Domenica 10 gennaio, durante l'evento Mangames svoltosi a Taranto, AnimeClick.it ha avuto il piacere di intervistare i Nirkiop, famosi youtuber italiani, con esperienze anche nel mondo del cinema, che hanno da poco pubblicato un loro fumetto. Vi lasciamo al video dell'intervista e alla relativa trascrizione.
 


AnimeClick.it: Salve amici di AnimeClick.it, siamo qui con una parte dei Nirkiop, Nicola e Gabriele, che molto gentilmente ci hanno concesso questa intervista qui al Mangames. Vorremmo parlare del vostro fumetto che avete presentato ormai qualche tempo fa e che riproponete qui al Mangames. Voi siete conosciuti per essere dei famosissimi youtuber che hanno superato i 500.000 iscritti, avete fatto anche film, anche una parte nel film “Belli di papà” con Diego Abatantuono. Come mai questa scelta di passare al fumetto?

Nicola: Perché c’è stata la possibilità… Noi veniamo sempre nelle fiere dei fumetti in giro per l’Italia, anche perché invitano gli youtuber, quindi andiamo a portare magari uno sketch o a presentare qualcosa e solitamente presentiamo dei cortometraggi. Abbiamo creato questo corto che si chiama “I wanna die”, che è la storia di un ragazzo rimasto solo durante un’epidemia zombie non perché abbia delle qualità particolari o perché è immune alla malattia, ma solamente perché è deficiente e quindi gli zombie non riconoscendo in lui un cervello, non lo mangiano. E quindi è la storia di questo ragazzo che tenta disperatamente di morire perché è solo e non vuole fare nulla. Dopo questo cortometraggio una casa editrice, la “Shockdom” ci ha proposto di trasportare il corto in un fumetto. Non siamo fumettisti, non siamo autori di fumetti, e non vogliamo rubare la scena e il lavoro a nessuno che è degno e ha studiato per far questo. Conoscevamo un ragazzo che si chiama Francesco Macrì, che è il disegnatore del fumetto ed è in gamba ed è di Taranto, e abbiamo voluto valorizzare il suo tratto e il suo lavoro e abbiamo provato a fare questo esperimento, che non è quello che vogliamo fare da grandi. Da piccoli leggevamo fumetti, ed entrare in edicola e vedere il fumetto sotto “Dylan dog” e “Rat-man” è un’esperienza in più da raccontare ai nipoti…

AC: Voi siete anche fan di anime e manga, abbiamo visto che avete fatto anche un video parodia sul genere. Quali sono i vostri anime e manga preferiti?

Gabriele: Ti parlo dei miei, io leggo molto “One Piece”, “Fairy Tail”, “Rat-man” anche se è italiano, e “L’attacco dei giganti” mi è piaciuto molto.

Nicola: Escludendo gli italiani, ho apprezzato un sacco “L’emblema di roto” che ho recuperato con la perfect edition. Poi “Dragon ball”, mentre come anime sto guardando “One punch man” che mi è piaciuto molto. Poi anche qualcosa di più vecchio come “Gigi la trottola”, “Doraemon”, “La principessa zaffiro”, “L’uomo tigre”, “Conan il ragazzo del futuro” che non se lo fila nessuno… Siamo un po’ old school.

AC: Siamo qui in questa fiera dove ci sono tantissimi cosplayer. Avete mai pensato di fare cosplay?

Gabriele: Un po’ sì, ci è balenata l’idea di farlo, anche se adesso non me la sentirei di farlo, ormai sono grande, invece da più piccolo mi veniva voglia di farlo e volere un vestito tutto mio… A parte che ora non ho il tempo per fare un cosplay, quindi comprarlo e indossarlo non avrebbe lo stesso effetto.

Nicola: Non è che chi è adulto non può farlo, è solo che non ti attira più farlo… C’è questa idea che durante le grandi fiere ti fermano per fare le foto e quindi guardare la fiera è diventato quasi impossibile, è una cosa bella ovviamente. Solitamente indossiamo delle maschere per non farci riconoscere, quindi tecnicamente è un cosplay (ride). Anche se ormai li abbiamo buttati, solitamente lui faceva Hulk e io facevo Saw l’enigmista, quindi tecnicamente sì, abbiamo fatto cosplay, per fuggire, ma l’abbiamo fatto… La cosa bella era quando ci facevano le foto perché gli piaceva la maschera (ride).

AC: Nel vostro percorso siete partiti da Youtube per poi arrivare al cinema. Che consigli vi sentite di dare ai giovani che vorrebbero ripercorrere i vostri passi?

Gabriele: Se vogliono fare più o meno lo stesso percorso che abbiamo fatto noi, innanzitutto siamo partiti con un solo obbiettivo: divertirci attraverso il web, inseguire un sogno, e fare qualcosa che ci piace. Te lo dico schiettamente, secondo me chi si affaccia adesso al mondo di Youtube è perché vuole fare lo youtuber, ma in realtà è molto limitativa come cosa. Noi abbiamo l’obbiettivo di voler fare un film, un giorno, totalmente nostro, e di voler fare dei contenuti nei quali traspare il nostro messaggio, quello che vogliamo comunicare, in modo tale da trasmettere a chi guarda un’emozione. Questo è il succo dei Nirkiop. Quello che mi sento di consigliare è che se avete un sogno, anche se non riguarda il mondo di Youtube, perseguitelo. Se poi magari Youtube può aiutare a raggiungere quell’obbiettivo, ben venga. Altrimenti se lo fate tanto per fare, non lo fate.

