Tratto da una serie di grandissimo successo in Giappone e in Italia, c'erano grandi attese per questo seguito della storia prodotto per il grande schermo e programmato ieri in data unica nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Non si può dire certo che agli autori sia mancato il coraggio di riscrivere completamente la storia, ma questo ha creato innumerevoli discussioni tra chi ha gradito questa piega inattesa e chi invece l'ha mal digerita.
Questa volta, invece delle solite opinioni brevi abbiamo voluto andare più a fondo e abbiamo raccolto in redazione due pareri di segno diametralmente opposto su un film che è destinato a far discutere.
La parola quindi a キョン (Kyon), schierato a difesa del film e a Zelgadis, schierato dalla parte dell'accusa.
E voi, giuria popolare, da che parte state?
ATTENZIONE! Le seguenti recensioni contengono spoiler.
Ve ne consigliamo la lettura solo dopo la visione del film.
Questa volta, invece delle solite opinioni brevi abbiamo voluto andare più a fondo e abbiamo raccolto in redazione due pareri di segno diametralmente opposto su un film che è destinato a far discutere.
La parola quindi a キョン (Kyon), schierato a difesa del film e a Zelgadis, schierato dalla parte dell'accusa.
E voi, giuria popolare, da che parte state?
Ve ne consigliamo la lettura solo dopo la visione del film.
L'ACCUSA
Zelgadis:
Non voglio soffermarmi troppo sull'aspetto tecnico. Questo film di Madoka è sopra le righe da questo punto di vista. Disegni, animazioni, musiche e soprattutto i fondali sognanti e onirici nella prima parte, ma che man mano assumono le tinte fosche di un incubo. Come nella serie originale è il surrealismo ispirato a Dalì e Mirò, e persino a Picasso a sottolineare i vari momenti della storia.
No, non sono questi i problemi che affliggono questo film, quanto quelli di una sceneggiatura che sebbene sia vestita da Camembert stagionato, per tornare all'ispirazione suggerita da Salvador Dalì, è più una pessima groviera economica, piena di buchi.
Per prima cosa andrebbe definita la chiave di lettura di Madoka Magica. Opera di intrattenimento o trattato filosofico? Pur ispirandosi a diverse fonti, la serie originale era ben scritta e sceneggiata, o quantomeno, pur contenendo alcune ingenuità scientifiche, era credibile nel susseguirsi degli eventi. Ma qui no. Gli autori devono trovare un seguito ad una storia che non è stata pensata per avere un seguito, devono stupire ad ogni costo, e allora trovano l'idea. Non c'è pù spazio per Goethe e il suo Faust, la riscrittura è stata già completata con la serie, ora serve una rivoluzione, serve un lucifero, qualcuno che vuole la conoscenza e che è disposto al sacrificio estremo, alla caduta negli inferi pur di liberare l'umanità (Madoka in questo caso) soggiogata dalla legge della ruota.
Questo punto può già essere fonte di dibattito. Era necessario? La Homura della prima serie, disposta al sacrificio estremo per la sua amica tanto da arrivare persino a tradirla? Serviva una dichiarazione d'amore che sacrifichi il mondo intero per egoismo personale? Dov'è la Homura che corre impazzita a recuperare la soul gem di Sayaka che Madoka ha gettato su un camion?
Non lo so. Il mio avatar testimonia quanto abbia adorato questo personaggio nella serie, ma credo che fosse pur sempre un personaggio positivo. Con il film invece il sacrificio e la sofferenza del personaggio vengono sublimati tanto da diventare eroina negativa. Persino gli incubator vengono messi da parte da questa rivoluzione.
Ma d'accordo, diciamo pure che il mondo di Madoka Magica era ad uno stallo e che serviva una rivoluzione per riscriverlo. Se il punto di cui sopra lo ritengo questionabile, la realizzazione deve comunque essere fatta con cura e con criterio. Non puoi stabilire di voler restaurare un'opera d'arte e poi affidare il restauro ad una Cecilia Gimenez, il risultato sarà quanto meno ridicolo ed è quello che è successo.
Per arrivare alla conclusione che l'autore ha stabilito, la credibilità va a farsi benedire e la trama è costantemente forzata verso la direzione stabilita.
Homura è tramutata in strega grazie ad una barriera degli incubator. Ma come è possibile? Il desiderio di Madoka aveva cancellato le streghe da presente, passato e futuro. Come hanno fatto gli incubator, che volevano solo indagare il fenomeno, a costruire una barriera che potesse annullare le regole dell'universo?
Quando Homura capisce che qualcosa non va, la prima cosa che fa è attaccare Bebe? Perché? Nella serie Homura attaccava Kyubey perché era a conoscenza della verità, ma perché qui ora agisce d'impulso. Aveva più senso attaccare subito Kyubey. La psicologia del personaggio è del tutto ignorata per far in modo di arrivare ad uno spettacolare scontro tra lei e Mami (e di fatto concedere il contentino ai fan di Mami), ma si tratta di una forzatura bella e buona.
E poi il punto cruciale di tutto il film. A Homura basta toccare Madoka per rubarle tutti i poteri e riscrivere l'universo. Se nella serie la riscrittura dell'universo era dovuta ad un desiderio dall'illimitato potere che Madoka aveva ereditato dalla disperazione connessa da diverse linee spazio temporali, da dove deriva il potere di Homura? Che fine hanno fatto tutte le belle spiegazioni sui fili del destino e sul karma della prima serie?
E così lo spettatore viene trascinato da una serie di eventi senza nesso logico, che vanno così come ha stabilito la penna dello sceneggiatore che sembra più un dilettante autore di fanfiction che un autore affermato e pluripremiato.
In definitiva questo film è falso e disonesto. La prima regola di un romanzo o di una storia è che l'autore sia sempre onesto con il lettore. Non puoi cambiare le carte in tavola per stupire. Non c'è un percorso psicologico che giustifichi il cambiamento e quel che è peggio non c'è una spiegazione razionale ad avvenimenti che sovvertono le leggi dell'universo così come ci era stato spiegato.
Alla fine ne esce fuori persino uno stile marvelliano "tutti morti tutti vivi", e poi di nuovo "mischiamo buoni e cattivi". Trovo che il film sia vergognoso. Resterò un fan della serie di Madoka Magica, ma per me questo film non è mai stato prodotto.
Non voglio soffermarmi troppo sull'aspetto tecnico. Questo film di Madoka è sopra le righe da questo punto di vista. Disegni, animazioni, musiche e soprattutto i fondali sognanti e onirici nella prima parte, ma che man mano assumono le tinte fosche di un incubo. Come nella serie originale è il surrealismo ispirato a Dalì e Mirò, e persino a Picasso a sottolineare i vari momenti della storia.
No, non sono questi i problemi che affliggono questo film, quanto quelli di una sceneggiatura che sebbene sia vestita da Camembert stagionato, per tornare all'ispirazione suggerita da Salvador Dalì, è più una pessima groviera economica, piena di buchi.
Per prima cosa andrebbe definita la chiave di lettura di Madoka Magica. Opera di intrattenimento o trattato filosofico? Pur ispirandosi a diverse fonti, la serie originale era ben scritta e sceneggiata, o quantomeno, pur contenendo alcune ingenuità scientifiche, era credibile nel susseguirsi degli eventi. Ma qui no. Gli autori devono trovare un seguito ad una storia che non è stata pensata per avere un seguito, devono stupire ad ogni costo, e allora trovano l'idea. Non c'è pù spazio per Goethe e il suo Faust, la riscrittura è stata già completata con la serie, ora serve una rivoluzione, serve un lucifero, qualcuno che vuole la conoscenza e che è disposto al sacrificio estremo, alla caduta negli inferi pur di liberare l'umanità (Madoka in questo caso) soggiogata dalla legge della ruota.
Questo punto può già essere fonte di dibattito. Era necessario? La Homura della prima serie, disposta al sacrificio estremo per la sua amica tanto da arrivare persino a tradirla? Serviva una dichiarazione d'amore che sacrifichi il mondo intero per egoismo personale? Dov'è la Homura che corre impazzita a recuperare la soul gem di Sayaka che Madoka ha gettato su un camion?
Non lo so. Il mio avatar testimonia quanto abbia adorato questo personaggio nella serie, ma credo che fosse pur sempre un personaggio positivo. Con il film invece il sacrificio e la sofferenza del personaggio vengono sublimati tanto da diventare eroina negativa. Persino gli incubator vengono messi da parte da questa rivoluzione.
Ma d'accordo, diciamo pure che il mondo di Madoka Magica era ad uno stallo e che serviva una rivoluzione per riscriverlo. Se il punto di cui sopra lo ritengo questionabile, la realizzazione deve comunque essere fatta con cura e con criterio. Non puoi stabilire di voler restaurare un'opera d'arte e poi affidare il restauro ad una Cecilia Gimenez, il risultato sarà quanto meno ridicolo ed è quello che è successo.
Per arrivare alla conclusione che l'autore ha stabilito, la credibilità va a farsi benedire e la trama è costantemente forzata verso la direzione stabilita.
Homura è tramutata in strega grazie ad una barriera degli incubator. Ma come è possibile? Il desiderio di Madoka aveva cancellato le streghe da presente, passato e futuro. Come hanno fatto gli incubator, che volevano solo indagare il fenomeno, a costruire una barriera che potesse annullare le regole dell'universo?
Quando Homura capisce che qualcosa non va, la prima cosa che fa è attaccare Bebe? Perché? Nella serie Homura attaccava Kyubey perché era a conoscenza della verità, ma perché qui ora agisce d'impulso. Aveva più senso attaccare subito Kyubey. La psicologia del personaggio è del tutto ignorata per far in modo di arrivare ad uno spettacolare scontro tra lei e Mami (e di fatto concedere il contentino ai fan di Mami), ma si tratta di una forzatura bella e buona.
