Buon lunedì amici dell'Italian Indie Comics Award! Oggi abbiamo il piacere di presentarvi Racers, fumetto di Nyesis, ovvero la coppia formata da Sara ed Elisa!
Di seguito la trama di Racers:
Racers è un fumetto che immediatamente si fa notare per la grande qualità dei disegni di Sara, capace di proporre per quest’opera uno stile manga con una marcata impronta personale che mette in mostra tutta la sua bravura ed unicità del tratto. Uno stile di disegno che pur essendo orientale riesce ad incastrarsi senza alcun problema con una storia ambientata in occidente, in quella che sembra essere un'Inghilterra vittoriana tratta direttamente da un romanzo di Conan Doyle. E proprio come nelle storie dell'illustre scrittore britannico quel che vi ritroverete davanti sarà una vicenda ricca di elaborati intrecci e misteriosi spunti narrativi che riuscirà brillantemente ad intrattenervi e farvi ansiosamente desiderare il suo seguito, che siate amanti del genere giallo o semplicemente delle buone storie.
Un altro dei punti di forza del fumetto risiede nel meraviglioso rapporto che si è creato tra le due autrici, le quali sotto lo pseudonimo Nyesis agiscono come se davvero fossero una sola persona, una complicità perfetta che possiamo ammirare in ogni singola tavola. Un duo formato da queste ragazze che vivono molto lontane ma che sono riuscite a conoscersi, per puro caso, grazie ad internet. Tutto infatti è iniziato semplicemente quando Elisa è capitata sul sito personale di Sara, contattandola per complimentarsi con lei per i suoi disegni sul forum di disegno che quest'ultima gestiva nel tempo libero (e che le permetteva di parlare più liberamente di quello che può fare ora con i suoi molti impegni attuali.. tra cui la sua pagina Patreon, una delle più importanti tra gli artisti italiani, ed il suo negozio Etsy). Più il tempo passava e più il loro rapporto è diventato stretto, si son scambiate i contatti MSN e hanno stretto amicizia dal vivo. Il passo successivo naturalmente è stato quello che voi tutti sapete, unire le loro passioni per creare Racers e Ferea. Quest’ultima è una rivista contenitore annuale che oltre ad ospitare Racers include una serie di light novel, sia autoconclusive che composte da più capitoli, sempre a cura delle due ragazze.
Infine ecco l’intervista a Nyesis:
Sara ed Elisa, benvenute all'IICA! Ora dovrete rispondere alle nostre domande: pronte?
Più pronte di così non si può! Siamo cariche!
Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi?
Sara: Leggo fumetti di qualsiasi genere, ma sono sempre stata particolarmente attratta dallo stile grafico e narrativo dei manga. Penso che ciò che contraddistingue ogni autore è il modo in cui rappresenta e racconta le sue storie e i suoi personaggi e, nel fumetto giapponese, ho scoperto dei codici e dei meccanismi che si adattano molto bene alle mie esigenze. Per questo motivo, il mio stile si è sviluppato seguendo questa preferenza, anche se non mi sono mai posta davvero nessun limite.
Amo molto disegnare sia con le tecniche tradizionali sia con quelle digitali. Onestamente, non potrei mai scegliere di lavorare solo con uno dei due mezzi: ogni tecnica ha un fascino e delle particolarità che la rendono unica nel suo genere. Le mie preferite sono l'acquerello, la colorazione con i markers e quella digitale.
Cosa significa per voi fare fumetti? Che cosa differenzia per voi i fumetti da tutto il resto?
Sara: Per me fare fumetti significa raccontare storie, emozioni ed esperienze a modo mio, filtrare il mondo attraverso i miei occhi e poterlo mostrare agli altri. Un meraviglioso modo per potermi esprimere che mi dà la possibilità di emozionare e coinvolgere le persone.
Elisa: Oltre ad unire le passioni in comune, fare fumetti ci dà la possibilità di creare qualcosa di esclusivamente nostro: ognuna di noi ha una specializzazione e cerca di sfruttarla al meglio per dare vita a un prodotto che possa “arrivare” a qualcuno. Fare fumetti significa, per noi, creare un rapporto assolutamente unico nel suo genere con un gruppo di lettori con il quale condividere le emozioni della storia, i pensieri e le vicende dei personaggi. Tutto è possibile, per noi, grazie al fumetto, un’arte che può attingere da cinema e letteratura: è incredibile, una sensazione meravigliosa che dà soddisfazioni incomparabili.
