L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, (A.M.P.A.S.), anche semplicemente conosciuta come Academy, insignirà il regista Hayao Miyazaki del premio Oscar alla carriera. Il co-fondatore dello Studio Ghibli per la precisione riceverà il “Honorary Award” in occasione dei “VI Academy's Annual Governors Awards” il prossimo 8 novembre.
L’Oscar onorario viene attribuito per “onorare una straordinaria distinzione nella carriera, i contributi eccezionali al cinema e alle scienze e per il servizio eccezionale reso all’Academy”.
Miyazaki, ormai in pensione, ha detto addio alla direzione dei film l’anno scorso. Sceneggiatore, artista, regista e produttore, Miyazaki ci ha regalato capolavori di animazione, incantando più generazioni. Durante la sua carriera è stato nominato tre volte all’Oscar, ma l’ha spuntata solo nel 2003 con il film La città incantata. Le altre nomination non andate a buon fine erano erano per i film Il castello errante di Howl e per il recente Si alza il vento, pellicola con la quale ha concluso la sua carriera.
L'Academy ha anche nuovamente invitato Miyazaki a far parte dei propri ranghi, in precedenza l'invito era già stato esteso 3 volte e il sensei aveva sempre rifiutato.
Fonte consultata: Anime News Network
L’Oscar onorario viene attribuito per “onorare una straordinaria distinzione nella carriera, i contributi eccezionali al cinema e alle scienze e per il servizio eccezionale reso all’Academy”.
Miyazaki, ormai in pensione, ha detto addio alla direzione dei film l’anno scorso. Sceneggiatore, artista, regista e produttore, Miyazaki ci ha regalato capolavori di animazione, incantando più generazioni. Durante la sua carriera è stato nominato tre volte all’Oscar, ma l’ha spuntata solo nel 2003 con il film La città incantata. Le altre nomination non andate a buon fine erano erano per i film Il castello errante di Howl e per il recente Si alza il vento, pellicola con la quale ha concluso la sua carriera.
L'Academy ha anche nuovamente invitato Miyazaki a far parte dei propri ranghi, in precedenza l'invito era già stato esteso 3 volte e il sensei aveva sempre rifiutato.
Fonte consultata: Anime News Network
In cosa avrebbe rivoluzionato il mondo dell'animazione? Solo il tasso tecnico nei suoi è film sempre di altissimo livello ma la mera tecnica senza innovazione non è rivoluzione. La città incantata, Mononoke, gli unici che possono fregiarsi del titolo di capolavoro sono tutto eccetto che rivoluzionari.
Quoto Mr. Ponty per il resto.
Giusto avere un'opinione diversa, giusto che non a tutti i suoi film piacciano, lecito che si preferiscano altri registi a lui. Ma disprezzarlo in maniera così aperta e irrispettosa e non riconoscere i suoi indubbi meriti mi sembra abbastanza ridicolo.
Certo, gettare strame è il mestiere più facile.
Ed ha anche spiegato perchè? No perchè in una lista personale puoi mettere capolavori ma anche opere mediocri che però, per gusti personali, piacciono. Nella mia personale classifica dei migliori 100 giochi probabilmente metterei Resident evil 6 che è una ciofeca di dimensioni epiche tanto che lo uso sempre come metro di paragone quando parlo di gusti personali che rendono piacevole anche l'orribile Ah, e Totoro fa oggettivamente schifo, giusto il tasso tecnico si salva, una trama che non sta in piedi neanche con lo scotch ( e parlo dell'alcolico ), personaggi che più inverosimili non si può. E se qualcuno reputa più meritevole Totoro di stare in una classifica dei film migliori rispetto a Mononoke ( restando sempre in tema Miyazaki ) allora spero per lui/lei che sia per puri e semplici motivi soggettivi.
Ah, e tutto questo esulando dal personaggio Totoro che è una delle mascotte più riuscite di sempre.
Miyazaki può piacere oppure no, ma non si può negare che sia comunque diventato un punto di riferimento per l'animazione, anche per aver voluto realizzare molte delle sue opere in maniera tradizionale quando aveva la possibilità di usare tecniche più rapide. Solo questo lato più "romantico" (passatemi il termine) per me merita un riconoscimento.
Ovvero ciò che continuano a fare molti altri registi. E poi se usato bene il digitale arricchisce il film ( sia questo di animazione o meno )e non il contrario, non mi sembra che Ghost in The Shell sia venuto meno bello perchè è presente la CG ed è piuttosto un demerito volersi fissare sulla tradizione senza voler sperimentare. Sperimentazione che non vuol dire tra l'altro solamente usare la CG, si può sperimentare anche con l'animazione tradizionale ma per fare ciò invece della tecnica è la regia che deve modificarsi, cosa mai vista nel " rivoluzionario " Miyazaki.
Fossero tutti così avremmo ancora i film girati senza tagli e mono-inquadratura.
Leviamo subito dal discorso gli incassi perchè gente come Lynch e Oshii li guarda quattro gatti mentre i Vanzina sono tra i più prolifici in Italia. I film tradizionali sono belli ed è indiscutibile ( se fatti bene certo ) ma è inconcepibile dare un Oscar alla carriera ( nulla da dire su La città incantata tranne che meritava anche Mononoke ) quando questa non ha minimamente influito sull'evoluzione dell'animazione ( come nel caso di Disney ) o è simbolo di eccellenza ( come nel caso della Lansbury l'hanno scorso che ha praticamente toccato l'apice nell'arte recitativa toccando tutte le manifestazioni possibili, dal teatro, al cinema, musical etc. ) Miyazaki ha fatto capolavori ma anche cose mediocri, non vi è la continuità necessaria ( come può essere un Kubrik od un Hitchcock ) nè la rivoluzione che ti può far dire " va beh, una carriera non sempre all'apice ma questo film ha cambiato/inaugurato questo, questo o questo ". Che Miyazaki sia rimasto attaccato alla tradizione ( senza cambiare mai perchè ripeto, tradizione non significa immobilità )non è un demerito in toto, ma lo è in caso lo si voglia insignire di un premio prestigioso quale dovrebbe essere un oscar.