E poi il punto cruciale di tutto il film. A Homura basta toccare Madoka per rubarle tutti i poteri e riscrivere l'universo. Se nella serie la riscrittura dell'universo era dovuta ad un desiderio dall'illimitato potere che Madoka aveva ereditato dalla disperazione connessa da diverse linee spazio temporali, da dove deriva il potere di Homura? Che fine hanno fatto tutte le belle spiegazioni sui fili del destino e sul karma della prima serie?
E così lo spettatore viene trascinato da una serie di eventi senza nesso logico, che vanno così come ha stabilito la penna dello sceneggiatore che sembra più un dilettante autore di fanfiction che un autore affermato e pluripremiato.
In definitiva questo film è falso e disonesto. La prima regola di un romanzo o di una storia è che l'autore sia sempre onesto con il lettore. Non puoi cambiare le carte in tavola per stupire. Non c'è un percorso psicologico che giustifichi il cambiamento e quel che è peggio non c'è una spiegazione razionale ad avvenimenti che sovvertono le leggi dell'universo così come ci era stato spiegato.
Alla fine ne esce fuori persino uno stile marvelliano "tutti morti tutti vivi", e poi di nuovo "mischiamo buoni e cattivi". Trovo che il film sia vergognoso. Resterò un fan della serie di Madoka Magica, ma per me questo film non è mai stato prodotto.
LA DIFESA
キョン:
L'incipit di The Rebellion è ambientato in un nuovo mondo senza conflittualità,
una storia che sembra esser virata su tinte mahou shoujo classicamente edulcorate.
Persino le trasformazioni sinuose delle puellae magi, volte a mettere in evidenza corpi flessuosi, hanno una nuance à la Sailor Moon. Il quintetto combina le forze, in un'armonia da "tutti per una, una per tutte", mentre la regia si concede un tono fiabesco, da casetta di marzapane. La filastrocca infantile 'marui keeki' sa di ninna rasserenante per un cuore inquieto. L'incubo si è disatto in sogno. Sembra di sentire risuonare
Sanji no Yousei.
I rapporti della storia originale vengono riproposti in versione pacificata. Ritroviamo comunque threesome e pairing già ispiratori delle fantasie del fandom. Gli elementi più inquietanti della serie sono divenuti mascotte: tra tutti, Bebe, la versione alternativa della strega Charlotte.
Eppure, in questo ennesimo ritorno dell'uguale proposto da MadoMagi, c'è qualcosa di più sbagliato del solito. La nuova versione delle maghette iscritte alla Mitakihara è in qualche modo out of character, e non si tratta solo di HomuHomu. È lei la prima a mostrarci le crepe di questo nuovo presente, di questo nuovo inizio fin troppo rassicurante. Qualcosa di sinistro sta per accadere. Something wicked this way comes...
Parte così l'indagine sul mistero di questo mondo che non quadra.
Homura, assieme a Kyoko, percorre la strada che dai quartieri alti di Mitakihara porta ai sobborghi di Kazamino, quartiere d'origine di Kyoko. L'incubo comincia quando si prenota la fermata del bus, e questa viene sistematicamente saltata. Kazamino diventa impossibile da raggiungere, è scomparso dallo spazio perché è stato inghiottito da un altro tempo. Mitakihara, come una sorta di Storybrooke di OUAT, è diventata impossibile da abbandonare, perché non esiste nient'altro.
Dov'è finito tutto il resto? Il film diventa così la storia dell'indagine di Homura alla scoperta dell'errore di fondo insito in tutto ciò che le sta intorno. La manipolazione dei ricordi di ognuno può creare un universo fittizio, un mondo illusorio in cui tutti sono al sicuro finché non scoprono il trucco. Se qualcuno però ritrova la memoria, non può accontentarsi della finzione. Così Homura, avendo scoperto che il cielo è un solo una trapunta scura, decide di squarciare il velo e di vedere al di là. Le basta togliersi gli occhiali e sciogliere le trecce, per ritrovare la propria identità e mettersi alla ricerca della verità. Dov'è il mondo creato dal sacrificio di Madoka? Perché al suo posto regna un'illusione? Ma un'illusione è qualcosa di diverso dalla realtà? E se il nuovo mondo è una realtà felice, che sia opera di maga o di strega, è davvero qualcosa da distruggere? Se l'essere streghe è l'esito finale dell'essere stata maghe, non è forse naturale volere bene alle prime?
L'incoerenza di un mondo senza streghe in cui sussistono le streghe, l'apperente vanità del sacrifico di Madoka. A metà della storia le contraddizioni colte da Homura fanno virare il film verso il drammatico, attraverso la coscienza infelice della ragazza. La Madoka del mondo dall'apparente felicità raggiunta si ritrova a consolare la disperata Akemi, fornendole una rassicurazione incredibilmente efficace: al di là dei mondi, dei salti temporali e delle incongruenze dimensionali, Madoka non potrebbe sopportare di abbandonarla. In nessuno dei mondi possibili, sopporterebbe di vedere piangere la sua amata amica (sempre più amata e amica, nell'ambiguità del rapporto tra le due ragazze). Alla fine, secondo il detto dell'antica sapienza greca: “Colui che più ha sofferto, più a fondo ha indagato l'enigma uomo”, si giunge al sapere.
Homura scopre così, in un capovolgimento tra mondo interiore e mondo esterno, che il suo cuore può ricreare un'intera realtà. Il lungometraggio assume tratti filosofici, mentre la crescita spirituale della ragazza Homura assomiglia sempre di più allo sviluppo evolutivo di un pulcino all'interno di un uovo. La maga è l'embrione della strega, il bene è la culla del male. Ciò che sta in mezzo, l'esitazione, ossia il non voler crescere, è una potenza generatrice di fantasie recondite, di universi immaginari.
Questa intimità si potrebbe persino sottrarre alla Legge della ruota, al karma che regola le esistenze. E se invece questo karma fosse addirittura sottomesso all'immaginazione? Se il desiderio di Homura di rivedere Madoka la spingesse a inghiottirla nel suo animo? Se la forza del pensiero arrivasse a divorare l'essere, ossia l'ordine del mondo?
Alla fine, essere una strega è vivere tormentata dai sentimenti. Si può tornare indietro, però. Dal sogno, dalla disperazione, dalla morte. Indietro, verso il reale. Il reale di una persona amata. Solo per amore si può vincere la morte. E tornare da qualcuno. Perché ciò che ci aspetta oltre la vita è più della vita. È lo stesso amore. Questa è la legge di Madoka Kaname. Ma l'amore va al di là del bene e del male. È per questo che i desideri di Madoka e Homura, incontrandosi, generano il caos. E dal caos nasce il cosmo. Un nuovo mondo. Al di là della speranza e della disperazione, si giunge all'apice delle emozioni umane: 'Ai', il nome dell'amore, o la legge del desiderio. Giunti a questo vertice di comprensione, l'amore si mostra come un demone, il diavolo stesso, che può strappare l'altro alla quiete celeste, pur di riabbracciarlo.
Anzi, amore è l'incontro di paradiso e inferno. Madoka e Homura sono la realizzazione di questa possibilità, logicamente impossibile, ma umanamente, dannatamente vera.
E alla fine, l'amore può servirsi persino del male per proteggere l'altro. Homura non esita a farlo. Se l'ordine nato dal caos, dal sacrificio, dal bene e dal male, reggerà alla minaccia costante rivolta all'amore, sarà tutto da vedere. Che sia armonia o lotta, sarà sempre la storia di Homura e Madoka.
Una lettura simile può fare a meno dei riferimenti culturali alla Madoka Bodhisattva del buddhismo Mahayana, colma di compassione verso chi è vittima del desiderio, versus la volontà di potenza Homura, e dunque alla filosofia di F. W. Nietzche, segnatamente in Al di là del bene e del male.
Non si può forse fare a meno invece dei sorrisi suscitati dalla parte 'amai', infarcita di dolci e formaggi, dal Camembert al Parmigiano.
Nulla da eccepire sulle animazioni, fluide più che mai, dal vento che scompiglia i capelli e li fa danzare nell'aria, fino alle capriole e ai salti delle battaglie. Da non perdere fuochi d'artificio del combattimento tra Homura e Mami, un misto di shooting games, nastri utilizzati a mo' di ragnatele di Spider-Man e circonvoluzioni alla Matrix.
Piacevolissimi i colori, specialmente i patchwork nelle scene di 'caccia' ai Nightmare, o le tinte liquide e nette delle mahou shoujo. Gli sfondi urbani avveniristici si fondono a prati fioriti senza soluzione di continuità.
Pezzo pregiato la colonna sonora, grazie all'opera di ClariS e Kalafina.
In definitiva, The Rebellion si presenta come una conclusione forse non conclusiva, ma non inconcludente; il 'tiro finale' di sicuro effetto per una storia che avrebbe ancora molto da dire.
L'incipit di The Rebellion è ambientato in un nuovo mondo senza conflittualità,
una storia che sembra esser virata su tinte mahou shoujo classicamente edulcorate.
Persino le trasformazioni sinuose delle puellae magi, volte a mettere in evidenza corpi flessuosi, hanno una nuance à la Sailor Moon. Il quintetto combina le forze, in un'armonia da "tutti per una, una per tutte", mentre la regia si concede un tono fiabesco, da casetta di marzapane. La filastrocca infantile 'marui keeki' sa di ninna rasserenante per un cuore inquieto. L'incubo si è disatto in sogno. Sembra di sentire risuonare
Sanji no Yousei.
I rapporti della storia originale vengono riproposti in versione pacificata. Ritroviamo comunque threesome e pairing già ispiratori delle fantasie del fandom. Gli elementi più inquietanti della serie sono divenuti mascotte: tra tutti, Bebe, la versione alternativa della strega Charlotte.
