Lumina è un vanto del fumetto italiano, un'opera di grande qualità nata da un ambizioso progetto di crowdfunding del quale abbiamo parlato a più riprese, come in questo articolo.

All'ultimo Etna Comics noi di AnimeClick.it (più specificatamente Kyon e La Asu) abbiamo intervistato gli autori dell'opera: Emanuele Tenderini e Linda Cavallini

Ecco di seguito l'intervista e il video della stessa, buona lettura e buona visione!
 


AnimeClick.it: Siamo con la coppia di autori di Lumina, un progetto meraviglioso. Perché non ci raccontate le caratteristiche principali?

Emanuele: Grazie per ospitarci nel vostro sito. Lumina è un progetto a fumetti abbastanza ambizioso, è partito con il crowdfunding che ci ha dato la possibilità di dare ai lettori la possibilità di prevendere, ovvero ha dato ai lettori la possibilità di preacquistare il libro prima che venisse effettivamente realizzato, una sorta di finanziamento che dà la possibilità di investire nella realizzazione di un libro, che noi abbiamo voluto con un po’ di qualità; concetto che abbiamo ripetuto anche fin troppo, quasi in modo ossessivo, ma ci teniamo a ribadirlo per coloro che non ci conoscessero.
È il primo fumetto stampato in multicromia, quindi con questa gamma cromatica amplificata, che va ad avvicinare la gamma cromatica a quella del monitor, la carta stampata che assomiglia alla resa a monitor e vi è anche una colonna sonora che accompagna la lettura seguendo le vicende che avvengono nelle pagine del libro. Infatti ringrazio Remo Baldi, l’autore della OST.
Progetto ambizioso, crowdfunding che ha raggiunto un primato interessante: il goal per realizzare il libro era di 44.000 euro ma il pubblico ci ha mostrato così tanto affetto che siamo riusciti a raggiungere i 60.000 euro, un primato italiano ed europeo.

Per quello che so un sacco di progetti in crowdfunding, in Giappone, USA… ma queste cifre per l’Europa sono una novità

Emanuele: Sono abbastanza una novità, soprattutto per l’Italia dove la nostra prima preoccupazione era capire se i lettori fossero disposti a dare fiducia ad un progetto ancora non realizzato, progetto per il quale c’è bisogno di 7 o 8 mesi di lavoro. Convincere il lettore ad investire soldi per vedere il risultato dell’investimento un anno dopo… non che ci spaventasse ma avevamo delle perplessità. Abbiamo dimostrato che ha funzionato alla grande. In queste ultime settimane, in questi ultimi mesi i lettori hanno ricevuto a casa il loro pacchetto pronto con il loro libro, chiavetta USB, stampe, e altri gadget.

Una caratteristica molto bella del crowdfunding è che vengono dati gadget, piccoli regali

Emanuele: Certo, piccole offerte che in termine tecnico si chiamano perk, delle offerte che danno la possibilità di comprare pacchetti diversi che contengono gadget tra i più diversificati

Ecco un’altra cosa che mi ha colpito: conosco l’estetica del “super flat”, mentre qui si parla di “hyper flat”, un richiamo a Murakami in qualche modo

Emanuele: Io ho conosciuto Murakami  3-4 anni fa in occasione di una mostra a Palazzo Grassi a Venezia, ci sono andato e siccome avevo giuste conoscenze sono riuscito a conoscerlo. Questo super flat mi è piacuto in modo quasi buffo. Mi piaceva che questo artista, molto importante e molto famoso, avesse etichettato la sua arte con questo termine che comunque si rifà al mondo dei manga, degli anime eccetera. E quando ci siamo ritrovati a realizzare Lumina, ma già in alcuni miei fumetti precedenti c’erano avvisaglie di questa tecnica, avendo capito la filosofia di Murakami ho voluto in qualche maniera, tra lo scimmiottamento e l’omaggio, omaggiarlo chiamando la mia tecnica Hyper Flat: non solo c’è questo strumento della tinta piatta per realizzare i colori, ma tinta piatta sovrapposta su velatura dà un concetto di profondità che nella mia testa era… una hyper idea

