I giochi sono ormai fatti, i NekoAwards 2014 alle migliori categorie musicali anime sono già pronti per essere consegnati e la musica sta per diffondersi dalle vostre casse .
Vogliamo aspettare ancora???
Anime 2014: Miglior Storia e Sceneggiatura
Vota Miglior Storia e sceneggiatura del 2014
Non sarà una storia originale visto che è tratto da un manga (dalla travaglia storia editoriale tra l'altro in Italia) me è stato sicuramente un trionfo quello di Kiseiju. L'ospite indesiderato vince infatti con il 46, 106% battendo Shigatsu wa kimi no Uso nettamente. Da segnalare l'ottimo terzo posto di Shirobako, l'unica opera originale in lizza, come è stato giustamente ricordato nei commenti.
Andiamo a scoprire il perchè questa storia di parassiti alieni ha entusiasmato tanto con una recensione di un nostro utente.
Siamo di fronte, a mio parere, alla serie meglio riuscita del 2014. Un vero e proprio capolavoro che offre una profondità tangibile e inaspettata per un prodotto di questo genere e ha nell'introspezione psicologica dei personaggi e nelle loro riflessioni le armi migliori.
Partendo subito da questi ultimi aspetti, ho parlato di caratteristiche inaspettate, perché normalmente serie di questo tipo, basate su combattimenti, mostri e carneficine varie, focalizzano l'attenzione in particolare sulla componente splatter, sull'azione fine a sé stessa e sulla paura, rimanendo, di conseguenza, piuttosto "leggere" sugli altri fronti.
Non è questo il caso di "Kiseiju" che, viceversa, pur non facendo mancare agli amanti del genere quantità industriali di carne maciullata, combattimenti e quant'altro, mette l'accento su aspetti di ben più alto lignaggio, mostrando di avere nel suo DNA una marcia in più. Spesso e volentieri l'anime si incentrerà sulla crescita dei vari personaggi (Migi e Shinnichi in particolare) e sulla crescita ed evoluzione dei loro rapporti, condendo il tutto con riflessioni profonde, talvolta amare e sempre condivisibili, sulla vita, sulla devastazione ambientale compiuta dall'uomo e sul ruolo che ogni individuo o ogni specie dovrebbe trovare sul pianeta.
Il rapporto tra Migi, il parassita, e Shinnichi, il suo ospite, è quello che godrà della caratterizzazione migliore. I due inizieranno la loro simbiosi, inevitabilmente, con una nettissima conflittualità, che andrà via via mitigandosi, quando sarà palese che ormai i due individui sono simbionti e legati da un interesse comune : la sopravvivenza di entrambi. Non era facile gestire un rapporto così particolare e farlo crescere in modo tanto equilibrato, ma gli autori, pescando a piene mani dall'ottimo manga di Iwaaki, ci sono pienamente riusciti.
Anche la caratterizzazione dei personaggi secondari è sicuramente all'altezza. Il personaggio di Ryoko, una parassita dalla brillante intelligenza, in particolare, rivelerà una crescita e una profondità tali da renderla, alla fine, molto più vicina agli esseri umani di quanto la sua mostruosa natura potrebbe far pensare.
Stupisce, per chiudere la disamina sui personaggi e la loro caratterizzazione, con quanta facilità ed efficacia siano state tratteggiate le emozioni dei protagonisti, che siano le reazioni di fronte al terrore vero e proprio (reso in modo fantastico: guardate gli episodi finali e ve ne renderete conto) o, più semplicemente, il disagio di Murano, la ragazza di Shinnichi, di fronte all'evidente, anche se imperscrutabile, cambiamento dell'amico.
Dal punto di vista grafico il lavoro è stato analogamente egregio. Il chara design, rispetto al manga, è stato decisamente abbellito e ammodernato, spogliando le linee dei volti dei protagonisti dalle spigolosità del tratto di Iwaaki e addolcendo i loro tratti. Buoni anche fondali e scenari, anche se non ci sono particolari soggetti che lascino gridare al capolavoro. Ottime e davvero sopra la media, invece, le animazioni, che, soprattutto nelle frenetiche azioni di combattimento, non presentano la minima sbavatura.
OST ed effetti sonori sono anch'essi in linea con la qualità, ottima, del resto della serie. La opening si presenta con sonorità molto dure ed è opera dei "Fear and loathing in Las Vegas", la stessa band che (non a caso) ha offerto una delle opening di "Gokukoku no Brynhildr", altro anime che in quanto a splatter e mostruosità non è certo secondo a "Kiseiju". Molto più dolce la ending, mentre i pezzi di accompagnamento alle immagini (ad opera del poliedrico Ken Arai) sono sempre appropriati, con suoni sporchi e incalzanti, quando la tensione sarà in ascesa, o sonorità più morbide, quando la situazione virerà verso momenti più tristi e malinconici. Tra queste ultime da segnalare la bellissima "Next to you", che accompagnerà i momenti più drammatici dell'anime.