Per altro in Mononoke la CG è stata usata eccome, quindi non si capisce nemmeno di cosa tu esattamente stia parlando (a parte cercare di fare il bastian contrario verso chi apprezza Miyazaki).
Per altro, per quanto i film recenti Ghibli non hanno avuto un grande influsso sull'animazione (anche se di film che copiano lo "stile Miyazaki" io ne ho visti fin troppi) la stessa cosa non è vera per quanto riguarda le sue produzioni tv e il suo ruolo da animatore (per quanto probabilmente l'influenza di Takahata sul genere sia stata anche maggiore).
E Clarisse di Cagliostro è stata una figura rilevante per quanto riguarda la canonizzazione del moe XD
Insomma, va bene non idolatrarlo ma anche fare il contrario mi sembra un'operazione francamente ridicola.
Poi gli oscar per Takahata e Oshii dove sono? Pure loro meritano dei premi tanto quanto Miyazaki.
Questa crociata contro Miyazaki non la comprendo. Si è esaltato come regista dai suoi soliti fanboy che vedono solo i suoi film e li pompano come se fossero supermega capolavori tutti quanti (registi che hanno fatto il tutto bello nella loro carriera se ne contano sulle dita di una mano e Miyazaki non è tra questi).
Se non altro ad avere una filmografia come la sua con nessun film insufficiente (perchè Totoro e Howl per quanto siano due oggettivi fallimenti artistici, hanno la tecnica che li salva) e due capolavori (Mononoke e Città Incantata) ci metterei la firma. Resto in attesa delle visione di SI Alza il Vento e Nausicaa.
"@Fma35 non so come valuti Kurosawa ma se ha messo My Neighbor Totoro nella sua 100 Best Movies list ci sarà un motivo."
Si e Kubrick considerava Spielberg il miglior regista vivente e considerava robetta registi come Michael Mann...
I pareri dei registi sono come quelli altrui. Non vuol dire che se sai realizzare dei film, li sai anche giudicare.
L'Oscar lo si è dato come regista di film, se dobbiamo andare a vedere la carriera dietro le quinte e con le serie animate un certo Osamu Tezuka ha praticamente fatto nascere l'animazione giapponese ma giustamente non gli si è dato nessun Oscar alla carriera perchè il suo contributo non può rientrare in nessuna categoria giudicabile dall'accademy.
Stiamo parlando di un Oscar alla carriera, non su un singolo film; Chibi Goku secondo me tocca un punto importante: si può dire che Miyazaki ha segnato uno spartiacque nell'animazione con i suoi lavori? Io penso di sì, e questo - indipendentemente dai gusti personali - dovrebbe essere sufficiente per dire che si merita un riconoscimento di questa portata.
In base a cosa i suoi lavori avrebbero svolto da spartiacque? No perchè qui si tessono le più lodi ma nessuno che si azzardi a dare una spiegazione.
Per altro in Mononoke la CG è stata usata eccome, quindi non si capisce nemmeno di cosa tu esattamente stia parlando (a parte cercare di fare il bastian contrario verso chi apprezza Miyazaki).
Sto parlando appunto che Miyazaki con la sua filmografia non ha nè rivoluzionato nulla, nè ha un'esagerata quantità di capolavori da dire " eh va beh, singolarmente non fanno storia ma guarda la quantità ". L'uso della CG o meno in Miyazaki non l'ho neanche menzionato, il riferimento a questa era unicamente rivolto al fatto che la sua presenza non pregiudica la qualità di un'opera se questa è fatta bene.
Facendo una breve sintesi e giocando con i "se" che tanto non piacciono alla storia.
- I primi film Toei con il supporto di Miyazaki come il gatto con gli stivali e La Spada del Sole sdoganarono l'animazione giapponese al cinema, e quindi all'estero (Tezuka non c'entra un emerito accidente con l'animazione e quindi con il cinema, lui è un mangaka).
- Senza l'accoppiata Miyazaki-Takahata probabilmente non sarebbe nato il filone meisaku della Nippon Animation, o quantomeno non avrebbe avuto quel successo da Heidi in poi. Uno stile, quello del meisaku, che è durato 30 anni e ha influenzato una quantità immane di produzione che neanche immagini.
- In Nausicaa hanno lavorato alcuni dei fondatori dello studio Gainax come Anno. Chissà, e ripeto chissà, se senza qualla esperienza e quella di Macross, avrebbero fondato lo studio.
- Conan ha ispirato Laputa, che a sua volta ha ispirato Nadia (ex progetto di Miyazaki), senza il quale il suddetto studio avrebbe chiuso in seguito all'enorme flop di Honneamise, e quindi non avremmo avuto Evangelion.
- Il Ghibli ha comunque fatto da ispirazione ad alcuni dei registi odierni, Shinkai e Hosoda in testa.
- Il fondatore della Pixar John Lasseter è da sempre un fan dichiarato di Miyazaki, da cui ha tratto ispirazione non tecnica (certo) ma sicuramente di amore professionale.
Dovrei continuare? Alla faccia della non influenza!
E parlando di continuità, tanti registi e attori hanno ritirato questo premio, pur avendo girato/interpretato film di cacca. Qui stiamo parlando di una carriera di 50 ANNI, e indovina un po'...si chiama Oscar alla carriera.