Invece un altro termine molto particolare è quello di “Euro Manga”

Linda: Tutte le definizioni su Lumina secondo me sono stiracchiate, per come la vedo io è una cosa diversa da tutte le altre. Ha tantissime influenze da tutte le parti però non è nessuna definitivamente. Sicuramente c’è una influenza manga, sono una lettrice manga accanita da quando sono una ragazzina, ma non ho disegnato guardando manga, non volevo fare un manga o un fumetto in stile francese ma solo quello che volevo fare. Per un’artista  è la somma di tutto quello che hai amato fino a quel momento, è una cosa naturale. Ovviamente qualcosa di manga c’è. E dato che siamo in Europa…

Emanuele: L’altro anno eravamo a Tokyio e abbiamo fatto un incontro con un’ editor di Kodasnha, di 3 ore, eravamo da Starbucks. E l’editor ha passato 3 ore per spiegarci quanto Lumina non fosse manga, “Il vostro umorismo è diverso…”. Sì, ok, non è che volevamo fare un manga, volevamo solo mostrarti il progetto. Però questa mattina… ci ha scritto una nostra amica giapponese, di Tokyo, che ha comprato il fumetto, e ha detto “esteticamente mi  è molto familiare”, quindi dai Euro Manga…

Linda: Io sono onoratissima di questo: adoro i manga, ma a volte le definizioni…

Emanuele: Circoscrivono un po’ troppo quel che è uno stile personale.

Parliamo del mercato straniero. In Italia sappiamo che si legge poco, forse ora grazie alle fiere e agli anime le cose vanno meglio, c’è un ritorno al fumetto. Ma il mercato straniero, come quello giapponese che è uno dei più grandi nel mondo, pensate che ci sia la possibilità di entrare in quel mercato?

Linda: Loro sono molto interessati alla nostra cultura e alla nostra personalità per cui secondo me è difficile avvicinare quel mondo disegnando un manga nel loro stile, con le loro storie, ma se noi riuscissimo a raccontare le nostre cose… loro lo apprezzano moltissimo. Loro sono molto affascinati dalla nostra cultura.

Emanuele: Sì, ma da un certo livello in sù.. anche a Lecco siamo stati in una fumetteria, abbiamo conosciuto una persona che vive a Tokyo che ci ha detto che i giapponesi apprezzano molto il confronto con le altre culture ma in merito all’arte. La stessa editor di Kodansha ci ha detto testualmente, e lo giuro, “noi giapponesi facciamo fumetti per ubriaconi” cosa significa? Significa che se vedete le riviste giapponesi sono enormi elenchi telefonici con carta di bassa qualità, un prodotto usa e getta e quando ha visto Lumina ha detto che "non può entrare nel nostro mercato perché avrebbe tra l'altro un prezzo di vendita eccessivo visto che è a colori, però potrebbe essere venduto facilmente in libreria", come quei libri che da noi vedi alla Feltrinelli, del fotografo super famoso, di super qualità, di 300 euro, per i giapponesi un fumetto come Lumina potrebbe essere molto di nicchia e con una distribuzione molto ma molto limitata e questo non vorrebbe dire penetrare nel loro mercato ma rimanere nei margini e  se c’è qualche possibilità di pubblicazione per un libro d’arte potrebbero essere più facilmente pubblicati… ma non avrebbe molto senso

Linda: Il loro circolo in sé è super “angosciante”, loro son pubblicati ma se il pubblico non li gradisce vengono eliminati nel numero successivo

Emanuele: È importante anche l’ordine di pubblicazione all’interno delle riviste, se sei primo continui, se sei quinto sai già che la settimana dopo la tua storia sarà già eliminata, noi non sapremmo gestire queste tempistiche