Eppure, in questo ennesimo ritorno dell'uguale proposto da MadoMagi, c'è qualcosa di più sbagliato del solito. La nuova versione delle maghette iscritte alla Mitakihara è in qualche modo out of character, e non si tratta solo di HomuHomu. È lei la prima a mostrarci le crepe di questo nuovo presente, di questo nuovo inizio fin troppo rassicurante. Qualcosa di sinistro sta per accadere. Something wicked this way comes...
Parte così l'indagine sul mistero di questo mondo che non quadra.
Homura, assieme a Kyoko, percorre la strada che dai quartieri alti di Mitakihara porta ai sobborghi di Kazamino, quartiere d'origine di Kyoko. L'incubo comincia quando si prenota la fermata del bus, e questa viene sistematicamente saltata. Kazamino diventa impossibile da raggiungere, è scomparso dallo spazio perché è stato inghiottito da un altro tempo. Mitakihara, come una sorta di Storybrooke di OUAT, è diventata impossibile da abbandonare, perché non esiste nient'altro.
Dov'è finito tutto il resto? Il film diventa così la storia dell'indagine di Homura alla scoperta dell'errore di fondo insito in tutto ciò che le sta intorno. La manipolazione dei ricordi di ognuno può creare un universo fittizio, un mondo illusorio in cui tutti sono al sicuro finché non scoprono il trucco. Se qualcuno però ritrova la memoria, non può accontentarsi della finzione. Così Homura, avendo scoperto che il cielo è un solo una trapunta scura, decide di squarciare il velo e di vedere al di là. Le basta togliersi gli occhiali e sciogliere le trecce, per ritrovare la propria identità e mettersi alla ricerca della verità. Dov'è il mondo creato dal sacrificio di Madoka? Perché al suo posto regna un'illusione? Ma un'illusione è qualcosa di diverso dalla realtà? E se il nuovo mondo è una realtà felice, che sia opera di maga o di strega, è davvero qualcosa da distruggere? Se l'essere streghe è l'esito finale dell'essere stata maghe, non è forse naturale volere bene alle prime?
L'incoerenza di un mondo senza streghe in cui sussistono le streghe, l'apperente vanità del sacrifico di Madoka. A metà della storia le contraddizioni colte da Homura fanno virare il film verso il drammatico, attraverso la coscienza infelice della ragazza. La Madoka del mondo dall'apparente felicità raggiunta si ritrova a consolare la disperata Akemi, fornendole una rassicurazione incredibilmente efficace: al di là dei mondi, dei salti temporali e delle incongruenze dimensionali, Madoka non potrebbe sopportare di abbandonarla. In nessuno dei mondi possibili, sopporterebbe di vedere piangere la sua amata amica (sempre più amata e amica, nell'ambiguità del rapporto tra le due ragazze). Alla fine, secondo il detto dell'antica sapienza greca: “Colui che più ha sofferto, più a fondo ha indagato l'enigma uomo”, si giunge al sapere.
Homura scopre così, in un capovolgimento tra mondo interiore e mondo esterno, che il suo cuore può ricreare un'intera realtà. Il lungometraggio assume tratti filosofici, mentre la crescita spirituale della ragazza Homura assomiglia sempre di più allo sviluppo evolutivo di un pulcino all'interno di un uovo. La maga è l'embrione della strega, il bene è la culla del male. Ciò che sta in mezzo, l'esitazione, ossia il non voler crescere, è una potenza generatrice di fantasie recondite, di universi immaginari.
Questa intimità si potrebbe persino sottrarre alla Legge della ruota, al karma che regola le esistenze. E se invece questo karma fosse addirittura sottomesso all'immaginazione? Se il desiderio di Homura di rivedere Madoka la spingesse a inghiottirla nel suo animo? Se la forza del pensiero arrivasse a divorare l'essere, ossia l'ordine del mondo?
Alla fine, essere una strega è vivere tormentata dai sentimenti. Si può tornare indietro, però. Dal sogno, dalla disperazione, dalla morte. Indietro, verso il reale. Il reale di una persona amata. Solo per amore si può vincere la morte. E tornare da qualcuno. Perché ciò che ci aspetta oltre la vita è più della vita. È lo stesso amore. Questa è la legge di Madoka Kaname. Ma l'amore va al di là del bene e del male. È per questo che i desideri di Madoka e Homura, incontrandosi, generano il caos. E dal caos nasce il cosmo. Un nuovo mondo. Al di là della speranza e della disperazione, si giunge all'apice delle emozioni umane: 'Ai', il nome dell'amore, o la legge del desiderio. Giunti a questo vertice di comprensione, l'amore si mostra come un demone, il diavolo stesso, che può strappare l'altro alla quiete celeste, pur di riabbracciarlo.
Anzi, amore è l'incontro di paradiso e inferno. Madoka e Homura sono la realizzazione di questa possibilità, logicamente impossibile, ma umanamente, dannatamente vera.
E alla fine, l'amore può servirsi persino del male per proteggere l'altro. Homura non esita a farlo. Se l'ordine nato dal caos, dal sacrificio, dal bene e dal male, reggerà alla minaccia costante rivolta all'amore, sarà tutto da vedere. Che sia armonia o lotta, sarà sempre la storia di Homura e Madoka.
Una lettura simile può fare a meno dei riferimenti culturali alla Madoka Bodhisattva del buddhismo Mahayana, colma di compassione verso chi è vittima del desiderio, versus la volontà di potenza Homura, e dunque alla filosofia di F. W. Nietzche, segnatamente in Al di là del bene e del male.
Non si può forse fare a meno invece dei sorrisi suscitati dalla parte 'amai', infarcita di dolci e formaggi, dal Camembert al Parmigiano.
Nulla da eccepire sulle animazioni, fluide più che mai, dal vento che scompiglia i capelli e li fa danzare nell'aria, fino alle capriole e ai salti delle battaglie. Da non perdere fuochi d'artificio del combattimento tra Homura e Mami, un misto di shooting games, nastri utilizzati a mo' di ragnatele di Spider-Man e circonvoluzioni alla Matrix.
Piacevolissimi i colori, specialmente i patchwork nelle scene di 'caccia' ai Nightmare, o le tinte liquide e nette delle mahou shoujo. Gli sfondi urbani avveniristici si fondono a prati fioriti senza soluzione di continuità.
Pezzo pregiato la colonna sonora, grazie all'opera di ClariS e Kalafina.
In definitiva, The Rebellion si presenta come una conclusione forse non conclusiva, ma non inconcludente; il 'tiro finale' di sicuro effetto per una storia che avrebbe ancora molto da dire.
Ma infatti non ne nego la complessità, ma questa non deriva dal messaggio che il film vuole lanciare ( che si riduce appunto in mero fanservice per far vedere al fan ciò che voleva vedere ) ma al fatto di s***nare le regole dettate nella serie. Gli incubator realizzano sempre e perfettamente i desideri, Madoka desidera eliminare tutte le streghe, Homura diventa una strega, cosa illogica così come la presenza di Charlotte. Ah, ma il film ha dato una spiegazione, la barriera degli incubator, gli stessi che a quanto pare oltre ad avere un potere superiore ad un Dio perdono il fatto di esaudire sempre i desideri. Ok... Homura tocca Madoka e le ciulla i poteri perchè... boh, sarà l'amore, sempre la solita spiegazione per giustificare i plot hole. L'amore può essere una spiegazione, un messaggio, quando questo è supportato dalla sceneggiatura della trama ( la saga delle formichiere di HXH) non un deus ex machina da tirare fuori in mancanza di una programmazione degli eventi.Ah e poi
"Una lettura simile può fare a meno dei riferimenti culturali alla Madoka Bodhisattva del buddhismo Mahayana, colma di compassione verso chi è vittima del desiderio, versus la volontà di potenza Homura, e dunque alla filosofia di F. W. Nietzche, segnatamente in Al di là del bene e del male."
No che poi pare che mi invento le cose.
ma è così terribile mettere un po' di fanservice pur mantennendo intatta la base della storia di Madoka, ossia (ci ho riflettuto tutto il giorno), Homura che cerca di salvare secondo le sue idee Madoka?
Ma certo anzi, se un autore riesce ad inserire il fanservice creando una buona opera è più che accetto. Ma non basare tutto su questo ( a meno che la storia non nasca solo con questo scopo, non mi metto di certo a criticare Free se è pieno di fanservice visto che nasce principalmente per questo ). Madoka per conto suo era nato come un'opera senza alcuna intenzione di basarsi sul fanservice ma voleva invece stupire, innovare un genere e se anche nella serie ci sono dei difetti grandi e piccoli che siano questa era partita con le migliori intenzioni di creare qualcosa di diverso e personalmente apprezzo tantissimo quando qualcuno cerca di osare dunque posso soprassedere ai difetti ( senza per questo santificare l'anime certo ). Questo film però getta alle ortiche quanto di buono fatto in precedenza, preferendo seguire la via facile del fanservice per vendere invece di impegnarsi per creare un film con lo stesso spirito della serie da cui è tratto.
Infatti, non c'è nulla di male se non è invadente o non va a creare incoerenze. Anche Gurren Lagann ad esempio ha un sacco di fanservice, ma è comunque un capolavoro.
@Fma: "Ma infatti non ne nego la complessità"
Ah beh, fai un passo indietro, meno male XD
"ma questa non deriva dal messaggio che il film vuole lanciare"
E io non intendevo questo tipo di complessità, ti avevo già detto che parlavo della complessità narrativa (per quella contenutistica ci devo ancora riflettere, ci penserò quando lo rivedrò).
"( che si riduce appunto in mero fanservice per far vedere al fan ciò che voleva vedere ) "
No comment
"Madoka desidera eliminare tutte le streghe, Homura diventa una strega"
E' stato detto in più commenti come ciò sia possibile, non li hai letti o hai fatto finta di non vederli?
