"Non riesco proprio a farmi piacere granché gli youkai, ma forse il desiderio di capirsi profondamente con la persona amata è uguale sia per noi che per loro."
Quando Yuki Midorikawa iniziò a disegnare Natsume degli spiriti non poteva neanche lontanamente immaginare il successo che di lì a poco avrebbe travolto lei e la sua storia. Reduce da alcune serie brevi (Akaku Saku Koe, Atsui Hibi, Hiiro no isu) e oneshot pubblicate su Lala e Lala DX di Hakusensha, ma soprattutto grazie all’esperienza maturata con il volume unico Hotarubi no Mori e, l’autrice decise che era arrivato il momento di abbandonare i toni romantici delle sue opere passate per dedicarsi a una storia che avesse come punti focali il soprannaturale e gli youkai. La concretizzazione di questo profondo desiderio artistico trova realizzazione in Natsume degli spiriti (Natsume Yuujinchou), sua prima opera lunga, da lei definita “La storia di un ragazzo che vuol essere gentile”.
Takashi Natsume possiede sin da bambino la capacità di vedere gli youkai, creature soprannaturali appartenenti a un mondo invisibile al comune occhio umano. Questa sua bizzarra peculiarità gli ha procurato non pochi problemi, tanto che amici e parenti l’hanno sempre considerato un ragazzino strano e bugiardo. Orfano sin dalla più tenera età, il piccolo Natsume è passato di parente in parente sperduto come un uccellino caduto dal nido, fin quando non viene accolto dai Fujiwara, coloro che sapranno dargli l’amore e il calore perso ormai molto tempo addietro. Natsume però, abbandona l’ingenuità degli anni infantili e decide che per nessun motivo rivelerà alla nuova famiglia la sua capacità di vedere l’invisibile, in modo da non creare problemi alla coppia. Mentre rovista tra la roba lasciatagli dalla nonna Reiko, trova un libro particolare, lo Yuujinchou, “Il libro degli amici”, nel quale vi sono scritti i nomi di vari youkai; anche Reiko, infatti, possedeva il potere di vedere queste creature e scrivendo i loro nomi su di esso, ne era diventata la “padrona”.
Un giorno, mentre fugge da uno youkai, Natsume spezza involontariamente il sigillo che tiene intrappolato nel corpo di un maneki neko (un gatto portafortuna) il potente demone Madara; da quel momento lo youkai, ribattezzato Nyanko-sensei, diventa una sorta di guardia del corpo del ragazzo, il quale viene puntualmente attaccato dai vari youkai che, scambiandolo per la nonna Reiko, rivogliono indietro i loro nomi e quindi la libertà.
Quando si parla di Natsume degli spiriti una cosa che molti si chiedono, è: "Questo manga ha una vera e propria trama?" "Segue un filo conduttore?". La risposta è semplice quanto complessa: il manga segue i piccoli passi di Natsume nel cammino della crescita, dell’accettazione di se stesso come persona, come figlio, come amico, come erede del libro degli amici e quindi come essere umano legato inevitabilmente agli youkai. Esiste dunque un obiettivo finale da raggiungere, ma trattandosi di crescita interiore e di consapevolezza e accettazione di sé e del mondo circostante, lo scopo dell’opera potrebbe non essere immediatamente e concretamente palpabile, almeno a una prima occhiata. Il manga è una storia di formazione che procede con lentezza ed estrema delicatezza in ogni suo frangente.
Quello della crescita però, non è un percorso che si compie da soli, a farci compagnia, nel bene e nel male, abbiamo amici, parenti, gente di passaggio, incontri casuali, incidenti e accidenti del destino, nel caso di Natsume poi, anche gli youkai giocano un ruolo fondamentale in questo cammino. L’elemento più interessante di questa storia è il continuo confronto di Natsume tra il mondo umano e quello degli youkai, tra i suoi simili e queste creature ora dolci, ora pericolose. Egli inizialmente odia questa capacità che gli ha procurato solo problemi e isolamento, ma con lo scorrere degli eventi si rende conto che il mondo degli youkai non è poi così diverso da quello degli esseri umani. Grazie agli incontri/scontri con le varie creature, il nostro protagonista capisce che anche questi esseri vivono, amano, odiano, soffrono e gioiscono come lui. Il confronto però, spesso e volentieri si accende anche con gli esseri umani stessi, che con i loro comportamenti sembrano a volte non voler accettare e comprendere l’altrui diversità. È interessante osservare la divergenza di comportamento tra Natsume e nonna Reiko: mentre quest’ultima per far fronte a una profonda solitudine sfidava con atteggiamento impudente gli youkai per intrappolarli e diventarne padrona (ma più un’amica in realtà), Natsume vuol rendere loro la libertà, e invece di imporsi su di essi preferisce conoscere le loro storie e aiutarli a risolvere i loro problemi, non senza instaurare profondi rapporti di affetto e amicizia. Ciò che però accomuna nonna e nipote sono la profonda gentilezza e dolcezza del loro animo, nonché la ricerca costante di un luogo in cui poter essere amati e amare a loro volta.
