Lo so, si è parlato troppo di streaming e di futuro, alcuni di voi hanno ragione, eppure penso che in questo determinato momento storico, in cui il web sbarca anche alle fiere e parla con gli operatori del settore, la comunity di AnimeClick.it deve fare la sua parte, deve dire la sua!
Ecco perchè faremo una tavola rotonda il prossimo Venerdì 13 marzo alle ore 17.15 agorà 2, durante il Cartoomics, con Dynit e Vvvvid (QUI l'evento su facebook ), proprio per dar voce a tutti voi e a quanto è stato detto qui.
I risultati poi sono chiari, una maggioranza netta (il 72.836%) ormai è convinta che il futuro dell'animazione è ormai nello streaming. Molti però sono interessati ad uno sviluppo futuro verso l'"on demand" anche quasi tutti lo vorrebbero se non gratis, piuttosto economico. Guardando all'offerta di, ad esempio, Crunchyroll (ancora però quasi tutta in inglese) c'è da essere sicuramente fiduciosi visto gli appena 4.99 euro al mese per l'abbonamento base. sarà questo il futuro del sub anche in Italia?
Parlando di portali streaming anche qui il risultato è netto e vede la vittoria di Vvvvid con il 48.686% dei voti mentre youtube si attesta sul 19.629%.
I perchè di questo successo e le prospettive future di Vvvvid saranno al centro della nostra più viva curiosità
Quindi che dire? Ci vediamo a Milano e, per chi non ci sarà, sulle pagine di AnimeClick.it
Ecco perchè faremo una tavola rotonda il prossimo Venerdì 13 marzo alle ore 17.15 agorà 2, durante il Cartoomics, con Dynit e Vvvvid (QUI l'evento su facebook ), proprio per dar voce a tutti voi e a quanto è stato detto qui.
I risultati poi sono chiari, una maggioranza netta (il 72.836%) ormai è convinta che il futuro dell'animazione è ormai nello streaming. Molti però sono interessati ad uno sviluppo futuro verso l'"on demand" anche quasi tutti lo vorrebbero se non gratis, piuttosto economico. Guardando all'offerta di, ad esempio, Crunchyroll (ancora però quasi tutta in inglese) c'è da essere sicuramente fiduciosi visto gli appena 4.99 euro al mese per l'abbonamento base. sarà questo il futuro del sub anche in Italia?
Lo streaming è ormai il futuro (ma anche il presente) per poter vedere anime in Italia?
Parlando di portali streaming anche qui il risultato è netto e vede la vittoria di Vvvvid con il 48.686% dei voti mentre youtube si attesta sul 19.629%.
I perchè di questo successo e le prospettive future di Vvvvid saranno al centro della nostra più viva curiosità
Preferisci vedere anime (legalmente) in streaming su
Quindi che dire? Ci vediamo a Milano e, per chi non ci sarà, sulle pagine di AnimeClick.it
Sono proprio curioso di sapere cosa dirà la Dynit al Cartoomics.
In caso contrario dubito ci siano molte persone disposte a pagare l'ennesima tassa.
Il discorso sarebbe diverso se stessimo trattando un portale con un'offerta globale di anime e con contenuti scaricabili allora si. Ma così proprio no.
Oltretutto comincerebbe una guerra tra portali diversi e per vedere tutte le serie interessanti bisognerebbe sottoscrivere più di un abbonamento... non so voi ma un futuro del genere io non me lo auguro davvero, sarebbe un vero e proprio incubo!
Io penso che potrebbe non essere necessario pagare un abbonamento, se soltanto le case che detengono i diritti facessero degli accordi con Youtube et simila, ottenendo la remunerazione attraverso la pubblicità...Se il trend si consolidasse, le visualizzazioni aumenterebbero esponenzialmente, perché le persone interessate non mancano, è solo che da anni sono migrate sul web. Io addirittura preferisco i sub in inglese, per saltare troppi passaggi di traduzione e migliorare la padronanza della lingua, ma quando sono stanca, se potessi visionare un episodio coi sottotitoli in italiano, mica mi dispiacerebbe, anzi...
