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Il primo gioco di Tomonobu Itagaki e Valhalla Game Studios esce il 28 Agosto in esclusiva su  Wii U con oltre 5 anni di ritardo e dopo alcuni mesi in cui le anteprime della stampa (a questo indirizzo trovate la nostra prima anteprima) hanno letteralmente infuocato il web di dichiarazioni, non sempre felici, del poliedrico designer/inventore di Dead or Alive e Ninja Gaiden.
Inizialmente previsto per PS3 e X360, Devil’s Third è sopravvissuto al fallimento di THQ anche grazie all’intervento di Nintendo che ha preso sotto la sua ala il progetto e ne ha portato avanti lo sviluppo in collaborazione con Valhalla.

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La prima cosa che mi è venuta in mente giocando questo titolo i film di serie Z che tanto vanno di moda in questo periodo: sono osceni, assurdi (come fanno gli squali a volare manco fossero aquile?), inconcludenti per trama e personaggi, con effetti speciali al limite del ridicolo e spesso bastonati dalla critica. Eppure molti li considerano capolavori proprio per questo motivo e ne decretano il successo a suon di sequel milionari e gadget di ogni tipo.
C’è da chiedersi se Itagaki, nella sua mente contorta, non pensasse proprio ai trash movie quando sviluppava Devil’s Third perché molte peculiarità che li contraddistinguono sono presenti nel gioco.


Trama

 
Siamo ai giorni nostri in un mondo parallelo in cui un’oscura organizzazione chiamata SOD fa autodistruggere un satellite in orbita sulla terra. I detriti piombano sugli altri satelliti distruggendoli e generando la cosiddetta “Sindrome di Kessler”. La conseguenza dell’impatto è che tutte le fonti elettroniche smettono di funzionare facendo cadere il mondo nel caos.
La scena si sposta nella famosa prigione di Guantanamo, dove scoppia una rivolta tra i carcerati. Al nostro “eroe” Ivan, un pericoloso terrorista russo pelato e tatuato, però non gliene frega niente e continua a suonare tranquillamente la batteria (?!) fintanto che non viene contattato da un generale americano che gli chiede di sedare la rivolta (in premio avrà una chitarra). Una volta sistemati questi quattro galeotti sfigati, Ivan viene informato della situazione e scopre che dietro la SOD ci sono i vecchi amici terroristi di un tempo, tra cui la sua prediletta C4 (chiamata così perché ci sa fare con gli esplosivi, anche se non la vedremo mai usarli in tutto il gioco).

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Come potete capire la trama non è una delle più complicate ma la situazione nell’evolversi del gioco va via via degenerando tirando in ballo città distrutte, misteriosi virus che aumentano la forza fisica, ospedali con mostri alterati geneticamente (deja-vu di Resident Evil), ninja spietati, belle e letali donne assassine, incursioni con aerei della seconda guerra mondiale (perché quelli nuovi non si possono usare) e missili destinati a tutte le città del mondo. Nel tentativo di risolvere la situazione verremo affiancati da alcuni marines che ci seguiranno nonsisaperché e che sai benissimo essere destinati a morire: insomma capita tutto l’immaginabile che si può ritrovare in un film/gioco di azione.


Gameplay

 
Devil’s Third ha due anime: la modalità single player e la modalità multiplayer. Partiamo proprio dalla prima opzione.

SINGLE PLAYER


Il gioco è un Action Shooter su binari che per molti versi ricorda Ninja Gaiden ma con la possibilità di usare in qualsiasi momento armi da fuoco. Si può scegliere se attaccare il nemico usando spade, machete, martello, tubi di ferro o coltello oppure usando mitra, fucili a pompa, lanciagranate, fucili di precisione, lanciamissili e chi più ne ha più ne metta. Quando si usano le armi da fuoco schiacciando un tasto si entra in modalità FPS che permette, seppur con grande fatica, di prendere meglio la mira.
Purtroppo l’utilizzo di un’arma da taglio piuttosto che un’altra non cambia di molto l’esperienza di gioco e si finisce per tenere sempre la Katana in dotazione all’inizio dell’episodio.
Ivan non ha una propria energia o barra della salute, quindi se prendete troppi colpi e lo schermo diventa nero morite, altrimenti se prendete solo qualche pallottola tornerete come nuovi dopo qualche secondo. L’unica barra disponibile è l’Enbaku, riempitela e premete Y+B e Ivan diventerà per alcuni secondi velocissimo e fortissimo.