Anche gli effetti sonori, in particolare quelli dei combattimenti tra le lame dei parassiti, con sonorità metalliche, sono campionati in modo ottimale, dandoci efficacemente l'idea di uno scontro tra armi da taglio. Come sempre all'altezza il doppiaggio, con un plauso particolare a Hirano Aya, la seiyuu di Migi, il parassita, cui dona una freddezza e un'inumana indifferenza di fronte a questioni etiche e morali tipicamente umane, che la sua controparte, Shinnichi, si troverà invece a valutare sempre con molta preoccupazione.
In conclusione, ci troviamo davanti a un anime capolavoro, un caposaldo di questa categoria che nessun amante dell'intrattenimento animato dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Siamo di fronte a una serie che accontenta pressoché tutti, c'è materiale per gli amanti dello splatter, dell'horror, dell'introspezione psicologica, delle "romance".
Ennesima dimostrazione del "know how" dell'ottima Madhouse.
Partendo subito da questi ultimi aspetti, ho parlato di caratteristiche inaspettate, perché normalmente serie di questo tipo, basate su combattimenti, mostri e carneficine varie, focalizzano l'attenzione in particolare sulla componente splatter, sull'azione fine a sé stessa e sulla paura, rimanendo, di conseguenza, piuttosto "leggere" sugli altri fronti.
Non è questo il caso di "Kiseiju" che, viceversa, pur non facendo mancare agli amanti del genere quantità industriali di carne maciullata, combattimenti e quant'altro, mette l'accento su aspetti di ben più alto lignaggio, mostrando di avere nel suo DNA una marcia in più. Spesso e volentieri l'anime si incentrerà sulla crescita dei vari personaggi (Migi e Shinnichi in particolare) e sulla crescita ed evoluzione dei loro rapporti, condendo il tutto con riflessioni profonde, talvolta amare e sempre condivisibili, sulla vita, sulla devastazione ambientale compiuta dall'uomo e sul ruolo che ogni individuo o ogni specie dovrebbe trovare sul pianeta.
Il rapporto tra Migi, il parassita, e Shinnichi, il suo ospite, è quello che godrà della caratterizzazione migliore. I due inizieranno la loro simbiosi, inevitabilmente, con una nettissima conflittualità, che andrà via via mitigandosi, quando sarà palese che ormai i due individui sono simbionti e legati da un interesse comune : la sopravvivenza di entrambi. Non era facile gestire un rapporto così particolare e farlo crescere in modo tanto equilibrato, ma gli autori, pescando a piene mani dall'ottimo manga di Iwaaki, ci sono pienamente riusciti.
Anche la caratterizzazione dei personaggi secondari è sicuramente all'altezza. Il personaggio di Ryoko, una parassita dalla brillante intelligenza, in particolare, rivelerà una crescita e una profondità tali da renderla, alla fine, molto più vicina agli esseri umani di quanto la sua mostruosa natura potrebbe far pensare.
Stupisce, per chiudere la disamina sui personaggi e la loro caratterizzazione, con quanta facilità ed efficacia siano state tratteggiate le emozioni dei protagonisti, che siano le reazioni di fronte al terrore vero e proprio (reso in modo fantastico: guardate gli episodi finali e ve ne renderete conto) o, più semplicemente, il disagio di Murano, la ragazza di Shinnichi, di fronte all'evidente, anche se imperscrutabile, cambiamento dell'amico.
Dal punto di vista grafico il lavoro è stato analogamente egregio. Il chara design, rispetto al manga, è stato decisamente abbellito e ammodernato, spogliando le linee dei volti dei protagonisti dalle spigolosità del tratto di Iwaaki e addolcendo i loro tratti. Buoni anche fondali e scenari, anche se non ci sono particolari soggetti che lascino gridare al capolavoro. Ottime e davvero sopra la media, invece, le animazioni, che, soprattutto nelle frenetiche azioni di combattimento, non presentano la minima sbavatura.
OST ed effetti sonori sono anch'essi in linea con la qualità, ottima, del resto della serie. La opening si presenta con sonorità molto dure ed è opera dei "Fear and loathing in Las Vegas", la stessa band che (non a caso) ha offerto una delle opening di "Gokukoku no Brynhildr", altro anime che in quanto a splatter e mostruosità non è certo secondo a "Kiseiju". Molto più dolce la ending, mentre i pezzi di accompagnamento alle immagini (ad opera del poliedrico Ken Arai) sono sempre appropriati, con suoni sporchi e incalzanti, quando la tensione sarà in ascesa, o sonorità più morbide, quando la situazione virerà verso momenti più tristi e malinconici. Tra queste ultime da segnalare la bellissima "Next to you", che accompagnerà i momenti più drammatici dell'anime.
