In commemorazione dei 70 anni trascorsi dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, il giorno 15 agosto 2015 Fuji TV trasmetterà il documentario Sensou wo Oshiete Kudasai (Per favore, raccontami della guerra).
La struttura dello speciale verterà su interviste ai veterani e ai sopravvissuti alla guerra, portate avanti da cinque attori di talento: Shun Oguri, Tori Matsuzaka (Detective Conan, Love Begins), Sota Fukushi (As the Gods Will), Kasumi Arimura (Yowakutemo Katemasu) e Suzu Hirose (Gakkou no Kaidan).
In particolare, Oguri (Lupin III, Ouroboros, Hana-Kimi, Hana Yori Dango) che vediamo ritratto nella foto in alto a sinistra, ha seguito le vicende di uno dei piloti giapponesi presenti a Pearl Harbor.
Fonte consultata:
The Doramas
La struttura dello speciale verterà su interviste ai veterani e ai sopravvissuti alla guerra, portate avanti da cinque attori di talento: Shun Oguri, Tori Matsuzaka (Detective Conan, Love Begins), Sota Fukushi (As the Gods Will), Kasumi Arimura (Yowakutemo Katemasu) e Suzu Hirose (Gakkou no Kaidan).
In particolare, Oguri (Lupin III, Ouroboros, Hana-Kimi, Hana Yori Dango) che vediamo ritratto nella foto in alto a sinistra, ha seguito le vicende di uno dei piloti giapponesi presenti a Pearl Harbor.
Fonte consultata:
The Doramas
Bello che personaggi tanto amati si prestino a fare da tramite tra superstiti, veterani e grande pubblico.
Detto ciò ... Spero si troverà disponibile anche online, da qualche parte, questo documentario poiché studiando Storia (sono laureata) sarei interessata a guardarlo ♫
E' difficile fare i conti con il passato.
Gli italiani non hanno mai fatto pubblicità agli orrori fatti nella guerra ma non li hanno MAI negati a differenza del Giappone che ancora oggi nega stragi, torture e soprusi che fanno sembrare le azioni di Hitler e Mussolini delle scaramucce da parco giochi.
Detto questo non credo proprio che questo documentario non verrà sfruttato a fini propagandistici. D'altronde anche noi tendiamo a ricordare gli atti d'eroismo e non le porcherie commesse.
Perchè ciò che è accaduto 70 anni fa ci tocca più di tanto?La generazione dei miei figli ( ma anche quella prima di loro ) non avrà alcun interesse nè legame con ciò che avvenne durante la seconda guerra mondiale, già ora nella mia di generazione l'interesse è più che scemato. E' normale, l'umanità va avanti e dimentica, è anche giusto, nulla è meglio del ricambio generazionale per seppellire i vecchi dissapori e si possono fare quanti documentari si vogliono ma è e sarà sempre così, sia da parte dei vincitori che dei perdenti.
Se la storia la scrivono solo i vincitori, come mai sappiamo del tremendo orrore causato dagli americani con il lancio delle bombe atomiche? Delle malformazioni genetiche create dalle radiazioni e che continuano ad affliggere gli eredi dei sopravvissuti ai fatti? Come facciamo a sapere delle centinaia di migliaia di persone morte per via delle ustioni che hanno permesso loro di sopravvivere all'impatto, per poi morire in agonia?
Se la storia la scrivono i vincitori, perché sappiamo del disastro che causarono gli americani che, per disarmare completamente il Giappone, iniziarono a distruggere le katane delle famiglie? E' che la loro distruzione completa fu solo impedita dagli storici che dissero che era come prendere un'urna con le ceneri dei propri cari e bruciarle?
Se la storia la scrivono i vincitori, come facciamo a sapere che la guerra del Vietnam è stata un disastro colossale e uno spreco di vite, giustificata solo dalla paura del fatto che un paese potesse diventare un potenziale alleato della Russia nella Guerra Fredda?
