La partecipazione di Hideaki Anno (Neon Genesis Evangelion, Giant God Warrior Attacks Tokyo) al 27th Tokyo International Film Festival (TIFF) sta ancora facendo molto rumore: dopo l'annuncio del progetto Animator Expo sono state riportate nuove interessanti dichiarazioni del regista nipponico. L'Agenzia France Presse ha intervistato colui che, forse un po' troppo enfaticamente, dopo il ritiro di Hayao Miyazaki, viene definito come "il nuovo re degli anime" del Giappone, anche se il cinema d'animazione giapponese più che di re e regine avrebbe bisogno di nuove idee ed orizzonti, cosa di cui lo stesso Anno è ben consapevole, considerando alcune amare parole pronunciate dal palco del festival:
Nell'intervista alla France Presse, il regista ha parlato della sua creazione più nota, il progetto Evangelion, e del legame fra quest'opera con la Guerra Fredda ed il pericolo dell'Olocausto Nucleare che ha percorso tutta la seconda metà dello scorso secolo.
Sui molteplici riferimenti religiosi presenti nel progetto Anno ha aggiunto:
Ad una domanda su un eventuale adattamento live action di Evangelion, tema che da alcuni anni era passato in secondo piano ma che è stato riproposto sulla scia del successo economico e tecnologico di Pacific Rim, il regista si è mostrato scettico:
Anno non ha mancato, ancora una volta, di esprimere il suo profondo rispetto per Miyazaki, con il quale ha collaborato più volte esaltandone l'opera sia come filmaker sia il ruolo nello sviluppo dell'animazione nipponica.
Stimolato da una domanda sul rapporto fra Miyazaki e Walt Disney, Anno ha colto l'occasione per riaffermare la profonda differenza dell'animazione nipponica rispetto a quella americana: mentre quest'ultima è indirizzata quasi esclusivamente ad un pubblico di bambini, l'animazione giapponese è rivolta ad un più largo spettro di pubblico e riesce ad esprimere al proprio interno sfaccettature più ampie.
Per quanto riguarda il futuro di Evangelion ed in particolare il quarto lungometraggio, neppure durante il Festival Anno ha voluto dare una data precisa:
Successivamente ha confermato alla rivista Variety il suo impegno sull'ultimo film, anche se altri progetti, come Animator Expo, stanno assorbendo la sua attenzione.
Fonte Consultata:
GMA
Anime News Network
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"L’industria dell’animazione Giapponese è in un vicolo cieco, e sarà dura uscirne a meno che non si riescano a realizzare degli anime tralasciando l’aspetto commerciale… e potrebbe comunque essere troppo tardi."
Nell'intervista alla France Presse, il regista ha parlato della sua creazione più nota, il progetto Evangelion, e del legame fra quest'opera con la Guerra Fredda ed il pericolo dell'Olocausto Nucleare che ha percorso tutta la seconda metà dello scorso secolo.
"Durante il 20° secolo ho avuto l'autentico timore che se la guerra fosse scoppiata il mondo sarebbe stato distrutto. La paura della Guerra Fredda era la paura della guerra nucleare. Evangelion è stato realizzato in quei giorni. Nel mezzo dell'Armageddon... Ci si chiedeva cosa sarebbe successo dopo? Molti anime giapponesi parlavano di cosa sarebbe accaduto dopo la distruzione del mondo."
Sui molteplici riferimenti religiosi presenti nel progetto Anno ha aggiunto:
"... il Giappone è un paese in cui spesso avvengono delle gravi catastrofi naturali. C'è una forte sensazione che esista una divinità da qualche parte, li fuori."
Ad una domanda su un eventuale adattamento live action di Evangelion, tema che da alcuni anni era passato in secondo piano ma che è stato riproposto sulla scia del successo economico e tecnologico di Pacific Rim, il regista si è mostrato scettico:
"Evangelion è stato concepito come un'opera di animazione, personalmente non credo potrebbe funzionare come live. Dovrebbero rifarlo totalmente, sarebbe qualcosa di molto diverso."
Anno non ha mancato, ancora una volta, di esprimere il suo profondo rispetto per Miyazaki, con il quale ha collaborato più volte esaltandone l'opera sia come filmaker sia il ruolo nello sviluppo dell'animazione nipponica.
Stimolato da una domanda sul rapporto fra Miyazaki e Walt Disney, Anno ha colto l'occasione per riaffermare la profonda differenza dell'animazione nipponica rispetto a quella americana: mentre quest'ultima è indirizzata quasi esclusivamente ad un pubblico di bambini, l'animazione giapponese è rivolta ad un più largo spettro di pubblico e riesce ad esprimere al proprio interno sfaccettature più ampie.