Cos’è che vi piace del vostro lavoro come fumettisti? E cosa no? Raccontateci una cosa che amate e una cosa che odiate del mondo dei fumetti e del vostro lavoro.
Sara: Una delle cose che amo di più è il rapporto che si crea con i lettori. Sapere di averli coinvolti, emozionati e intrattenuti è la soddisfazione più grande che possa esistere. Adoro l'affetto che ci dimostrano ed è proprio ciò che mi fa pensare: sì, è per questo che amo fare quello che faccio! Mentre una cosa che odio... sono sicuramente i giorni “no”. Ci sono giornate in cui l'ispirazione proprio non ne vuole sapere di farsi viva, tuttavia devo comunque lavorare per rispettare la tabella di marcia e le deadline. A volte. è davvero molto dura.
Elisa: Sicuramente, il rapporto con i lettori è uno degli elementi più stimolanti del nostro lavoro, ma ho anche un debole per le riunioni che faccio con Sara, durante le quali ci confrontiamo sugli sviluppi della storia, immaginandoci scene e dialoghi. Ogni volta che Sara dice di essere soddisfatta della mia sceneggiatura, il mio mondo diventa improvvisamente più allegro e colorato, pieno di unicorni e arcobaleni! È sicuramente il momento più significativo, perché so di essere riuscita a darle l’ispirazione giusta per disegnare e avere la sua fiducia è la parte più importante del mio lavoro. Un lato negativo? Le deadline, confermo, sono da brividi.
Com’è nata la vostra opera? Quali sono i vostri piani per essa?
Elisa: Lo schema iniziale di Racers è nato quando ancora frequentavo il liceo, ma è solamente nel corso degli anni che sono riuscita a snocciolare una trama completa e a creare i personaggi che avrebbero vissuto questa storia. Quando abbiamo deciso di lavorare insieme sotto il nome di Nyesis, Racers ha iniziato finalmente a prendere forma, trovando nei disegni di Sara la sua giusta e naturale controparte. Senza la matita di Sara, Racers sarebbe ancora un’idea appuntata in un’agenda della mia scrivania.
Sara: Quando Elisa mi ha mostrato il soggetto mi è piaciuto subito. Mentre lo leggevo, nella mia mente riuscivo già a visualizzare i personaggi e le varie scene. Dovevo disegnarlo! Per me è stato veramente divertente dare forma ai personaggi, alle ambientazioni e al mondo di Racers. Attualmente, stiamo prendendo le ultime decisioni riguardo ad alcune parti della storia che, per lo più, è già stata scritta e che dovrebbe concludersi con altri quattro capitoli, per un totale di sette.
Cosa amate della vostra opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?
Noi siamo un po’ come due “mamme” nei confronti della nostra opera, di conseguenza siamo fin troppo di parte. Tuttavia, siamo convinte che Racers sia un buon prodotto: sarà direttamente il fumetto a parlare per noi. Se vi è piaciuto, votateci!
Cosa ne pensate del mondo dell'autoproduzione?
Elisa: Nonostante non sia esattamente la via più facile da percorrere, l’autoproduzione offre sicuramente agli artisti la possibilità di esprimersi appieno. Autoproducendoci, abbiamo modo di organizzare il lavoro come desideriamo: seguiamo il processo di creazione di un’opera dall’inizio alla fine così da arrivare al prodotto che più ci soddisfa. Certo, questo significa investire molto tempo, lavoro e soldi, ma quando si crede nei propri progetti, si è pronti ad accettare eventuali rischi.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Elisa: Per il momento, ci stiamo concentrando sul completamento di Racers. Saranno, molto probabilmente, sette capitoli totali, esclusi eventuali extra. Non abbiamo ancora pensato su quale progetto puntare una volta finito Racers (per il momento, siamo molto assorbite da questo fumetto), ma le idee sono tante e siamo già pronte alla prossima sfida.
Ringraziandovi per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: salutate il vostro pubblico!
Grazie a voi, siete stati gentilissimi! Ciao pubblico(?), è stato un piacere!
Che cos'è l'IICA?
L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).
Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!