Linda: Io sarei felicissima di andare in libreria, personalmente


Parliamo della storia di Lumina e del rapporto tra i fratelli

Emanuele: Abbiamo letto un paio di flame sulla storia di Lumina, giusto così e siamo preparati ad affrontare qualsiasi tipo di conversazione in merito.
Bisogna considerare che Lumina è un esperimento a 360 che coinvolge il libro, la realizzazione tecnica e il crowdfunding siamo in 2 e ringraziamo Coffee Tree per averci supportato nella persona di Davide Migliore, le nostre possibilità tecniche, economiche e tecnologiche ci permettono di lavorare in un range di tempo di 8 mesi che è la promessa temporale massima in cui un lettore può aver pazienza… compro un libro non uscito ma non me lo dai tra 5 anni ma tra 8 o 9 mesi.
In questo marasma di limiti tecnici siamo riusciti a scrivere, a tavolino, una storia  molto complessa con molti personaggi, avvenimenti, informazioni ,stratificazioni di significato, ambientali, estetico-filosofiche. Nel primo numero di 72 pagine abbiamo avuto lo spazio sufficiente per  raccontare l’inizio di questa storia. Avevamo infatti specificato che coloro avessero partecipato al crowdfunding avrebbero partecipato ad un primo numero che almeno avrebbe visto il proseguimento in almeno altri 2 se non 3 volumi.
La storia è avviata, abbiamo il rapporto tra fratello e sorella, tutte le sfaccettature tra personaggi sono state appena abbozzate, avevamo molti personaggi da presentare, molte dinamiche molte sovrastrutture narrative  tra i personaggi sono state appena abbozzate perché verranno approfondite di molto nei prossimi volumi. Quindi, un po’ di pazienza, è come aver visto una prima puntata di una qualunque serie televisiva… il pilot.
Quelli che dicono “un sacco di domande e nessuna risposta” ma se ti do le risposte al primo numero è finita lì! Molte cose  non le conoscete, ha tutto un senso! Ci sono anche degli elementi estetici che voi lettori non avete nemmeno colto perché non avete i mezzi per coglierli, abbiamo disseminato le pagine di alcuni codici, di alcuni elementi che quando  leggerete i prossimi numeri, e vi rimanderemo alle tavole precedenti del primo numero, vedrete che tutto ha senso


Linda: Detto questo, la storia! Abbiamo creato un mondo. Lumina è il nome del pianeta nel quale è svolto tutto, la storia è un’avventura tra fantascienza e fantasy con protagonisti due ragazzi, umani, fratello e sorella Miriam e Kite (pronunciato Kite non Kait). Non sapevo neanche che significasse aquilone infatti mi sono sorpresa… è bellissimo! Io ci tengo moltissimo al rapporto tra fratello e sorella, ho una sorella che adoro incredibilmente, ci sono cresciuta insieme, appiccicata, quindi per me tutte le storie che hanno due fratelli per protagonisti sono il top del top. Due fratelli che per una serie di motivazioni che non vi spoilero vengono risucchiati in questo mondo chiamato Lumina e vivono una serie di avventure che saranno raccontate in questo primo volume per poi svilupparsi nei prossimi due. Avremo una prima serie che si concluderà in 3 o 4 volumi, un primo mini ciclo.

Emanuele: Saranno almeno 3 volumi, il nostro desiderio sarebbe di raddoppiare il numero di pagine dei volumi

Linda: Inizialmente dovendoci affidare al crowdfunding dovevamo stabilire un numero di pagine, noi ci teniamo moltissimo ad utilizzare una narrazione che sia molto fresca, molto leggera, molto manga secondo certi punti di vista, io personalmente odio gli spiegoni, mi uccido a leggerli. Avendo un tot di pagine abbiamo preferito mantenere una narrazione dove si da più spazio a momenti buffi, come il salto della tuffatrice… dandoi il giusto tempo per assoprorare l’atmosfera. Per noi in Lumina l’atmosfera è un elemento narrativo importantissimo., quando lo chiudi dovresti avere un'emozione che ti rimane.