"L'animazione giapponese non è realizzata solo per bambini."
Per quanto riguarda il futuro di Evangelion ed in particolare il quarto lungometraggio, neppure durante il Festival Anno ha voluto dare una data precisa:
"Certamente (vi) sto facendo aspettare. Ma consideriamo, Evangelion: 1.0 è stato presentato nel 2007, 2.0 nel 2009 ed Evangelion 3.0 nel 2012, sono passati dai due ai tre anni fra una pellicola e l'altra. Non sarebbe bello presentarlo entro i prossimi quattro anni? O meglio sei? No, sto scherzando. Mi sforzerò di fare il possibile."
Successivamente ha confermato alla rivista Variety il suo impegno sull'ultimo film, anche se altri progetti, come Animator Expo, stanno assorbendo la sua attenzione.
Fonte Consultata:
GMA
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Però Anno per primo non segue queste parole; spero che finito Eva si attenga di più a quello che dice, perchè vorrei tantissimo che creasse qualcosa di nuovo, nonostante ci sia ancora tutto il tempo del mondo.
E il 4.0 uscirà nel 2016 quasi sicuramente, così per il secondo si è aspettato 2 anni, per il terzo 3 e per quest'ultimo 4.
Lui è uno dei pochi che può pensare di fare qualcosa di rivoluzionario e poco commerciale, sia per le capacità intellettive sia per l'enorme clamore che suscita il suo solo nome. Insomma potrebbe fare qualcosa di nicchia senza rischiare di fare un flop commerciale, perchè molti fan di Eva lo vedrebbero a prescindere, proprio com'è stato Silver Spoon per l'Arakawa.
Sei entrato nel mondo degli anime da paraculo riuscendo a proiettare Honneamise per puro caso, hai avuto Nadia solo perchè Miyazaki tu ha raccomandato a TV Tokyo, hai fatto Otaku no Video dovendo aspettare un anno tra un OVA e l'altro e mettendoci in mezzo i documentari parodistici, prendi un manga e a metà serie lo fai diventare un videofumetto alla Supergulp pieno zeppo di riassunti, torni per fare di nuovo l'unica commercialata che ti è riuscita (e ringrazia Sadamoto e Imaishi) E PARLI?
trovo comunque che i profondi e documentati riferimenti religiosi di Eva siano uno dei grandi punti di forza( e fascino) della serie anime..
e..il live no, vi prego!!!!! A meno di non avere un budget stratosferico diventerebbe una parodia di se stesso
Ryogo for president!
Io sono un suo fan, ma ragazzi, nell'ultimo periodo lo trovo insopportabile e al momento vorrei prenderlo a schiaffi.
Ma è un discorso che si può estendere a qualsiasi ambito.
Per commerciale penso intendesse dire la valanga di serie che escono ogni stagione di stampo magari harem/fan-servistico e in generale un po' simili tra loro... o magari opere manga senza uno fine, co centinaia di capitoli, che si trascinano da 20 anni... considerando che leggo spessissimo commenti del tipo "Ancora un harem !" "che originalità eh" "è la copia di..." penso si possa essere d'accordo con lui... io ritengo Eva molto meno commerciale di opere del genere, poi che abbia avuto un successo enorme è un altro discorso...
Come ha fatto a non ridere mentre lo diceva?
@Ryogo sei stato tremendissimo!
E' anche un fatto che però dopo aver avuto gli aiuti sono andati per la loro strada. Anno è fermo al 1995.
"L'industria dell'animazione Giapponese è in un vicolo cieco, e sarà dura uscirne a meno che non si riescano a realizzare degli anime tralasciando l'aspetto commerciale… e potrebbe comunque essere troppo tardi"
Ma sta zitto, và...
@Scizor93 dovresti rileggerti un pò tutte le note che sono uscite, quelle di Anno ma anche le critiche sulla cinematografia live giapponese, tutte afflitte dal medesimo problema: la produzione commerciale vuole prodotti al minor costo possibile, totalmente indifferente ad ogni altro possibile problema, dagli stipendi degli animatori, che stanno sparendo in Giappone, all'originalità delel storie, allo sviluppo stesso della produzione, ma quale carta e matita, sotto pompando la CG, una CG che costi poco, sia chiaro.
Ecco il punto di contatto, fra la critica di Anno e di quanti rivolgono critiche alla produzione cinematografica live, non è che costoro non si curano dell'aspetto commeciale essendo "artisti", anzi, ma se questo esaurisce il contenuto dell'opera cinematografica...bhè allora è evidente perchè la cinematografia nipponica decade, e perchè anche la produzione di anime stà decadendo, e non da oggi.
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