 1 | 5 | |||||||||
Nagi no Asukara | 2 | 2 | 4 | ||||||||||
Suisei no Gargantia | 3 | 3 | |||||||||||
TWGOK III | 3 | 3 | |||||||||||
White Album 2 | 2 | 2 | |||||||||||
Majestic Prince | 1 | 1 | |||||||||||
Railgun S | 1 | 1 |
MIGLIOR COMPARTO VISIVO
Zel | Slan | Sword | Mel | Rei | Arashi | Max Mor. | Mess. | Tadao | Mc | Jubei | Night | TOTALE | |
Nagi no Asukara | 3 | 3 | 3 | 3 | 2 | 14 | |||||||
Shingeki no Kyojin | 2 | 3 | 3 | 3 | 11 | ||||||||
Kyoukai no Kanata | 3 | 1 | 2 | 6 | |||||||||
Suisei no Gargantia | 3 | 1 | 1 | 1 | 6 | ||||||||
Hakkenden | 2 | 2 | 2 | 6 | |||||||||
Sasami-san@Ganbaranai | 3 | 1 | 1 | 5 | |||||||||
Kill la Kill | 2 | 2 | 4 | ||||||||||
Free! | 2 | 2 | 4 | ||||||||||
Uchouten Kazoku | 1 | 2 | 3 | ||||||||||
Fate/Kaleid Prisma Illya | 3 | 3 | |||||||||||
Yozakura Quartet | 3 | 3 | |||||||||||
Gatchaman Crowds | 2 | 2 | |||||||||||
WataMote | 1 | 1 | |||||||||||
Monogatari 2nd | 1 | 1 | |||||||||||
Tamayura: more aggr. | 1 | 1 | |||||||||||
Walkure Romanze | 1 | 1 |
Anime 2013: Miglior Storia e sceneggiatura
Votate la storia che più vi ha appassionato, la sceneggiatura che ritenete sia fatta meglio, insomma tutto ciò che riguarda storia, regia e personaggi anche quando il lato tecnico non si è rivelato propriamente all'altezza.
Vota la serie con Miglior Storia e Sceneggiatura del 2013
La differenza tra gusto europeo e quello giapponese a volte rasenta il paradosso.
Un'opera che è un tripudio di luoghi, odori e suoni della Kyoto più classica oltre che di leggende e di folklore tipici del Sol Levante passa inosservata o comunque non ha praticamente successo. Al contrario il fandom italico, attraverso il suo miglior social network (il passa parola) lo scopre, lo apprezza molto, nonostante vadano in contemporanea titoli commercialmente più fruibili, e lo premia.
Questa è la storia di Uchouten Kazoku, l'"eccentrica famiglia" che ha commosso un po' tutti gli utenti che l'hanno visionata, forte di una storia e di personaggi sicuramente riusciti che ne hanno fatto passare in secondo piano la lentezza di certi passaggi.
Per parlarne come si deve però lascio lo spazio ad uno dei recensori più tosti che abbiamo qui su AnimeClick.it!
Piacevolissima e inattesa speranza nel desolante panorama dell'animazione contemporanea, "Uchōten Kazoku" nasce dalla talentuosa penna del già celebre Tomihiko Morimi, scrittore di "Yojōhan Shinwa Taikei", poi trasposto nell'eccentrico e brillante "The Tatami Galaxy".
Vi sono rare opere che sanno evocare la quotidianità, col tedio che l'attraversa e le sue piccole soddisfazioni, e "Uchōten Kazoku" ci riesce, con squisita delicatezza e dolce malinconia, facendo vivere la mondanità della Kyoto contemporanea sulla scena. In questo luogo prende vita il folklore nipponico e tanuki, tengu e uomini camminano gli uni a fianco agli altri, per quanto questi ultimi siano, al contempo, inconsapevoli di ciò eppure incomparabilmente superiori agli altri (sebbene di ciò non si dia una ragione né un significato), impenetrabili ai loro pensieri e destinati ad essere solo ammirati e null'altro.