Nicola: Consiglio è una parola grossa, forse abbiamo bisogno noi di consigli… Però come ha detto giustamente Gabriele, adesso è diventata una rincorsa al voler fare lo youtuber, prima da grande si voleva fare il calciatore, l’astronauta, ora si vuol fare lo youtuber. Ci sono dei falsi miti dietro questo mondo, che parlano di soldi, monetizzazione… Certamente con il giusto impegno, serialità, e professionalità diventa un lavoro perché le aziende si affacciano a te, puoi fare dei brand content, dei product placement, e puoi arrivare a guadagnare. Da qui ad avere uno stipendio fisso però, no. Per noi il passaggio da Youtube al cinema è quello che fin da piccoli volevamo… Quando ci chiedevano cosa volevamo fare non abbiamo mai risposto: “la tv”, abbiamo sempre detto di voler fare cinema. Se poi fare la tv è il percorso giusto per arrivare in maniera degna al cinema e portare tanta gente in sala, ben venga la tv o altro. Consigli, come ha detto Gabriele, bisogna crederci. E avere qualcosa da dire, perché nel momento stesso che ci accorgiamo che non abbiamo più niente da dire o che gli stessi video che facciamo non ci fanno più ridere, forse è bene dire che ci abbiamo provato e troveremo altre strade. Perché facendo questo mestiere ormai da tre anni in maniera professionale, si sono aperti sbocchi per tutti, chi per sceneggiatura, chi per scenografia, chi per attorato, quindi ora è bello anche fare qualche percorso singolo, l’importante è poi rimanere sempre un gruppo. Perché Piero, Mirko, e Anna, avranno sicuramente più possibilità come attori di me e Gabriele. Gabriele ha il sogno di fare lo scenografo, io di fare il regista… Chissà se un giorno ognuno di noi prenderà una strada diversa poi sarebbe bello che ogni volta si fa un progetto singolo, tornare sempre un gruppo, che è un po’ quello che manca in tv e al cinema, perché quando arrivano i famigerati soldini il gruppo tende a rompersi… Noi fortunatamente siamo seguiti da persone che ci stanno aiutando a restare compatti e a credere che il gruppo è la risorsa più importante, perché noi siamo cinque persone che prendono tipi di pubblico diversi. C’è chi piace più alle ragazze, chi ai ragazzini, chi alle donne che non si credono belle… Prendiamo cinque settori diversi che poi formano il nostro pubblico. Magari se Gabriele su aprisse un canale da solo non avrebbe lo stesso successo che può avere con i Nirkiop, stessa cosa io…

AC: Tornando al vostro fumetto, abbiamo detto che i disegni sono di Francesco Macrì, mentre la sceneggiatura è la tua Nicola, hai avuto qualche influenza da qualche altro fumetto o film?

Tecnicamente ho rubato, nel senso che non sapevo minimamente come si scrivesse un fumetto. Prima di scrivere il fumetto ho passato 15-20 giorni a tentare di capire come si scrivono le sceneggiature, quindi sono andato su blog di sceneggiatori di fumetti, ho guardato letto fumetti, guardato anime, e ho capito come si poteva impostare una pagina. Diciamo che fondamentalmente per le inquadrature mi sono ispirato a “Dylan dog”, perché lo amo, è più cinematografico, e mi piace. Per la composizione delle tavole ho voluto fare un omaggio ad Ortolani, che mi piace da impazzire… Non sono degno neanche di allacciargli le scarpe, ma magari qualcuno che l’ha letto ha detto che ho preso quel buono di Ortolani, e a me fa piacere.

AC: Concludiamo con i vostri progetti futuri, avete qualcosa in programma?

Gabriele: Più di una, effettivamente. Dovrebbero partire dei contenuti seriali su Facebook più di una volta alla settimana e si chiamerà “Come quando”. Molto sullo stile de “I Griffin”, nel senso che siamo seduti sul divano e nello sketch si parla di “come quando” ti ha lasciato la ragazza, ecc. Su Youtube invece partiranno diversi progetti che non abbiamo ancora ben ideato, comunque il primo dovrebbe essere sulla friendzone, sul fidanzamento, e poi in realtà abbiamo un grosso progetto che è sempre il film che pian piano si sta evolvendo e che andremo a fare, si spera, entro quest’anno. Poi continueremo il fumetto, tra un paio di mesi uscirà il prossimo numero, ma è un progetto a parte.

Nicola: Diciamo che il progetto più importante è il film, la sceneggiatura è già pronta, stiamo aspettando l’ok dalla casa di produzione che per scaramanzia ancora non riveliamo, però entro il 2016 si potrà vedere al cinema, così ci hanno detto (ride). E’ una storia molto reale, nulla di incredibile, giochiamo sugli stereotipi della realtà.

AC: Bene, allora ringraziamo i Nirkiop per questa intervista e un saluto a tutti gli amici di AnimeClick.it!