Natsume inizia la sua storia come un ragazzo sperduto, alla continua ricerca di un luogo in cui poter essere se stesso, di un mondo che possa accettarlo così com’è, infatti, pur essendo essenzialmente una persona dolce e premurosa, si sforza di apparire sempre accondiscendente e perfetto per non causare problemi a chi gli sta accanto, e inconsciamente, per essere da loro accettato. Nonostante questa continua ricerca di apprezzamento da parte dei suoi “simili”, paradossalmente il ragazzo sembra trovare la sua dimensione ideale tra gli youkai, o comunque accanto a chi, come lui, è in grado di vederli o accettarne con tolleranza l’esistenza. Il cambiamento e la crescita del ragazzo vanno di pari passo con i luoghi, le persone e gli youkai in cui s’imbatte, e il suo modo di vedere e concepire la solitudine del vivere una vita sospesa tra due mondi, evolve di volta in volta, non senza qualche intoppo, qualche lacrima e qualche delusione.
Ovviamente in tutto questo ha un ruolo fondamentale Nyanko-sensei, il cui rapporto con Natsume cresce di giorno in giorno, stesso dicasi per gli altri personaggi che si affiancheranno a lui nel corso delle vicende. Umani e youkai porteranno Natsume a conoscere nuovi sentimenti e nuove verità. Il grosso gattone che sembra non voler ammettere l’affetto che prova per il piccolo umano, diventa per Natsume una vera guida nel difficile compito che si è preposto e a sua volta, è lo stesso Natsume a mostrare a Nyanko-sensei la vastità del mondo e dei sentimenti umani.
Andando avanti con i volumi, Natsume impara che il “diverso” non è poi così dissimile dal “normale”, anzi, il diverso ci arricchisce e forse è proprio guardando il mondo da prospettive differenti che si può cercare di coglierne la totalità e la bellezza.
Credo sia proprio questo il grande insegnamento di questo bellissimo manga: il mondo che appare davanti a noi, quella che definiamo “realtà”, è solo una minima parte dell’immensità che ci circonda e c’è molto di più al di là di quello che possiamo vedere con i nostri occhi o cogliere con la nostra mente.
Natsume degli spiriti manca di una delle caratteristiche che agli occhi della massa definisce il suo essere uno shojo manga: la storia d’amore del protagonista. Se è vero che Natsume degli spiriti si discosta volontariamente dal tema amoroso, è pur vero che esso è ugualmente un manga pregno di sentimento e amore. Il fatto che al centro della storia non vi sia la relazione amorosa del protagonista è un pregio più che un difetto, difatti dà occasione alla sua autrice di affrontare il tema dell’amore e del sentimento nella sua accezione più vasta: amore per se stessi, per la famiglia, per gli amici, per la natura, per i ricordi, per gli incontri casuali, e per tutte le piccole cose della vita. In Natsume degli spiriti il sentimento è visto in un’ottica a 360° che coinvolge tutto il mondo che circonda il protagonista e non solo se stesso. Ad ogni modo, non è ancora detto che prima o poi l’autrice non decida di affiancare al dolce Natsume una fidanzata, d’altronde il ragazzo, in tutta la sua semplicità, riscuote un certo successo sia tra gli esseri umani sia tra gli youkai.
Il tratto dell’autrice è di certo molto particolare, sfumato e “arioso”: Yuki Midorikawa, riesce a trasportarci in un mondo fiabesco, con una natura forte e rigogliosa a fare da sfondo. I disegni dell’autrice hanno un che di magico nella loro essenzialità e grazie a un disegno evocativo e avvolgente che pare risucchiarti all’interno di quel mondo, sembra di riuscire a sentire sulla propria pelle il susseguirsi delle stagioni e di percepire i battiti del cuore e le emozioni dei personaggi. I loro sentimenti, più che con le parole, ci vengono mostrati tramite le loro espressioni facciali, con i silenzi, gli sguardi, i sorrisi e le lacrime.
