Ogni anno l'AJA (Association of Japanese Animations) pubblica un riepilogo sulla situazione economica dell'animazione giapponese. Tra i vari aspetti indagati vi è anche una panoramica sulle esportazioni di anime al di fuori del Giappone, con una classifica delle nazioni che hanno acquistato il maggior numero di licenze.
Vi riportiamo di seguito la classifica per quanto riguarda gli anime del 2014 (basata sul riepilogo giapponese del 2015), confrontando i dati con quelli del 2013 (basata sul riepilogo inglese del 2014). I dati relativi al 2015 saranno pubblicati col riepilogo di quest'anno, tra diversi mesi.
Il 2014 ha visto un'Italia in crescita, prima tra i paesi europei e terza tra i non asiatici, con un incremento di ben 15 titoli rispetto al 2013. Il riepilogo si basa sul numero di contratti firmati, quindi vengono probabilmente inclusi sia i passaggi televisivi che quelli in streaming ufficiale, oltre che le pubblicazioni in home video.
Di seguito vi riportiamo anche la divisione per aree geografiche, con l'Asia che, ovviamente, la fa da padrone.
Fonti consultate:
- AJA - Report on Japanese Animation Industry 2015 (versione giapponese)
- AJA - Report on Japanese Animation Industry 2014 (versione inglese)
Vi riportiamo di seguito la classifica per quanto riguarda gli anime del 2014 (basata sul riepilogo giapponese del 2015), confrontando i dati con quelli del 2013 (basata sul riepilogo inglese del 2014). I dati relativi al 2015 saranno pubblicati col riepilogo di quest'anno, tra diversi mesi.
# | NAZIONE | 2014 | 2013 |
---|---|---|---|
1 | Corea del Sud | 78 | 90 |
1 | U.S.A. | 78 | 73 |
3 | Taiwan | 76 | 81 |
4 | Cina | 64 | 50 |
5 | Canada | 57 | 62 |
6 | Tailandia | 54 | 54 |
7 | Italia | 50 | 35 |
8 | Australia | 41 | 31 |
9 | Nuova Zelandia | 39 | 19 |
10 | Hong Kong | 33 | 44 |
11 | Francia | 29 | 19 |
12 | Regno Unito | 25 | 14 |
13 | Spagna | 18 | 7 |
13 | Macao | 18 | 16 |
15 | Singapore | 16 | 14 |
16 | Malesia | 13 | 17 |
17 | Filippine | 12 | 15 |
17 | Indonesia | 12 | 7 |
19 | Germania | 11 | 10 |
20 | India | 7 | 6 |
21 | Svizzera | 6 | - |
21 | Vietnam | 6 | 1 |
23 | Portogallo | 5 | 3 |
23 | Irlanda | 5 | 1 |
25 | Cambogia | 4 | - |
25 | Austria | 4 | - |
25 | Andorra | 4 | 3 |
28 | Ghana | 3 | - |
28 | Brunei | 3 | 8 |
30 | Russia | 2 | 8 |
30 | Sudafrica | 2 | 1 |
32 | 15 nazioni a parimerito | 1 | - |
TOTALE | 790 | 715 |
Il 2014 ha visto un'Italia in crescita, prima tra i paesi europei e terza tra i non asiatici, con un incremento di ben 15 titoli rispetto al 2013. Il riepilogo si basa sul numero di contratti firmati, quindi vengono probabilmente inclusi sia i passaggi televisivi che quelli in streaming ufficiale, oltre che le pubblicazioni in home video.
Di seguito vi riportiamo anche la divisione per aree geografiche, con l'Asia che, ovviamente, la fa da padrone.
# | NAZIONE | 2014 | 2013 |
---|---|---|---|
1 | Asia | 50,3% | 56,4% |
2 | Europa | 20,8% | 12,9% |
3 | Nord America | 17,1% | 18,9% |
4 | Oceania | 10,1% | 7% |
5 | Africa | 0,8% | 0,1% |
6 | Sud America | 0,6% | 3,1% |
7 | Europa dell'Est | 0,4% | 1,7% |
8 | Medio Oriente | 0,0% | 0,0% |
Fonti consultate:
- AJA - Report on Japanese Animation Industry 2015 (versione giapponese)
- AJA - Report on Japanese Animation Industry 2014 (versione inglese)
Esiste anche un report per i manga?