Sara è la disegnatrice dell’opera e vive a Firenze. La sua passione per il disegno risale a quando era una bambina: appena ha scoperto i fumetti all’età di otto anni ha capito che quello era ciò che avrebbe voluto fare una volta cresciuta. Da allora, il suo sogno è sempre stato quello di diventare una fumettista ed illustratrice e per questo motivo anche i suoi studi sono stati indirizzati esclusivamente verso questo obbiettivo, diplomandosi dapprima presso il Liceo Artistico di S. Sepolcro (AR) e successivamente alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Uscita da quest’ultima ha partecipato a qualche concorso, vincendo una menzione speciale al Lucca Project Contest del 2011, grazie alla quale ha pubblicato un breve fumetto intitolato La finestra sempre aperta sulla collana dedicata al concorso, a cura di Edizioni Bd. Ha inoltre iniziato a lavorare come freelance sia per privati che per case editrici, come Kappa Edizioni, per la quale ha realizzato delle copertine per i romanzi Kiki consegne a domicilio e Si alza il vento, e come Giochi Preziosi, per cui ha lavorato come Concept Artist. Tra gli eventi a cui ha partecipato ed esposto durante la sua carriera è fiera di menzionare la mostra Neon Genesis Evangelion: Fans Impact (esposizione di tributi alla serie, di autori di tutto il mondo) a Treviso, organizzata da Nipponbashi.
Gli autori che l’hanno aiutata nel suo cammino artistico sono tanti, ma quelli che maggiormente hanno influenzato il suo stile grafico e narrativo, non a caso, sono: Yoshiyuki Sadamoto, Hideaki Anno, Hayao Miyazaki, Mamoru Hosoda, le CLAMP e Tetsuya Nomura. I suoi fumetti preferiti sono Neon Genesis Evangelion, Ghost in the Shell, Tokyo Babylon, X1999, FullMetal Alchemist e March Story.
Elisa invece si occupa dei soggetti e della sceneggiatura del fumetto e viene da Roma. Il suo approccio con l’arte è stato completamente da autodidatta e si è avvicinata a piccoli passi al mondo della sceneggiatura grazie anche al supporto di Sara. Dopo la laurea in Lingue per la Traduzione e l’Interpretariato ha iniziato un percorso di studi che le sta permettendo di approfondire le sue conoscenze sulla sceneggiatura e sul linguaggio audiovisivo, unendo in questo modo le sue due professioni: traduttrice e sceneggiatrice. In passato ha partecipato assieme a Sara alla mostra Fumettopolis di Novara, prima rassegna nazionale del fumetto indipendente, in cui hanno anche esposto alcune tavole di Racers. Il suo augurio più grande è quello di migliorare sempre di più, in modo da valorizzare lo splendido lavoro della sua amica e collega.
Non le vien facile individuare un unico riferimento artistico, ammette di essere la classica persona immagazzina informazioni senza rendersene conto, ma se volesse individuare un punto di arrivo al quale aspira nomina l’elegante dolcezza di Hayao Miyazaki, la complessa e commovente elaborazione dei personaggi di Hiromu Arakawa e gli emozionanti intrecci di Steven Moffat.
Gli autori che l’hanno aiutata nel suo cammino artistico sono tanti, ma quelli che maggiormente hanno influenzato il suo stile grafico e narrativo, non a caso, sono: Yoshiyuki Sadamoto, Hideaki Anno, Hayao Miyazaki, Mamoru Hosoda, le CLAMP e Tetsuya Nomura. I suoi fumetti preferiti sono Neon Genesis Evangelion, Ghost in the Shell, Tokyo Babylon, X1999, FullMetal Alchemist e March Story.
Elisa invece si occupa dei soggetti e della sceneggiatura del fumetto e viene da Roma. Il suo approccio con l’arte è stato completamente da autodidatta e si è avvicinata a piccoli passi al mondo della sceneggiatura grazie anche al supporto di Sara. Dopo la laurea in Lingue per la Traduzione e l’Interpretariato ha iniziato un percorso di studi che le sta permettendo di approfondire le sue conoscenze sulla sceneggiatura e sul linguaggio audiovisivo, unendo in questo modo le sue due professioni: traduttrice e sceneggiatrice. In passato ha partecipato assieme a Sara alla mostra Fumettopolis di Novara, prima rassegna nazionale del fumetto indipendente, in cui hanno anche esposto alcune tavole di Racers. Il suo augurio più grande è quello di migliorare sempre di più, in modo da valorizzare lo splendido lavoro della sua amica e collega.