Potrei andare avanti per giorni, si potrebbe parlare di tutti quei fatti di cui noi siamo a conoscenza, nonostante il fatto che i paesi responsabili delle tragedie abbiano vinto le loro guerre e siano sempre stati all'apice dell'economia e dei rapporti internazionali. La memoria storica non si piega ai voleri di chi vince, ma resta imparziale e registra tutte le aberrazioni dell'umanità, le nostre e quelle degli altri. Ci sono persone che vogliono far finta di dimenticarle, ma sui libri di storia sono scritte.
Comunque vorrei ribadire che nessun orrore è paragonabile all'altro e che frasi come "in confronto, quello che hanno fatto Hitler e Mussolini sono scaramucce" sono aberranti. Forse questo giustifica la crudeltà con cui rinchiudevano: ebrei, zingari, oppositori politici, soldati disertori e omosessuali nei campi di concentramento? Giustifica forse l'utilizzo che fecero i soldati italiani in Africa dei gas nervini per uccidere interi villaggi, bruciandone poi i corpi in pile disgustose? Giustifica forse i generali italiani che, nei fortini in Africa in cui rinchiudevano i loro oppositori, dicevano: "qui muore troppa poca gente, i tedeschi sono più bravi di noi"? Giustifica forse i fascisti e i nazisti che, sul finire della guerra, rastrellarono interi paesini in Italia per fucilare vite innocenti e darle in pasto ai maiali e alle galline?
C'è una scena straziante raccontata da un partigiano che andò in una casa in cui era avvenuta una sparatoria su donne, bambini, vecchi e uomini, tutti morti: una donna incinta con la pancia squarciata e il feto appoggiato sul tavolo con un foro di proiettile che trapassava il cranio. Giustificatemi questo orrore dicendo "è solo una piccola scaramuccia".
Chiedo scusa se sarò sembrata accalorata, ma vedere banalizzati fatti del genere mi riempie di amarezza. Io non voglio dimenticare questi orrori e non voglio giustificare mai più queste azioni tremende e ingiustificabili. Da nessuna parte della barricata, né da quella dei vincitori, né da quella dei vinti. Sono tutte tragedie terribili e inaccettabili.
Spero che il documentario sappia affrontare con la giusta angolazione i fatti, in modo intelligente e ragionato.
Se per questo anche l'unità d'Italia ci tocca ancora come EFFETTI ma come sentimenti, empatia verso i morti, odio verso gli oppressori beh, 0. Come ripeto, è giusto che sia. Ed evitiamo la tiritera " bisogna ricordare la storia per non fare gli stessi errori ", la Seconda guerra mondiale è venuta neanche una generazione dopo la fine della Prima, e dopo la Seconda ne sono venute di guerre e violenze verso le popolazioni, anche limitandoci alla sola Europa.
Nel tuo posto precedente hai dato valenza alla storia, affermando come noi italiani almeno non l'abbiamo mai negata, a differenza dei giapponesi che invece non vogliono riconoscerla.
Poi dici che non è importante sapere la storia e che è giusto dimenticarla, perché tanto non serve a niente e porta solo avanti vecchi dissapori.
Non ti sembra di aver valutato la storia con due pesi e due misure in base al paese? E' importante che il Giappone riconosca gli orrori commessi dai suoi cittadini, ma è anche importante dimenticare? Non pensi che questi pensieri entrino in contraddizione?
Poi dici che non è importante sapere la storia e che è giusto dimenticarla, perché tanto non serve a niente e porta solo avanti vecchi dissapori.
Non ti sembra di aver valutato la storia con due pesi e due misure in base al paese? E' importante che il Giappone riconosca gli orrori commessi dai suoi cittadini, ma è anche importante dimenticare? Non pensi che questi pensieri entrino in contraddizione?
