Il Giappone, il luogo dei desideri, quello in cui tutti noi abbiamo sperato di fuggire almeno una volta nella vita. Noi vi offriamo ogni anno l'opportunità di farci un salto con noi nei nostri viaggi (e vista la velocità con cui si esauriscono i posti, non deve essere poi così male), ma... passarci una vita intera? Se per un occhio esterno, sono tutte rose e fiori, un parere interno potrebbe vederla diversamente.
La popolare blogger giapponese Madame Riri ha compilato una lista di 5 motivi principali per cui alcuni Giapponesi decidono di abbandonare definitivamente il loro paese natale per trasferirsi all'estero. Vediamo insieme quindi alcune delle ragioni che si celano dietro a questa scelta!
Ragione 1: La discriminazione può essere troppo pesante da sopportare
Gli intervistati da Madame Riri hanno elencato diversi aspetti di discriminazione che sentono più comuni in Giappone, principalmente bullismo infantile, mobbing e sessismo sul posto di lavoro.
Ragione 2: Meno senso di libertà di essere se stessi
Stili di moda eccessivi e cosplayer di tutti i tipi: tutto si direbbe del Giappone da fuori, ma non che sia un posto dove la libertà personale viene limitata. E invece, la società giapponese è ancora per molti versi strettamente gerarchica e ha delle concrete regole morali- che nonostante a volte paiano non completamente logiche, sono comunque radicate in profondità. Per alcuni Giapponesi, la vita oltreoceano può apparire molto meno rigida.
Ragione 3: Preoccupazione per il futuro dei bambini
Sembra che alcuni genitori giapponesi siano riluttanti all'idea di sottoporre i loro figli ai rigori del sistema scolastico nipponico, che spesso include un enorme numero di sforzi per standardizzare i testi e conformarsi alla mentalità del gruppo.
Ragione 4: Stanchi di lavorare in Giappone
Molte persone che si sono trasferite oltreoceano dal Giappone si ritrovano non più desiderosi o in grado di tornare al rigore e allo stress della vita lavorativa giapponese. Alcuni si sentono smarriti quando considerano come tornare al linguaggio onorifico giapponese e ai pro e contro delle società giapponesi. Diventa ancora più duro per le donne, da cui molto spesso ci si aspetta il ritiro dal mondo del lavoro dopo il matrimonio.
Ragione 5: Troppo abituati a vivere all'estero
Rivivere un nuovo shock culturale, tornando indietro, potrebbe essere piuttosto difficile, soprattutto per persone che hanno passato un sacco di tempo oltreoceano. Le preoccupazioni sul fatto di riuscire a reintegrarsi nella società giapponese sono abbastanza da essere un deterrente per molte persone rispetto al tornare indietro.
Al di là del paese di destinazione, è sempre difficile pensare di fare un grande passo come quello di trasferirsi in una società completamente nuova. Soprattutto in una come quella Giapponese, che ha una tradizione nell'essere sempre stata piuttosto chiusa rispetto all'esterno.
Certo è che l'erba del vicino pare sempre più verde, dipende solo da quale prospettiva si guardi la cosa.
Fonte consultata:
Rocket News 24
La popolare blogger giapponese Madame Riri ha compilato una lista di 5 motivi principali per cui alcuni Giapponesi decidono di abbandonare definitivamente il loro paese natale per trasferirsi all'estero. Vediamo insieme quindi alcune delle ragioni che si celano dietro a questa scelta!
Ragione 1: La discriminazione può essere troppo pesante da sopportare
Gli intervistati da Madame Riri hanno elencato diversi aspetti di discriminazione che sentono più comuni in Giappone, principalmente bullismo infantile, mobbing e sessismo sul posto di lavoro.