"cosa illogica così come la presenza di Charlotte"
Ma se è nell'inconscio di Akemi, ci può piazzare quello che vuole quindi.
"L'amore può essere una spiegazione, un messaggio, quando questo è supportato dalla sceneggiatura della trama"
E non sarebbe supportato??? Cristo, è solo l'amore/amicizia a guidare tutta la trama sia della serie che di questo film!! XD
"No che poi pare che mi invento le cose"
Ok quindi "La difesa" li ha citati, ricordavo male. Mortebianca però non ne ha parlato mi pare, e io mi riferivo più che altro a lui che dà una spiegazione allo stesso tempo razionale e pseudo-filosofica.
Complessità narrativa vuol dire tutto e niente, anche i Natale a... sono narrativamente complessi con millemila cambi di scena tra i personaggi eppure non mi pare siano buoni film.
E' stato detto in più commenti come ciò sia possibile, non li hai letti o hai fatto finta di non vederli?
Sì,faccio finta di non vedere commenti che parlano di Incubator in grado di ingannare nei fatti un Dio, Incubator che rispetto alla serie non sono più in grado di esaudire alla perfezione un desiderio. Non accetto una spiegazione che va contro tutto ciò che la serie regolare ha mostrato.
Ma se è nell'inconscio di Akemi, ci può piazzare quello che vuole quindi.
Oh, può piazzare anche persone che non conosce?Perchè non mi pare che Homura conoscesse la forma umana di Charlotte.
E non sarebbe supportato??? Cristo, è solo l'amore/amicizia a guidare tutta la trama sia della serie che di questo film!! XD
No, non è supportato in questo film. Nella serie Homura viaggia nel tempo grazie al desiderio fatto ad Incubator, nella serie l'affetto di Homura legato ai viaggi nel tempo rende Madoka la puella più potente,nel film l'amore permette ad Homura di prendere i poteri di Madoka perchè...
L'amore deve essere la spiegazione a dei fatti eseguibili, non il perchè si può fare una determinata cosa.
Io sto film l'ho visto 4 volte (non per mia volontà in verità, ma così è andata a finire).
Dove l'ho scritto che l'ho visto una volta?
E ti dico di più: non è complicato proprio per nulla, anzi è proprio semplice e banale da capire. Se Madoka è complicato allora Eva, Lain, Kaiba, Tatami galaxy, Ghost Hound, Paranoia Agent che sono trattati di filosofia?
E poi scusami ma le tue armi sono scariche e l'armatura arruginita.
In effetti è meglio che te lo riguardi, fidati "
You don't say?
Il problema è che non aveva nessuna prova a supportare questa ipotesi, ma solo un vago sospetto.
Lo ripeto: sto film è banalissimo da capire, non è né Oshii, né Yuuasa, né il compianto Satoshi Kon.
Obiezione vostro onore. Nessuna prova a supporto.
Ok, quindi è tutto merito dell'ammmmore? Il karma, il destino, le linee temporali della serie, erano tutte fregnacce?
Quindi, scusami, tradotto mi stai dicendo: "sì c'è una spiegazione, ma non l'ho capita"?
Dai, dimmi che mi stai trollando, non puoi essere serio!
E sul fatto delle ragazze che possono assumere sia la forma umana che di strega,sorvoliamo: all'interno di questa barriera Kyubey ha manipolato le leggi del mondo,quindi avrebbe un potere pari a quello di Madokami,ed è solo per volontà degli incubator quindi Homura non è diventata del tutto una strega,avrebbero benissimo potuto raccogliere energia cosi visto che la trasformazione può comunque avvenire invece di rischiare.Praticamente chi ha creato la storia fa in modo che l'universo possa essere riscritto più volte per poterne dirigere la trama a piacimento potendo cambiare regole e vincoli.E il mondo di Kyubey è di questi universi.
Alla fine si capisce facilmente perchè la critica è spaccata: guardate il film per vedere le Mahou Shoujo e la storia emotiva di Homura,sorvolando sulla logica? Facilmente assegnerete un voto alto.Ma se siete più attenti e lo vedete con un punto di vista logico è evidente che la storia non si regge in piedi e il finale pur essendo plausibilissimo per quanto mi riguarda,Homura viene esagerata nel suo passaggio ad antagonista di tutti,tranne che di Madoka.E qui se ne esce insoddisfatti.
Innanzitutto trovo molto sentita e in linea con il mio pensiero la recensione di キョン.
A me il film è piaciuto in maniera esagerata. Ho incontrato tutti gli elementi che mi hanno fatto amare la serie, una sceneggiatura criptica dal carattere volutamente inaccessibile, mindfuck a ruota, visivamente allucinante anche oltre i livelli della serie, musicalmente orgasmico ( fatico ad immaginarmi Madoka senza Kajiura, ClariS e Kalafina).
Avrò un debole per gli stravolgimenti e per le trame incasinate, ma il modo in cui in relativamente poco tempo è stato rovesciato più volte il senso stesso del film è merito -colpa, per taluni- di Urobuchi.
Seriamente, io son soddisfatto. È stata stravolta la serie, ma non sono né indignato né intristito, quanto più direi incuriosito da questi sviluppi finali.
Per qualcuno potrà non avere scientificamente senso, ma personalmente in tutte le opere che me ne danno occasione, più che la possibilità fisica stessa di una determinata situazione , io osservo ciò che questa provoca, e nella mia testa, pur avendolo visto tipo 4 volte, non sussistono errori o forzature; il film gira che è una meraviglia.
Liquidare la serie come commercialata inutile lo trovo gratuito, nonché un tantino arrogante.
Offre spunti interessanti per un reset degno di nota, esistono una valanga di elementi concatenati che emergono gradualmente di visione in visione, alcuni dei quali eccellentemente esposti nel post di Mortebianca. Lo trovo ben più pensato di quanto affermiate con così tanta sicurezza.
Nono, ha ragione lui eh, perchè quelli che li trovano Non hanno mai letto nulla di filosofico (ce lo dice lui) ma LUI si, e se ne intende pure, ci sa dire persino DUE tipologie di Buddha!! Due!! "Ma lodevole per niente, finitela ( non è riferito a te ma a chi tira fuori 'sta scusa ) di voler vedere messaggi teologici quando questi non ci sono" Tu si che hai capito tutto di Madoka Magica. E' tutto ciò che devo dire in proposito
In quanto all'Accusatore per eccellenza, mi ha dato una completa (?) elugubrante (?) filosofica (!) risposta che mi ha soddisfatto (?) e a cui non ho risposta. E' evidente che, oltre a non aver risposto a nessuna delle mie obiezioni se non dicendo "Mah, a me l'amore non mi convince come scusa"(fatti tuoi, se è ragionevole funziona, il tuo "convincerti" conta poco e niente). Inoltre ha risposto agli utenti in modo poco garbato. Sostanzialmente a tutte le critiche mosse alla sua critica ha risposto sempre con un "non mi convince" (iper-riassunto che sicuramente sarà scomunicato dalla sua persona) e a volte ci ha degnato di qualche obiezione ragionevole.
Ed infine la sua brillante ragionevolezza: il tema (principale? Secondario? Un po' di confusione c'è in questo punto ) di Madoka Magica (serie) era Faust, il tema del film (teologico, dice lui, non teologico, dice l'altro) è un'altro sempre inerente alla teologia?? Eresia commerciale per fare i Big Yen.
QUESTA è, a parer mio, la prova evidente del fatto che i significati della serie non sono stati colti appieno, perchè la serie aveva più significati, tutti di argomento filosofico teologico (e io, di queste cose, ne so poco, ci ho solo studiato sopra un quarto della mia vita e di libri religiosi non ne ho letti, a parte la Bibbia, gli apocrifi e i testi dei Padri della chiesa e ideologici del Buddhismo), il Faust non era nè il primo nè tanto meno l'unico di questi.
Il fatto che questo argomento, tanto caro all'autore del primo post (cosa del tutto soggettiva, lo sottolineo) non sia centrale nel nuovo film o addirittura non ci sia non significa che ha tradito la continuità, ma bensì che altri argomenti, sempre inerenti al macrocosmo filosofico teologico, vengono affrontati. Sicuro che questa mia risposta sarà o depennata come "non la capisco" oppure con un "mah, non mi convince" o meglio ancora con un "sono tutte seghe mentali, non c'è teologia qua dentro!" ringrazio tantissimo Franzelion (lui c'è riuscito a leggerlo e a capirlo, sarà un criptologo?) e ovviamente concordo anche io con la sua linea.
Si aspetta il prossimo film per ulteriori questioni......
Mi ha lasciato nella stessa, identica e medesima fase in cui mi ha lasciato Eva 3.0 alla fine del film.
Ossia, non gli trovo un punto per criticarlo concretamente.
Anzi: col procedere del tempo dopo la fine della visione, progressivamente continuo a ripensarci, a pontificare sui pezzi del puzzle, ad incastrarli in maniere diverse, finché non ne viene fuori un'immagine profondissima e riverberante.
Inoltre, ricordo, per ciò che concerne l'accusa, che quando generi troppo karma positivo nel mondo di madoka, esso si controbilancia con quello negativo. Si può dire che Homura sia divenuta malvagia perché troppo buona. Sia chiaro, è solo un altro strato di lettura.
Anch'io quell'Homura che inseguiva con affanno la Soul Gem la vivo con nostalgia, tuttavia riconosco che faccia parte del gioco. Che in fondo essa non sia davvero scomparsa, così al contrario non si può dire che la nuova Homura non sia, almeno un po', anche facciata.
Quel po' che basta a renderla complicatissima, trasformandola in senso lato in una commistione di sensazioni che difficilmente buona parte della nostra popolazione proverà.
No, non lo è, anche perchè si concentra nella prima parte del film che è anche la più spensierata, quindi non è invadente. Un esempio di fanservice invadente è quello di Kill la Kill, dove anche in momenti drammatici ti fanno il primo piano del culetto di Ryuuko.