-Streaming gratuito con pubblicità
-Pagamento di una piccola tassa mensile per vederli o per vederli in qualità che vada da 720 in su (proposta difficilmente attuabile in Italia vista la condizione delle infrastrutture)
Per quanto riguarda la soluzione relativa al download non ne sono molto convinto poichè finirebbe sempre per esserci quello che potrebbe rihostare gli episodi da qualche parte rovinando il tutto.
Il download sarà possibile solo quando:
-saranno i giapponesi a permetterlo (quindi alle calende coreane);
-sarà a pagamento, e non sarà certo per 5€ al mese. A questo punto, tanto varrebbe comprare direttamente i DVD/BD.
Il problema è accontentare tutte le categorie di appassionati, quelli per cui l'importante è poter fruire dell'opera vedranno lo streaming come un'ottima cosa, quelli che vogliono il lusso e che sono disposti a pagare di più per supporto fisico DVD/BD, costi di distribuzione, doppiaggio ed edizioni particolari. Per me possono coesistere in quanto l'ultima era già una nicchia prima non vedo perché dovrebbe cambiare ora, ad ognuno il suo.
Yamato sta facendo così, e vedo che nei suoi video di pubblicità ce n'è sempre di più. E 150000 visualizzazioni per il solo Mazinger non sono poche.
Che i licenziatari giapponesi siano terrorizzati dall'import al contrario e queste cose e' noto e stranoto, ed e' per questo che a me questo "futuro" non interessa.
Tra l'altro, aggiungo che sapendo la lingua, di uno stream sottotitolato in Italiano non saprei che farmene (faccio prima a vederlo direttamente in Giapponese). Preferirei di gran lunga dei tentativi di svecchiare l'asfittico mercato italiano.
E che dire di Dynit che, come dicevo prima, e' ancora convinta che se una persona scarica non comprera'/paghera' nulla di quel titolo per sempre? Questi argomenti sono stati usati dalla RIAA anni fa, e la loro fallacia e' stata ampiamente dimostrata. Che nel 2015 si debbano fare ancora questi discorsi e' assurdo. Ma del resto, se il mercato BD/DVD, salvo eccezioni, vende in media 2000/3000 copie dopo vent'anni dimostra che il problema non e' certo lo streaming legale o meno...
Omg da così tante persone devo guardarmi le spalle, spuntano come funghi questi "vecchi nostalgici" dei mecha! Se non si è mossi da passione, certe cose vetuste solitamente neanche le si prendono in considerazione...
Solo per condividere ...
recentemente ho visto una mamma regalare al suo
"bambino" (avrà avuto 8-10 anni massimi) un bel robottone da 160 "banane"...(sì, uno di quelli da collezionismo).
Magari è stato educato per benino, ma non nascondo che mi è venuto da sorridere pensando ad un suo possibile dissacramento.
Queste mamme "vetuste..."
Perchè semplicemente il pubblico non c'è. Dopo gli anni '90 non c'è stato un ricambio di giovani. C'è da dire poi che un evento come Lucca che dovrebbe essere la vetrina per aprire quanto più possibile gli orizzonti verso i neofiti è pessimo, perdi più tempo a cercare di respirare tra la folla che a fermarti per vedere o informarti sulle nuove uscite. Personalmente, tra qualche anno dovrò abbandonarlo visto che allargherò la famiglia e un bambino piccolo di certo non ce lo porto a morire schiacciato a Lucca.
Secondo voi un K-ON piacerebbe alle bambine? Come si potrebbero vendere make up, scarpette e quant'altro con quella licenza, ammesso che KyoAni lo permetta?
E soprattutto, perchè spendere per questa licenza se già Peppa Pig e Violetta monopolizzano il mercato e la Gibson fa la chitarra VERA di Hello Kitty?