Proprio con i piccoli occhi dei tanuki si vedrà la vicenda, punto d'osservazione di questo universo. Questo permette d'istituire l'analogia che fa della vita di Yasaburō, primo protagonista dell'opera, il parallelo dell'umanità dispersa nella quotidianità, tutta intenta ad affogarsi nel divertissement e, infine, a scampare al pensiero della propria morte.
Proprio la distruzione della vita incombe come un monito costante sull'esistenza dei tanuki, col rischio annuale d'essere divorati dagli umani nelle loro ricorrenze, inconcepibili nella loro distanza dai tanuki, i quali ultimi non possono che seguitare la loro vita dimenticando tale minaccia, ossessionandosi sulla quale anzi non potrebbero affatto vivere.
Questa lettura mitica della contemporaneità s'incentrerà sulla famiglia Shimogamo e i suoi piccoli ma essenziali dilemmi, allargandosi a seguire le conflittualità proprie delle maglie sociali nelle quali è imbrigliata.
Nondimeno lo sguardo talvolta si solleva e precisamente nel contatto con l'umanità, nell'incontro col predatore e con la possibilità ultima della propria distruzione, dove la sicurezza della quotidianità sembra scuotersi e dalla rottura dell'inautenticità emerge la riflessione sulla morte. Neanche questa viene portata ai suoi limiti estremi e la speculazione resta sospesa con lievità nell'ambiguità. In questo modo, muovendosi sul bordo sottile di una quotidianità che è sempre sul punto di squarciarsi, "Uchōten Kazoku" viene accompagnato da un'insopprimibile istanza tragica sempre più impellente, che, ahimè, sfuma sino a dissiparsi nella chiusura, con l'inappropriata e inattesa svolta spensierata che la serie prende nell'avvicinarsi all'epilogo.
Nonostante tale grave caduta, l'opera merita non pochi elogi, dalla calibratissima sceneggiatura alla finissima regia, in un mosaico d'emozioni tenui ma non flebili, che sa muovere a commozione senza scadere nel patetismo, costituendo un'immensa allegoria dove l'umanità vede con gli occhi dei tanuki e nel loro rapporto con l'umanità in scena le possibilità della propria esistenza e della fuga dall'orrore della noia e dal pensiero della propria morte, il tutto letto secondo la prospettiva dei piccoli tanuki.
In tutto questo v'è Benten, la più affascinante figura della vicenda, la cui presenza è giocata nei grandi silenzi e il cui impenetrabile dubbio non riceve mai soluzione, donde cagiona il suo irresistibile magnetismo. Emblema dell'insaziabile avidità, irraggiungibile e mortale oggetto del desiderio di Yasaburō, primo e ultimo dilemma per lo spettatore, il suo utilizzo nell'opera è talmente efficace da risultare insufficiente e indebita una sua trattazione in questa sede.
In conclusione, siamo accompagnati in tali visione da scenari dalla bellezza estasiante e dalla cura impeccabile, che guidano lo spettatore tra spazi urbani e vedute naturali di Kyoto, sui quali si stagliano le sagome minimamente sbozzate dei personaggi, felice giustapposizione capace d'esaltare ancor più sfondi ed ambienti.
"Uchōten Kazoku" è un'opera lodevole, che sa osare entro i severi limiti imposti dal grande pubblico senza sconfinare nello sperimentalismo da quest'ultimo tanto esecrato, una piccola speranza nei tempi terribili che l'animazione vive, una visione dell'unico rimedio per sopportare l'esistenza, la spensieratezza della quotidianità, e trovare in essa la felicità, fasulla o meno che sia.
Vi sono rare opere che sanno evocare la quotidianità, col tedio che l'attraversa e le sue piccole soddisfazioni, e "Uchōten Kazoku" ci riesce, con squisita delicatezza e dolce malinconia, facendo vivere la mondanità della Kyoto contemporanea sulla scena. In questo luogo prende vita il folklore nipponico e tanuki, tengu e uomini camminano gli uni a fianco agli altri, per quanto questi ultimi siano, al contempo, inconsapevoli di ciò eppure incomparabilmente superiori agli altri (sebbene di ciò non si dia una ragione né un significato), impenetrabili ai loro pensieri e destinati ad essere solo ammirati e null'altro.