La storia ha valore come conoscenza personale esattamente come la matematica, la letteratura e chi più ne ha più ne metta. Un conto è la conoscenza un altro è l'attaccamento ai fatti. E' importante che il Giappone riconosca i propri orrori perchè questi sono accaduti e questi sono verità, esattamente come 2+2 fa quattro e non è importante che i Giapponesi, dopo settant'anni, sappiano per far ammenda ma è importante che sappiano perchè non è giusto nè salutare ( sia per loro che per gli altri ) essere mantenuti nell'ignoranza.Sono ben poche le nozioni che effettivamente hanno un'importanza pratica nella vita personale ma ciò non vuol dire che vada bene sapere solo lo stretto indispensabile ed essere ignoranti sul resto. Ripeto, c'è qui qualche italiano che oggi, anno domini 2015, prova un qualche senso di empatia, rimorso verso le stragi compiute dall'Impero romano? C'è qualche italiano che oggi prova astio per austriaci, spagnoli, francesi e chi più ne ha più ne metta a causa della loro dominazione sulle popolazioni italiane? No, niente di tutto questo eppure la storia ci dice e ci ha lasciato testimonianze delle porcate subite/imposte nel passato. E questo perchè?Semplicemente perchè non vi è alcun attaccamento sentimentale riguardo a fatti avvenuti in un passato troppo lontano e si è in grado di giudicarli con il dovuto distacco. Le atrocità di Hitler, quelle di Mussolini e dell'Impero giapponese verranno non dimenticate ( forse meno studiate), ma viste con distacco ed è giusto così e non vi sarà più nessun bombardamento mediatico perchè semplicemente non ci sarà più interesse nelle nuove generazioni. Ed è giusto così.
Condivido il fatto che non si debba vivere con attaccamento fatti avvenuti anni prima e che non ci si debba sentire responsabili di fatti commessi, quando ancora noi non eravamo nemmeno nati. Il fatto è che la storia è importante non solo perché è la radice del nostro essere, ma anche perché insegna e ovviamente lo fa solo quando c'è la volontà di imparare.
Tu hai detto che se la storia avesse insegnato qualcosa, allora non ci sarebbe stata la Seconda Guerra Mondiale a distanza di poco tempo dalla Prima. Io allora ti chiedo: perché non c'è stata una Terza Guerra Mondiale? Forse, fino a oggi, non ci sono stati i presupposti per farla scoppiare? O forse è solo perché abbiamo deciso di imparare dai nostri errori ed evitare di ricommetterli?
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Niente di tutto questo, ormai le contese territoriali non interessano più, si distrugge il nemico con rating, prestiti bancari dai lauti interessi, ricatti di borsa, etc. Non c'è proprio l'interesse a lottare all'arma bianca.
Mi scuso se non ho letto approfonditamente i vostri post, perché temo si dicano sempre le stesse cose già dette in passato.
Io mi limito a citare Hobbes (mi pare) dicendo che "lo Stato è l'Uomo in grande", quindi per una pacifica crescita e maturazione di un Paese e la sua evoluzione nei rapporti internazionali, è indispensabile che chieda scusa o riconosca i suoi errori di fronte all'intera comunità. Chiudersi a riccio e negare l'evidenza come fanno Giappone e Turchia è un gesto politicamente immaturo, ma soprattutto indegno verso i discendenti di quelle centinaia di migliaia di donne stuprate e prigionieri di guerra oggetto di mostruosi esperimenti.
E non c'entra proprio nulla il fatto che il Giappone è stato tra i "cattivi" della WWII, il discorso vale per tutti (infatti il Processo di Norimberga continua a tutt'oggi a essere moralmente e giuridicamente una porcata micidiale e indegna, di cui i posteri possono solo provare vergogna).
No, semplicemente oggi il concetto di guerra è totalmente cambiato. Le nazioni rivali si fanno la guerra finanziaria mentre tra nazioni povere e ricche le prime vengono manipolate o subiscono bombardamenti a tappeto. Ad oggi le armi sono troppo avanzate per pensare ad una guerra mondiale, non converrebbe a nessuno, i danni sarebbero troppi anche da parte dei vincitori.
In Giappone per questi 70 anni si stanno organizzando molti progetti, spero che in qualche modo qualcuno ne arrivi fino a noi, mi piacerebbe davvero T_T
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