@Fma: "Oh, può piazzare anche persone che non conosce?Perchè non mi pare che Homura conoscesse la forma umana di Charlotte"
Il fatto di Sayaka e Charlotte che arrivano lì, pronte a salvare Madoka, è qualcosa che non ho ancora ben compreso, dovrei rivederlo prima.
@Zelgadis: "Io sto film l'ho visto 4 volte (non per mia volontà in verità, ma così è andata a finire).
Dove l'ho scritto che l'ho visto una volta?"
Sai com'è, essendo appena uscito al cinema e non essendoci nè dvd nè file video da scaricare, lo davo per scontato che l'avessi visto una volta sola... allora ok.
"Se Madoka è complicato allora Eva, Lain, Kaiba, Tatami galaxy, Ghost Hound, Paranoia Agent che sono trattati di filosofia?"
Tatami Galaxy, Kaiba e Paranoia agent li ho capiti perfettamente con una sola visione, di sicuro sono meno complessi di questo film di Madoka. Evangelion è complessissimo dal punto di vista psicologico/filosofico, ma non da quello razionale - della trama -, cosa che riguarda sto film invece. Lain vabbè è una delle cose più complesse di sempre da ambo i lati, non fa testo XD
"Il problema è che non aveva nessuna prova a supportare questa ipotesi, ma solo un vago sospetto"
Sospetto unito al ricordo della strega, il che è sufficiente.
"Lo ripeto: sto film è banalissimo da capire"
Magari tu CREDI di averlo capito ma non è così, come hanno mostrato alcuni commenti di utenti che hanno dimostrato di averlo capito meglio di te, senza offesa.
"Obiezione vostro onore. Nessuna prova a supporto."
Perchè in parte te ne avevo già parlato. Ossia da una parte il fatto che Akemi apprende che Madoka non voglia in alcun modo finire nella condizione di "dea", e poi le ultime cose dette da Akemi giusto un attimo prima del colpo di scena finale.
"Ok, quindi è tutto merito dell'ammmmore? Il karma, il destino, le linee temporali della serie, erano tutte fregnacce?"
No, ovviamente l'amore era collegato a queste cose, solo che non ricordo i dettagli (ok lo ammetto, più che arrugginite però le armi sono solo dei prototipi XD)
"Quindi, scusami, tradotto mi stai dicendo: "sì c'è una spiegazione, ma non l'ho capita"?"
Più o meno XD Ho l'impressione che ci sia anche se non posso dirla chiaramente. Comunque la maggiorparte dei dubbi che avevo sono stati fugati da Mortebianca.
No che non trollo per quanto riguarda l'entropia e gli incubator, invece ha perfettamente senso se ci pensi. Cioè nè nel mondo di Madoka, nè nel nostro, l'energia è in diminuzione, ma questo perchè gli Incubator provvedono a ristabilire/aumentare l'energia grazie al processo delle streghe. Insomma è come se l'energia dell'universo fosse in espansione ma non come dato assoluto, ma come somma di valori (-1 in partenza, poi un +2 degli Incubator, e il risultato generale è +1).
@Koyokoi: "guardate il film per vedere le Mahou Shoujo e la storia emotiva di Homura,sorvolando sulla logica? Facilmente assegnerete un voto alto.Ma se siete più attenti e lo vedete con un punto di vista logico è evidente che la storia non si regge in piedi"
No, io invece ho guardato il film per entrambe le cose e ne sono uscito quasi completamente soddisfatto (quasi perchè ci sono ancora delle cose che devo capire).
@rossocenere: beh insomma, la differenza è che Evangelion 3.0 non ha spiegato nulla di tutte le cose assurde che c'erano, mentre il film di Madoka, con forzature o meno, l'ha fatto. Inoltre la storia di Madoka per ora è conclusa, mentre il 3.0 necessita della visione del 4.0 per essere compreso, anche per quello appare (e potrà anche esserlo alla fine, non si sa mai) più nonsense di Madoka.
"quando generi troppo karma positivo nel mondo di madoka, esso si controbilancia con quello negativo. Si può dire che Homura sia divenuta malvagia perché troppo buona."
Molto interessante, anche questa è un'interpretazione efficace.
per conto mio se devo ragionare sul razionale partendo dalla partenza della natura della serie madoka tutto il scientifico e il razionale crolla a partire da kyubey: se tale essere é in grado di realizzare tramite una fonte non effettivamente misurabile, qualcosa paragonabile con la parola UTOPIA, oppure o rendere una persona stessa la incarnazione della parola UTOPIA, beh chiariamoci, nulla vieta al tesserino bianco di essere comunque superiore a tale UTOPIA
Ehmmm....
Ehmmmmmmm................... il film da scaricare c'è. Non è impossibile da trovare.
Io stessa l'ho guardato in giapponese (più volte per capire cosa stava succendo al 100%) sfruttando il duro lavoro di subbers inglesi.
Tutto qui ^^'
No che non trollo per quanto riguarda l'entropia e gli incubator, invece ha perfettamente senso se ci pensi. Cioè nè nel mondo di Madoka, nè nel nostro, l'energia è in diminuzione, ma questo perchè gli Incubator provvedono a ristabilire/aumentare l'energia grazie al processo delle streghe. Insomma è come se l'energia dell'universo fosse in espansione ma non come dato assoluto, ma come somma di valori (-1 in partenza, poi un +2 degli Incubator, e il risultato generale è +1)
ti prego, per il bene della termodinamica, fermati e non aggiungere altre cose campate per aria. XD
l per sempre sta nel fatto che i cicli si di lotta si ripeteranno più o meno all' infinito... almeno le volte in cui madoka si ricorderà di essere Dio...
per quanto riguarda la "prima parte", anche qua abbastanza semplice da spiegare... i sigili posti dai cangatticoniglio (kyube) su akemi impediscono alla stessa di perdere la sua forma originale (umana) e allo stesso tempo fanno si che i poteri da strega di akemi, invece di riversarsi fuori, si manifestino all' interno dello spazio chiuso dentro di lei... che ha inconsciamente creato un luogo dove lei e tutte le persone a lei care possano vivere in pace... anche se poi non è tanto inconsciamente... essendo tutto calcolato... nello spazio chiuso homura perde i suoi ricordi e modifica quelli degli altri... tuttavia le incongruenze dello spazio chiuso fanno si che il sospetto i insinui in homura che piano piano comincia a ricordare... da prima da la colpa ad una strega... bebe....( era meglio il nome originale gertrude) ma poi scopre che la strega era lei... finche non si libera definitivamente dello spazio chiuso... a quel punto la trappola scatta... madoka attirata nello spazio chiuso con l'intento di salvare homura perde la memoria come le altre e dimentica di essere dio... ma una volta che questo viene distrutto torna ad essere quello che era... a quel punto homura puù strappare parte del potere di madoka e diventare il diavolo... a sto punto la ribellione è bell' e che spiegata... praticamente l' angelo homura ribellatasi a al dio madoka tenta di strapparle la sua divinità vi riesce in parte. l 'intento è quello di far si che madoka viva in santa pace fregandosene delle streghe delle maghette e di poter vivere accanto a lei ostacolando la sua memoria e quindi il suo potere, tuttavia madoka da già segno di ricordare qualcosa e homura si accorge che prima o poi dovrà scontrarsi di nuovo e di nuovo e di nuovo con lei... ma le basta... i kyube alla fine vengono lasciati esistere perchè principali ostacolatori della legge della ruota e per tanto pedine usate da akemi che si vendica così di kyube che usava le majokko allo stesso modo...
Riguardo alcuni alcuni elementi poco chiari che ad alcuni continuano a disturbare:
1) L'attacco a Bebe: come mai Homura l'ha attaccata quasi impulsivamente solo per una sospetto basato su pochi indizi? La conosciamo come un personaggio dal comportamento estremamente razionale (guidato però da un sentimento completamente irrazionale, il che è già una contraddizione non da poco), tuttavia guardiamo alla situazione in cui si trova: si è autolobotomizzata con falsi ricordi ed inoltre la sua anima è al confine della trasformazione in strega, si può certo scusarla se non riesce a pensare chiaramente; inolte non sappiamo in realtà quanto tempo è passato dalla fine della serie: potrebbe aver passato anni, decenni o anche secoli a combattere le bestie magiche nel solo ricordo di Madoka, combattuta tra il desiderio di rivederla arrendendosi e proseguire in quello che sente come dovere verso di lei nel continuare a combattere.
2) Come fanno gli incubator a costruire un campo di contenimento che va oltre i poteri della dea Madoka (e come fanno a sapere di lei)? Per prima cosa è stata Homura stessa a raccontagli tutto (si alla fine è tutta colpa sua): nell'ultimo episodio kyubye risponde ad Homura: (vado a memoria) "ah è così che erano le cose, se quello che mi racconti è vero allora il nostro rapporto doveva essere molto diverso...", inoltre nel film ricorda che Homura chiamva la Legge della Ruota sempre con il nome di Madoka (quindi ne ha continuato a parlare); riguardo al potere di Madoka: dove viene detto (e perché dovrebbe esserlo) che Madokami sia *qualitativamente* diversa dalle altre maghe? A mio parere è solo estremamente più potente, ma non c'è ragione di credere che sia assolutamente onnipotente od onnisciente: i suoi poteri si dovrebbero limitare a poter salvare le maghe nel momento della trasformazione in streghe (sempre ed ovunque).
3) Riguardo al furto di Madoka da parte di Homura, oltre alle altre spiegazioni già fornite vorrei aggiungere l'ipotesi che la sofferenza accumulata nel periodo di tempo a combattere da sola di cui ho parlato al punto nel punto 1) possa averle fornito il potere con la (semi) trasformazione in strega, inoltre Madoka stessa potrebbe non essersi opposta con tutto il suo potere contro la sua più grande amica a quello che stava facendo.