Fermo restando che anche Miyazaki ha fatto scelte discutibili nella sua carriera (sbattere fuori Hosoda dallo Studio Ghibli oppure ritornare alla tecnica ''completamente'' classica in Ponyo e Si alza il vento senza nemmeno un secondo di film con effetti computerizzati dopo gli ottimi risultati ottenuti in Principessa Mononoke, La città incantata e Il castello errante di Howl, pur ottenendo comunque una grandissima qualità tecnica nei suoi ultimi due film, mi riferisco soprattutto a Ponyo perché Si alza il vento ancora non l'ho visto), ci sono dei punti secondo il mio modestissimo parere oggettivamente incontrovertibili, due per la precisione:
-Miyazaki è considerato, volenti o nolenti, uno degli autori più influenti del genere dell'animazione dal suo stesso settore. Se guardate su youtube il video intervista coi candidati all'Oscar al miglior film d'animazione del 2014 (lo trovate sul canale degli Oscar) quando si chiede loro quale film li ha ispirati di più quasi tutti rispondono con un film di Miyazaki. L'Asifa (la sezione di Los Angeles della Associazione internazionale dei film d'animazione) lo premiò nel 1998 (prima del successo di Spirited Away) con il Winsor McCay Award, ossia il premio alla carriera. Oppure, caso più recente, leggete l'intervista rilasciata a Cannes da Dean DeBlois, regista di Dragon Trainer 2, che addirittura parla del suo film come ''un omaggio a Miyazaki''. Sono gli addetti ai lavori e gli artisti di questo stesso settore che, prendendo spunto da lui e ammirandolo, ne certificano l'assoluta influenza che ha avuto, ha e continuerà ad avere sul mondo dell'animazione.
-la qualità tecnica e registica dei suoi film per me è indiscutibile. Magari soggettivamente quelle trame possono colpire o men (e questo ci sta) anche perché cercano di arrivare alla sensibilità d'animo del singolo spettatore che quindi può reagire in maniera positiva o negativa, soprattutto ad un linguaggio di Miyazaki che è molto simbolico, ma il lavoro artistico che lui e lo Studio fanno su quelle pellicole è immenso.
Perché Takahata e Oshii non sono stati premiati?
L'Oscar è stato istituito nel 2002, Takahata non fa film dal 1999 e molti siti del settore danno La principessa splendente come possibile candidato del prossimo anno. Oshii fu vicinissimo alla nomina con Ghost in the Shell nel 2006 (che fu candidato anche a svariati Annie Award) ma per qualche motivo il regolamento prevedeva o tre o cinque candidature (credo ci sia un ''minimo'' di voti da raggiungere ma potrei sbagliarmi) e quell'anno e non ce la fece.
In realtà occorre anche ricordato che gli Oscar son pur sempre premi americani e il segreto sta anche nel saper distribuire bene i film negli USA facendosi conoscere fuori dal Giappone, cosa che molti registi bravissimi come Oshii, Hosoda o Shinkai non fanno forse perché non hanno i mezzi per farlo, non avendo gli incassi che ha avuto Miyazaki. Partecipare a festival ad esempio, o rispettare il rigido regolamento dell'Academy per essere in corsa per la nomina (far uscire il film per tempo nella contea di Los Angeles, per un determinato numero di giorni e in certe sale, pubblicizzarlo etc....).
Poi c'è anche quello che io chiamo ''effetto radical chic''. Quando un regista da autore di ''nicchia'' (diciamo semi-sconosciuto nel nostro paese) diventa ''nazional-popolare'' (o comunque, nel caso di Miyazaki in Italia, nel momento in cui ottiene un successo in generale molto ampio tra i cinefili e gli appassionati del genere) ecco che pur di andare contro la massa che la pensa allo stesso modo alcuni amano distinguersi e fare i fighi mostrando che la pensano in maniera diversa (preciso che non è il caso dei commenti critici che ho visto qui, tutti comunque ben argomentati, mi riferisco a molti ''haters'' che vedo in giro su internet anche contro Miyazaki ultimamente).
Comunque ognuno è libero di pensarla come vuole, spero solo di aver offerto qualche spunto di riflessione a qualche ''hater'' o semplice critico di Miyazaki con questa mia argomentazione (scusate la lunghezza!). Magari continueranno a criticarlo ma io sono comunque felice di questo premio al Maestro, ulteriore riconoscimento alla sua carriera, continuerò a guardare ammirato i suoi film, e mi sta bene così. Viva la libertà d'opinione, peace and love ragazzi!
Fin quando come contro-argomento mi si dice " Miyazaki ha rivoluzionato, è stato un punto di svolta etc. " senza fornire i perchè sì. Perchè io ho argomentato ( magari non tutto qui ma in altre notizie ) parlando ad esempio delle trame e sceneggiatura non all'altezza, del fatto che è palese ( pure per stessa ammissione di Miyazaki ) che i messaggi nei suoi film siano sempre gli stessi ( cosa che può andare bene ma cavolo, decostruisci un pò, non gli si chiede di essere Ikuhara ma almeno non usare sempre gli stessi schemi, aggiungi nuove idee da integrare a quelle vecchie, evolviti! ( cosa che ovviamente ora alla sua veneranda età non mi azzardo più di chiedere, erano appunti fattibili da giovane ) Tecnica superba ma che alla fine è sterile perchè non vi è sperimentazione ( Disney cercava sempre nuove soluzioni per ogni film, la 70 mm per La bella addormentata nel bosco, la divisione in pannelli di Bambi e la ricerca comportamentale sugli animali per ricreare il giusto realismo nel film, l'unione cartone/reale dei Tre Caballeros etc. )
la qualità tecnica e registica dei suoi film per me è indiscutibile.
Sul primo punto nulla da dire, la tecnica è sempre ineccepibile. La regia è funzionale, niente di così esaltante.
Sono gli addetti ai lavori e gli artisti di questo stesso settore che, prendendo spunto da lui e ammirandolo, ne certificano l'assoluta influenza che ha avuto, ha e continuerà ad avere sul mondo dell'animazione.
Prendere spunto da cosa?Dragon Trainer ci sta, film di amicizia uomo-creatura magica bla bla bla molto Miyazaki. E allora? Insieme a Disney e alla Pixar lo Studio Ghibi è il più famoso studio di animazione, è anche normale trovare qualcuno che dice che ammira Miyazaki. E poi se si guarda i messaggi della critica tutti a rimarcarne le indiscutibili qualità tecniche. Tecniche appunto.
Poi c'è anche quello che io chiamo ''effetto radical chic''. Quando un regista da autore di ''nicchia'' (diciamo semi-sconosciuto nel nostro paese) diventa ''nazional-popolare'' (o comunque, nel caso di Miyazaki in Italia, nel momento in cui ottiene un successo in generale molto ampio tra i cinefili e gli appassionati del genere) ecco che pur di andare contro la massa che la pensa allo stesso modo alcuni amano distinguersi e fare i fighi mostrando che la pensano in maniera diversa (preciso che non è il caso dei commenti critici che ho visto qui, tutti comunque ben argomentati, mi riferisco a molti ''haters'' che vedo in giro su internet anche contro Miyazaki ultimamente).
