Inafune Shigeru, nome d’arte di Benedetto Motisi preso dall’autore di Megaman e dall’ex presidente Nintendo, è un ragazzo di 30 anni che vive a Roma ed è lo sceneggiatore dell'opera. Ha iniziato a scrivere esclusivamente per gioco, nel vero senso della parola, ovvero grazie ad un gioco di ruolo via mail sui Cavalieri dello Zodiaco e sui primissimi GDR online testuali. La scrittura la ritiene un modo per mettere in scena nuovi mondi e personaggi ed è una sua così grande passione che ne ha fatto la propria professione, lavorando oggi come copywriter freelance. E non solo: seguendo il proprio cammino di avvicinamento al mondo dei fumetti, nel 2015 ha fondato la Kasaobake, una casa editrice emergente che ha come scopo quello di dare spazio ai ragazzi che si distinguono sul web aiutandoli a pubblicare le loro opere. I suoi scrittori preferiti sono Valerio Evangelisti (del ciclo di Eymerich), Michael Moorcock (Elric di Melniboné) e Jeph Loeb (Batman) mentre per quanto riguarda i fumetti ama Batman, come gran parte della produzione DC Comics, ed i manga di Berserk, Gintama, Slam Dunk One Piece.
Ecco di seguito la trama di Lucretia In Chains:
Questo primo volume è ambientato principalmente tra il Vaticano, con diverse citazioni in latino prese direttamente dalle sacre scritture, e la Sicilia, terra natia dello sceneggiatore con le sue ricche tradizioni ed una fede religiosa radicata profondamente nel popolo. Quest'ultima ambientazione permetterà ad Inafune di attingere a piene mani dalle sue esperienze personali e dal suo modo di vedere i paesi della sua infanzia, ma Lucretia in Chains non parla solo di popoli e religione. L'opera infatti ha una forte componente di violenza e combattimenti all'ultimo sangue da non sottovalutare che le conferisce quello stile da horror cruento che farà la gioia di tutti gli appassionati di tale genere narrativo.
Lucretia in Chains è stata inizialmente pubblicata sotto l'egida della Reika Manga per poi spostarsi, assieme a molte altre opere di tale editore, alla casa editrice fondata dal suo sceneggiatore, la Kasaobake, con cui attualmente sta facendo i suoi primi viaggi per l'Italia alla scoperta delle molte fiere e fumetterie del paese nostrano. Il duo di autori però non si è impegnato solamente nell produrre la storia principale e nel farla conoscere in giro per l'Italia, ma ha anche creato un prequel, una sorta di "Atto 0" usufruibile gratuitamente online, ed una serie di contenuti scaricabili esclusivi, come wallpaper, sfondi per tablet/cellulare, shimeji e giochi dando vita a quello che a tutti gli effetti sembra essere più un brand che un'opera a fumetti. Un lavoro decisamente in grande stile che vi consigliamo di consultare semplicemente anche solo per gli sforzi profusi dalla coppia di autori nella sua lavorazione.
Ecco l’intervista agli autori:
Ciao ragazzi e benvenuti all'IICA, è il momento della vostra intervista: siete pronti?
Hikari: Ready…
Inafune: … steady, go!
Con che stile preferisci disegnare Hikari? Quali tecniche usi ?
Hikari: Mi vien difficile parlare di stile, diciamo che disegno in stile manga ma seguendo il mio gusto personale, cercando di adattarmi ai toni della storia che ho da illustrare. Lavoro a Lucretia da tre anni ormai ma il mio modo di disegnare è in continuo cambiamento. Per quanto riguarda la tecnica, uso per lo più il digitale, per questioni di risparmio dei materiali e di ordine (sono terribilmente confusionaria, se lavorassi in tradizionale perderei di continuo le tavole e sarei sommersa di fogli nel giro di 10 minuti!).
Cosa significa per voi fare fumetti? Che cosa differenzia per voi i fumetti da tutto il resto?
Hikari: Fare fumetti per me è una valvola di sfogo sin da quando ero piccola, un modo per creare delle realtà alternative e divertirmi con i mondi che inventavo dove qualsiasi cosa, anche la più improbabile poteva accadere. Ad esempio, da bambina adoravo Fantasia e la Pastorale, in particolar modo la parte con le centaurette che, a mio avviso durava sempre troppo poco, quindi passavo i pomeriggi a disegnare scene alternative delle mie centaurette preferite, come a non voler far finire la magia della mia parte preferita del film. Ancora oggi è un modo di rimanere in contatto con la mia bambina interiore, con l'aggiunta consapevolezza di poter mostrare le parti più nascoste del mio io ai "lettori" e rendere loro partecipi dei miei giochi e dei miei mondi, sperando di poter divertire e intrattenere.
Il fumetto è una forma d'arte, esattamente come la musica, la danza e la scrittura...non sono poi così diversi, hanno solo mezzi di espressione differenti ma per lo stesso scopo: trasmettere emozioni. Sinceramente non me la sento di trovare delle vere e proprie differenze dal resto, mi sembrerebbe riduttivo, potrei dire che il trasmettere sensazioni del fumetto passa personalmente dal cuore dell'autore, ma anche un ballerina o una musicista mettono tutte sé stesse... quindi, non posso rispondere!
Inafune: I fumetti hanno il grande pregio di unire l'arte con la riproduzione in serie e di essere immediati, facilmente fruibili e d' intrattenimento, nel senso largo del termine.
Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.
Hikari: Ecco, questa è un'altra domanda che mi mette in crisi... amo tutto del mio lavoro e allo stesso tempo lo "odio" . Adoro la libertà che sento quando disegno i miei "bambini" muoversi nel loro mondo, la possibilità di raccontarmi attraverso di loro, ma allo stesso tempo detesto il non riuscire a renderli vivi e perfetti come sono nella mia testa.. è frustrante!