Proprio con i piccoli occhi dei tanuki si vedrà la vicenda, punto d'osservazione di questo universo. Questo permette d'istituire l'analogia che fa della vita di Yasaburō, primo protagonista dell'opera, il parallelo dell'umanità dispersa nella quotidianità, tutta intenta ad affogarsi nel divertissement e, infine, a scampare al pensiero della propria morte.
Proprio la distruzione della vita incombe come un monito costante sull'esistenza dei tanuki, col rischio annuale d'essere divorati dagli umani nelle loro ricorrenze, inconcepibili nella loro distanza dai tanuki, i quali ultimi non possono che seguitare la loro vita dimenticando tale minaccia, ossessionandosi sulla quale anzi non potrebbero affatto vivere.
Questa lettura mitica della contemporaneità s'incentrerà sulla famiglia Shimogamo e i suoi piccoli ma essenziali dilemmi, allargandosi a seguire le conflittualità proprie delle maglie sociali nelle quali è imbrigliata.
Nondimeno lo sguardo talvolta si solleva e precisamente nel contatto con l'umanità, nell'incontro col predatore e con la possibilità ultima della propria distruzione, dove la sicurezza della quotidianità sembra scuotersi e dalla rottura dell'inautenticità emerge la riflessione sulla morte. Neanche questa viene portata ai suoi limiti estremi e la speculazione resta sospesa con lievità nell'ambiguità. In questo modo, muovendosi sul bordo sottile di una quotidianità che è sempre sul punto di squarciarsi, "Uchōten Kazoku" viene accompagnato da un'insopprimibile istanza tragica sempre più impellente, che, ahimè, sfuma sino a dissiparsi nella chiusura, con l'inappropriata e inattesa svolta spensierata che la serie prende nell'avvicinarsi all'epilogo.
Nonostante tale grave caduta, l'opera merita non pochi elogi, dalla calibratissima sceneggiatura alla finissima regia, in un mosaico d'emozioni tenui ma non flebili, che sa muovere a commozione senza scadere nel patetismo, costituendo un'immensa allegoria dove l'umanità vede con gli occhi dei tanuki e nel loro rapporto con l'umanità in scena le possibilità della propria esistenza e della fuga dall'orrore della noia e dal pensiero della propria morte, il tutto letto secondo la prospettiva dei piccoli tanuki.
In tutto questo v'è Benten, la più affascinante figura della vicenda, la cui presenza è giocata nei grandi silenzi e il cui impenetrabile dubbio non riceve mai soluzione, donde cagiona il suo irresistibile magnetismo. Emblema dell'insaziabile avidità, irraggiungibile e mortale oggetto del desiderio di Yasaburō, primo e ultimo dilemma per lo spettatore, il suo utilizzo nell'opera è talmente efficace da risultare insufficiente e indebita una sua trattazione in questa sede.
In conclusione, siamo accompagnati in tali visione da scenari dalla bellezza estasiante e dalla cura impeccabile, che guidano lo spettatore tra spazi urbani e vedute naturali di Kyoto, sui quali si stagliano le sagome minimamente sbozzate dei personaggi, felice giustapposizione capace d'esaltare ancor più sfondi ed ambienti.
"Uchōten Kazoku" è un'opera lodevole, che sa osare entro i severi limiti imposti dal grande pubblico senza sconfinare nello sperimentalismo da quest'ultimo tanto esecrato, una piccola speranza nei tempi terribili che l'animazione vive, una visione dell'unico rimedio per sopportare l'esistenza, la spensieratezza della quotidianità, e trovare in essa la felicità, fasulla o meno che sia.
Locke Cole
Anime 2013: Miglior comparto visivo
vota la serie con il miglior comparto visivo del 2013
Il popolo di AnimeClick ha votato e seppure per un solo voto abbiamo quindi un vincitore. Ora, che i nostri cari Giganti siano i favoriti in ogni categoria in cui competono in questi NekoAwards non è un mistero, certo che in questa, a mio modesto avviso, forse non meritavano proprio la prima posizione e la notorietà, come ovvio, ha sicuramente influito.