Mi stupisce invece la Francia, soprattutto perchè a quanto mi sembra di aver capito il loro mercato manga è più redditizio e ricco del nostro - credevo le cose fossero collegate, ma evidentemente i francesi non la pensano così
Negli anni 70-80 saremo stati primi , secondi la Francia , terza la Spagna mentre gli Stati Uniti agli ultimi posti visto che importavano pochissimo.
No... perche'... in Germania, Inghilterra e Francia esce l'impossibile in blu-ray... e da noi il nulla cosmico.
PERCHE'?
No... perche'... in Germania, Inghilterra e Francia esce l'impossibile in blu-ray... e da noi il nulla cosmico.
PERCHE'?
Perche quello che conta in italia è comprare le licenze per impedire che altre società straniere (come Netflix ad esempio -___- ) possano entrare da noi e sottrarre loro il mercato.
A quanto pare bisogna accontentarsi dello streaming e simulcast in Italia.
Ovviamente oggi si è toccato il fondo visto che non v'è più traccia nemmeno di quelle repliche infinte e i pochi classici riproposti sono quei 4 titoli in croce di mamma media$et ad orari del piffero o peggio utilizzati come tappabuchi di un palinsesto deperito (Lupin e Dragonball ne sono i massimi esponenti a tal riguardo).
Comunque anch'io sono sorpresa che la nostra posizione sia cosi' in alto, tenuto conto che la TV trasmette cosi' pochi anime. Evidentemente l'offerta web fa la differenza.
Il nostro problema, a mio parere, non è il fatto di non ottenere licenze per anime, ma di metterli troppo raramente in formato home video
La Corea del Sud al primo posto non mi sorprende, mentre non si può dire lo stesso per Tailandia e Taiwan
Ma sottrarre cosa? Se le nostre case di distribuzione stanno con le pezze al culo la colpa è di Netflix? Ma ancora grazie che esiste un canale che per pochi spicci offre un catalogo vastissimo er in costante crescita.
Piuttosto non mi aspettavo la Corea prima o_O
Ma sottrarre cosa?
Acquisire licenze di serie anime e metterle in un cassetto è un'usanza che in italia si utilizza da molti anni. Possiedo ancora molti dvd (come quelli della Shin Vision) con trailer di titoli comprati da poco che non sono mai stati pubblicati in Bluray/dvd, impedendo cosi a noi appassionati di poter visionare quelle serie....
Oggi la situazione non è cambiata molto. L'unica differenza e che se prima facevano la guerra fra loro oggi la fanno ANCHE con le aziende straniere che hanno molti più soldi e risorse..
@Fma35
Se le nostre case di distribuzione stanno con le pezze al culo la colpa è di Netflix?
Scusa ma non ho capito cosa vuoi dire. Per me Netflix potrebbe tranquillamente COMPRARSI quelle che tu chiami "Case di Distribuzione" e questo sarebbe un grosso vantaggio per noi consumatori. E magari potremmo avere in Bluray quelle serie che vengono censurate su i canali streaming a cui tu ti riferisci.
Io ODIO LA CENSURA e non accetto l'idea di non poter ottenere un anime "non censurato" solo perche in italia comprano diritti di serie che non vengono MAI pubblicati in BLURAY, solo perche non hanno soldi per farlo. Ad esempio:
FATE/STAYNIGHT ha più di un'ora aggiuntiva nella versione BLURAY PERCHE DIAVOLO NON POSSO VEDERLA IN ITALIA !!!!!!! ???
Terraforming: è pieno di censure per la violenza che in bluray non esistono.
Highschool dxd born: Possiede nella versione Bluray decine di minuti aggiuntivi che in streaming non esistono.
Se aziende straniere come Netflix (ma ce ne sono altre) riuscissero ad entrare nel nostro mercato, magari con il supporto delle aziende storiche, potrebbero trovare il modo per offrire a noi appassionati/clienti un servizio più completo che potrebbe sodisfare le esigenze di tutti.