Vorrei concludere osservando che considerare Homura un personaggio negativo nella serie e negativo nel film ironicamente va contro alla filosofia stessa del personaggio (una visione molto più in accordo con Sayaka, per esempio), che agisce sempre con unico scopo: la salvezza ed il benessere di Madoka, senza altre considerazioni morali, poi siamo sicuri che la nuova linea temporale da lei creata sia tanto male: mi pare che bene o male siano tutte felici (mediante un po' di manipolazione mentale, d'accordo...)
Sono certo di aver capito bene tutto il film. Non risponderò più ad argomentazioni che dicono che non ho capito il film. Il film è fin troppo chiaro. Trovo alcuni passaggi forzati e non naturali.
Tra l'altro per questo articolo ho voluto io che ci fosse una recensione a difesa del film a fare da contraltare alla mia.
Ma la contrapposizione è semplice. Accetto il significato che hanno voluto dare al film e al personaggio di Homura (d'altronde è un film della shaft, non mio), non ho gradito che per arrivare a quella conclusione (che la recensione di kyon spiega bene) si sia dovuto ricorrere a forzature evidenti.
Come per Shinigami-sama, trovo che anche le argomentazioni di E siano ben esposte.
1) È logico cho che Homura che attacca Bebe è spiegabile. Sto dicendo che io non la vedo una cosa troppo in linea col personaggio. L'ho trovata un po' forzata. Non che non abbia capito che avesse il sospetto. Fossi stata io Homura, sarei andata subito ad attaccare al muro Kyubey.
2) Che sia stata Homura a parlare di Madoka ok, ma che gli incubator da quelle parole fossero in grado di creare un campo che potesse escludere il fenomeno mi lascia seri dubbi. Oltretutto Madoka poteva accedere dall'esterno all'interno: piuttosto bizzarro come funzionamento: tutto si accordava perfettamente per far funzionare la sceneggiatura. Io la vedo come una forzatura, tutto qui.
3) possibile, ma è una cosa che non viene detta, quindi rimane una speculazione. Magari una futura serie chiarirà gli aspetti dubbi, ma per ora rimango insoddisfatto.
Il mio intervento vuole, invece, porre l'attenzione sul doppiaggio italiano del film che purtroppo non è un lavoro degno degli standard qualitativi attuali di Dynit.
In primo luogo, nel doppiaggio sono riscontrabili gravi errori di pronuncia dei nomi di alcuni dei personaggi; la cosa sconcertante è che questi nomi a volte sono pronunciati bene, altre volte male, come se chi ha diretto il doppiaggio si fosse messo al lavoro in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe, oppure se ne sia semplicemente fregato di fare decentemente il proprio mestiere, che è l'ipotesi alla quale personalmente credo di più. La colpa di questo pasticcio, comunque, è anche e soprattutto dello staff di Dynit che doveva vigilare sul doppiaggio ed evidentemente non l'ha fatto.
In secondo luogo, il cambiamento della doppiatrice italiana di colei che, ricordiamolo, è l'indiscussa protagonista di questo film è gravissimo, in quanto il film è un diretto sequel delle opere che lo hanno preceduto e non ha ragione di esistere senza di esse, a causa di questo cambiamento si è spezzata la continuità vocale prevista dal doppiaggio originale giapponese, causando un notevole disagio al pubblico italiano dell'opera.
Nel caso qualcuno voglia paragonare la situazione della defezione della doppiatrice italiana di Katsuragi Misato, nel doppiaggio italiano del terzo film della Rebuild di Evangelion, con quella della doppiatrice italiana della protagonista del film del quale si parla in questa discussione, ricordo che le due situazioni sono completamente diverse: Stella Musy era stata scelta per interpretare il ruolo di Misato, negli anni novanta, dallo staff di un'azienda che ora non esiste più, che si chiamava Dynamic Italia; Alessia Amendola, invece, è stata scelta per interpretare il ruolo di Homura, pochissimi anni fa, dallo staff di Dynit, che approvando il parere espresso dalla community di questo sito, si è, di fatto, preso la piena responsabilità della propria scelta nei confronti dei propri clienti.
Se i signori di Dynit vogliono che io acquisti la futura edizione home video italiana di questo film, esigo che si ritorni, quanto prima, in sala di doppiaggio e si renda la qualità del prodotto allo stesso livello di quelli che lo hanno preceduto, ovviamente tutto ciò impone anche il ritorno di Alessia Amendola sul personaggio di Homura; se così non sarà fatto boicotterò ed inviterò quanta più gente mi sarà possibile a boicottare la futura edizione home video italiana di questo film.
Vorrei ricordare alla parte della fandom italiana che i prodotti home video originali è abituata ad acquistarli, con i soldi guadagnati con il sudore della fronte, quanto sia importante restare il più possibile uniti quando si verificano situazioni del genere e cercare, nel limite delle proprie possibilità, di porvi rimedio tramite precise e risolute richieste all'editore uscito fuori dai binari, come nel caso in essere.
Infine rammento a tutti, anche e soprattutto a chi questo film non piace, che l'eccessiva indulgenza nei confronti di una casa editrice che si comporta in questa maniera non fa che esporre l'intera fandom al rischio di futuri lavori svolti in modo altrettanto pedestre e molto poco rispettoso nei confronti del pubblico.
Tra l'altro, ok che il cambio di doppiatore è stato un filo disturbante, ma comunque lo è stato molto meno di altri casi, quindi personalmente penso ci sia andata anche bene (considerando poi lo sciopero dei doppiatori a cui ha accennato qualcuno sopra)
Non è difficile da comprendere, il fandom voleva Sayaka/Kyoko e Mami/Babe ed ecco dunque che rispuntano queste due. Che di base, almeno per Sayaka non è una cattiva idea ( la sua presenza, non il modo in cui è nel film) visto che era uno dei personaggi principali, ma Babe è proprio campata in aria.
Io ho rinnegato il film e quindi non lo comprerò a prescindere. Neppure io ho gradito il cambio di doppiatrice dato che l'Amendola era perfettamente calzante nel ruolo. E anche a me è sembrato qualitativamente inferiore al doppiaggio della serie, ma tant'è.
Allora poi non ci lamentiamo che in Italia non arrivino più anime. Se cominciamo a boicottare per un doppiaggio che tutto sommato io ho trovato fatto bene (solo una volta ho notato che il nome Homura era pronunciato male) allora possiamo già cominciare a scordarci gli anime al cinema. Anche a me all'inizio mi è dispiaciuto del cambio di doppiatrice per Homura ma un ridoppiaggio è praticamente improbabile anche perché manco fosse un personaggio che dice due parole ma stiamo parlando della protagonista, quindi penso costerebbe molto (non sono un esperto quindi non so).
E poi comincio a pensare che l'Amendola non doppi proprio più anime/cartoni perché era già stata sostituita di recente nel doppiaggio di A Tutto Reality.
E come hanno già detto altri secondo me la Damasio se l'è cavata bene (entrare in un personaggio in questo punto della storia non è mica semplice).
Secondo me invece se compriamo i loro dvd li spingiamo a fare sempre meglio. Poi naturalmente ognuno la pensa come vuole.
Sicuramente The rebellion è visivamente spettacolare, e mi associo all'apprezzamento dell'epico combattimento di Homura e Mami (alla quale è finalmente dato un po' più di spazio). Bella anche la colonna sonora.
Però se devo essere sincera la serie era perfetta così com'era, con quel finale agrodolce ma coerente. Spero di poter vedere questo film in italiano per comprendere meglio il tutto, ma da quel poco che ho compreso anch'io ho notato che qui trionfa un amore possessivo ed egoistico, indirizzato verso una sola persona, il che è riduttivo considerando che Madoka si era immolata per tutta l'umanità: non mi è piaciuto, perché Homura è il mio personaggio preferito e mi è parsa un po' sminuita. Probabilmente il succo di un'interpretazione più profonda sta nel discorso finale fra il mostriciattolo bianco ed Homura che poi diventa strega, quindi confido nella possibilità di poter cambiare idea. Al momento anch'io ho visto in questa storia (a parte lo scopo puramente commerciale di allungare il brodo con un film che prevede sicuramente un sequel) anche un sistema per accontentare coloro che speravano in uno sviluppo più palesemente yuri del rapporto Homura/Madoka e che sono stati delusi dalla scarsa chiarezza della serie su questo punto (cosa che invece io avevo apprezzato molto, perché veniva lasciato alla libera interpretazione del telespettatore e così accontentava tutti).
Dunque difesa o accusa? Potrei osare un'accusa, ma non sarebbe corretto alla luce del fatto che le tante cose in più che potrei comprendere guardandolo in italiano potrebbero capovolgere totalmente la mia valutazione, perciò per ora il mio giudizio è sospeso!
Copio e incollo il mio commento fatto a caldo dopo la visione al cinema, ma che avevo postato in un altro topic:
Ammetto di essere perplessa.....e di necessitare di una ri-visione.
Mi son anche chiesta (dato che verso la fine Homura fa pure la posa di Gendo sulla scrivania) se Anno avesse partecipato alla sceneggiatura.... -_-
Ho visto molte cose da fangirl yuri nella trama, e anche se poi si "spiegano" sembra proprio fatto per accontentare i fan delle coppiette.
Le trasformazioni le ho trovate un po' esagerate......neanche quelle delle Sailor duravano così tanto. ^^;;;;;;;;
E' un bel ribaltamento del personaggio di Homura, ma non lo trovo out of character. L'abbiamo lasciata con una fede cieca verso la dea Madoka, ma se pensiamo che tale fede non è altro che amore e che per tale sentimento, spesso si agisce come pazzi egoisti, il tutto acquista logica.