Di ascolti sul digitale terrestre non si campa, troppi canali e troppe alternative alla TV.
l'etichettatura che la società ha dato alla forma d'intrattenimento orientale.
Viaggiando tra una forma di deviazione e qualcosa di non eticamente proponibile per soggetti psicologicamente fragili.
Insomma per molti è meglio il maiale che grugna...
Come anime sicuramente ma gli episodi sono troppo pochi Una serie per fare presa sul pubblico generalista europeo deve avere minimo una quarantina di episodi, ecco anche perchè i serial americani vanno di più ( oltre alla maggior campagna a favore dell'esportazione che fa l'America)
E soprattutto, perchè spendere per questa licenza se già Peppa Pig e Violetta monopolizzano il mercato e la Gibson fa la chitarra VERA di Hello Kitty?
Peppa pig e Violetta hanno circa una decina d'anni di differenza tra i propri spettatori. E poi, monopolizzare il mercato? Quanti maschi ci sono ai concerti di Violetta?Quante ragazzine superati i tredici anni?Negli anni '90 mi pare di ricordare che c'erano i vari Dragon Ball, Pokèmon, Bayblade,Digimon etc ( senza contare i cartoni americani ), dov'era il monopolio? Se vi è una buona offerta il mercato si divide tranquillamente soprattutto in un ambito in cui non è necessario fare una sola scelta, non è come i cellulari in cui una persona ne possiede uno, massimo due alla volta e le aziende si pestano i piedi tra loro.
@Fenar Più che gli sponsor prima bisognerebbe scrollare di dosso
l'etichettatura che la società ha dato alla forma d'intrattenimento orientale.
Viaggiando tra una forma di deviazione e qualcosa di non eticamente proponibile per soggetti psicologicamente fragili.
Una concezione vecchia di vent'anni. Inoltre se qualcosa vende chissene dell'etichetta che si porta si vedano i vari reality.
Insomma per molti è meglio il maiale che grugna...
No ma bello che una persona che blatera di etichette poi se la prende con un programma per bambini di età pre-scolare.
1) Soldi.
Fondamentalmente il problema è questo: con il digitale terrestre i canali si sono moltiplicati come funghi, e le varie emittenti con capacità si sono trovate a poter gestire un numero piuttosto grosso di canali tematici, che non essendo generalisti, ma settoriali, ricevono meno attenzione e meno fondi.
E così si vanno ad acquistare le robe che costano meno (roba yankee)
2) Appartenenza.
Alcuni canali (tipo Boing) nascono da un progetto stipulato fra italiani e network statunitensi, e di conseguenza la roba importata è prevalentemente americana.
Ovviamente i due punti sono interconnessi: i network simil-USA hanno successo---> allora gli altri si adeguano e prendono roba americana. E per gli anime non c'è più spazio.
Fondamentalmente gli USA oggi si muovono meglio del Giappone sul mercato internazionale.
Per quanto riguarda il discorso "anime in TV" la causa del mancato acquisto di nuove serie è imputabile alla mancanza di sponsor pubblicitari, i quali non hanno più interesse nel pagare spazi pubblicitari nelle fasce dedicate agli anime (a meno che le serie in questione non siano quelle più popolari e conosciute). Tutto questo è testimoniato anche dal fatto che 7 Gold (nota emittente privata che trasmette in syndication con varie reti locali italiane), ha recentemente chiuso un blocco mattutino di trasmissione dedicato agli anime (mi sembra che abbiano trasmesso Zambot) perché gli investitori non credono che dei programmi del genere possano garantire dei buoni ascolti...
E da ultimo, come dicevo, il fatto che in vent'anni le compagnie non hanno fatto alcunche' per ingrandire il mercato, rifiutandosi di competere (un po' come succede, in maniera ridotta, anche nel mercato manga italiano).