Dagli anni settanta le case produttrice giapponesi si sono sempre appoggiate alla corea quindi mi sembra più che normale che anche in quel paese ci sia una forte prevalenza di anime, visto che molti di essi ci hanno partecipato anche loro XD
Per il resto, la situazione a me va bene così, ormai sono anni che ho perso interesse nel mercato home video (i quasi 200 DVD che ho comprato in passato sono tutti chiusi in un armadio che non apro quasi mai, in pratica è come se non li possedessi) dato che il mio interesse primario è vederli, gli anime, non collezionarli.
Certo, se aumentasse il numero di titoli in TV mi farebbe piacere, è sempre il migliori entry point per futuri nuovi appassionati.
E certo, e per quale motivo un'azienda che punta sulla trasmissione in streaming dovrebbe comprare aziende straniere che trattano tutt'altro?
Per quanto riguarda i paesi, sono stupita per:
Corea del Sud: in effetti, a leggere i commenti sopra, mi e' tornata in mente una vecchia notizia sugli studi d'animazione giapponesi che dislocano il lavoro in Corea e Cina per questione di costi...magari cio' comporta una licenza dei prodotti anche in questo paese.
Tailandia: Non pensavo che importassero cosi' tanti anime, ma anche qui bisognerebbe vedere se si tratta di simulcast o prodotti fisici.
Hong Kong: Pensavo fossero davanti a noi, a dire il vero, perche' per esperienza personale so che di fan di manga e anime ne e' piena.
Mentre non mi stupisco per:
Cina: stesse ragioni della Corea, oltre a vantare il pubblico e serbatoio di fan piu' grande al mondo.
Taiwan: chi ci va si e' accorgera' che e' quasi una sorta di "secondo giappone", tanti sono i negozi, prodotti, riviste e scritte giapponesi visibili dappertutto! E aggiungo che Taiwan deve avere probabilmente il numero maggiore di manga licenziati al mondo, ci si trova praticamente di tutto *__*
A questo proposito sarebbe interessante vedere una classifica di licenze manga, anche in questo senso l'Italia non e' messa male (anche se forse in Francia ne hanno un filo di piu').
inoltre sarei curioso di sapere quanti anime vengono prodotti in un anno in Giappone!
Personalmente, ormai, vedere un anime in italiano non mi attira per niente, e l'home video , che piaccia o no, è destinato a scomparire, non solo per quanto riguarda gli anime (basta vedere il trend mondiale di vendite dei BD e DVD), o al massimo diventare un po' come il mercato dei vinili, solo per pochi accaniti appassionati e magari un po' nostalgici.
va beh, probabilmente è un pregiudizio il mio ma sarei stato piu felice se prima di noi ci fossero stati Francia, Spagna, Hong Kong e Macao
boh si vede che la censura e il ritardo nel fenomeno o, nel caso di Hong Kong e Macao la vicinanza con la cultura del levante non incidono piu di tanto sull'effettiva importazione
E certo, e per quale motivo un'azienda che punta sulla trasmissione in streaming dovrebbe comprare aziende straniere che trattano tutt'altro?
Perche netflix oltre a trasmettere serie in streaming le produce e le vende. (Prova a usare google e cerca "dvd netlix") ora immagina se netflix si comprasse la yamato e la dynit con tutti i loro titoli, secondo te cosa potrebbe mai succedere ???
Bhe io credo che semplice ci sarebbero più Bluray/dvd e streaming per tutti.
Comunque la Dynit sta gia collaborando con netflix e alcuni titoli sono sul loro catalogo.
Bhe io credo che semplice ci sarebbero più Bluray/dvd e streaming per tutti."
Le produce ma non si occupa del supporto fisico, le sue serie vanno solo in streaming (poi sicuramente le daranno in licenza a delle case distributive). Netflix non è una casa di distribuzione e non vedo perché debba diventarlo. Facile dire "copra questo compra quello " un'acquisizione comporta la spesa di parecchi milioni e non è detto che non ci siano delle perdite (anzi).
Non penso che l'home video sparirà mai, come non sono scomparsi i videogiochi su disco/cartuccia nonostante Steam e come non sono spariti i fumetti/libri su carta nonostante gli e-reader, che anzi sono in crisi. Saranno cose ingombranti ma se le ami, una volta che provi a sfogliarle/toccarle/avviarle non puoi più farne a meno
E che vuol dire?