Mentre le trasformazioni delle puelle ricordano quelle delle sailor, pure con le sagome scintillanti con visibili solo gli occhioni:
Effettivamente la trama è parecchio confusa e forzata, e non è un caso che per 100 commenti siano usciti i medesimi episodi poco chiari: La presenza di streghe che non avrebbero dovuto esistere, un'amnesia poco giustificata, comportamenti non proprio coerenti e forzatura delle regole narrative che non ammettevano deroghe, in maniera a dir poco funambolica. Strano, perchè da Urobuchi mi sarei aspettato un po' più di maestria nello scardinare le regole che egli stesso aveva dato per definitive alla fine della serie.
Il problema, alla fine stava tutto li: Scardinare un finale perfetto così com'era, un finale che non dava adito ad una continuazione senza sbragare tutto, ed allora lui che t'inventa? Capovolgiamo tutto. L'idea, effettivamente ci stava, i funanbolismi e le forzature molto meno. Però anche con tutto questo le idee interessanti ci sono: Interessante come questa volta la caduta nella disperazione sia tutta vissuta internamente, in maniera mentale, e come questo influenzi le persone care più o meno vicine. Interessante come l'esasperazione di un sentimento positivo muti nel suo opposto: A me Homura, stavolta è sembrata tanto Anakin Skywalker nel suo processo di trasformazione in Darth Vader.
Peccato che lo sviluppo di questi bei concetti sia stato tirato via un po' così. Potevano giocarsela meglio, molto meglio. Per me sto film si guadagna un sei striminzito. (sufficiente a convincermi a comprare il blu ray appena esce)
PS: La parte filosofica c'è e non è banale. La serie parte col Faust e finisce nella dotttrina karmica. Questo film anche ha i suoi punti di interesse filosofico non banali, tutti concentrati nel percorso mentale di Homura. Ma attenzione a vedere solo la parte assimilabile alla teologia cristiana: Questo è un anime, come lo era Evangelion. Se c'è uno spunto iniziale di cultura occidentale, alla fine si va sempre verso posizioni più orientali. C'è molto della filosofia induista e buddista nel finale di Madoka e in questo film.
Se l'amministrazione permette, linko due discussioni interessanti ad un blog che frequentavo ai tempi della serie.
@admin: Se per caso editate, per pietà non mi cancellate tutto, ok?
La fisica di Madoka per i patiti di sperequazoni termodinamiche
La nascita di una dea per quelli che non c'è filosofia.
Buona lettura
Le responsabilità dello staff di Dynit per il doppiaggio non riuscito ci sono e sono gravi.
Gli errori di pronuncia dei nomi non si limitano ad un singolo episodio e ad un singolo personaggio, come erroneamente dichiarato dall'utente Mepple~mepo, bensì riguardano più personaggi, i cui nomi a volte vengono pronunciati bene, altre volte male, generando un effetto di ridicolo involontario e quindi di profondo fastidio nello spettatore; un risultato del genere è indegno di un lavoro professionale: in un doppiaggio degno di questo nome quando si stabiliscono dei nomi e delle pronunce, giuste o sbagliate che siano, le si portano avanti in maniera coerente per tutta la durata del prodotto sul quale si sta lavorando; persino nei prodotti fatti doppiare assai malamente da Mediaset viene (quasi) sempre rispettata questa regola basilare, ma è evidente che chi si è occupato di dirigere il doppiaggio di questo film se ne è altamente fregato di lavorare seriamente; comunque, come ho già scritto, le colpe maggiori vanno allo staff di Dynit che avrebbe dovuto vigilare sul doppiaggio ed invece non l'ha fatto, dimostrando, in questa maniera, un livello di dilettantismo considerevole, che mai mi sarei aspettato da loro, nemmeno nei miei incubi peggiori.
Per quanto riguarda la questione del cambio della doppiatrice italiana di Homura, anche in questo caso lo staff di Dynit è colpevole: sono stati loro ad approvare la scelta di una doppiatrice dal cognome rinomato come Alessia Amendola e così facendo si sono presi la responsabilità di gestire il rapporto lavorativo con la doppiatrice in questione, se questo rapporto lavorativo è finito come è finito è perché non hanno saputo o voluto gestirlo come si deve, probabilmente per motivi economici, non a caso gli altri doppiatori del cast italiano di questo brand sono tornati tutti sui loro personaggi in questo film; in ogni caso, lo staff di Dynit avrebbe dovuto ben sapere che quando si sceglie un V.I.P. o uno pseudo V.I.P. per un doppiaggio di prodotti seriali, come in questo caso, si deve essere sicuri di poter gestire questo rapporto lavorativo nel tempo, altrimenti è meglio astenersi da tali scelte in partenza, ma evidentemente questi signori lo hanno dimenticato, nel tentativo di guadagnare crediti nei confronti dell'utenza di questo sito, quando fu scelta la doppiatrice Alessia Amendola per la serie televisiva.
Se i signori dello staff di Dynit vogliono che io compri la loro edizione home video di questo film pretendo che si torni, quanto prima, in sala di doppiaggio e si correggano, nello specifico, l'errore A e l'errore B, che ho chiaramente ed approfonditamente esposto nei miei due post in questa discussione; nessuno chiede di rifare tutto il doppiaggio, solo una parte; una casa editrice seria, se proprio non riesce ad evitare che capitino queste cose, almeno si prodiga per porvi rimedio, per una questione di onestà e di rispetto verso i propri clienti. Poi, chiaramente, se i signori dello staff di Dynit non vogliono rimediare alle cattive conseguenze delle loro manchevolezze è loro pieno diritto agire in questa maniera, ma in questo caso, il rapporto di fiducia tra me acquirente e Dynit casa editrice, io lo considererò seriamente compromesso, con tutte le conseguenze che ciò comporterà in termini di miei futuri acquisti dei loro prodotti.
Infine non voglio e non posso nascondere che mi sarei aspettato una maggiore attenzione e solidarietà da parte di un consistente numero di utenti di questo importante sito, anche se ancora non dispero di ottenerla; vi ricordo che se non impariamo a farci rispettare dagli editori questi ci calpesteranno sempre di più e sempre più duramente. Ci tengo a ribadire che i miei soldi me li guadagno con fatica e sacrificio e lavorando certamente in modo nettamente migliore di come hanno fatto i signori che ci hanno inflitto questo doppiaggio degno di una Yamato qualsiasi, se non peggio, e che quindi è mio pieno diritto non acquistare dei prodotti lavorati in un modo tanto pedestre, nonché di consigliare ad altre persone di fare altrettanto; se tutto ciò rischierà di comportare la sparizione del mercato italiano degli anime non mi interessa, è un rischio che sono ben disposto a correre: se il mercato italiano degli anime deve servire per produrre risultati come quelli sopraccitati, allora è meglio che si estingua, in sintesi, MEGLIO NIENTE CHE MALE secondo me, ed io sono abituato a razzolare come predico; sia chiaro che tutto questo lo sta affermando una persona che quando i prodotti home video italiani originali che gli interessavano sono stati lavorati bene, li ha SEMPRE acquistati e molto spesso il giorno stesso dell'uscita sul mercato e quindi a prezzo pieno.
E, tanto per dire, il doppiaggio dyn.it è sempre al top, anche con un'attrice cambiata come in questo caso. Non so perché l'attrice sia stata rimpiazzata, e mi farebbe piacere saperlo, ma può un particolare come questo rovinare un tale buon lavoro? IMHO no. Io vi farei ascoltare certi doppiaggi americani...
Concordo con te che il doppiaggio non sia stato perfetto (l'ho scritto nel mio commento al film) ma non è stato orrido a tal punto da rendere l'opera non degna di essere comprata a chi è piaciuta. Il bello di possedere un'opera in DVD/Blu-Ray è proprio di poterla vedere in lingua originale, a maggior ragione se il doppiaggio italiano non soddisfa.
E' fuori di dubbio che Dynit avrebbe potuto lavorare meglio, ma mi sembra che stai ingigantendo un po' il problema.
Certo, se in futuro dovessero ripetersi continui cambi di doppiatori così come numerosi errori di pronuncia allora sarà il caso di segnalarlo in maniera pesante durante le conferenze degli editori, ma per una volta ritengo si possa lasciar correre.
E comunque immagino che molti a Lucca chiederanno spiegazioni per il cambio della doppiatrice di Homura. Vedremo cosa risponderanno.
Questo è un doppiaggio da schifo, non certo quello di Madoka Magica 3.
Rispondo a Darktommy.
Lo sciopero dei doppiatori, in questo caso, non c'entra, semplicemente ci sono stati dei problemi con la doppiatrice Alessia AMENDOLA (FIGLIA D'ARTE), così ha dichiarato un membro dello staff di Dynit su Facebook, in risposta ad una precisa richiesta in merito al problema.
Rispondo a giorgio13.
Il doppiaggio che citi non è un doppiaggio italiano, è un doppiaggio francese, commissionato da francesi, diretto da francesi e recitato malamente da francesi che provano a parlare in italiano e l'azienda che l'ha fatto eseguire in questa maniera ne ha pagato le conseguenze in termini di vendite, tanto che attualmente ha smesso di pubblicare altri titoli in Italia. Stai facendo confusione mischiando due fatti completamente diversi: il doppiaggio italiano del film di cui si parla è per l'appunto un doppiaggio italiano, commissionato da italiani, diretto da italiani e recitato da italiani e il fatto che un'azienda estera abbia deciso di produrre lavori tanto ignobili non assolve in alcun modo lo staff di Dynit per tutti i difetti che affliggono il doppiaggio italiano del film di cui si parla; con il ragionamento che fai tu bisognerebbe assolvere anche Mediaset nonostante faccia infliggere dei doppiaggi orrendi agli anime, tanto ci vuole poco a fare meglio di Kazè; credimi, il BENALTRISMO non ha mai portato a nulla di buono, lo testimonia lo stato in cui ha contribuito a ridurre la nazione Italia. Comunque, nel caso non lo avessi notato, persino negli orribili doppiaggi che sono stati citati, le pronunce dei nomi, quelle giuste e quelle sbagliate, restano sempre uguali per tutta la durata del doppiaggio e questo avviene (quasi) sempre in tutti i doppiaggi di questo mondo, giusti o sbagliati, belli o brutti che siano. Il fatto che lo staff di Dynit non sia riuscito a garantire l'uniformità di pronunce nel film è gravissimo e con pochi precedenti nella storia del doppiaggio italiano.