Non ritengo che lo streaming "italiano" possa avere successo, al di la' delle perplessita' gia' evidenziata, proprio per il pressapochismo che contraddistingue il mercato in Italia.
Vorrei tanto che qualcuno chiedesse a Cavazzoni a Cartoomics che si', la pirateria e' un problema, si' la crisi non aiuta, ma loro che diavolo hanno fatto durante tutti questi anni? Madoka Magica e' l'unica proprieta' che mi pare abbia veramente soddisfatto (di Gurren Lagann fecero le pubbliche lamentazioni proprio su questo sito, con argomenti abbastanza sciocchi). Lo stesso si dovrebbe chiedere a Yamato.
I reality? E chi li segue i reality? Se nei primi tempi hanno macinato, ora pare siano sempre più in declino. Infatti per fare qualche ascolto hanno trasformato la cosa in segui i tuoi beniamini! Se creassero una rubrica con Miyazaki stareste tutti incollati come scimmie allo schermo dicendo...ohhhh! Altro che reality...
Guarda che anche il "maiale" è stato creato per vendere....
Costruito per colpire proprio i più fragili.
Solamente che la gente lo sottovaluta!
I reality? E chi li segue i reality? Se nei primi tempi hanno macinato, ora pare siano sempre più in declino.
Un declino relativo visto che hanno comunque i loro buoni ascolti. Il classico reality poi è stato " sostituito " dal reality canoro/culinario che fanno sempre grandi ascolti. Se fossi al posto di Sky e Mediaset non esiterei un nano secondo ad inserire nella programmazione l'ennesimo reality da ascolti facili piuttosto che un anime.
Se creassero una rubrica con Miyazaki stareste tutti incollati come scimmie allo schermo dicendo...ohhhh! Altro che reality...
Cosa di cui dubito fortemente visto che un colosso come la Disney ( che ha un bacino d'utenza decisamente superiore ) non ha nessuno spazio sulle reti generaliste anzi, pure nel suo canale dedicato su Sky è pieno di roba latinoamericana come Violetta o le solite repliche.
Guarda che anche il "maiale" è stato creato per vendere....
Costruito per colpire proprio i più fragili.
Solamente che la gente lo sottovaluta!
Ma dai, Peppa pig è stato creato per vendere, guarda te, invece pensavo fosse un'opera di carità come Dragon Ball, Pokèmon,Sailor moon e tante altre serie che spopolavano sulle reti italiane che erano lì senza alcuno scopo di lucro dietro, il vario merchandise che spopolava ai tempi era caduto dal cielo, mica dalla Bandai e Giochi Preziosi che sfruttavano il successo delle serie per guadagnare. Sottovalutare Peppa Pig? Gli unici che lo fanno sono i beoti che lo prendono come esempio della " cattiva qualità dell'animazione di oggi" quando invece è un ottimo programma per bambini PICCOLI come ce ne erano di identici anche nei cari bei vecchi tempi ( la Pimpa, I Teletabbies me li ricordo solo io? )
Della Pimpa al massimo ci trovi l'album da colorare...
Più che reality quelle sono trasmissioni.
Sono quelli i temi che vanno....
Della Pimpa al massimo ci trovi l'album da colorare...
Ad oggi ( 2015 ) di sicuro, sono altri i cartoni che vanno tra i piccoli, cose come Peppa Pig appunto.
Più che reality quelle sono trasmissioni.
Qualunque cosa venga trasmessa sulle reti è una trasmissione. Masterchef, X Factor e soci sono Talent show che, traslati al mondo televisivo hanno assimilato la natura dei reality ( far vedere il percorso di determinate persone per ottenere un dato risultato, il televoto etc. )
Vi invito a rientrare nell'argomento della notizia anche stavolta. Grazie.
Per quanto riguarda il sondaggione, sono tra coloro che supportano lo streaming e ci credono fortemente, quindi...
Normalmente i numeri sono ben più alti...
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