Forse questi disegni mancheranno di precisione e dettagli, ma riescono a trasmettere perfettamente l’atmosfera dolce e gentile che permea questo manga.
Con diciassette volumi in corso, una novel, quattro serie animate, vari special e un’infinità di gadget, Natsume degli spiriti riscuote in patria un successo straripante, che non sembra accennare a diminuire nonostante il passare del tempo. Il manga ha goduto di pubblicazioni in varie parti del mondo (Nord America, Inghilterra, Francia, Thailandia, Corea del sud, Taiwan), non sempre con il dovuto successo, ed è approdato in Italia lo scorso Aprile per opera di Planet Manga, proposto in una classica edizione da edicola, operazione forse azzardata ma lodevole, che si spera abbia il giusto riconoscimento. Trattandosi di un manga ricco di riferimenti e figure provenienti dal folklore e della cultura nipponica, non mancano le note esplicative, resta però qualche dubbio su alcune scelte di adattamento di cui avremo però modo di parlare in altra sede. La grafica di copertina rielabora la classica (e ormai superata e sostituita) cover degli shojo manga Hakusensha, lasciandovi il verde scuro come colore predominante ma, nonostante la buona idea di applicare una targhetta color oro per rendere il volume simile allo Yuujinchou, il risultato non è, secondo la sottoscritta, gradevolissimo. Ma estetica a parte ciò che risulta evidente, purtroppo, durante la lettura, è come gli albi risultino davvero troppo rigidi da sfogliare, tanto da sentirsi davvero le mani indolenzite al termine di una lunga sessione di lettura. Nonostante ciò, c'è da dire che la costina regge e la la rilegatura è palesemente molto robusta.
-"Grazie Reiko... ma una volta che vieni amato e che ami... non puoi più dimenticare..."
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Natsume degli spiriti 1 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 2 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 4 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 5 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 6 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 7 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 8 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 9 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 10 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 11 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 12 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 13 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 14 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 15 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 16 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 17 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 18 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 19 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 20 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 21 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 22 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 23 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 24 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 25 | € 5.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 26 | € 9.90 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 27 | € 9.90 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 28 | € 9.90 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 29 | € 9.90 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti 30 | € 9.90 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti Variant GomuNeko 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti Variant TaoruNeko 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Natsume degli spiriti Variant ToranpuNeko 10 | € 5.00 | Panini Comics |
Personalmente le 4 serie anime le ho apprezzate molto e trovo Takashi un ragazzo davvero caro e spesso mi fa tenerezza, e Nyanko-sensei... immagino che non ci sia niente da aggiungere, lo adoro Ho iniziato il manga con l'edizione italiana, anche se sono indietro con la lettura pur essendo a pari passo con l'uscita, spero di recuperare presto
Nyanko-sensei poi è lo spirito del secolo.
Del manga che dire? Me ne sono innamorata appena avevo letto per caso qualche scan, ora sono strafelice di averlo nella mia libreria in italiano
Pienamente d'accordo sul fatto che il tema centrale di "Natsume Yujinchou" sia l'approccio con la diversità, vista non come pericolo ma come stimolo e motivo di crescita, e l'accettazione della propria unicità, il tutto magnificamente esaltato da atmosfere sfumate e sentimenti raccontati con estrema delicatezza. Un'opera davvero meritevole, in tutte le sue forme.
Quando mi fu consigliato di vedere l'anime di Natsume Yuujinchou mi fu detto: ti farà bene. Da quanto l'ho cominciato, per me si è inaugurata la cosiddetta "Natsume Terapia": quando sono triste, ho bisogno di fare pace con me stessa, di una frase guida, di qualcosa che mi faccia commuovere e cacciare la solitudine che ho dentro, guardo Natsume. E funziona! Mi fu detto: assomigli a Natsume. Non vedo gli ayakashi, eppure in un certo qual senso ho assaporato nella vita una solitudine simile, data dalle incomprensioni altrui e dalla mia stessa natura, di persona titubante, che pensa sempre di disturbare e che dopo tutti i rifiuti si è chiusa a riccio nel suo guardaroba a coltivare funghi. All'inizio pensavo di non poter avere niente in comune con un ragazzo gentile, disponibile, quasi "perfetto" com'è Natsume... ma col tempo mi sono accorta che io e lui abbiamo fin troppi atteggiamenti in comune e modo di pensare simile. E perciò il "sei come Natsume, solo un po' più cazzuta" mi ha aiutata e ad oggi la visione dell'anime, la lettura del manga, sono diventate momenti preziosi in cui instauro un dialogo con me stessa. Perciò questo manga per me è speciale oltre ogni dire!