Veramente è proprio il contrario. Miyazaki è il cavallo di battaglia dei bambinetti che hanno appena scoperto l'animazione oltre la Disney che vogliono passare da eruditi citando Miyazaki ( perchè, volente o nolente ,è un nome di nicchia, la grande massa non lo conosce )e gli ultimi Oscar sono stati l'emblema di questo con gente che non avendo visto Si alza il vento ( alcuni neanche Frozen ) hanno subito urlato allo scandalo per il palese furto al " maestro ".
Perché quasi tutti i lavori su cui ha messo mano (direttamente o meno) sono rimasti nell'immaginario collettivo.
Veramente no, solo La città incantata, Totoro ( ed è pure brutto ma Totoro è un ottimo personaggio ) e Mononoke ( Nausicaa soffre di una troppa similitudine concettuale con " E venne il giorno " che fa si che se si sente di piante assassine la prima correlazione di idee porti a questo film e, come messaggio, è giustamente superato dal migliore Mononoke ), Guarda caso Totoro a parte i suoi due capolavori. Fortunatamente salvo rari casi le mode muoiono ma le cose di qualità rimangono nel tempo.
E, ripeto, il pubblico non ha lo stesso tuo giudizio
Il pubblico ha reso Miley Cyrus una delle donne più ricche d'America quindi eviterei di menzionarlo quando si parla di meriti e qualità.
A te può pure non piacere, ma miliardi di esseri umani, quando pensano a "cartoni", vedono Miyazaki
Piano con gli svarioni, Miyazaki è famoso ma non così tanto.
se mi dici che i personaggi di Totoro sono "inverosimili", temo che tu Miyazaki proprio non l'hai afferrato.
Difatti è Miyazaki stesso ad aver affermato che i suoi personaggi sono inverosimili. Cosa che, per carità, va anche bene ma devi darmi un perchè. Devi darmi un perchè di queste miriadi di bambini perfettini che sembrano usciti dal mulino bianco. Può andare bene per un film, mostrare l'infanzia sotto forma di idealizzazione dell'occhio adulto per mandare un messaggio che so, sulla bellezza dei bei tempi andati. Per un film. Non per tutti facendo un semplice copia-incolla.
Per il semplice fatto che ha saputo imporre uno stile, fatto di storie con intrecci e tematiche propri, con tecniche proprie, un "tratto", un'atmosfera inconfondibili. Credo che un grande autore non sia tale solo perché gli riesce un (singolo) capolavoro"rivoluzionario", ma perché riesce, negli anni, a trovare una sua cifra e a farla apprezzare al pubblico.
E questo lo renderebbe meritevole di un Oscar alla carriera perchè... sa vendere bene l'immagine del suo studio al pubblico?
-''Prendere spunto da cosa''? Forse dalla sua versatilità e dalla profondità con cui affronta temi a lui molti cari e fondamentali su cui riflettere nella società odierna che liquidi in modo un po' troppo severo con un ''bla bla bla'', come l'ambientalismo, il pacifismo, la genialità dei bambini, la centralità delle donne? E la sua capacità di far arrivare questi temi anche da un pubblico più adulto?
-''E allora? [...] è anche normale trovare qualcuno che dice che ammira Miyazaki''? E' più di qualcuno fidati: John Lasseter, Pete Docter, Guillermo Del Toro, Chris Sanders, Pierre Coffin, Chris Meledandri, Tomm Moore, Benjamin Renner, Moebius, Yuri Norstein e mi fermo qui o uscirebbe un papiello. Ma magari son tutti dei deficienti, eh. Ho solo l'impressione che tu abbia sottovalutato questo punto, cioè che l'argomento ''influenza di Miyazaki sull'animazione contemporanea'' non può essere oggetto di valutazione personale. E' un dato di fatto. Non l'ho deciso io, tu, o il pubblico, ma il suo stesso settore che lo ha elevato a modello d'ispirazione.
-dici che è normale trovare qualcuno che lo ammira nelle grandi case di produzione perché lo Studio Ghibli è famoso, ma chi lo ha reso famoso scusami? Forse Miyazaki stesso che si è imposto come regista d'animazione più apprezzato dai suoi stessi colleghi vecchi e giovani?
-che strano, di recensioni che promuovono Miyazaki per il contenuto e non solo per la tecnica dei suoi film ne ho lette molte. Ti consiglio di leggere qualcosa su rottentomatoes per esempio.
Abbiamo capito che non apprezzi i suoi film, per carità, lo ripeto, è questione di gusti però dai..... non puoi venirmi a dire che:
''La regia è funzionale, niente di così esaltante.''
Forse solo io ricordo le spettacolari scene d'azione aerea con un'attenzione maniacale al dettaglio (Porco Rosso), la tensione palpitante da ogni punto dello schermo nel momento dell'ira del Dio Cervo (Principessa Mononoke), la ''caduta'' di Haku e Chihiro dopo la rivelazione del nome ad Haku (La città incantata), la scena del combattimento tra Howl e la ministra della guerra (Il castello errante di Howl), l'inseguimento di Ponyo che saltella sui suoi fratelli all'auto di Sosuke (Ponyo sulla scogliera) e ne sto dimenticando molte altre.
Forse solo io ricordo le inquadrature panoramiche verticali che dall'alto dell'albero si trasformano in campi lunghi sui personaggi? La profondità di campo dell'inquadrature che serve a mettere in risalto qualche avvenimento sullo sfondo, lontano dai protagonisti e dalla scena principale? I campi lunghi che mostrano ambienti strabilianti come i boschi del Giappone medievale o un oceano intervallato da stazioni ferroviarie pullulanti di spiriti che non sono altro che metafore di noi stessi? Forse sono solo io.