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Finendo un nemico con un’arma da taglio s’innesca inevitabilmente una cut-scene dove il nemico viene fatto a fette in diverse maniere a seconda di quello che ci sta intorno e dell’arma che usiamo, cosa molto esaltante all’inizio ma che presto vi stuferà e avvierà situazioni improbabili tipo Ivan che divide un nemico a metà mentre altri cinque intorno cercano di sparargli o farlo a loro volta a fette senza il benché minimo risultato. Con le armi da fuoco, invece, si finisce quasi sempre col far saltare la testa al poveretto di turno.
L’intelligenza artificiale dei nemici è dir poco assurda: mi è capitato più volte di lanciare una bomba e non vedere nessun nemico che cerca di evitarla oppure usare il fucile di precisione su un nemico e quello di fianco, tra schizzi di sangue e teste volanti, rimanere immobile e non rispondere al fuoco. Durante il vostro percorso incontrerete poi degli enormi nemici equipaggiati con mazze gigantesche e motoseghe ma niente paura perché vi basterà salire su un oggetto come un container e quello continuerà a menar fendenti senza il minimo successo. Tra l’altro questi nemici sono gli unici a non far cadere armi ed è un peccato non poter utilizzare la motosega per affettare chiunque ci ostacoli il cammino.
In tutta l’avventura saremo seguiti da alcuni marines che dovrebbero aiutarci nella missione. Dico dovrebbero perché spesso si nascondono e non fanno nulla per aiutare mentre in altre occasioni vanno in avanscoperta prendendo una marea di pallottole senza mai morire.
Il gioco è diviso in nove capitoli e innumerevoli checkpoint di salvataggio: una volta morti tornerete all’ultimo checkpoint e magicamente le armi torneranno con le massime munizioni. In ogni capitolo sono presenti dei trofei da scovare, trovandoli tutti si sbloccheranno dei nuovi gadget per la modalità multiplayer.

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Alla fine di ogni capitolo incontrerete un boss, che spesso è impersonato dagli ex amici terroristi di Ivan, tipi molto pericolosi dai nomi improbabili (Big Mouse, Jane Doe, Grundha Soho, Ludmilla Karenina) ma piuttosto prevedibili nei pattern di attacco e difesa. Imperdibile quello enorme che troverete nell’ospedale e che sembra uscito da Resident Evil 4, salvo che è molto più stupido e dopo un po’ smetterà pure di attaccarvi.

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Il gioco presenta evidenti e pesanti cali di frame rate che influiscono sulla giocabilità e in generale il doppio sistema di combattimento, considerato da Itagaki come rivoluzionario, non funziona molto bene e spesso ci si trova ad usare di più le armi da fuoco oppure in situazioni assurde tipo lanciare un missile contro un boss e non fargli un graffio (perché il gioco prevede l’uso del corpo a corpo).
Il gamepad del Wii U non viene sfruttato in nessuna maniera e serve unicamente come schermo alternativo a quello del televisore. Davvero un peccato perché si poteva fare di più per sfruttare l’elemento distintivo della console di casa Nintendo, magari per la visuale in prima persona quando si spara col fucile oppure per visualizzare informazioni aggiuntive su armi e personaggi.
Nonostante tutti questi problemi, e potrei tirarne fuori ancora tanti altri, il gioco è a suo modo divertente e non potrete fare a meno di scovare tutti i difetti presenti.
 