Onore delle armi a Nagi No Akusara, che pur molto meno conosciuto, ha conteso la palma della vittoria fino alla fine e da quanto ho saputo in molti hanno pure cominciato a guardarlo dopo averlo scoperto proprio qui..un premio di consolazione da non sottovalutare.
Leggiamo invece cosa ne pensano il web del lavoro svolto da Wit Studio e Production I.G:
Le animazioni? Fantastiche. Chiare e semplici. E’ subito evidente quanto tempo e impegno sono stati profusi per disegnare questi personaggi, i loro visi sono tra i più espressivi ed emozionanti che abbia mai visto in animazione. Avete notato i loro occhi? Per rendere al meglio il pathos di determinati momenti, una tecnica molto comune in animazione è zoomare sugli occhi rendendo questo tipo di scene tra le più belle della serie.
Anche il design dei giganti è molto dettagliato. Essi sono terribilmente spaventosi ma al contempo sembrano incredibilmente stupidi e in certi casi, anche comici . Il più pauroso di tutti è senz’altro il gigante sorridente della prima puntata che sarà davvero difficile da dimenticare.
Oltre al character design lo stile delle animazioni stesse è meravigliosamente cupo. Non sembra di guardare un cartone animato; sembra qualcosa rivolto ad un pubblico maturo. Tutte le scene in cui i personaggi usano il movimento tridimensionale sono terribilmente epiche, come se lo spettatore stesso stesse volando assieme ai personaggi. In generale c’è una cosa che quest’anime fa molto bene: ti risucchia e non ti lascia andare fino alla fine.
Anche il design dei giganti è molto dettagliato. Essi sono terribilmente spaventosi ma al contempo sembrano incredibilmente stupidi e in certi casi, anche comici . Il più pauroso di tutti è senz’altro il gigante sorridente della prima puntata che sarà davvero difficile da dimenticare.
Oltre al character design lo stile delle animazioni stesse è meravigliosamente cupo. Non sembra di guardare un cartone animato; sembra qualcosa rivolto ad un pubblico maturo. Tutte le scene in cui i personaggi usano il movimento tridimensionale sono terribilmente epiche, come se lo spettatore stesso stesse volando assieme ai personaggi. In generale c’è una cosa che quest’anime fa molto bene: ti risucchia e non ti lascia andare fino alla fine.
Fonte: happykatana.wordpress.com
Uno dei disegni originali usati per la serie tv
Con i NekoAwards ci rivediamo sabato 8 marzo, festa delle donne, per le categorie dei migliori personaggi dell'anno!
2) Shingeki no Kyojin, vabbè...
Per il miglior comparto visivo invece rimango decisamente perplessa, personalmente ritengo sia Nagi no Asukara sia lo stesso Kyoukai molto superiori a SnK, ma tant'è...
Ulteriore discorso a parte per Hakkenden, nonostante non sia stato la mia scelta mi piange il cuore vederlo così in basso e così distaccato dagli altri.
Ma un punto... secondo me bisognerebbe decretare un pari merito!
Ora che ci penso, Fate/Kaleid Prisma Illya aveva dei combattimenti graficamente epici u.u
Mentre Uchoten Kazoku... una ventata d'aria fresca! Infatti l'ho votato, per cui...
Per il resto non mi aspettavo i risultati così "chiusi". GG's
shingeki no kiojin miglior comparto visivo è na mezza bestemmia... nagi no asukara e 100 volte meglio, sotto tutti i punti di vista...
ad ogni modo uchoten me lo sto per guardare non avendolo visto... ma monogatari series dopo log horizon.... stendo un velo pietoso...
Nello anche il testa a testa per il reparto visivo, sul vincitore non posso esprimermi non avendo visto i giganti.
Imho in favore di SnK, come cita la news d'altronde, c'è la notorietà del titolo, oramai è famoso quasi quanto OP in territorio nipponico e non solo.
Complimenti ad entrambi!