Riguardo alla questione radical-chic (preciso ancora una volta che non mi riferivo a te che, raro caso, stai argomentando le tue critiche) ma ho avuto al sensazione proprio opposta. Sulla diatriba Frozen-Si alza il vento credo sia un discorso più generale che riguarda gli Oscar, dei quali molti pseudo-cinefili amano parlare a vanvera. Sai quante rotture di scatole ho dovuto subirmi qualche mese fa perché ''Lo meritava DiCaprio il premio e non McCaunaghey'' e poi, chiedendo loro qualche domanda su The Wolf of Wall Street, scoprivo che probabilmente non avevano guardato nemmeno il teaser trailer. Poi per carità, che ci possa essere qualche fan-boy accanito ''anche troppo'' è possibile anche tra il seguito di Miyazaki.
Mi scuso per aver scritto di nuovo un trattato, anche perché probabilmente a te continuerà a non piacere e a me si, ma almeno i lati positivi sono che mi hai fatto venire voglia di andare a vedere un suo film e che ne è uscita fuori una discussione decente. Perciò ripeto ancora una volta viva la libertà d'opinione e peace and love ragazzi!
Versalità è proprio la parola che non dovrebbe mai essere utilizzata con Miyazaki. Mononoke è praticamente la versione 2.0 di Nausicaa, non basta cambiare personaggi e ambientazione se il contenuto e la storia è praticamente la stessa. Profondità? Può andare bene con un film, massimo due se dopo anni vuole creare una versione più moderna ma se ripete all'infinito sempre lo stesso messaggio senza cambiarlo mai non è profondo, è solo un reiterarsi delle stesse cose. I suoi temi arrivano solo ad un pubblico adulto, non anche ( tra adulti conto anche i ragazzi dai 14/15 anni in su ). Guarda come un bambino comprende l'infertilità di Ellie in Up e le sue conseguenze e guarda come un bambino non comprende le conseguenze di avere una madre malata in Totoro. Una situazione dura per tre minuti nel rispettivo film, l'altra dovrebbe essere un tema portante dello stesso. Usare delle tematiche in un film non ti rende automaticamente profondo se non le sai trattare o le tratti sempre alla stessa maniera.
John Lasseter, Pete Docter, Guillermo Del Toro, Chris Sanders, Pierre Coffin, Chris Meledandri, Tomm Moore, Benjamin Renner, Moebius, Yuri Norstein e mi fermo qui o uscirebbe un papiello. Ma magari son tutti dei deficienti, eh. Ho solo l'impressione che tu abbia sottovalutato questo punto, cioè che l'argomento ''influenza di Miyazaki sull'animazione contemporanea'' non può essere oggetto di valutazione personale. E' un dato di fatto. Non l'ho deciso io, tu, o il pubblico, ma il suo stesso settore che lo ha elevato a modello d'ispirazione.
E' un dato di fatto in cosa? A parte la tecnica che è indiscutibilmente di qualità e può anche essere fonte di ispirazione (ma anche no visto che di tecnica tradizionale c'è un certo Disney che ne ha esplorato gli aspetti in svariati modi ) il resto? Quali registi usano le sue tecniche ? Come disegno e colorazione non ho mai avuto nulla da ridire, peccato che solo questi due punti non facciano di una persona un modello da imitare visto che sono semplicemente un evolversi in qualità di una tecnica conosciuta e utilizzata da sempre. Hai nominato nomi ma quanti di essi si riferiscono alla mera tecnica? Leggi i commenti invece di far uscire i nomi dal cappello, di questi vedrai che si parla sempre di " disegno, disegno, eccellenti colori, disegno, disegno, atmosfera, disegno, disegno "
Può esistere un film che riutilizzi i temi di Miyazaki ma questo fa di lui un modello in toto? Assolutamente no, l'influenza fa si che il tuo nome venga preso a modello per i ( nel caso in specie ) futuri registi ma nessuno lo farà mai intanto perchè i temi non sono ad appannaggio di un regista ma sono universali ( se uno fa un film con tematica del sogno/realtà non è che Oshii sia un modello perchè ha fatto Lamù beautiful dreamer visto che nella marmaglia si possono citare Gaiman,Chuang-tzu, Jung,Nolan etc. ), la regia? Miyazaki non è assolutamente un modello registico semplicemente perchè questa è funzionale così come la sceneggiatura, nulla da studiare.
E poi basta parlare del pubblico. Miley Cyrius (autocit. )
Possiamo parlare di stile Miyazaki ma quale regista non ha un proprio stile? Il suo stile ( temi, disegno, sceneggiatura etc. ) è imitabile? Assolutamente sì, ciò lo rende un modello da imitare? No, perchè il suo stile è l'unione di cose che, prese singolarmente, non hanno unicità ( salvo il disegno )e difatti di Miyazaki cos'è che salta sempre all'occhio? Il disegno.
Forse solo io ricordo le spettacolari scene d'azione aerea con un'attenzione maniacale al dettaglio (Porco Rosso), la tensione palpitante da ogni punto dello schermo nel momento dell'ira del Dio Cervo (Principessa Mononoke), la ''caduta'' di Haku e Chihiro dopo la rivelazione del nome ad Haku (La città incantata), la scena del combattimento tra Howl e la ministra della guerra (Il castello errante di Howl), l'inseguimento di Ponyo che saltella sui suoi fratelli all'auto di Sosuke (Ponyo sulla scogliera) e ne sto dimenticando molte altre.
Questi sono momenti ricordabili perchè sono punti salienti del film, dove sarebbe l'innovazione o genialità registica? Il marchio di un certo Oshii è la prospettiva distorta dall'altro, quella di un certo Lynch sono i messaggi indiziari all'interno del film, quella di un certo Tarantino l'inquadratura dal basso verso l'alto ( sto prendendo i punti più famosi, poi questi registi hanno altre frecce nel loro arco ). Quella di Miyazaki? Quale delle sue innumerevoli inquadrature mi può far dire " questa è proprio una tipica Miyazaki "?