"Come bambino in Giappone, ero al centro di bullismo a causa del mio aspetto fisico e anche da adulto subivo bullismo sul posto di lavoro. Quando ho abbandonato il mio impiego e mi sono trasferito all'estero, le discriminazioni basate sul mio aspetto fisico si sono fermate, così ho deciso di studiare fuori dal Giappone per un anno. -Keiko"
"Ho subito molestie sessuali sul posto di lavoro in Giappone, sembrava un ambiente esclusivamente per uomini. -Ebi".
"Ho subito molestie sessuali sul posto di lavoro in Giappone, sembrava un ambiente esclusivamente per uomini. -Ebi".
Ragione 2: Meno senso di libertà di essere se stessi
Stili di moda eccessivi e cosplayer di tutti i tipi: tutto si direbbe del Giappone da fuori, ma non che sia un posto dove la libertà personale viene limitata. E invece, la società giapponese è ancora per molti versi strettamente gerarchica e ha delle concrete regole morali- che nonostante a volte paiano non completamente logiche, sono comunque radicate in profondità. Per alcuni Giapponesi, la vita oltreoceano può apparire molto meno rigida.
"In Giappone, è difficile esprimere diversi punti di vista. Per esempio, nelle scuole giapponesi ci si aspetta che i bambini mangino tutto quello che gli viene fornito nel pranzo scolastico, ma se un bambino non potesse mangiare maiale per questioni religiose? Altri paesi sono molto più flessibili e accomodanti. Questo perchè certe altre culture si basano su società più multietniche che sono più aperte ad accettare le differenze fra le persone. -Ashtmatrikas"
"Sono sempre stato una persona abbastanza individualista, quindi la vita all'estero si adatta meglio a me. Altri paesi hanno meno discriminazione sessuale e gli individui hanno maggiore responsabilità per i loro propri comportamenti. E' bello essere in un luogo dove la vita viene presa un po' meno sul serio. -Fuyuko"
"Sono sempre stato una persona abbastanza individualista, quindi la vita all'estero si adatta meglio a me. Altri paesi hanno meno discriminazione sessuale e gli individui hanno maggiore responsabilità per i loro propri comportamenti. E' bello essere in un luogo dove la vita viene presa un po' meno sul serio. -Fuyuko"
Ragione 3: Preoccupazione per il futuro dei bambini
Sembra che alcuni genitori giapponesi siano riluttanti all'idea di sottoporre i loro figli ai rigori del sistema scolastico nipponico, che spesso include un enorme numero di sforzi per standardizzare i testi e conformarsi alla mentalità del gruppo.
"Vorrei che i miei figli fossero liberi di vivere in un paese adatto a loro. Vorrei crescerli in modo che siano in grado di pensare a loro stessi e questa è la ragione per cui stiamo vivendo all'estero come famiglia.- Ebi"
"Abbiamo lasciato il Giappone per il futuro dei nostri bambini. Dicono che il chiodo che sporge debba essere martellato in Giappone, ma invece io li incoraggio ad esporsi. E' sbagliato mischiare insieme gente pigra e gente motivata. -Chiiko Mama".
"Abbiamo lasciato il Giappone per il futuro dei nostri bambini. Dicono che il chiodo che sporge debba essere martellato in Giappone, ma invece io li incoraggio ad esporsi. E' sbagliato mischiare insieme gente pigra e gente motivata. -Chiiko Mama".
Ragione 4: Stanchi di lavorare in Giappone
Molte persone che si sono trasferite oltreoceano dal Giappone si ritrovano non più desiderosi o in grado di tornare al rigore e allo stress della vita lavorativa giapponese. Alcuni si sentono smarriti quando considerano come tornare al linguaggio onorifico giapponese e ai pro e contro delle società giapponesi. Diventa ancora più duro per le donne, da cui molto spesso ci si aspetta il ritiro dal mondo del lavoro dopo il matrimonio.
“Nel frattempo che riflettevo sul tornare indietro, avevo già passato i trent'anni e non ci sono molte donne che lavorano ancora in Giappone a quell'età. Quindi, se tornassi indietro, non avrei di che sopravvivere. -Zsmpira”
“Sono negli Stati Uniti da 20 anni. In Giappone, una donna con una laurea non è ricercata come qui. Qui, posso guadagnare abbastanza da vivere in una buona condizione. Per questo ho deciso di prendere la residenza permanente. Se tornassi in Giappone probabilmente avrei non poche difficoltà finanziarie.- Chatora".
