Il sito web di informazione canadese Cnews ha riportato nei giorni scorsi la notizia dell'arresto, e della successiva condanna, di un uomo, abitante nella città di Québec, per pedopornografia. Corpo del reato tuttavia sarebbero una serie di anime hentai che l'accusato avrebbe visto e conservato sul proprio personal computer.

L'uomo, Regis Tremblay, una guardia giurata di 54 anni, nel 2012 durante il suo servizio al deposito munizioni della base di Valcartier dell'esercito canadese è stato appunto colto a guardare "cartoni giapponesi di pornografia infantile noti come Hentai". Egli si è poi giustificato dicedo di averli visti per "curiosità" ma poi gli inquirenti hanno trovato 210 file (forse episodi?) di hentai sul suo computer e hanno ricavato dalla cronologia del browser usato 501 indirizzi web a tema pornografico.

Secondo una sentenza piuttosto recente del tribunale di Milano, opere disegnate raffiguranti minori non sono associabili alla pedo-pornografia. Ma evidentemente la legislazione canadese non è dello stesso parere, e così il guidice Bernard Lemieux ha condannato Tremblay a 60 giorni di prigione ed egli verrà anche inserito nella lista dei criminali sessuali per un periodo di 10 anni.

Non è questo comunque il primo caso di inconvenienti che possessori di anime e manga (lolicon in particolare) per adulti hanno avuto con le atutorià nord americane.
Particolare rilievo ebbe il caso dell'americano Chris Handley arrestato per possesso di fumetti definiti "materiale osceno" e poi condattato a 6 mesi di carcere. Maggiore fortuna ebbe Ryan Matheson, arrestato nel 2010 al confine USA-Canada per i contenuti compromettenti trovati nel suo computer. La sua difesa venne però sostenuta dal Comic Book Legal Defense Fund con molto rilievo mediatico e, successivamente, venne prosciolto dallle accuse.

Fonti Consultate:
Anime News Network
CNEWS