Forse solo io ricordo le inquadrature panoramiche verticali che dall'alto dell'albero si trasformano in campi lunghi sui personaggi? La profondità di campo dell'inquadrature che serve a mettere in risalto qualche avvenimento sullo sfondo, lontano dai protagonisti e dalla scena principale? I campi lunghi che mostrano ambienti strabilianti come i boschi del Giappone medievale o un oceano intervallato da stazioni ferroviarie pullulanti di spiriti che non sono altro che metafore di noi stessi? Forse sono solo io.
La profondità di campo sullo sfondo ( inquadratura tipica western) Campi lunghi ambientali ( praticamente ogni colossal ) le panoramiche verticali ( ogni fottuto film d'azione ) sono tecniche conosciute da più di cinquant'anni e di uso più che comune.
Forse Miyazaki stesso che si è imposto come regista d'animazione più apprezzato dai suoi stessi colleghi vecchi e giovani?
Gli stesso colleghi e giovani che sono o usciti o eclissati dallo Studio Ghibi perchè in disaccordo con il gran capo?
che strano, di recensioni che promuovono Miyazaki per il contenuto e non solo per la tecnica dei suoi film ne ho lette molte. Ti consiglio di leggere qualcosa su rottentomatoes per esempio.
Mi sembra ovvio, il contenuto c'è. Ma è sempre lo stesso. In sede di Oscar alla carriera bisognerebbe giudicare tutti i film come l'insieme di un percorso, non al singolo. Se prendiamo il primo film di Miyazaki e l'ultimo ( che non ho ancora visto quindi non mi esprimo ) cosa ne ricaviamo? Lo stesso, identico, perpetuato all'infinito contenuto.
Sai quante rotture di scatole ho dovuto subirmi qualche mese fa perché ''Lo meritava DiCaprio il premio e non McCaunaghey'' e poi, chiedendo loro qualche domanda su The Wolf of Wall Street, scoprivo che probabilmente non avevano guardato nemmeno il teaser trailer.
Su questo punto si può scrivere un libro XD. E a proposito, DiCaprio bravissimo attore ( che fa sempre lo stesso personaggio ), ma gli Oscar si dovrebbero dare a ben altre interpretazioni, se penso all'oscar di Hoffman e alla gente che osanna DiCaprio pretendendo che ne abbia uno mi vengono tante risate. E mi deprimo pensando alla Bonham-Carter ancora all'asciutto ed al precedente Oscar dato a una esordiente ( nulla contro di loro ma la recitazione si dovrebbe giudicare anche per la capacità di interpretare svariati caratteri, cosa ingiudicabile in un esordiente ) perchè presente nel film pompato dell'anno.
Mi scuso per aver scritto di nuovo un trattato
Ma hai visto come rispondo io?XD
Abbiamo capito che non apprezzi i suoi film
Dire che non merita l'Oscar alla carriera non vuol dire che non apprezzo i suoi film.
Oggettivamente Miyazaki è un bravissimo regista e se il mondo dell'animazione (ma in generale del cinema), avesse più gente come lui, al giorno d'oggi il panorama filmico sarebbe certamente in salute, anche se c'è da dire che l'unica cosa che dal 2000 in poi in campo cinematografico non è peggiorata, ma è migliorata sempre di più è l'animazione.
Parliamo di un regista che ha fatto 11 film, non tutti riusciti, ma comunque sia ha una filmografia solida che comunque non è male e volenti o nolenti ad un cinefilo che vuole intraprendere un percorso di visione dei film, tre film di Miyazaki (Porco Rosso, Mononoke e Città Incantata) gli vanno consigliati caldamente di vedere.
Mettiamo da parte i gusti personali, e giudichiamo con oggettività le cose. E' vero che negli ultimi anni è calato (Howl fallimento artistico e Ponyo solo buono), però ad avercene di registi come lui. Insieme a pochi registi come Spielberg ed Eastwood è uno degli ultimi baluardi del cinema classico.
" la scena del combattimento tra Howl e la ministra della guerra (Il castello errante di Howl)"
Robetta. La miglior scena di Howl a livello di regia è quella nel passato di Howl.
Sul punto dell'influenza di Miyazaki sul mondo dell'animazione temo che non troveremo mai un punto di accordo.
Affermi che il suo stile è un insieme di cose che non ha unicità e pertanto non è imitabile e che solo il disegno o la tecnica possono essere forse fonte d'ispirazione ma a mio parere lo sono anche altri elementi che più sotto esporrò e che forse spiegano il suo successo nel settore dell'animazione, ossia tra i suoi stessi colleghi.
Dici che il suo non è un modello da imitare, ma il punto è sempre quello, è l'animazione stessa a considerarlo un modello da imitare. Concordo assolutamente sul fatto che i temi non sono appannaggio di un unico regista ma infatti non è mai stata mia intenzione dire che le tematiche che lui affronta sono solo sue, nel senso che non le ha inventate certamente lui, ma ovviamente ciò che lo rende unico è il ''suo personale'' modo di affrontarle, di avvicinarsi ad esse e di mostrarle al pubblico.
Affermi che lo stile Miyazaki esiste solo perché tutti i registi hanno un proprio stile, pure Federico Moccia ha un suo stile, il fatto è che alcuni artisti riescono con il loro stile e con la loro unicità (che Miyazaki secondo me ha) a influenzare il loro settore e colpire gli spettatori ed essere ricordati come modello d'ispirazione altri invece, come il nostro amatissimo Federico Moccia, no.
''E poi basta parlare del pubblico. Miley Cyrius (autocit. )''
E chi ha parlato del pubblico? XD.
''Gli stesso colleghi e giovani che sono o usciti o eclissati dallo Studio Ghibi perchè in disaccordo con il gran capo?''
Questo l'ho già citato come uno dei grandi errori della carriera di Miyazaki nel mio primo commento sotto questo articolo. Che sia un tipo conservatore per quanto riguarda l'amministrazione dello Studio Ghibli e un po' autoritario lo si è capito da alcune interviste sue o di altri su di lui, come alcune dichiarazioni di Hosoda e Oshii. Certo è che sia Hosoda che Oshii, pur essendo critici nei confronti dello Studio Ghibli (Oshii ha detto che è come il ''Cremlino'' XD) hanno anche affermato che, oltre al rispetto nei suoi confronti, se lui e Takahata non facessero più film ci sarebbe qualcosa di ''vuoto'' nell'animazione giapponese.