“Sono negli Stati Uniti da 20 anni. In Giappone, una donna con una laurea non è ricercata come qui. Qui, posso guadagnare abbastanza da vivere in una buona condizione. Per questo ho deciso di prendere la residenza permanente. Se tornassi in Giappone probabilmente avrei non poche difficoltà finanziarie.- Chatora".
Ragione 5: Troppo abituati a vivere all'estero
Rivivere un nuovo shock culturale, tornando indietro, potrebbe essere piuttosto difficile, soprattutto per persone che hanno passato un sacco di tempo oltreoceano. Le preoccupazioni sul fatto di riuscire a reintegrarsi nella società giapponese sono abbastanza da essere un deterrente per molte persone rispetto al tornare indietro.
"Sarebbe uno sforzo troppo grande tornare indietro e ricominciare tutto da capo. La vita è piuttosto confortevole qui e ormai mi sono abituato a come vanno le cose. Non mi vedrai a tornare indietro in Giappone, a meno di circostanza che mi costringano a farlo.– Kinugoshipeachy”
Al di là del paese di destinazione, è sempre difficile pensare di fare un grande passo come quello di trasferirsi in una società completamente nuova. Soprattutto in una come quella Giapponese, che ha una tradizione nell'essere sempre stata piuttosto chiusa rispetto all'esterno.
Certo è che l'erba del vicino pare sempre più verde, dipende solo da quale prospettiva si guardi la cosa.
Fonte consultata:
Rocket News 24
Questo articolo mi ha un po' scioccata perchè io adoro la storia e la cultura di questo paese e la rispetto molto.
Mi viene fortemente da ridere (e da piangere), quando vedo persone che difendono a priori il Giappone per passione o interessi personali... (ne conosco una del mio stesso comune di origine)
Il Giappone è un paese fortemente maschilista, dove la donna ha meno diritti di un uomo, dove un lavoro part time ha 8 ore, dove la cosa più importante è non disturbare il prossimo (non importa quello che sta facendo), dove se non sei Giapponese, sei un cittadino di serie B... Il nostro paese ha tante cose negative, che al Giappone mancano, però sappiate bene che anche da loro non è il paradiso. Io lo dico sempre: Un conto è giudicare il Giappone con l'occhio dell'appassionato, e un conto è vivere dentro la sua pressante società. Come dice l'articolo: "l'erba del vicino pare sempre più verde."
Sì, il Giappone avrà anche diversi difetti, ma anche un sacco di pregi che sono sottovalutati dagli stessi giapponesi.
Già nei manga/anime le relazioni interpersonali tra i giapponesi é veramente diversa dalla nostra, quasi inesistente a paragone con gli adolescenti europei e quelli del sol levante.
Così come fa strano leggere di persone che si chiamano vecchi a 27 anni.
Per non parlare delle donne che sembrano superwoman solo perché lavorano quasi a 30 e sono single, mentre però cercano marito perché vecchie zitellone.
Non potrei vivere in Giappone, per carità se mi regalassero un viaggio da 6 mesi/un anno schifo non mi farebbe....
La cosa che mi fa sempre sorridere sono i commenti che parlano dei fantomatici fan del Giappone e della loro convinzione di una cultura perfetta, fan probabilmente paragonabili in numero ai famosissimi pinguini africani XD
Come dimostrano le varie esperienze degli intervistati, in un paese con una tale chiusura io non riuscirei a viverci, essendo poi donna sarebbe ancora più difficile.
Non trovo così strano il fatto che ci siano giapponesi disposti a mollare tutto per andare a "godersi" la vita altrove...