MULTIPLAYER


La vera anima del gioco si può trovare nella modalità multiplayer, innanzitutto verrà richiesto al giocatore di creare un proprio avatar e seguire un basilare Tutorial su come acquistare armi e equipaggiamento. Andiamo a vedere le diverse opzioni disponibili:

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  • Siege Match: qui lo scenario vede la sconfitta di Ivan con gli Stati Uniti che sono finiti nelle mani dei terroristi. Da qui nascono diverse fazioni, tra cui la vostra, che cercheranno di riconquistare gli stati uniti pezzo per pezzo.
  • Drill: in questa sezione si svolgono le partite veloci della durata di 7 minuti ciascuna. Sono presenti 10 modalità differenti tra le quali la classica Battle Royale (tutti contro tutti, fino a 16 giocatori), Team Deathmatch (a squadre), Gladiator (con le soli armi da taglio) fino alle più assurde come Transporter (si deve prendere una valigetta e portarla al proprio campo base), Carnival (in cui si deve comprare e poi  lanciare frutta in un deposito), Chickens (in cui si vince mantenendo il controllo di polli)
Il numero di armi e di equipaggiamento è davvero ampio: circa 10 armi da taglio, oltre 40 armi da fuoco e oltre 100 tra cappelli, giubbotti e pantaloni tra cui scegliere. Alcuni oggetti si possono acquistare tramite Dollen (la moneta corrente) mentre altri esclusivamente attraverso l’altra “moneta di scambio”, i Golden Eggs. Inizialmente saranno forniti a ogni giocatore 30,000 Dollen e 30 Golden Eggs, cifra che si può aumentare vincendo le battaglie e aumentando di livello. Sostanzialmente questo sistema, insieme alla ricompensa giornaliera (Dollen, golden eggs etc) fa della modalità Multi una sorta di “Free to Play”, ovvero i giochi per cellulare che ti fanno iniziare gratis per poi obbligarti a spendere soldi veri.

online

Se volete approfondire l’online vi rimando alla seconda anteprima che potrete trovare a questo indirizzo dove potrete trovare tutte le opzioni disponibili e altre utili informazioni
Purtroppo l’esiguo numero di giocatori online per il test del gioco non ci ha permesso di provare appieno le potenzialità di questa sezione ma posso dire con certezza che si tratta di uno dei migliori multiplayer in circolazione sia per il numero di giocatori presenti su schermo (fino a 16 per sessione di gioco) sia per il grande numero di opzioni a disposizione.
 

Grafica e Audio

 
Devil’s Third doveva uscire oltre sei anni fa e nonostante il cambio di motore grafico (Unreal Engine 3) il gioco dimostra davvero troppi anni viste le recenti produzioni. Senza scomodare Playstation 4 o Xbox One, il gioco sembra uno dei primissimi titoli usciti per Playstation 3 ed il confronto con altri giochi usciti per Wii U (uno su tutti Bayonetta 2) è davvero impietoso. Si salvano unicamente le texture del personaggio principale, ma è davvero troppo poco.
Per quanto riguarda le musiche, spesso coperte da frastuono dell’azione, sono da notare nel capitolo dei ninja un canto giapponese con shamisen (strumento tipico del sol levante) che ci accompagnerà lungo le strade di un quartiere e di un palazzo che sembrano usciti da Kyoto e la canzone nei titoli di coda che sembra cantata da Adele (il riferimento a James Bond è più che chiaro).
Un ultimo appunto sulla localizzazione, su cui si sta peraltro discutendo molto in questo periodo: il gioco ha lingua e sottotitoli selezionabili solo in Inglese e Francese. Non pretendo un doppiaggio in Italiano ma nel 2015 e con un gioco di questo peso almeno i sottotitoli nella nostra lingua dovevano essere d'obbligo.

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Conclusioni

 
Difficile dare un voto a Devil’s Third: nella modalità single player la trama è illogica, ci sono mille tematiche buttate nel calderone ma nessuna viene realmente sviluppata a dovere, i personaggi principali e secondari sono caratterizzati malissimo, l’intelligenza dei nemici è ai limiti dell’assurdo, oltre a cali evidenti di frame-rate, aiutanti inutili, boss finale facilissimo, grafica ai livelli di 6 anni fa e potrei continuare così ancora per molto. Forse la parte peggiore è il finale aperto della storia che lascia spazio a un seguito :) Il gioco però è a suo modo divertente e piuttosto impegnativo, quindi se pensate di poter soprassedere a tutti i difetti sopra riportati provate a dargli una chance.
Tutt’altro discorso per la modalità multiplayer che invece è ben bilanciata e ricca di opzioni con la modalità Siege che permette tantissime diverse combinazioni e la partecipazione tra gli utenti di uno stesso clan. Se siete appassionati di giochi di guerra online è un titolo da tenere assolutamente in considerazione.