Per quanto riguarda la regia, per me la genialità registica di Miyazaki è invece assai evidente. Ho citato proprio le scene più famose e salienti proprio perché speravo di evidenziare quale fosse il suo stile XD.
A mio modo di vedere non serve inventare una nuova tecnica di regia per essere considerato un bravo regista: per me il marchio di fabbrica di Miyazaki è il modo in cui riesce a dare coerenza interna all'immagine e ai mondi che costruisce attraverso l'insieme di quelle tecniche sopra citate. E' chiaro che non ha inventato lui la profondità di campo, le inquadrature panoramiche o i campi lunghi, esistevano già, ma non tutti i registi sono in grado di utilizzarle in maniera vincente per colpire visivamente lo spettatore. Lui, per me, riesce a farlo. Questo forse è uno dei motivi che spiegano la sua influenza sul mondo dell'animazione.
Per quanto riguarda la versatilità e il contenuto, quando parlo di versatilità mi riferisco sorpattutto ad una versatilità di approcci. Non sono d'accordo quando dici che non le sue tematiche non le sa trattare o le tratta sempre alla stessa maniera o che il contenuto è sempre lo stesso o che propone un ''reiterarsi delle stesse cose'' in senso di sterile ripetizione, io vedo esattamente l'opposto: è pur vero che i temi sono quelli (ambientalismo, pacifismo, maturazione del bambino, ruolo della donna, relazione genitori-figli etc....) ma è anche vero che sono trattati con prospettive differenti in ogni film. In Ponyo per esempio troviamo l'elemento ambientalista o comunque in generale la critica alla relazione uomo-natura (inquinamento del mare etc....) ma è trattato in maniera completamente diversa da Mononoke; ne La Città Incantata la tematica è accennata in maniera simbolica in una sequenza che poi è tra le più belle del film, ossia l'arrivo alle terme del Dio del Fiume. Per cui a mio parere dal suo primo o dal suo ultimo film non ne ricaviamo lo stesso contenuto, ma una diversità di approcci e di punti di vista sulle medesime tematiche. Ed è connesso a questo che io vedo la scelta del ''pubblico'' di riferimento dei suoi film a cui facevi cenno: la diversità di approcci credo determini anche la diversità di pubblico a cui il film è maggiormente indirizzato. Ponyo è un film che lui (cito testualmente) ha pensato in modo che ''anche un bambino di 5 anni potesse capire'', cosa che ovviamente con Mononoke non può avvenire (ancora una volta cito testualmente: ''è un film che forse i bambini non dovrebbero vedere''). Forse è proprio questo il ''percorso'' della sua carriera che l'Academy ha deciso di premiare (oltre all'assoluta influenza che ha sull'animazione), questo continuo tentativo di esporre le sue idee in maniere differenti, forse anche di raccontare se stesso o il suo pensiero (anche attraverso note autobiografiche) in modalità diverse. Riguardo a ciò, aspettiamo di vedere la motivazione ufficiale per il premio dell'Academy.
Sempre a tal proposito, altra cosa che apprezzo di Miyazaki, oltre a questa diversità di approcci è anche la complessità dei suoi personaggi, che mi paiono sempre in bilico, mai solo bianchi o solo neri ma con tante sfumature caratteriali. In un classico film Disney non ho mai trovato dei ''cattivi'' con sfaccettature così diverse come ad esempio Eboshi (il suo intraprendere una guerra ''per fini giusti'', per emancipare le donne del suo popolo e per dare lavoro a tutti) o anche la stessa Yubaba (la sua avidità contrapposta a un malinteso senso d'amore e di protezione nei confronti del suo bambino, cosa comune a molte madri).
Ecco quindi un altro punto che può essere uno dei motivi per cui il settore dell'animazione oggi lo prende a modello d'ispirazione: la versatilità d'approcci, la complessità caratteriale dei personaggi, la sorprendente semplicità di alcune trame e l'assoluta complessità di altre forse proprio in relazione al diverso pubblico di riferimento e poi anche l'elemento del ''fantastico'' che lui coniuga nei film in maniera più che convincente e che colpisce visivamente lo spettatore appassionato di questo genere.
Alla fine credo siamo sempre lì, a questione di gusti (fermo restando quei due punti per me ''oggettivi'' di cui ho parlato nel primo commento), questa ripetizione di temi tu la vedi in senso sterile e noiosa, io la vedo in altro modo, quell'insieme di tecniche di regia per te non sono nulla di nuovo per me sono un insieme di azioni che servono a dare fluidità e senso del tutto al mondo fantasioso che crea. A molti non piace il suo modo (tipicamente giapponese) di narrare spesso in maniera lenta e diluita, ad altri si. E' anche normale che non arrivi a tutti o non colpisca la sensibilità di tutti.
''Su questo punto si può scrivere un libro XD. E a proposito, DiCaprio bravissimo attore ( che fa sempre lo stesso personaggio ), ma gli Oscar si dovrebbero dare a ben altre interpretazioni, se penso all'oscar di Hoffman e alla gente che osanna DiCaprio pretendendo che ne abbia uno mi vengono tante risate. E mi deprimo pensando alla Bonham-Carter ancora all'asciutto ed al precedente Oscar dato a una esordiente ( nulla contro di loro ma la recitazione si dovrebbe giudicare anche per la capacità di interpretare svariati caratteri, cosa ingiudicabile in un esordiente ) perchè presente nel film pompato dell'anno.''
Sfondi una porta non aperta, ma spalancata.
''Dire che non merita l'Oscar alla carriera non vuol dire che non apprezzo i suoi film.''
Mi fa piacere .
Per Kabutomaru
''Vabbè è divenuta la solita discussione fanboy di Miyazaki vs critica a Miyazaki.''