Emanuele: Devi aver vissuto qualcosa che ti rimane appiccicato sulla pelle, i colori sulla retina, andare addosso ai mobili

Linda: Finché è solo una introduzione quel che abbiamo fatto va benissimo, va benissimo aver accennato ai personaggi, chiaro che nel momento in cui dovremo spiegare la storia, se dovremo farlo in due numeri allungheremo le pagine. Io cercherò di farlo, vediamo se rientreremo nel budget

Emanuele: C’è la colonna sonora anche per compensare il tempo dal primo ed il secondo volume

Linda: La colonna sonora è come un’altra dimensione, nel senso di dimensione spaziale. Quando l’ascolti approfondisci l’atmosfera


Ultime domande, brevemente: i tempi di attesa, il pubblico che acquista i cartonati è abituato ad aspettare

Emanuele: Loro sono abituati, bisogna farlo capire a chi non è abituato

Linda: Molti lettori sono abituati a comprare il libro dall’editore o dalla casa editrice, avendo un rapporto più distaccato dall’autore, noi siamo in prima linea, noi siamo noi con il nostro entusiasmo ed il pubblico

A proposito di questo, sul web com’è l’interazione coi lettori?

Emanuele: Magnifica, non ce lo aspettavamo però è un meccanismo che è esploso con l’arrivo dei libri a casa dei lettori. Tutti fanno la foto con il libro e ci taggano, una cosa fantastica che non ci immaginavamo. I lettori hanno capito di essere parte del progetto, attiva perché lo hanno finanziato e quando gli è arrivato a casa il pacchetto è arrivato un pezzo del loro finanziamento e quindi hanno cominciato a fotografarsi; i ragazzi che hanno ricevuto le stampe sono corsi da Ikea a comprare la cornice e si sono fotografati con la cornice, tutto quello che succede tra noi ed i lettori viene fotografato e archiviato su FaceBook

Linda: Abbiamo cercato di essere il più chiari possibile e raccontare tutto su youtube, ci siamo pure improvvisati youtuber. Abbiamo cercato di rispondere a tutte le domande una per una, per noi il rapporto con il pubblico è molto importante

Emanuele: Abbiamo spiegato bene il crowdfunding e la fatica di gestirlo dato che stavano sorgendo polemiche su come abbiamo speso i soldi e i guadagni… ma queste polemiche ci piacciono, se volete chiederci come sono stati spesi i soldi fatelo pure! Lumina è un progetto onesto e cristallino. Non è per giustificarsi per la possibilità di guadagnare, ma è nel nostro interesse far capire le potenzialità del crowdfunding, infatti noi con il pretesto di Lumina siamo diventati editori e la nostra prossima evoluzione professionale sarà non solo portare avanti Lumina ma produrre, attraverso il crowdfunding, libri di giovani talenti che si meritano, assolutamente, tutta la visibilità possibile, dare a loro disposizione il nostro “know how” per questi giovani talenti che nel marasma del mercato italiano, degli editori, non riescono ad emergere con la propria arte, possono contattarci , mostrare i propri portfoli e noi vogliamo usare il crowdfunding per amplificare questa produzione indipendente.


Possiamo già dire il nome della casa editrice?

Emanuele: Il nome dell’editore è Tatai Lab

è bello vedere come passando dall’autroproduzione al crowdfunding, all’editoria indipendente il fumetto italiano si evolve, avvicinandosi al panorama straniero

Emanuele: Si deve crescere, allinearsi con la modernità

Grazie di tutto, vi salutiamo!

Emanuele: Grazie a tutti i lettori che ci seguono! Ringraziamo Davide Migliore e Remo Baldi, e Giancarlo il tipografo, che è una persona d’oro… non ho parole!

Linda: Ciao a tutti!