Tutto e niente.
Per farvi capire, su molti siti di streaming ci sono licenze di anime vecchi come il cucco, tipo Cowboy Bepop, Trigun, Death Note ecc.... tutta roba vista e stravista, ma che sono cmq licenze.
Idem con la tv, dove vediamo sempre le stesse cose.
Alal fine se si guardano le vere novità tra le licenze, sono poche, pochissime
Quelle doppiate, ancora meno.
Condivido:
Corea del Sud, Cina, Taiwan, Hong Kong, sono Paesi che hanno subito negli anni un'enorme influenza culturale in ambito pop da parte del Giappone, anche se questo avveniva spesso con l'arrivo di opere di qualsiasi tipo - dai fumetti alla musica - per vie illegali (in Corea del Sud i prodotti culturali giapponesi sono stati bannati fino alla fine degli anni 90). Questi stessi Paesi hanno quindi modellato buona parte della loro moderna cultura pop sulla base di quella giapponese, pertanto alla luce di queste dinamiche storiche e sociali i risultati sono in linea con le aspettative. L'Italia negli anni 70-80 era probabilmente ai vertici mondiali o quasi; ora il mondo è cambiato, ma la nostra posizione è ancora ottima, e conferma il nostro tradizionale affetto per tutto ciò che proviene dal Paese del Sol Levante.
Da 35 fino 50 è un notevole aumento. Numero è destinato crescere per il 2015. Visto per il boom dei simulcast.
"Comunque, detto onestamente, ma davvero oggi ai fan piu' accaniti ( che sono poi quelli che visitano siti specializzati) interessa qualcosa del doppiaggio?"
Ah no guarda, fottiamoci tutti gli occhietti a leggere sottotitoli che è molto meglio, vero???
Ma come diavolo ragioni?? A parte il fatto che abbiano un fracco di doppiatori nostrani di livello eccellente, ma che ci trovi di rilassante a guardarti un anime sub ita? Con le voci italiane è la vera pacchia!
Le produce ma non si occupa del supporto fisico, le sue serie vanno solo in streaming (poi sicuramente le daranno in licenza a delle case distributive)
Sicuro/a ?? Sul sito di netflix c'è una sezione dvd/bluray
che vende le serie che trasmettono in streaming tramite web.
Praticamente è quello che fà la yamato vendendo i propri dvd dal loro sito.
Ora mi spieghi che differenza c'è tra i due ??? (e ti faccio presente che anche la yamato ha creato un suo servizio streaming)
Secondo me l'idea che delle imprese cosi piccole vogliano fare concorrenza a delle multinazionali cosi grandi è semplicemente ridicola....
L'unico modo che avrebbero di bloccare l'avanzata di queste mega aziende internazionali è appunto quello di bloccare tutte le serie più interessanti comprandone i diritti.
Distruggendo il mercato, indirizzandolo di conseguenza all'importazione e alla pirateria, ma permettendo alle solite imprese nostrane di mantenere il MONOPOLIO sul mercato anime in italia.
che vende le serie che trasmettono in streaming tramite web.
Praticamente è quello che fà la yamato vendendo i propri dvd dal loro sito.
Ora mi spieghi che differenza c'è tra i due ??? (e ti faccio presente che anche la yamato ha creato un suo servizio streaming)
Secondo me l'idea che delle imprese cosi piccole vogliano fare concorrenza a delle multinazionali cosi grandi è semplicemente ridicola....
L'unico modo che avrebbero di bloccare l'avanzata di queste mega aziende internazionali è appunto quello di bloccare tutte le serie più interessanti comprandone i diritti.
Distruggendo il mercato, indirizzandolo di conseguenza all'importazione e alla pirateria, ma permettendo alle solite imprese nostrane di mantenere il MONOPOLIO sul mercato anime in italia
Esatto, piacerebbe meglio capire meglio la faccenda anche a me
L'unica pecca, però, è che solo una misera parte di quelle licenze è destinata ad essere pubblicata in home video, quando in Francia, per fare un esempio, buona parte dei titoli licenziati viene pubblicata in DVD o in Blu-Ray.
Nel complesso sono comunque soddisfatto per il considerevole aumento dei titoli licenziati nel nostro paese!
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