Spero che il tempo gli dia il successo che merita. Fate una pausa, riflettete e godetevi il silenzio pregno di insegnamenti che c'è in Natsume Yuujinchou. Godetevi la crescita di questo ragazzo che è un po' la crescita di tutti... soprattutto COMPRATE IL MANGA! La vostra biblioteca merita di avere questo gioiello al suo interno. u____u
Però mi si è insinuata l'idea che scrivere questa storia dal punto di vista di Reiko sarebbe stato forse più interessante...una ragazza che sfida i demoni per combattere la sua solitudine...credo che sarebbe stato altrettanto bello, se non di più.
Un consiglio per gli scettici e gli "snob" dello stile: non basatevi sul tratto per giudicare questo manga (sopratutto nei primi, acerbi volumi). Il punto di forza di Natsume NON E' il disegno, ma la (le) storia e l'atmosfera. Se commettete questo errore, vi perderete uno degli shoujo manga più belli degli ultimi anni (e finalmente uno che propone una tematica "originale" invece della "solita" storia d'amore)(e poi magari finite a lamentarvi sui forum che "gli shoujo sono sempre la stessa minestra riscaldata").
Ho comprato il manga senza pensarci un solo istante, e sono intenzionata a seguirlo fino alla fine. Se possibile, trovo la versione cartacea ancora più commovente di quella animata, seppur anche questa sia davvero ottima.
Una lettura insolita, dove non c'è una trama vera e propria ma tanti episodi autoconclusivi, anche se talvolta alcuni personaggi ricompaiono più volte, eppure trovo sia una formula che Midorikawa Yuki ha saputo sfruttare egregiamente al servizio del percorso di crescita di Natsume. Gli individui che egli incontra umani o youkai che siano, e che nello spazio di un capitolo riescono ad essere caratterizzati a tutto tondo e ad avere una propria personalità e storia ben definite, raccontano tutti attraverso l'incontro (o talvolta scontro) con Natsume varie sfaccettature dell'amore, del bisogno di colmare la solitudine, del desiderio di trovare un'anima affine che sappia comprenderli. Forse ai palati abituati alla lettura di storie ricche di suspense, azione, colpi di scena rocamboleschi e continui stravolgimenti della storia, sembrerà una storia banale, noiosa, poco interessante. Eppure sa regalare davvero tanto a chi riesce ad aprirvisi e riesce a empatizzare coi personaggi. Merita davvero tantissimo, mi auguro di tutto cuore che venga apprezzata anche da noi, e non rischi di sparire nell'oblio.
L'edizione non sarà all'altezza, questo è innegabile, eppure non importa, leggerlo in italiano è così bello, finalmente.
E' un titolo che avevo sempre sperato arrivasse in Italia e per fortuna così è stato. Lo seguo dal primo numero e continuerò ancora a seguirlo è molto piacevole e toccante. Unica stonatura sono i continui richiami a inizio episodio di chi siano i personaggi e di cosa si stia parlando, ma essendo nato come serializzazione su rivista penso siano e fossero inevitabili.
Ho dato fiducia all'acquisto perchè sembravano tutti entusiasti della serie.
Al momento ho letto solo i primi 2 numeri del manga e l'unica cosa di cui sono certo è che è parecchio pesante come lettura. Che possa migliorare non lo escludo ma al momento mi tengo impegnato con altre serie più leggere...
Complimenti per la recensione!
Mi riallaccio a quello che dice Panssj, riferendomi soprattutto alle numerose persone (specie ragazze) che si lamentano del "solito shojo" o dello "shojo fuffa" che ci propinano gli editori italiani... questa è l'occasione per provare qualcosa di diverso!
Per rispondere a Hikari: nel primo volume l'autrice dice di aver iniziato a lavorare su Natsume con l'idea di discostarsi dai suoi manga precedenti e nei vari trafiletti afferma più volte che un protagonista maschio le ha dato molti più problemi di quanti non avrebbe fatto una femmina. Creare una storia diversa dalle sue precedenti per lei è stata una sfida quindi credo che anche l'utilizzare un personaggio maschile sia stata vista come una sfida al suo essere una mangaka, inoltre forse (ma è un'ipotesi mia) con un ragazzo si sentiva meno vincolata dal mettere in scena una storia d'amore (lei stessa dice che Natsume non nasce con intenti romantici). E poi avere un maschietto invece che una femminuccia dona un pizzico di originalità! ^^
Grazie ancora a tutti, spero che questo manga possa continuare a piacerci (sempre di più) fino alla fine! ^^
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