Anche se ho votato Monogatari second series come miglior storia e sceneggiatura, mi fa piacere che abbia vinto Uchouten Kazoku.
Nonostante la storia sia un pò già vista sotto certi punti di vista ( Pom Poko un esempio ), è stata riproposta in modo molto originale, coinvolgente e ben definita.
Un plauso anche a Tomihiko Morimi!
Per quanto riguarda il comparto visivo ho votato Nagi no Asakura, ma credo che anche Shingeki no Kyojin sia ottima da questo punto di vista.
La differenza in entrambi i sondaggi è stata davvero minima: una vera e propria lotta all'ultimo voto
In definitiva un po' una corsa ai 100m olimpici dove i centesimi di secondo fanno la differenza.....
La qualità di diverse animazioni è pessima, spesso intere scene sono fatte con pochissimi frame e danno vita a derpate esageratamente esilaranti che un anime veramente eccellente dal lato tecnico non si può permettere. Tutti gli altri candidati, a mio parere, gli erano superiori, ma purtroppo la notorietà causa anche questo...
E lascia comunque intendere quale sia il potenziale di Nagi no Asukara.
Veniamo ai risultati:
Ho seguito più o meno l'evoluzione dei voti. Bellissima la sfida per la trama. Monogatari è rimasto in testa il primo giorno (con i voti quindi di chi frequenta di più il sito), ma dal secondo giorno è sempre stato avanti uchuzoku. Comunque davvero una sfida assurda con i primi 4 in soli 10 voti! Felicissimo per la vittoria di uchuzoku. Sarei stato contento anche se avesse vinto LH, ma onestamente i tanuki meritavano di più. E poi è stato confermato il voto della giuria.
Delusione invece per il comparto tecnico. Sebbene non avessi votato Nagi no Asukara in giuria, ho sperato che strappasse il premio ai giganti. Per tutta la settimana era sempre rimasta avanti e ha subito il sorpasso solo nel finale. Non vorrei che ci sia stato un forte voto di persone che abbiano visto solo i giganti, sarebbe un peccato.
Continuo a ritenere che tecnicamente il premio lo meritasse Kyoukai no Kanata, ma che "moralmente" doveva andare a Nagiasu. Un peccato davvero...
Ritengo che "popolare" non significa "migliore" e probabilmente questo in un certo senso legittima la scelta di Ironic di aver voluto una giuria a monte delle candidature invece di affidare tutto al voto popolare.
Riguardano comunque solo l'anno precedente, e non anche le serie iniziate nell'inverno appena passato, ma le serie di due cour sono finite e possono essere valutate nella loro interezza.
Serie più lunghe di due cour, come precure o le endless, solitamente si riducono ad un certo tipo di ripetitività che se uno vuole non ha problemi a giudicare in base a solo parte della serie. Parliamo come minimo di 26 episodi, decisamente abbastanza per farsi un'idea se abbiamo di fronte un buon prodotto o meno, per quanto longevo.
Comunque, risulterò ripetitivo ma... possibile mai che su ben dodici persone, non ci sia scappato un solo voto a Kyousogiga TV? Non sono affatto l'unico a ritenerlo una perla, nonché una delle migliori dell'anno scorso (non la mia preferita, sia chiaro)... Mi chiedo se dipende solo dal fatto che l'hanno visto in pochi, anche tra i votanti.
Innanzitutto ora i miei voti personali sono assolutamente visibili, così che possiate rendervi conto che di quelli scelti da me non ne è passato manco mezzo. xD
La prima considerazione è questa: immeritato il voto a SnK sulla grafica. Merita sicuramente dei premi, ma questo non c'entra proprio una mazza.
La seconda, legata alla prima: ciò dimostra che la scelta di mettere una giuria è stata azzeccata. Senza un filtro preliminare, avrebbe vinto tutto la serie più popolare, ovvero SnK, e questa ne è la dimostrazione palese. Il mio personale premio continuo a darlo a Prisma Illya, graficamente superiore rispetto a tutti gli altri titoli proposti (e grazie a ladynera per il supporto morale ;___;).
