La prima "saga" di Dragon Ball Super (episodi 1-14) ricalca in maniera molto simile quanto visto nel film La battaglia degli dei.
E' il compleanno di Bulma, e, mentre tutto il cast si riunisce per i festeggiamenti, la Terra viene minacciata dall'avvento del Dio della Distruzione Bills, che, ossessionato da un sogno premonitore riguardante il fantomatico "Super Saiyan God", cerca ovviamente una risposta dal "Super Saiyan" per eccellenza.
Sebbene la trama di base rimanga la stessa e molte scene siano pressoché identiche a quelle del lungometraggio, i tempi sono chiaramente più allungati. Questo permette di dare un maggior ruolo ad alcuni personaggi secondari da tempo dimenticati (un intero, spassosissimo, episodio vede ancora una volta affidare le sorti del mondo al porcellino Oolong, impegnato a sfidare il Dio della Distruzione in una singolare morra cinese) e di esplorare con più calma e tranquillità la mitologia del Super Saiyan God, qui evocato con un rito dall'atmosfera sacrale, spettacolare e bellissima.
A beneficiarne è, indubbiamente, lo scontro fra Goku e Bills, che nel film era praticamente un breve videoclip (corredato dalla bellissima "Hero" dei Flow) di scarsa importanza nell'economia della pellicola, mentre qui occupa diversi episodi.
Il ritmo pare essere tornato quello del classico Dragon Ball Z, con intere puntate occupate solo da urla, aure e mazzate, con qualche intermezzo comico dei personaggi secondari sullo sfondo. Nonostante l'esito dello scontro sia scontato per chi già conosce la storia del film, risulta ugualmente coinvolgente grazie ad una forte spettacolarità (gli autori sembrano essersi fatti perdonare per quel famigerato episodio 5 che qualche mese fa aveva ingiustamente gettato fango sulla serie) e musiche solenni e d'atmosfera.
Sebbene la "battaglia degli dei" si riveli poi essere praticamente un gioco, con i due contendenti che si esaltano e divertono dimenticandosi delle sorti del pianeta, guardarla con gli occhi dei personaggi secondari aiuta a percepirne la grandezza, con scosse che fanno tremare la Terra e minacciano di distruggere l'universo intero.
Ancora una volta, non è Goku a spiccare, nonostante la solenne nuova trasformazione. Non è lui l'eroe, dato che, salvo alcuni frangenti che appaiono quasi fuori luogo, mostra una preferenza verso lo scontro duro e puro con Bills piuttosto che per la salvezza del suo mondo e dei suoi amici. Risultano decisamente più gradevoli personaggi di secondo piano come Vegeta, che finalmente mostra in maniera aperta dei sentimenti verso quella Bulma che ha preso in moglie solo perché l'autore non aveva idee migliori, o Mr. Satan, che si getta nell'onda d'urto che potrebbe distruggere l'universo per proteggere la figlia incinta.
Dragon Ball Super va ormai in onda da quattro mesi e ne abbiamo visto ben 15 episodi, e con quello andato in onda due settimane fa si è conclusa la prima parte della serie, la prima saga, quella relativa al dio della Distruzione Beerus, personaggio introdotto nel film “La battaglia degli Dei”.
Come sa chi segue la serie, questa prima parte è stata una sorta di remake del film, con la stessa storia narrata in modo leggermente diverso e con qualche aggiunta fatta qui e là (qualcosa però è anche stato tolto).
Nel corso degli episodi abbiamo visto come Goku e gli altri personaggi stanno vivendo nel periodo di pace dopo la sconfitta di Majin Bu: Goku fa il contadino, Vegeta cerca di sopportare la vita famigliare, Gohan e Videl vivono la vita di sposi novelli, e via dicendo.
Ben presto però le scene di vita quotidiana hanno lasciato spazio a quello che è l’elemento centrale di Dragon Ball: i combattimenti.
L’arrivo di Beerus ha costretto Goku a tornare a combattere, cosa di cui non vedeva l’ora, e per affrontarlo è stata necessaria una nuova trasformazione, quella in Super Saiyan God.
La serie fin qui, pur riproponendo in parte cose già viste nel film del 2013, è stata piacevole e gradevole da guardare, almeno per me, e non mi ha affatto deluso.
Ho notato in questo periodo che c’è un odio ingiustificato verso Dragon Ball Super, con “fan” che dicono che questo non è davvero Dragon Ball, o che la storia non è all’altezza della serie Z.
Anche per pochi fotogrammi disegnati male in un episodio si è fatta una polemica assurda. È vero, quell’episodio aveva alcune scene disegnate male, ma ciò sicuramente non inficia la qualità della serie.