Come tutti i popoli hanno anche i loro difetti, alcuni estremi che rasentano la perversione, anche da loro c'è la mafia, l'insopportabile pressione lavorativa, etc.
In Giappone non potrei mai viverci soprattutto perchè non avrei proprio testa di imparare tutta la loro cultura compresa la lingua difficilissima ma ho sempre desiderato che qui in Italia prendessimo solo il meglio da loro, che ci ispirassimo a certe eccellenze prerogative del Sol Levante.
Trovo poi la metafora del chiodo agghiacciante
Inoltre se noi abbiamo la mafia, loro hanno la yakuza, l'incidente di Fukushima ha scoperto gli altarini della gestione nipponica del nucleare, e la loro società è caratterizzata da un carrierismo e un perfezionismo sul lavoro che spesso diventano eccessivi, provocando un enorme stress che è tra i motivi per cui il Giappone è una nazione con un indice di suicidi tra i più alti.
Una volta uno ci sarebbe andato a vivere per potersi vedere tutti i manga e gli anime che qui nona rrivavano o per comprare i gadget che venevano solo lì.
Adeso è tutto a portata di mano grazie a internet, quindi a che pro andare a vivere in un paese dalla vita cara ( a Tokyo gli affitti sono i più alti del Mondo) e dalle regole sociali rigidissime ?
Il 2 credo sia invece più legato alla società nipponica.
Per il resto Franzelion ha sintetizzato benissimo.
@Pippov il giappone è molto più di leggere manga, guardare anime e comprare actionfig.
Con i suoi pregi e difetti naturalmente.
Come già tanti hanno detto nei commenti sopra, il Giappone, ovviamente, non è un paese perfetto.
Non sapevo che le donne venissero discriminate ancora così tanto sul lavoro, incredibile. Questo spiega il perché in molti anime le mamme siano sempre a casa a chiedere ai figli cosa vogliono per cena...
Detto ciò, un bel viaggetto in Giappone, prima o poi, non me lo toglie nessuno!
il punto 2 non mi sorprende... forse conferma il fatto che i giapponessi non osno capaci di decidere da soli... anche se più che un difetto... questo è un grosso pericolo...
Più di una volta, tra l'altro, ho bollato degli anime come prodotti di propaganda, il cui fine, cioè, era quello di conformare l'individuo alla mentalità del gruppo. Era troppo evidente.
Ma riconoscere tutto questo porta al ridimensionamento della passione per il Giappone e per la sua cultura? Assolutamente no. Capirne i difetti, invece, ci permette di capire davvero di cosa stiamo parlando e interpretare meglio un popolo e le sue tradizioni. Ma fissarsi su un modello inesistente ed utopistico è un po' come voler continuare a credere a Babbo Natale.
Scusate, ma solo a me viene un po' da sorridere quando vedo questo genere di commenti? Quanti tra coloro che sono realmente appassionati di Giappone, pensano che sia un Paese perfetto? In che senso poi, perfetto? Neanche dai manga emerge un Paese perfetto, in cui tutti vivono felicemente, anzi. Certo, dipende dal tipo di manga. Ma le produzioni degli ultimi anni hanno spesso messo in evidenza l'alienazione dell'individuo verso una società troppo opprimente. Il protagonista tipo di moltissimi manga è un soggetto timido, introverso, ansioso, sfiduciato, apatico e sofferente, che si cerca di destreggiare a fatica tra scuola e/o lavoretti part-time che gli danno poca soddisfazione, ed una vita sociale inappagante e/o inesistente.
Infatti. Io sono Italiana, ma la società italiana mi "ammazza" letteralmente. Vorrei un contesto molto più rigoroso, conforme alla mia persona. Ringrazio l'Italia per l'esaurimento nervoso multiplo. Ci si può sentire oppressi anche dal lassismo imperante di una società.
Cambiare tutto per non cambiare nulla ovvero..l'anima del tradizionalismo modernista.
"Quanti tra coloro che sono realmente appassionati di Giappone, pensano che sia un Paese perfetto?".