La terza: a me Tanukimonogatari non piace per nulla, però rispetto le scelte altrui. Tanto il mio voto nella sezione "Storia e sceneggiatura" era buttato alla bell'e meglio, visto che non ero d'accordo su nessuno dei titoli. Di sicuro il premio è più meritato rispetto a quello dell'altra categoria.
La quarta: ebbasta con 'sto Kyousogiga, a parte la grafica aveva davvero ben poco da dire. xD
Ah, di certo molto più da dire di Majestic Prince
Per quel che mi riguarda, ho votato Majestic Prince perché la ritengo una delle serie robotiche più meritevoli che ho visto negli ultimi anni, dopo essermi sorbito schifezze al pari di Valvrave. Ergo mi pareva giusto almeno citarla, ben conscio che comunque sarebbe stata ignorata dagli altri giurati.
Tra l'altro, come si nota, nella categoria ho votato tre serie di generi e contenuti ben diversi.
Peccato per nagi se lo meritava.
No, dai, Nagiasu sarebbe stata una vaccata comunque
Non volendo far vincere una serie cessa come Kanata bastava votare Yozakura come fatto dal buon Naito.
Poi vabbè, parliamo sempre di award dove nel comparto visivo la gente vota il character design che preferisce, quindi le lamentele lasciano sempre il tempo che trovano.
Considerando sia chara, che design, sfondi, animazioni, quest'anno non aveva assolutamente rivali.
Riguardo al secondo, per quanto mi piaccia in sè Shingeki no Kyojin devo ammettere che ho visto comparti visivi migliori. Quello di Nagi no Asukara è fin poetico da quanto è bello. Mi spiace per la mancanza di Kyousogiga Tv, serie davvero particolare e meritevole.
Mi accontento anche per la categoria grafica, in quanto un secondo posto ad un solo punto dai Giganti equivale ad una vittoria morale. Certo, forse avrei sperato in una vittoria di NagiAsu anche più di quanto sperassi nei tanuki nella prima, in quanto i fondali marini di Shioshishio (non che quelli terrestri scherzino) sono tra le cose più belle che abbia mai visto in animazione. Solitamente sono uno a cui dell'aspetto tecnico importa ben poco, tuttavia Nagi no asukara l'avrei guardato solo per quei fondali anche m'avesse fatto schifo tutto il resto.
Non sono d'accordo invece sui Giganti. La grafica è uno sballo, specie per quanto concerne la fotografia, ma i primi dieci episodi praticamente non sono animati...
Per quanto riguarda i giganti credo che abbia vinto grazie alla sua popolarità, grazie a voti di utenti che probabilmente hanno visto solo quello e poi votato, visto che c'erano un'infinità di altre serie migliori dal punto di vista visivo.
Il primo ha un buon concept di base, ma trama pressoché inesistente e sceneggiatura lenta e stucchevole. Eppure ha vinto, sarà per i personaggi simpatici, o semplicemente la malcelata volontà di stigmatizzare il tanto deprecato mainstream.
Il secondo è dispersivo e pieno di filler inutili (poi scommetto che a guardarne tanti episodi per volta sarebbe noioso, è lo stesso esperimento che ho fatto con Uchuzoku), nemmeno si sa se avrà un finale decente -io spero di sì- ...
I Giganti ovviamente dovevano giocarsela nel settore storia e sceneggiatura più che sul comparto grafico, non c'è nemmeno bisogno di compararlo ai primi due classificati spero... Ma pazienza
Nella miglior storia/sceneggiatura ci sono le due serie che mi hanno creato più hype nel 2013: la mia preferita in assoluto che ha vinto, Uchouten Kazoku, e la mia seconda preferita (Serara nell'avatar n'è testimone), Log Horizon. Per di più ci sono solo 3 voti di scarto, quindi direi che l'utenza di AC è abbastanza unanime sulla validità di questi due anime.