Ma no dai, o meglio, se per discussione ''fanboy vs critica'' intendi il ''Miyazaki fa schifo'' ''Deficiente, non capisci un c****o di animazione'' credo che fortunatamente siamo andati oltre, c'è stato un minimo di argomentazione. Fossero tutte così le discussioni sul web tra persone che la pensano diversamente internet sarebbe un luogo migliore (scusate l'ovvietà xD). Oltretutto se per fanboy intendi (cito un tuo commento sopra) coloro ''che vedono solo i suoi film e li pompano come se fossero supermega capolavori tutti quanti'', non mi ritengo tra questi sia perché non penso siano tutti capolvori (me ne mancano un paio, per adesso ho visto da ottimi film a capolavori), sia perché nel mio primo commento ho messo in risalto anche quelli che secondo me sono stati i suoi errori nella sua carriera, e infine anche perché la parola ''fan'' mi ricorda troppo ''fanatico'', prefericso dire che lo apprezzo come regista e ne sono un ammiratore.
''Robetta. La miglior scena di Howl a livello di regia è quella nel passato di Howl.''
Si anche quella è di alto livello. Definire ''robetta'' la scena del combattimento con la ministra della guerra mi pare un pochino esagerato XD.
In sintesi un punto di incontro può essere che: questo premio alla carriera divide (c'è chi dice che non se lo merita, chi dice che ci può stare e chi afferma che era ora e che l'Academy era pure in debito con lui), ma in generale quasi tutti apprezzano almeno una parte della sua cinematografia.
Sia lodato il Dio Cervo, andate in pace.
Spero che il server di animeclick non mi mandi a quel paese.
La critica occidentale li definisce amici, ma vedendo i battibecchi dell'uno verso l'altro...mi da più l'idea di amici-rivali.
"In sintesi un punto di incontro può essere che: questo premio alla carriera divide (c'è chi dice che non se lo merita, chi dice che ci può stare e chi afferma che era ora e che l'Academy era pure in debito con lui), ma in generale quasi tutti apprezzano almeno una parte della sua cinematografia."
Naturalmente spero che Si Alza il Vento risulti un eccellente film se non un capolavoro.
I bravi artisti vanno sostenuti, indipendentemente dai propri gusti soggettivi.
Frollo ed il suo dualismo tra purezza divina e brama sessuale verso Esmeralda? John Silver diviso tra la sua vecchia vita di pirata e l'affetto che è nato in lui verso Jim di cui è diventato una sorta di padre putativo?Il vecchio di Red e Toby che più che cattivo è semplicemente lo specchio della vecchia tradizione non capace di accettare il nuovo ( l'amicizia tra la volpe ed il cane ). Tra l'altro Eboshi ha lo stesso ruolo dell'umanità di Nausicaa che va contro le piante ritenendole dannose per gli uomini
Dici che il suo non è un modello da imitare, ma il punto è sempre quello, è l'animazione stessa a considerarlo un modello da imitare.
Ed in cosa? Sul disegno tradizionale Disney gli da le piste, sul trattamento delle tematiche Oshii, Ikuhara, Lynch pure, sulla regia Tarantino, ancora Disney, Mann e tanti altri. In cosa Miyazaki è un modello?
Questo l'ho già citato come uno dei grandi errori della carriera di Miyazaki nel mio primo commento sotto questo articolo. Che sia un tipo conservatore per quanto riguarda l'amministrazione dello Studio Ghibli e un po' autoritario lo si è capito da alcune interviste sue o di altri su di lui, come alcune dichiarazioni di Hosoda e Oshii.
Disney aveva la stessa flessibilità di pensiero di Hitler ma in tutta la sua carriera non ha mai impedito la sperimentazione. Da Biancaneve a Fantasia sono passati quattro anni e sono due opere diversissime, da Nausicaa a Mononoke tredici e sono la stessa cosa.
Per quanto riguarda la regia, per me la genialità registica di Miyazaki è invece assai evidente. Ho citato proprio le scene più famose e salienti proprio perché speravo di evidenziare quale fosse il suo stile XD.
Peccato che certe scene esistano quasi dall'alba dei tempi del cinema e non ve ne è neanche un abuso per poter dire " Ah, Miyazaki, quello dei campi lunghi ".
A mio modo di vedere non serve inventare una nuova tecnica di regia per essere considerato un bravo regista: per me il marchio di fabbrica di Miyazaki è il modo in cui riesce a dare coerenza interna all'immagine e ai mondi che costruisce attraverso l'insieme di quelle tecniche sopra citate.
Questo è il lavoro di un regista, se non ne fosse in grado sarebbe semplicemente pessimo. Non ho mai detto che come regia non è bravo, infatti ho scritto che la sua è una regia funzionale.
ma è anche vero che sono trattati con prospettive differenti in ogni film.
I bambini sono sempre buoni, la natura è sempre buona ed è l'uomo che non la capisce etc.
Questo si ripete all'infinito. Mai che Miyazaki faccia vedere una natura anche avversa all'uomo ( mai, è solo incompresa ). I bambini sempre perfettini ( Miyazaki non avrebbe mai potuto creare un capolavoro come il Re leone perchè il film si sarebbe fermato all'inizio visto che il perfettino Simba mai avrebbe disubbidito all'ordine paterno di non andare nel cimitero degli elefanti ). La prospettiva è sempre la stessa, e spesso pure la sceneggiatura, come ho già detto Nausicaa e Mononoke con i giusti accorgimenti possono essere lo stesso identico film.
Si anche quella è di alto livello. Definire ''robetta'' la scena del combattimento con la ministra della guerra mi pare un pochino esagerato XD.
Guardati la scena del combattimento con il martello di Old Boy ( non il remake americano per carità )
In sintesi un punto di incontro può essere che: questo premio alla carriera divide (c'è chi dice che non se lo merita, chi dice che ci può stare e chi afferma che era ora e che l'Academy era pure in debito con lui), ma in generale quasi tutti apprezzano almeno una parte della sua cinematografia.
E mi sembra logico visto che Mononoke e La Città incantata sono capolavori oltre ogni ragionevole dubbio.
"A' ragazzì, stavo a scherza'!!! Non mi ritiro per niente e sono al lavoro su un nuovo lungometraggio."
Ma credo invece (purtroppo) che andrà a ritirarlo. (_ _)
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