Io, da fan di Goku e compagni, me la sto proprio godendo, emozionandomi sia con i combattimenti di Goku e la sua nuova trasformazione, e perché no, anche con Vegeta che prova ad accontentare i capricci del figlio, di Gohan che si emoziona a sapere di stare per diventare papà o con Trunks e Goten che nella loro ingenuità di bambini raccolgono della semplice acqua per farne un regalo di nozze.
Una cosa che ho sempre apprezzato di Dragon Ball è che i personaggi crescevano e maturavano con il progredire della storia. Pertanto vedere ora i personaggi che oltre a combattere pensano alla propria famiglia, è per me un motivo in più per apprezzare la serie, essendo un evoluzione che fa bene sia ai personaggi, rendendoli meno monodimensionali, che allo spettatore, che come questi stessi personaggi è cresciuto nel corso di questi anni e non si accontenta più delle sole botte tra super guerrieri.
E' il compleanno di Bulma, e, mentre tutto il cast si riunisce per i festeggiamenti, la Terra viene minacciata dall'avvento del Dio della Distruzione Bills, che, ossessionato da un sogno premonitore riguardante il fantomatico "Super Saiyan God", cerca ovviamente una risposta dal "Super Saiyan" per eccellenza.
Sebbene la trama di base rimanga la stessa e molte scene siano pressoché identiche a quelle del lungometraggio, i tempi sono chiaramente più allungati. Questo permette di dare un maggior ruolo ad alcuni personaggi secondari da tempo dimenticati (un intero, spassosissimo, episodio vede ancora una volta affidare le sorti del mondo al porcellino Oolong, impegnato a sfidare il Dio della Distruzione in una singolare morra cinese) e di esplorare con più calma e tranquillità la mitologia del Super Saiyan God, qui evocato con un rito dall'atmosfera sacrale, spettacolare e bellissima.
A beneficiarne è, indubbiamente, lo scontro fra Goku e Bills, che nel film era praticamente un breve videoclip (corredato dalla bellissima "Hero" dei Flow) di scarsa importanza nell'economia della pellicola, mentre qui occupa diversi episodi.
Il ritmo pare essere tornato quello del classico Dragon Ball Z, con intere puntate occupate solo da urla, aure e mazzate, con qualche intermezzo comico dei personaggi secondari sullo sfondo. Nonostante l'esito dello scontro sia scontato per chi già conosce la storia del film, risulta ugualmente coinvolgente grazie ad una forte spettacolarità (gli autori sembrano essersi fatti perdonare per quel famigerato episodio 5 che qualche mese fa aveva ingiustamente gettato fango sulla serie) e musiche solenni e d'atmosfera.
Sebbene la "battaglia degli dei" si riveli poi essere praticamente un gioco, con i due contendenti che si esaltano e divertono dimenticandosi delle sorti del pianeta, guardarla con gli occhi dei personaggi secondari aiuta a percepirne la grandezza, con scosse che fanno tremare la Terra e minacciano di distruggere l'universo intero.
Ancora una volta, non è Goku a spiccare, nonostante la solenne nuova trasformazione. Non è lui l'eroe, dato che, salvo alcuni frangenti che appaiono quasi fuori luogo, mostra una preferenza verso lo scontro duro e puro con Bills piuttosto che per la salvezza del suo mondo e dei suoi amici. Risultano decisamente più gradevoli personaggi di secondo piano come Vegeta, che finalmente mostra in maniera aperta dei sentimenti verso quella Bulma che ha preso in moglie solo perché l'autore non aveva idee migliori, o Mr. Satan, che si getta nell'onda d'urto che potrebbe distruggere l'universo per proteggere la figlia incinta.
Dispiace che, nonostante la maggior durata, si siano perse per strada alcune belle scene del film, come quella che spiegava come mai Pilaf e i suoi scagnozzi sono ora bambini o quella in cui lo spettatore veniva a sapere, tramite uno sguardo d'intesa fra Dende e Videl, che quest'ultima era incinta, che aiutava a caratterizzare in maniera sensata e romantica la successiva nascita del Super Saiyan God.
Con un paio di accorgimenti in più, questa prima parte di Dragon Ball Super avrebbe potuto ben soppiantare il film, a cui appare, invece, solo come complementare. E' comunque una visione molto gradevole, che apre le porte verso infiniti nuovi sviluppi. Il prossimo combattimento di Goku e compagni sarà noto a chi ha visto l'emblematico lungometraggio uscito nei nostri cinema lo scorso settembre, ma sembra che prima di entrare nel vivo della lotta la serie televisiva si prenderà un po' di tempo per spiegare alcune mancanze del secondo film e regalarci ancora un po' di tempo tranquillo, dolce e divertente da passare insieme a questi personaggi che ormai sono come degli amici di vecchia data di cui ci fa piacere seguire la crescita umana piuttosto che le lotte.
