“L'oggettività non significa imparzialità, ma universalità.”
Raymond-Claud-ferdinand Aron
"Obiettività: camuffamento della soggettività."
Georges Elgozy
Non ho potuto fare a meno di notare che, ultimamente, uno dei principali argomenti di discussione su questo nostro sito riguarda il modo in cui una persona preferisce consigliare e/o essere consigliato riguardo a cosa leggere o guardare.
AnimeClick.it ha da sempre il suo punto forte nelle recensioni scritte di proprio pugno proprio dalla sua utenza.
Recensioni che aiutano, o almeno cercano di farlo, gli appassionati a districarsi nella vasta "giungla" dei tanti titoli anime e manga esistenti.
A questo punto la domanda sorge spontanea ed accende gli animi anche all'interno del nostro staff.
Per orientarvi preferite fidarvi di una recensione o di un giudizio fatto sinceramente "di pancia", in cui chi lo ha scritto non nasconde le sue preferenze o i suoi gusti o optate per un lavoro più neutro e possibilmente oggettivo?
Credete che questa oggettività possa davvero esistere sotto tutti i punti di vista o preferite buttarvi sui consigli di chi è più affine a voi per quanto riguarda i gusti e non lo nasconde?
Esista o no la vera oggettività, in fin dei conti quel che conta per davvero è il piacere che una data opera può regalarvi, ma se poi si finisce per farsi influenzare dall'opinione altrui allora questo piacere è legato quasi totalmente dalla vostra scelta pregressa.
Scendere nel sociologico o nella filosofia spicciola non è proprio nostra intenzione, tranquilli.
Questo sondaggio non risolverà questo eterno dilemma se sia auspicabile seguire l'una o l'altra via, e neanche è questa l'intenzione. Siamo qui per verificare i vostri gusti e il vostro pensiero e magari intavolare un discorso a riguardo.
A voi la parola!
Prima di tutto guardo le recensioni e leggo i vari giudizi, ma non mi lascio molto influenzare da quello che dicono gli altri.
Secondo me non esistono giudizi oggettivi... solo quelli soggettivi perché tu pensi che ti piaccia o ti piaccia quello stile di disegno.. non si può dire questo disegno é stupendo o questa storia é disegna perché é sempre un gusto, sempre una cosa soggettiva quindi non esiste nulla di oggettivo come sensazione!
quindi alla fine preferisco guardare prima i disegni di un'opera poi leggerne la trama.. se mi piace leggo in scan i primi 2-3 capitoli e se mi assicuro che mi piaccia davvero faccio che comprarmelo!
Diciamo che secondo me, nel momento in cui qualcuno visiona/recensisce qualcosa, parte già col "piede soggettivo": vede una serie/legge un manga perché se li sceglie, e se lo fa, anche se mosso dalla pura curiosità, qualcosa dentro questa persona è scattata. Qualche preferenza, qualche sensibilità e attrazione nei confronti di questo piuttosto che di quello.
Anche se poi la serie non piace, e le si da un giudizio che cerca di vestirsi di imparzialità, sono convinta che sia difficile farlo, anche aumentando a dismisura il range di serie prescelte per ampliare la propria capacità di giudizio... se una serie non piace, accadrà a causa di elementi che personalmente reputiamo inadeguati.
Quindi, alla luce di quanto sopra, suppongo di buttarmi sui giudizi più di pancia e ritenerli più convincenti di altri, forse più "sinceri" nell'entusiasmo (nel bene e nel male) di quelli che si proclamano oggettivi e razionali.
Fermo restando che di qualcosa che m'ispira tendo a leggerne opinioni di vario tipo, prima di spingermi oltre, per farmi la mia personalissima idea
Mia personale opinione, ovviamente
Quindi, secondo me, è utile in parte leggere le recensioni ma, allo stesso tempo, andare ad intuito. Entrambe le scelte implicano un aspetto o nascono da un giudizio soggettivo. La mia risposta è quindi SOGGETTIVO!
Una recensione oggettiva si occupa di valutare pregi e difetti di qualcosa. Inoltre, non mi piace che si pensi che un'opera è bella e coinvolge per grazia di Dio.
Un'opera DEVE SAPER coinvolgere, non è tutta roba buttata a caso su un foglio; c'è tanta, TANTA tecnica dietro ad un lavoro di intrattenimento. Una recensione oggettiva deve saper valutare queste scelte e nel complesso affermare se si è trattato di un buon lavoro oppure no. La recensione soggettiva la può fare, con tutto il rispetto possibile, un lettore generico.
Si limita a dire: BELLO perché emoziona! oppure BRUTTO perché non è coinvolgente! E tendenzialmente la sua recensione finisce lì. Perché non ha elementi per valutare le scelte tecniche e narrative che lo compongono. O perché semplicemente non gli interessa.
Però è anche vero che una descrizione oggettiva è fredda e serve più che altro ALL'AUTORE, agli addetti ai lavori, non al lettore. Il lettore vuole sapere se vale la pena leggerlo, non gliene frega niente di virtuosismi scoperti e ottima gestione della narrazione. Si accontenta del: "Lo consiglio" oppure "Non lo consiglio".
Detto questo, le due recensioni hanno la loro importanza, sia che siano soggettive oppure oggettive, servono solo ad un pubblico differente.
Insomma, se si parla di bello o brutto, di sicuro i gusti non si discutono ma credo che guardando qualcosa con attenzione e in modo analitico ....
Mi spiego: c'è la parte di giudizio tecnico, e quella è indiscutibile. Prendi una serie, la guardi da capo a piedi e prendi in considerazione alcuni punti fondamentali senza i quali la serie non può esistere. La trama sta in piedi? I personaggi sono coerenti a se' stessi e/o mostrano un'evoluzione man mano che la storia prosegue? L'azione è proporzionata alla motivazione? E poi la parte grafica, il sonoro, il montaggio, tutto questo necessita di un giudizio OGGETTIVO.
Però nessuno nasce imparato e chiunque di noi ha già visto/letto qualcosa in precedenza. Qui scatta l'opinione personale. Paragoni con altre serie, con eventuali prequel/sequel, oppure semplicemente un "questa cosa non ha motivo di esistere" (o viceversa), motivandolo ovviamente. Alcune serie osannatissime da punto di vista tecnico possono risultare assolutamente banali e reiteranti, con finali che non vanno a parare da nessuna parte, mentre invece altre in partenza più scontate ma meno pretenziose possono farci emozionare, e farlo sapere a chi necessita di sapere se una serie "vale la pena" potrebbe essere una buona cosa.
Aiò.
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