Per il comparto visivo, ho votato Nagiasu, che per me con quell'unico punto di scarto dai giganti vince su tutta la linea! Come già è stato detto, i fondali di Shioshishio sono uno spettacolo, vera goduria per gli occhi. Per me la grafica è abbastanza essenziale, deve aggiungere qualcosa alla storia (e non svantaggiarla come accade in alcuni casi), perciò sono fiera di vedere opere così belle come Nagiasu.
Per il secondo risultato... ma è così difficile votare una cosa in maniera oggettiva, senza farsi influenzare dalla visione? Andiamo, miglior comparto visivo! I Giganti potranno essere fighi quanto vi pare, ma miglior comparto visivo! Sul serio?!
Insoddisfatto invece del risultato sul comparto grafico; anche se si adatta alla serie non credo che quello dell'Attacco dei Giganti fosse il migliore a livello visivo, ma come in altri casi la popolarità ha influito molto. Peccato anche per il solo voto di margine con cui batte Nagi no Asukara che avevo votato.
Mi rallegro per Uchoten Kazoku di cui sapevo della stima della critica ma potevo avere delle pur minime riserve per una sua vittoria finale.
Peccato per Suisei no Gargantia che pure prende il bronzo ma tuttavia non credo che venir "doppiato" nei voti dai primi due sia un distacco non effettivo del livello artistico, specialmente rispetto ai Giganti.
C'est la vie
Mah, non so quanto il regista principale possa influenzare davvero la regia dei singoli episodi, delle singole scene (secondo me non può del tutto, anche solo per una questione di tempi).
Può impostare lo stile generale e altro, ma poi un impatto molto forte ce l'ha comunque il regista del singolo episodio e gli animatori delle singole scene.
Guilty Crown era fatto dalla IG, credo con un bel budget, e ci hanno lavorato parecchi animatori di talento e registi capaci.
Poi lo sceneggiava Yoshino e sappiamo tutti com'è finita (ma era prevedibile XD).
In trigger o negli ultimi anni della Gainax la cosa penso sia ancora più marcata, penso solo ai pezzi fatti da Osamu Kobayashi sai di Gurren Lagann che di Panty & Stocking.
Gainax e ora Trigger non credo sia mai stata focalizzata sul concentrarsi su uno stile ma sul fornire "service service" agli spettatori attraverso le cose più fighe possibili (btw, Imaishi ha fatto anche un episodio di Abenobashi (il 3), a vederlo si possono riscontrare già parti dello stile che si è poi consolidate con produzioni successive.
(di Oonuma non faccio esempi perché credo si sia pian piano trasformato in un maledetto manierista, continuerò a ricordarlo per gli Ef, per alcune delle più belle sigle di sempre e basta)
tl;dr: c'hai più raggggione tu della sfilza di gente che si lamenta dei giggganti dicendo che bisognava premiare gli sfondi belli (che poi, fossero una turbofappata epica stile gli sfondi di Dandy 9 io potrei anche capire, ma sono sfondi fissi, riciclati e che avranno richiesto giusto un pelo di lavoro, poi uno si va a guardare scene come l'ofuneiki si ritrova CG brutta, tutto statico e resa registica veramente scadente per quello che dovrebbe essere uno dei momenti più importanti della serie).
@Azzone: mi sono visto ora il video, non mi pare niente di particolarmente entusiasmante, ha un sacco di parti staticissime o non troppo belle (tipo, le scene con in campo lungo non si possono vedere, mi sembrava film di UBW all over again).
Poi oh, considerando che è Silver Link è un mezzo miracolo, ma mi pare si sia visto di meglio.
@M3talD3v!lG3ar: Kyousougiga comunque non è una serie semplice da seguire né da apprezzare, pare strano anche a me che non la abbia votata nessuno almeno sul comparto visivo, anche se c'è da dire che le cartucce migliori le avevano sparate negli anni scorsi con i vari ONA, la parte squisitamente tv mi è parsa un pelo sotto per quanto riguarda il comparto tecnico, e la cosa suppongo possa avere influito, insieme al fatto che alla fine non era tutto materiale nuovo (e poi hanno messo un filleraccio live action, che di solito non è un bel segnale XD).
Certo c'è da sperare che la Matsumoto torni a dirigere qualcosa.
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