Inafune: Adoro il mettere in scena una storia e odio quando questa non fila. Il che capita non di rado. Del mondo del fumetto, per quel ho potuto vedere, amo davvero tanto la possibilità di arrivare - specie in questo periodo storico - a più persone e, se tutto va a regola d'arte, ad espandersi su più "media", rendendo la storia sempre più complessa e sfaccettata. Non conosco da addetto ai lavori la situazione all'estero, ma quel che non mi piace del caso italiano è l'attitudine un po' “parruccona”, un po' hipster, di dover dare a tutto un significato. Si tratta di entertainment, dannazione, se c'è un significato dietro ben venga ma non è la condizione primaria o determinante. Ah, e anche la partigianeria del digitale vs analogico e/o del dover per forza definire una etichetta. Se piace, se diverte, ripeto se intrattiene.. ben venga tutto!
Com’è nata la tua opera? Quali sono i tuoi piani per essa?
Hikari: Lucretia In Chains è nata in maniera piuttosto atipica: qualche anno fa si parlò di "corvi" in Vaticano, intesi come individui che stavano passando sottobanco, in cambio di denaro, dei documenti riservati. Insomma, una storia mica da ridere. L'idea molto più fantasy di figure che, al contrario, ne difendevano gli interessi e venivano chiamati così per la loro mise da agenti segreti mi piacque e fomentò molto... forse anche troppo :D
Inafune: Lucretia è nata per "gioco", nel senso che da una battuta su un fatto di cronaca (i Corvi del Vaticanleaks) ne è scaturita poi una storia per un fumetto. In ogni volume vorremo avere delle storie che ruotano su un determinato personaggio, una storia che potrebbe anche sembrare autoconclusiva ma che in realtà si legherà alla trama.
Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?
Hikari: Mi piace l'idea di una distopia, una realtà alternativa che trae comunque spunto dalla nostra, un tema spesso abbandonato a favore di ambientazioni a sé stanti (che per inciso, amo ugualmente!). Credo che Lucretia in Chains sia uno di quei titoli che si amano o si odiano, senza vie di mezzo. Insomma, l'Award è anche un modo per testare quanti sono i primi e quanti i secondi :D Senza dire quanto è buono il vino, da oste inviterei a un primo assaggio, in ogni caso!
Inafune: mi piace l'idea che sia una sorta di ucronia di una situazione reale, piuttosto che qualcosa di totalmente fantastico rischiando di scadere nel fantasy no.12312545. Penso possa interessare a chiunque piaccia il mix di sangue, religione, belle ragazze, e ambientazioni inusuali proprio perché vicine a noi.
Parlare di chiesa nel nostro paese è sempre un taboo, innegabile, rimarrete sul tema "dark fantasy" o farete anche qualche critica al mondo ecclesiastico?
Inafune: rimaniamo sul dark fantasy, le critiche semmai ci saranno saranno presenti in bocca ai "cattivi" demoni.. ma in realtà, come in Eymerich di Evangelisti, il punto di vista è quello di un ecclesiastico che combatte il Male con la M maiuscola, per cui è tutto puramente fiction e di parte!
Oltre a Lucretia vi state dedicando anche ad una nuova opera, NymphaeA, ci potete dare qualche informazione in più su di essa?
Hikari: Di mio c'è stata l'idea iniziale ossia: “si potrà fare un majokko dai toni seinen e dark che però non somigli troppo a Madoka Magica?”.
Inafune: l'idea era quella di creare una storia autoconclusiva e la scelta è ricaduta sul genere majokko dandogli sempre quel tocco in più di "seinen" discostandosi però dalla suddetta Madoka Magica con un'ambientazione totalmente differente: stavolta non c'è attinenza con l'odierna attualità ma un "what if" generato dalla domanda : "e se il mondo accelerasse in direzione del modello di città ultra-futuribili come Dubai, senza però alcuna remore etica?".
Inafune sei il fondatore della Kasaobake, raccontaci qualcosa su questa tua esperienza!
Inafune: Kasaobake è nato come progetto editoriale che possa dare spazio a chi vuole narrare una storia.. a fumetti. Per un po' (come in altre imprese in cui sono coinvolto) ho provato a iniziare sotto altri "ombrelli" , passando la metafora del logo che abbiamo scelto, ma come al solito è emersa la voglia di fare in prima persona secondo la propria visione. Ne vorrei approfittare per ringraziare chi la condivide e ha la pazienza di starci accanto!
Com’è lavorare insieme? Ci sono mai problemi?
Inafune: Beh, ce ne sono, inutile negarlo, spesso li causo io perché ragiono totalmente per cavoli miei ma l'importante è risolverli.. più o meno!
Hikari: è un inferno aiutoooo voglio un nuovo sceneggiatoreee!
Ringraziandovi per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: salutate il vostro pubblico!
Hikari: Grazie a voi per l'opportunità, faccio schifo coi saluti, come un po' con tutte le interazioni sociali... quindi ciao pubblico a casa! Grazie ancora e che la Forza sia con voi!
Inafune: Daje e vota Lucy *_*
Clicca qui per leggere l'opera
Link Utili:
Lucretia In Chains (FB)
Lucretia In Chains (sito)
Yuumi's Nerd Life (pagina di Hikari)
Kasaobake (sito)
Kasaobake (FB)
NymphaeA
Scheda Animeclick
Concorrenti Precedenti:
Antithesis
Il Pendolo Rosso
Ranocchiate
Mind Powers
Tutte le news dei partecipanti
Che cos'è l'IICA?
L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).
Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!
I disegni sono davvero ben fatti, in particolare mi sono piaciute molto le scene d'azione e si vede come l'autrice sia molto brava a rendere l'espressività dei personaggi
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