Autore: Kotaro
Dragon Ball Super va ormai in onda da quattro mesi e ne abbiamo visto ben 15 episodi, e con quello andato in onda due settimane fa si è conclusa la prima parte della serie, la prima saga, quella relativa al dio della Distruzione Beerus, personaggio introdotto nel film “La battaglia degli Dei”.
Come sa chi segue la serie, questa prima parte è stata una sorta di remake del film, con la stessa storia narrata in modo leggermente diverso e con qualche aggiunta fatta qui e là (qualcosa però è anche stato tolto).
Nel corso degli episodi abbiamo visto come Goku e gli altri personaggi stanno vivendo nel periodo di pace dopo la sconfitta di Majin Bu: Goku fa il contadino, Vegeta cerca di sopportare la vita famigliare, Gohan e Videl vivono la vita di sposi novelli, e via dicendo.
Ben presto però le scene di vita quotidiana hanno lasciato spazio a quello che è l’elemento centrale di Dragon Ball: i combattimenti.
L’arrivo di Beerus ha costretto Goku a tornare a combattere, cosa di cui non vedeva l’ora, e per affrontarlo è stata necessaria una nuova trasformazione, quella in Super Saiyan God.
La serie fin qui, pur riproponendo in parte cose già viste nel film del 2013, è stata piacevole e gradevole da guardare, almeno per me, e non mi ha affatto deluso.
Ho notato in questo periodo che c’è un odio ingiustificato verso Dragon Ball Super, con “fan” che dicono che questo non è davvero Dragon Ball, o che la storia non è all’altezza della serie Z.
Anche per pochi fotogrammi disegnati male in un episodio si è fatta una polemica assurda. È vero, quell’episodio aveva alcune scene disegnate male, ma ciò sicuramente non inficia la qualità della serie.
Io, da fan di Goku e compagni, me la sto proprio godendo, emozionandomi sia con i combattimenti di Goku e la sua nuova trasformazione, e perché no, anche con Vegeta che prova ad accontentare i capricci del figlio, di Gohan che si emoziona a sapere di stare per diventare papà o con Trunks e Goten che nella loro ingenuità di bambini raccolgono della semplice acqua per farne un regalo di nozze.
Una cosa che ho sempre apprezzato di Dragon Ball è che i personaggi crescevano e maturavano con il progredire della storia. Pertanto vedere ora i personaggi che oltre a combattere pensano alla propria famiglia, è per me un motivo in più per apprezzare la serie, essendo un evoluzione che fa bene sia ai personaggi, rendendoli meno monodimensionali, che allo spettatore, che come questi stessi personaggi è cresciuto nel corso di questi anni e non si accontenta più delle sole botte tra super guerrieri.
Dal prossimo episodio avremo alcune situazioni inedite mai viste nemmeno nei film, che ben presto però dovrebbero portare agli eventi di “La resurrezione di F”, film che io non ho ancora visto. Per quel che mi riguarda, Toriyama e gli altri sceneggiatori godono ancora della massima fiducia, sono perciò molto curioso circa i nuovi sviluppi e non vedo l’ora di guardare i nuovi episodi.
Autore: GianniGreed
Io sto cercando di godermela dai, però, se devo essere franco è tecnicamente e qualitativamente lontanissimo dai vecchi anime (GT compreso), e faccio fatica a prenderlo come vero sequel del manga (e questo è dovuto al plot dei film che mal si adatta al mondo di Dragon Ball), e un tallone d'achille sono le musiche della colonna sonora, perlopiù anonime, se penso che 20-30 anni fa abbiamo avuto musiche come queste.
Lo stereotipo del nemico burlone e menefreghista dai tratti un po' superficiali era già stato proposto precedentemente con Majin Bu. Una ventata di novità avrebbe indubbiamente giovato.
Pilaf e soci sono quasi inutili; sembrano messi lì solo a fare da contorno alla storia, non hanno alcun ruolo nelle vicende, e spezzano solamente la narrazione in maniera inutile.
