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Ogni anno durante la fiera capitolina Romics viene selezionato il team che rappresenta l’Italia al World Cosplay Summit (WCS), la grande manifestazione Cosplay organizzata dalla TV Aichi che ogni anno si tiene a Nagoya (Giappone). Quest'anno il grande onore è toccato a a Luca Buzzi e Manuel Capitani con la loro interpretazione di Eva 01 and 03 da Evangelion 2.22I due ragazzi ci hanno concesso una interessante intervista e svelato retroscena e difficoltà dietro una passione, quella del cosplay, che merita di essere raccontata.
 
  •  Prima di tutto presentatevi al grande pubblico del sito AnimeClick.

Luca: Ciao, io sono Luca Buzzi un ingegnere informatico col pallino del cosplay, dei videogiochi e degli anime. Mi piace riprodurre con i miei costumi e le mie esibizioni i personaggi e le sequenze degli anime dei videogiochi che amo anche se non disdegno di fare ogni tanto esibizioni più ironiche in compagnia degli amici.


Manuel: Ciao, sono Manuel Capitani, Character Artist 3d appassionato di cosplay, videogame e cinema. La parte che più adoro del fare cosplay è l'interpretazione. Poter essere non solo sul palco, ma per tutto il tempo che ne indosso i panni, uno dei miei personaggi preferiti è la più grande soddisfazione per me.
 
  •  Avete vinto il prestigioso contest del Romics e andrete a difendere i nostri colori, quelli dell'Italia, al WCS. Dopo gli ottimi risultati di chi vi ha preceduto (e qualcuno di voi due ne sa qualcosa) sentite di più il peso della responsabilità o l'euforia di un'esperienza unica?

Luca: l’Italia al WCS è da sempre rispettata e, da parecchi anni, ha continuato ad ottenere degli ottimi risultati tra primi e secondi posti con diverse menzioni speciali. Io, avendo vinto nel 2010 ne so qualcosa…e posso dire che, come mi dissero i rappresentanti del 2009 Marco ed Elena poco dopo la mia vittoria a Romics di quell’anno, l’importante è vivere al massimo l’esperienza senza rimpianti e allargando il più possibile la propria sfera di conoscenze ed amicizie con gente straniera che ha le nostre stesse passioni. In proposito conto di impegnarmi per realizzare qualcosa degno dell’evento a cui siamo invitati; tuttavia non punto ad un risultato particolare di una classifica ma a trasmettere, durante l’esibizione, la passione che abbiamo messo nel nostro lavoro e nei personaggi che abbiamo realizzato. Alla fine non mi sento particolarmente stressato bensì sono contento perché potrò vivere ancora una volta un’esperienza stupenda e davvero stimolante.

Manuel: Dal mio canto invece sento abbastanza il peso di ciò che andremo a fare. Si tratta di un summit, un incontro tra più popoli e diversi modi di vivere un hobby come il cosplay, ma indubbiamente il fatto che saremo noi a rappresentare l'Italia ci da un notevole peso sulle spalle. Sono comunque molto felice che ciò avvenga con Luca, poichè il fatto che lui abbia, seppur in passato, vissuto questa esperienza, gli permetterà di guidarmi e farmi apprezzare a pieno ogni momento della stessa.
 
  •  Da quanto fate cosplay? Cosa vi ha spinto a farlo?

Luca: Faccio cosplay dal 2002 e continuo a divertirmi mettendomi alla prova e migliorando tecniche ed attività non proprio orientate ai miei studi e al mio lavoro di ingegnere informatico (anche se alla fine spesso, durante i mie lavori da cosplayer, incappo in alcune deformazioni professionali).

Manuel: Faccio cosplay dal lontano Lucca Comis & Games 2006, dove come molti altri appassionati di questo hobby iniziai da uno dei personaggi di Naruto, Zabusa. A spingermi a farlo fu il visitare due grandi eventi pochi mesi prima, Rimini Comics e Romics, che mi rapirono così tanto da farmi pensare "Ok, ci devo provare anche io."
 