In tanti. Basta fare un giro in rete (non necessariamente qui dentro) per capirlo. Ci sono persone che difenderebbero a spada tratta qualsiasi cosa venga da lì senza alcuno spirito critico. Qualcuno ha addirittura proposto di mettere la bandiera del Giappone sulla propria foto facebook dopo il servizio della Toffa. Ma come le persone anche i paesi hanno pregi e difetti e vanno prese per come sono non per come le vorremmo.
"Ma le produzioni degli ultimi anni hanno spesso messo in evidenza l'alienazione dell'individuo verso una società troppo opprimente."
Certo ce ne sono. Ma i prodotti di propaganda sono molti di più. Frasi come "Lavorare (o studiare) è divertente", "Devo impegnarmi di più (dopo 24 ore di lavoro)" sono presenti un po' ovunque. Ed in una società del genere non va bene e questo, purtroppo, si sa.
Personalmente io conosco il Giappone attraverso gli anime e i manga oltre che per ricerche fatte per soddisfare qualche curiosità; non ci sono mai stato personalmente. Mi ritengo, perciò, un conoscitore di anime ma non un conoscitore del Giappone. In genere i miei commenti si limitano su quello che conosco e se qualcuno mi dimostra che sbaglio in un giudizio ben venga. E, a dimostrazione di ciò, ho ribattuto alla tua risposta solo sulla parte relativa agli anime.
Navigando su internet, invece, si assiste ad una marea di esagerazioni, da un lato e dall'altro; e dato che io non credo "agli assoluti" mi fa storcere il naso sia il leggere una cosa acriticamente "a favore" sia il leggere il suo opposto.
Qui infatti bisogna specificare. I veri appassionati sanno che il Giappone non è tutto rosa e fiori, ma quelli che pensano di essere appassionati quando in realtà non lo sono, lo considerano come il paese dei balocchi. Mi riferisco soprattutto a quelle persone che si definiscono fan solamente perchè leggono/guardano alcune delle serie più conosciute (One piece, Fairy tail, Detective Conan, Naruto ecc.). Conosco persone che si alterano non appena osi parlare di qualche difetto del Giappone e su internet la situazione è addirittura peggiore, soprattutto su Facebook. Quando ancora frequentavo facebook c'erano un sacco di pagine dedicate a anime e manga, tutte piene di utenti che lodavano il Giappone come se fosse la terra promessa e pronti a insultare chiunque osasse contraddirli. Talvolta le discussioni nascevano anche per le questioni più insulse, per esempio quando qualcuno provava a chiamare i manga con il termine fumetto...
Ma anche così, non comprendo l'accanimento nei confronti di queste persone. Col tempo, supereranno questa fase, e si avranno due possibili sviluppi: o si stuferanno di Giappone e manga, oppure crescendo, svilupperanno un interesse più maturo ed onnicomprensivo.
Sono ben più fastidiosi ma soprattutto incomprensibili a mio avviso i "professori" che cercano di spiegare a questi ragazzi "il vero Giappone", mettendosi su una cattedra che non gli spetta, insultandoli con nomignoli, e sparando nel 99% dei casi cavolate che non si possono sentire sul Paese del Sol Levante.
Nessuno si è mai accanito con fervore contro i milioni di italiani che coltivano il loro American Dream, oppure che sognano l'Inghilterra.
Non sono stati creati nomignoli spregiativi come Ameriminc**a oppure Anglominc**a.
Ad uno che sogna l'America, non si è soliti rispondere "ma sei scemo? sono tutti pazzi armati". Se un povero cristo dice di amare il Giappone, arriva subito il saputello di turno col suo "ma tu non lo conosci, non sai che ha un alto tasso di suicidi, che nei treni ci sono stupri di massa - falsità enorme ormai spacciata per verità sempre con più frequenza - che i giapponesi vivono solo per il lavoro, etc."