Non ho apprezzato particolarmente le vicende legate alla trasformazione di Goku. Il fatto che per raggiungere lo stadio di Super Saiyan God ci sia bisogno di guerrieri dal "cuore puro" l'ho trovata una cosa abbastanza comoda e scontata, queste sono soluzioni da shonen di basso livello, che dicono poco. M'è venuto in mente subito il "cuore delle carte" dell'edizione italiana di Yu-gi-oh!, dove bastava essere persone "pure" e credere nel proprio mazzo, per pescare la carta giusta e battere l'avversario.
Anche la nuova trasformazione ha poco senso. Non sarebbe stato più facile inventarsi un nuovo Super Saiyan 4? Non capisco questa nuova forma. Si chiama "God", ma di divino ha ben poco. Notiamo solo un'aumento dei power-up, come vuole la prassi, e nulla più. Sì ok, in questa nuova forma gli avversari non possono percepire la sua aura vitale, ma poi? Tutto qui? E se le cose dovessero andare come nel film d'animazione sarebbe tutto ancora più incasinato: Lì il Super Saiyan God supera il proprio limite e si trasforma nel Super Saiyan God Super Saiyan. Eh? Non ci avete capito niente, vero? Non siete gli unici. Sostanzialmente si tratterebbe di un Super Saiyan God trasformatosi in Super Saiyan di primo livello. Ma perché perdersi in questi giochetti e incasinamenti vari che non fanno altro che confondere lo spettatore? C'erano indubbiamente soluzioni più comode e immediate.
Parlando degli aspetti positivi mi è piaciuto molto questo contrasto fra creazione e distruzione. I Kaioshin sono dèi benevoli, creano e concedono la vita, Bills è la loro controparte, lui distrugge per mantenere l'equilibrio nell'Universo. Questa è stata una buona idea.
E' una serie da 8 come intrattenimento per divertirsi un po', ma in quanto a sostanza lascia un 4.
Torno a leggermi Arale che almeno prima Toriyama faceva ridere.
La serie, pur risultando molto carina e piacevole non è esente da difetti però, tutt'altro...
Innanzitutto la trovata del Super Saiyan God è inutile e pretestuosa, proprio per trovare a tutti i costi una nuova trasformazione per Goku da sfruttare, presumo, per merchandising vari piuttosto che per la trama in sè. Anche il look non è nulla di innovativo, risultando più una specie di Kaiohken riveduto e corretto che una vera e propria trasformazione inedita (come poteva essere il Super Saiyan 4 in Dragon Ball GT). Tra l'altro anche l'evocazione è tiratissima e poco ponderata (un Vegeta puro di cuore? Oppure sfruttare il feto di Videl per rimpiazzare la mancanza di un quinto saiyan).
Passando ad altro mi stà dando molto fastidio questo continuo riproporre Bills in continuazione solo perchè Divinità della Distruzione e inserirlo dietro a numerosi eventi chiave della serie, che fanno perdere credibilità a molti personaggi (uno su tutti la "leggenda" che vuole che sia stato proprio Bills a dare il consenso a Freezer per distruggere il pianeta Vegeta) e rendono il tutto troppo forzato e con un'aria da trovata postuma.
Per ora Dragon Ball Super sembra più un omaggio alla serie principale che un vero e proprio sequel, con una trama poco definita e colmando le lacune con i classici clichè tipici della serie. Fanno comunque molto piacere gli approfondimenti a tutti quei personaggi secondari e/o dimenticati che si facevano rimpiangere nelle vecchie serie.
Da fan di Vegeta non ho potuto fare a meno di apprezzare le parti dedicate a lui e alla famiglia. Non ci posso fare niente, sono troppo fissata . ^^;;;;
no, Dragon Ball non è sempre stato così...se vogliamo la saga di Majin Bu era (in parte) così, ma Dragon Ball Super è una parodia mal riuscita di quella saga...In generale DB Super mi sembra una parodia mal riuscita dei peggiori episodi di DBZ!
Per molti sarà una motivazione banale, ma mi si stringe il cuore a vedere "i miei vecchi compagni d'infanzia" oltraggiati in quel modo.
@Lauramomiji: da fan di Vegeta come te sarei pure d'accordo, ma il fatto che si siano completamente dimenticati dell'esistenza di Bra un pò mi deprime , probabile che io sia più fissata di te.
@Hypnodisk
Maddai! Ingannata dall'aspetto (mi pareva più grande pure nello Z) l'avevo già data per persa, oh bè allora ritiro la critica.
Il resto si è lasciato guardare, e trovo anche che in questo caso la potenza del Dio della Distruzione sia stata messa in mostra in maniera migliore rispetto a quanto accadeva nella pellicola, ed inoltre si è fatta anche un po' di chiarezza sulla questione di Vegeta Super Saiyan II che "superava" Goku Super Saiyan III in quanto a potenza (viene detto infatti che Beerus si stava trattenendo apposta, mentre nella pellicola il Principe dei Saiyan lo coglieva letteralmente alla sprovvista).