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  • Da quanto vi conoscete? Avete sempre fatto cosplay in coppia?
Luca: Ci conosciamo da alcuni anni e il legame è cresciuto da quando abbiamo cominciato il progetto degli Eva 3 anni fa. In coppia abbiamo fatto insieme Kick Ass e Red Mist divertendoci parecchio. Purtoppo però siamo stati troppo impegnati con gli Eva per realizzare molte altre scenette in coppia o in gruppo

Manuel: Come detto da Luca abbiamo fatto coppia con Kick Ass e Red Mist, ma già nel 2008 partecipammo insieme ad uno dei più grandi gruppi ad essere salito sul palco di Lucca, un mega-gruppo di 54 elementi di Resident Evil, dove facevamo io Nemesis e lui Birkin.

 
  • Come mai la scelta di Evangelion per Romics?
Luca: Su questo progetto ho spinto moltissimo io da quando, quattro anni fa, vidi Evangelion 2.22 e me ne innamorai. Non avevo mai provato a fare dei robottoni e lo trovavo un progetto ricco di sfide ma non troppo complesso (mai ho sottovalutato un progetto così tanto…).

ManuelCome detto da Luca, l'idea nacque sia dalla sua passione per la serie che da quella rinnovata dal film. L'idea, la scena, ciò che avremmo dovuto realizzare mi ispirava moltissimo e immaginandomela sapevo che i pezzi avrebbero combaciato. Ci è voluto molto, ben 3 anni come detto, ma alla fine i pezzi hanno combaciato davvero.
 
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  •  Che difficoltà ci sono state per preparare il tutto?
Luca: avevamo decisamente sottovalutato la complessità del progetto convinti che dei modelli 3D, una CNC e un forno per la termoformatura risolvessero tutto. In realtà riuscire a dare un idea del fisico di un Eva su un corpo umano mantenendo una mobilità accettabile è stato davvero difficile, soprattutto il collo è stata un’impresa che ha richiesto parecchio lavoro. Quando poi ci siamo messi a lavorare ai meccanismi per le braccia finte è stata un’odissea.

Manuel: Ogni cosa di questo progetto è stata una difficoltà. E non lo dico per esagerare, ma Luca può confermare che più volte ho definito "maledetto" il progetto EVA. Personalmente comunque ho trovato che la cosa più spaventosa e "difficile" fosse affidarsi totalmente all'elettronica. Ne avevamo moltissima nei costumi e nella scena, e se non fosse funzionata di certo non avrebbe avuto la stessa resa che è stato possibile osservare. Il fatto di non averne il controllo totale, ma il dover sperare che non si inceppasse nulla, era qualcosa che provocava moltissima tensione in entrambi.

 
  •  Lo so che è presto ma...cosa ci preparate per il WCS? Qualche anteprima?
Luca: Io e Manuel ne abbiamo parlato un po’ assieme anche ad altri amici ed abbiamo deciso che il lavoro sugli Eva ha ancora dei margini di miglioramento ed alcune sfide che ci hanno spinto a chiedere al Giappone se possiamo usarli come costume per la finale. Fuori dalla finale vorrei portare un costume particolarmente folle e qualche costume che ci permetta di fare un gruppetto esteso con i nostri amici e coppia con Manuel. Su questi però ci stiamo ancora confrontando.

Manuel: Direi che ha già detto tutto Luca.
 
 
  •  A questo punto la domanda è d'obbligo: pensate di poter vincere pure a Nagoya?
Luca: La gara è spesso come una lotteria, non sai mai con cosa potresti scontrarti e che imprevisti potrebbe avere la tua esibizione. Inoltre nel cosplay c’è un elemento soggettivo dettato dai gusti della giuria che non si può non trascurare. Negli anni, dopo aver visto le esibizioni del WCS e prima del verdetto della giuria non ho mai azzeccato la squadra vincente… di conseguenza direi che non ho la minima idea di come potremo piazzarci.

Manuel: E' una domanda che non vogliamo porci, come non ci siamo posti il quesito "vinceremo le selezioni?" a Romics. Il nostro scopo principale è riuscire a sorprendere, riuscire nuovamente a dare le sensazioni date a noi da Evangelion (o al progetto che verrà portato) a tutto il pubblico presente. Se riusciremo nello scopo saremo felici e soddisfatti, il piazzamento in classifica è qualcosa su cui non vogliamo ragionare, poichè come detto da Luca è quasi una lotteria.


Grazie ragazzi e in bocca al lupo per Nagoya!