Per quanto riguarda il discorso sul cambio della doppiatrice italiana di Homura, ho già provveduto abbondantemente e dettagliatamente a spiegare perché l'errore è grave e non intendo lasciarlo passare in cavalleria, oltretutto non è la prima volta che succede una cosa del genere in un'edizione Dynit e nel giro di poco tempo l'incidente precedente si è ripetuto, con in più la vergognosa aggravante dei problemi di pronuncia sopraccitati; questo dimostra che ad essere indulgenti e ad accontentarsi non possono che conseguirne eventi, di volta in volta, sempre più negativi; chissà, andando avanti di questo passo, cosa dovremo sopportare in futuro noi poveri clienti italiani?
Certamente la questione non si esaurirà in questa discussione: devono passare ancora alcuni mesi prima che l'edizione home video italiana di questo film venga pubblicata e certamente ci sarà modo e maniera di porre le proprie condizioni alla casa editrice in questione ed in caso di risposta negativa di impegnarsi in una campagna di informazione e di sensibilizzazione sul problema.
Ho mostrato l'orrendo lavoro fatto dalla Kaze proprio per distinguere dal lavoro di Dynit, che come diciamo entrambi non è perfetto, ma almeno non suscita ilarità e sgomento come quello dei francesi. XD
La Kaze come sappiamo ha fatto doppiare ben più di un'opera da francesi in italiano, e infatti è giustamente sparita dal nostro mercato.
Dynit non si merita questo.
Stiamo dicendo la stessa cosa, ovvero che non siamo contenti e glielo faremo notare così che in futuro non vengano più commessi errori.
La verità è che, in alcuni casi (NON IN TUTTI), quello che è oggettivamente corretto e quello che non è oggettivamente corretto in un doppiaggio professionale non lo decidono i miei gusti personali o i tuoi, un doppiaggio professionale non è una specie di dipinto impressionista dove ogni artista ha l'assoluta libertà di rappresentare ciò che vuole e nella maniera che vuole, bensì è una disciplina professionale nella quale alcuni aspetti (NON TUTTI) sono regolati da precise norme professionali e deontologiche; come ho già avuto modo di scrivere, una delle regole comunemente accettate e rigidamente rispettate in ogni doppiaggio professionale degno di questo nome e persino nella stragrande maggioranza di quelli non degni è che una volta stabiliti dei nomi e delle pronunce, giuste o sbagliate che siano, occorre obbligatoriamente che vengano fatte pronunciare ai doppiatori in maniera sempre uniforme per tutta la durata del prodotto sul quale si sta lavorando. Se in futuro vorrai approfondire l'argomento doppiaggio, tramite la consultazione di libri didattici o, ancora meglio, attraverso il dialogo diretto con professionisti del settore, avrai la precisa conferma di quanto affermo.
Purtroppo nel doppiaggio oggetto di questa discussione è stata violata la fondamentale regola sopraccitata, con conseguenze negative sugli spettatori, molti dei quali, ovviamente, hanno provato un senso di fastidio e di straniamento causato dal fatto che uno stesso nome a volte viene pronunciato in una maniera ed altre volte viene pronunciato in un'altra maniera e questo non ha di certo giovato alla fruizione del film; del resto se esistono delle regole che disciplinano i doppiaggi professionali non è mica per un caso o per un capriccio, ma per delle motivazioni ben precise: il rispetto dell'opera oggetto del doppiaggio e del pubblico che dovrà fruirne.
Quello che vorrei cercare di far capire è che, nel doppiaggio di cui si discute, il mancato rispetto della fondamentale regola succitata INSIEME al cambio della doppiatrice italiana del personaggio PROTAGONISTA DEL FILM in questione, ha generato un risultato al di sotto degli attuali standard qualitativi dell'editoria ITALIANA di anime in home video e soprattutto molto al di sotto degli attuali standard qualitativi di Dynit; in particolar modo, il problema sopraccitato delle pronunce è molto grave e con pochi precedenti nella storia del doppiaggio italiano e con nessun precedente nella storia editoriale di Dynit.
Forse qualcuno non sarà d'accordo con me, ma sono convinto che il fatto che Dynit abbia prodotto un lavoro del genere che, ci tengo a ribadirlo, non ha precedenti nella sua storia editoriale, sia un preoccupante segnale di decadenza nella cura dei doppiaggi della casa editrice in questione; a tale preoccupazione va unita la mia personale delusione ed amarezza per un film al quale tengo molto e che avevo tutta l'intenzione di acquistare nella sua edizione italiana (limited), come del resto ho già fatto per i due che lo hanno preceduto e per la serie televisiva (tutto acquistato in edizione limited e tutto in duplice copia). Per questi motivi, se Dynit rifiuterà di correggere gli errori summenzionati, frutto delle manchevolezze dello staff della casa editrice in questione e di chi ha diretto il doppiaggio del film, allora non avrò altra scelta che rinunciare all'acquisto dell'edizione home video italiana del film e a prodigarmi a convincere più persone possibili a fare come me, per fortuna ho diversi mesi a disposizione per farlo; quello che è certo è che non posso e non voglio rendermi complice, con il mio acquisto o con il mio silenzio, di un doppiaggio realizzato in una simile maniera, perché se lo facessi non farei che incentivare lo staff di Dynit a NON correggere i propri errori e a commetterne di peggiori in futuro (esempio: perdono, da parte di molti clienti di Dynit, per il cambio di una delle storiche doppiatrici italiane nel doppiaggio italiano di Evangelion 3.33 ed acquisto della relativa edizione home video uscita l'anno scorso = Puella Magi Madoka Magica: La Storia Della Ribellione uscito al cinema quest'anno con un doppiaggio italiano afflitto da gravi problemi di pronuncia dei nomi dei personaggi & cambio della doppiatrice italiana della PROTAGONISTA DEL FILM); CHI NON CORREGGE UN ERRORE HA COMMESSO UN ALTRO ERRORE, lo imparino i signori dello staff di Dynit e pongano rimedio ai loro errori, come molti dei loro clienti gli stanno giustamente chiedendo di fare, ad esempio sulla loro pagina Facebook.
Infine vorrei rivolgere un accorato appello a tutti i lettori interessati all'acquisto dell'edizione home video italiana del film oggetto di questa discussione: vi prego, anzi VI IMPLORO, contattate lo staff di Dynit attraverso la pagina Facebook della casa editrice o tramite un'e-mail e chiedete in maniera chiara e risoluta la correzione degli errori presenti nel doppiaggio italiano del film, forse non è ancora troppo tardi per poter avere un'edizione home video italiana di questo film degna di quelle che l'hanno preceduta.
Non so nulla di regole del doppiaggio, grazie di aver spiegato bene come stanno le cose.
A me il film non è piaciuto e quindi non avrei comprato l'edizione home-video in ogni caso (in verità non ho nulla del brand PMMM), ma da grande estimatore del doppiaggio italiano ci tengo che sia fatto come si deve.
Farò un salto su Facebook a vedere di segnalare la cosa.
chi erano le ragazze che hanno combattuto contro Homura ''strega'',dato che non dovevano esistere,visto lo spazio chiuso fittizio non ho ben capito chi siano...mi riferisco alle scene finali dopo essere passata un'ora abbondate di film,potete aiutarmi a chiarire questo dubbio per favore?
Opinione personale: Tutte le maghe che vengono salvate da Madokami in qualche modo continuano ad esistere in lei. Si vede alla fine della serie che Madoka parla con Sayaka al teatro ascoltando Kyosuke e si sa Sayaka è diventata strega molto tempo prima. Per effetto della Ruota (che cavolo di traduzione!) Madoka l'ha sicuramente salvata e "inglobata" (passatemi il termine). Quindi nel film le ragazze, all'interno dello spazio onirico di Homura, si sono materializzate, etc...
Homura ha chiesto di tornare indietro e proteggere madoka. Madoka è dea. È protetta? No. Ergo il desiderio non è ancora realizzato. Ma non può tornare indietro perché adesso Madoka è puella magi in ogni tempo.
Madoka ha chiesto che le streghe scompaiano prima di nascere: ma le streghe sono solo puelle magi, quindi la legge della ruota funziona come purificazione della soul gem nel momento in cui si rompe e diviene grif seed.
Ci sono due desideri che cozzano, Homura che ha chiesto che Madoka non sia puella magi e madoka che ha chiesto che le streghe siano cancellate. L'unica soluzione è che sia Homura a prendere questo ruolo sopprimendo i poteri di Madoka e divenendo lei la legge della ruota: di fatti le streghe nel nuovo mondo continuano a non esistere (Homura parla ancora di bestie magiche).
Si genera però un nuovo paradosso perché Madoka aveva distrutto sè stessa prima di diventare strega e dunque non è mai esistita: la stessa madoka di ora è una finzione, è sempre madokami la cui identità è però soppressa in un precario equilibrio.
Come faccia nel concreto ad appropriarsene non è spiegato ma come non è spiegato come nel concreto qb realizzi i desideri, ma nessuno se n'è mai lamentato.
Insomma buchi si trama non ne vedo. Certi pezzi sono un po' lunghi e certe trovate come sayaka e charlotte sobo più per spettacolo chw per altro ma nel complesso questo è il film che avrei voluto vedere guardando evangelion 3.0
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