Ci sarebbe davvero da ragionare sul perché l'esterofilia verso altri Paesi Occidentali sia molto più comunemente accettata, e non abbia generato tanta rabbia e desiderio di "riportare sulla retta via" i poveri malcapitati che vivono un po' ingenuamente una passione come un'altra.
Sul perchè non ci siano gli americaminc la spiegazione è semplice: l'uomo, per sua natura diffida di ciò che è lontano o che non conosce o che non capisce. Gli americani nel dopoguerra hanno esportato il loro stile di vita all'europa (anzi ancora lo fannoin altre parti del mondo ma sono accolti malissimo) per cui il loro modo di ragionare è ormai più simile al nostro. Guarda l'effetto che musica e cinema hanno avuto in tutti questi anni sul nostro stile di vita e capirai cosa intendo.
Però qui il discorso è diverso: se vogliamo parlare degli americani ti dirò cosa ne penso e non sono cose belle. Ma qui parliamo del Giappone e senza fare paragoni con altri. Non diciamo il Giappone è migliore o peggiore, diciamo il Giappone ha questi difetti e, talvolta, sono davvero preoccupanti. Alcuni di questi sono giunti fino a noi: i manga con le immagini dei bambini sono disponibili in rete per cui posso dire di essere sicuro che esistano e che sono un aborto. E non puoi usare come giustificazione il fatto che accade ovunque: la cosa va condannata e basta indipendentemente da chi e da quanti commettano lo stesso schifo.
Ma da qui a passare a dire che il Giappone fa schifo, che sono tutti pedofili, ecc ecc ce ne corre e sono il frutto di disinformazione da parte di chi ama generalizzare e semplificare concetti complessi per motivi di share. Ma se viviamo in un paese in cui la libertà d'informazione è pari a quella del Gabon, di cosa ti meravigli? Devi solo spegnere la tv e cercare di informarti sulle cose usando la testa.
A parte questo, quella del titolo è una cosa che mi sono sempre chiesta, perché credo che malgrado la mia spasmodica passione per questo Paese, molto probabilmente non riuscirei a viverci, e ancora meno se ci fossi nata... credo. I punti numero 2, 3 e 4 dell'elenco rafforzano questa mia convinzione, anche se non mi fanno amare di meno il Giappone per tutto ciò che è e che non è, anche nei suoi aspetti decisamente meno gratificanti dal punto di vista umano.
Come i Italia,o America,ecc...
Eh, ma infatti, il Giappone è a noi che appare come il paese dei balocchi, ma questo perché conosciamo e siamo attratti più da alcuni dei suoi aspetti, gli anime, i Manga, i programmi demenziali, il cibo, la moda, il cosplay, senza considerare che sono appunto solo alcuni aspetti che caratterizzano questo Paese, fatto tuttavia da molti controsensi. Ed è proprio per quello, anzi, che la gente vuole evadere dalla dura realtà rifugiandosi in anime e Manga, vestendosi in maniera bizzarra ecc., perché se no? Non credo d'altronde sia il massimo vivere in un Paese in cui la filosofia sia quella del "martellare rimettendo in riga con gli altri il chiodo che sporge"... Ok, le mele marce vanno raddrizzate, ma il diverso in bene non va temuto, va lasciato libero di esprimersi, secondo me. Per come sono io, che odio le costrizioni e sono molto spirito libero, non credo che potrei mai abitare in una società simile, per quanto l'ordine, l'organizzazione e la puntualità siano qualità che apprezzo e stimo e che cerco di avere anch'io... Considerando poi che sono una donna avrei ancora meno possibilità lì, ancora più obblighi e meno diritti... Comunque ecco perché i Giapponesi che vengono qui in Italia si trovano così bene, nonostante rimangano un po' spiazzati dal poco senso dell'ordine e dell'organizzazione: perché si sentono più liberi, sia nel modo di esprimersi sia di porsi, sia di parlare sia di comportarsi, e infatti dopo un po' che vivono qua sono già più aperti, chiacchieroni e allegri, buono buono, abbiamo una buona influenza. u.u
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