Ciò in cui secondo me hanno toppato alla grande è stato lo scontro più atteso di questa saga, ossia Super Saiyan God Goku contro Beerus, incontro allungato all'inverosimile e dove si perdono due aspetti molto interessanti visti nel film:
. il cambio di location, laddove nella pellicola ci si spostava costantemente da un ambiente all'altro, passando dalla città ad un'area rocciosa, all'interno di un bosco fino all'interno di una grotta che infondeva dinamicità al tutto, in Super si vedono giusto due stage;
. l'atteggiamento di Goku riguardo alla nuova potenza raggiunta, nel film si vedeva da parte sua una forte insoddisfazione e consapevolezza del fatto che, per quanto si possa allenare e fortificarsi, esisterà sempre qualcuno con più capacità di lui, e nonostante l'emozione provata per essere stato capace di raggiungere una nuova forza capace di fronteggiare quella di un Dio della Distruzione, comprende che senza la collaborazione dei propri compagni non sarebbe mai potuto arrivare a quel punto.
Nella serie invece si comporta come se nulla fosse, si gasa un casino e scaglia Onde Kamehame a destra e a manca rischiando di causare più danni alla Terra lui di quanti ne potesse fare Lord Beerus, in puro stile Superman nella pellicola "L'uomo d'acciaio".
Tra alti e bassi questa prima parte di Dragon Ball Super si è lasciata guardare, ma non mi ha soddisfatto come speravo, il problema maggiore ora sarà vedere come riadatteranno Resurrection 'F' nella serie, perché nel caso di Battle of Gods il punto di partenza era buono ma con delle revisioni necessarie da apportare, mentre nel caso di F quel film sarebbe da cancellare e rifare completamente daccapo.
Se si limiteranno a riprendere a piè pari il materiale della pellicola e non applicheranno sostanziali modifiche al tutto, li sì che saranno c@77i amari, e chi ha visto il film sa bene a cosa vado riferendomi.
@HypnoDisk
e faccio fatica a prenderlo come vero sequel del manga
Perché non è un seguito, Dragon Ball Super vorrebbe vedersi collocato direttamente nella continuity del fumetto ma non come sequel, bensì come sidestories che racconta le vicende di un periodo di tempo mai mostrato nel manga (ovvero i famosi 10 anni che passano tra la sconfitta di Majin Bu e la comparsa di Ub).
Su una cosa però sono concorde con te, ovvero questa "Marvelizzazione" della trama di Dragon Ball che attraverso Battle of Gods hanno voluto dare un nuovo punto di partenza alla serie in quanto ormai i protagonisti erano troppo potenti.
L'idea alla base è simile a quella utilizzata per la realizzazione di Dragon Ball GT, solo che qui si prende piena ispirazione dai già citati fumetti americani a tema supereroi (timeline alternative e mondi paralleli, in parte già affrontata nella saga dei cyborg, ma lì l'influenza era ripresa direttamente dai due Terminator di James Cameron, tant'è che sono molte le similitudini a cominciare dal design di Trunks ispirato al giovane John Connor) e dal web comic Dragon Ball Multiverse che ha "lanciato" questo sviluppo.
Adesso che ha accumulato un po' d'episodi penso che gli darò un'altra chance, ma non ho molte aspettative.
Sulla storia, può piacere o non piacere, ma non c'è nulla di diverso rispetto al vecchio Dragon Ball Z: ci sono le gags, ci sono le trasformazioni, ci sono i combattimenti che durano 10 puntate con urla e aure. C'è di nuovo, però, che i personaggi sono cresciuti (Goku a parte, che si è involuto ), e si vede, e c'è una maggiore attenzione, dunque, ai loro aspetti umani, più che ai caschi di banane, cosa che decisamente male non fa.
Quanto alle musiche, le sigle sono anonime/brutte, ma fra i pezzi orchestrati di accompagnamento ce ne sono di molto belli (l'evocazione del Super Saiyan God e il combattimento con Bills sono stati accompagnati da brani molto solenni e gradevoli). Poi si va a gusti, come sempre.
Non capisco perché lo si stia criticando così tanto, è una serie assolutamente conforme a quello che presentava l'originale, di cui mi pare un seguito più che degno. Si dica che ci si è stufati di Dragon Ball, ma là la colpa non è di Super.
E poi anche solo per la magnificenza dell'episodio 15 non le si può dire davvero nulla, ma di questo riparleremo fra qualche tempo
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