Anche gli effetti sonori, in particolare quelli dei combattimenti tra le lame dei parassiti, con sonorità metalliche, sono campionati in modo ottimale, dandoci efficacemente l'idea di uno scontro tra armi da taglio. Come sempre all'altezza il doppiaggio, con un plauso particolare a Hirano Aya, la seiyuu di Migi, il parassita, cui dona una freddezza e un'inumana indifferenza di fronte a questioni etiche e morali tipicamente umane, che la sua controparte, Shinnichi, si troverà invece a valutare sempre con molta preoccupazione.
In conclusione, ci troviamo davanti a un anime capolavoro, un caposaldo di questa categoria che nessun amante dell'intrattenimento animato dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Siamo di fronte a una serie che accontenta pressoché tutti, c'è materiale per gli amanti dello splatter, dell'horror, dell'introspezione psicologica, delle "romance".
Ennesima dimostrazione del "know how" dell'ottima Madhouse.
Anime 2014: Miglior Comparto Visivo
Vota Miglior comparto visivo del 2014
Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works
Produzione dell'animazione: Ufotable
Character design: Atsushi Ikariya/Hisayuki Tabata/Tomonori Sudō
Character design: Atsushi Ikariya/Hisayuki Tabata/Tomonori Sudō
Lo studio di animazione in questo non tradisce : la fluidità delle animazioni e la spettacolarità di alcune scene di battaglia fanno pensare allo spettatore di essere di fronte ad uno spettacolo ad altissimo budget.
La storia potrà quindi non acora convincere ma davanti a questo difficilmente non si resta a bocca aperta!
Vi aspettiamo sabato per una nuova avvincente sfida che vedrà scendere in campo i migliori OAV, lungometraggi e serie dell'anno passato. Ne vedremo delle belle, lo anticipo anche questa volta!
Sul comparto visivo non poteva vincere nessun'altro se non fate.
PS: Manca la tabella con i risultati del sondaggio miglior storia/sceneggiatura.
Comunque in ogni caso anche Fate di certo era un ottimo candidato da quel punto di vista.
Noto che comunque finora su 5 categorie per ben 4 volte il voto popolare ha confermato il voto dei giudici (l'unica eccezione è stata la migliore ending in cui la giuria aveva messo "future fish" come prima).
Sul comparto visivo stravince Fate come previsto...
Per il comparto visivo, non ho visto Fate quindi non posso dire nulla, anche se dalle poche immagini / spezzoni che ho visto mi pare meritato. Soddisfatto invece in questo caso del secondo posto di Shigatsu.
Stavolta concordo, anche se non sono i titoli che avevo votato, hanno vinto le opere che sicuramente rappresentano al meglio la loro categoria. Vediamo i prossimi!
In sostanza, questi sono i risultati che mi sarei aspettato e che trovo assolutamente meritati per entrambe le categorie.
Grafica stupenda, delicata energica, colori vivaci, bel chara... c'era tutto ciò che apprezzo.
La sceneggiatura e la regia era buona, forse non da primo posto per via di quelle enorme suonate, ma essendo un anime basato sulla musica comprendo questa scelta anche se personalmente non mi ha entusiasmato, mail resto ... allegro e drammatico al punto giusto, la storia forse un pò lenta in alcuni punti ma davvero bella! è impossibile non piangere al finale per quanto sia triste e toccante.
Sinceramente mi dispiace non aver visto kaori tra le nomination come miglior personaggio femminile, si certo mi sarei trovata ancor più in difficoltà per votare ma la nomination per lei ci stava!
E' dovuto al fatto che state tirando avanti da 1 mese a sondaggi?
Forse prossima volta meglio fare tutto nell'arco di 1 mese...
Comunque 3° posti sono quasi regalati i premi a guardare, 30 voti sono pochi altro che "ottimo" piazzamento caro Ironic74!
semplicemente ci sono delle categorie che hanno più "appeal" di altre come quella dei personaggi che ha fatto quasi 100 commenti e 6.000 visualizzazioni...storia e visual storicamente non fatto "infuocare" gli animi
Da visionare per bene il podio.
Che categorie sono rimaste oltre al sondaggio attivo?
siamo alla fine
sabato vanno miglior OAV, miglior Film (che abbiamo passato da 3 a 5 per dare ancora più scelta) e miglior serie.
Credo di non aver mai visto un anime tanto completo, su tutti i punti di vista, come l'opera suddetta.
Se dovessi trovargli un difetto, direi che nonavrebbe mai dovuto finire. Ovviamente è azzardata come cosa, dato che non avrebbe tutto questo fascino, ma quando ho finito di vedere l'ultimo ep, ci sono rimasto veramente male, sapendo che non sarebbe continuato.
Lo straconsiglio a tutti quelli che vogliono vedersi qualcosa di molto maturo, psicologicamente intrecciato, che contiene spunti interessantissimi su ciò che sta accadendo al nostro pianeta, per colpa nostra.
Veramente un capolavoro!
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.