Non le vien facile individuare un unico riferimento artistico, ammette di essere la classica persona immagazzina informazioni senza rendersene conto, ma se volesse individuare un punto di arrivo al quale aspira nomina l’elegante dolcezza di Hayao Miyazaki, la complessa e commovente elaborazione dei personaggi di Hiromu Arakawa e gli emozionanti intrecci di Steven Moffat.
Di seguito la trama di Racers:
Il protagonista iniziale della nostra storia è il piccolo Nicholas, un giovanissimo orfanello londinese che si ritrova ad avere a che fare con il famoso detective al servizio della Regina, il Signor J, eterno rivale del crudele criminale X. I due in verità sono però Racers, un uomo e una donna costretti a reincarnarsi e a viaggiare nel tempo e nello spazio con l’unico fine di inseguire l’avversario e porre fine alla sua vita. Vince la corsa chi riesce a sopravvivere e non sembra essere possibile scappare a questo destino. Tuttavia, sembra che stavolta J e X non siano gli unici Racers in circolazione e il loro destino, assieme a quello di Nicholas, finirà per legarsi indissolubilmente a quello di altri misteriosi personaggi. Cosa riserverà loro il fato?
Racers è un fumetto che immediatamente si fa notare per la grande qualità dei disegni di Sara, capace di proporre per quest’opera uno stile manga con una marcata impronta personale che mette in mostra tutta la sua bravura ed unicità del tratto. Uno stile di disegno che pur essendo orientale riesce ad incastrarsi senza alcun problema con una storia ambientata in occidente, in quella che sembra essere un'Inghilterra vittoriana tratta direttamente da un romanzo di Conan Doyle. E proprio come nelle storie dell'illustre scrittore britannico quel che vi ritroverete davanti sarà una vicenda ricca di elaborati intrecci e misteriosi spunti narrativi che riuscirà brillantemente ad intrattenervi e farvi ansiosamente desiderare il suo seguito, che siate amanti del genere giallo o semplicemente delle buone storie.
Un altro dei punti di forza del fumetto risiede nel meraviglioso rapporto che si è creato tra le due autrici, le quali sotto lo pseudonimo Nyesis agiscono come se davvero fossero una sola persona, una complicità perfetta che possiamo ammirare in ogni singola tavola. Un duo formato da queste ragazze che vivono molto lontane ma che sono riuscite a conoscersi, per puro caso, grazie ad internet. Tutto infatti è iniziato semplicemente quando Elisa è capitata sul sito personale di Sara, contattandola per complimentarsi con lei per i suoi disegni sul forum di disegno che quest'ultima gestiva nel tempo libero (e che le permetteva di parlare più liberamente di quello che può fare ora con i suoi molti impegni attuali.. tra cui la sua pagina Patreon, una delle più importanti tra gli artisti italiani, ed il suo negozio Etsy). Più il tempo passava e più il loro rapporto è diventato stretto, si son scambiate i contatti MSN e hanno stretto amicizia dal vivo. Il passo successivo naturalmente è stato quello che voi tutti sapete, unire le loro passioni per creare Racers e Ferea. Quest’ultima è una rivista contenitore annuale che oltre ad ospitare Racers include una serie di light novel, sia autoconclusive che composte da più capitoli, sempre a cura delle due ragazze.
Infine ecco l’intervista a Nyesis:
Sara ed Elisa, benvenute all'IICA! Ora dovrete rispondere alle nostre domande: pronte?
Più pronte di così non si può! Siamo cariche!
Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi?
Sara: Leggo fumetti di qualsiasi genere, ma sono sempre stata particolarmente attratta dallo stile grafico e narrativo dei manga. Penso che ciò che contraddistingue ogni autore è il modo in cui rappresenta e racconta le sue storie e i suoi personaggi e, nel fumetto giapponese, ho scoperto dei codici e dei meccanismi che si adattano molto bene alle mie esigenze. Per questo motivo, il mio stile si è sviluppato seguendo questa preferenza, anche se non mi sono mai posta davvero nessun limite.
Amo molto disegnare sia con le tecniche tradizionali sia con quelle digitali. Onestamente, non potrei mai scegliere di lavorare solo con uno dei due mezzi: ogni tecnica ha un fascino e delle particolarità che la rendono unica nel suo genere. Le mie preferite sono l'acquerello, la colorazione con i markers e quella digitale.
Cosa significa per voi fare fumetti? Che cosa differenzia per voi i fumetti da tutto il resto?
Sara: Per me fare fumetti significa raccontare storie, emozioni ed esperienze a modo mio, filtrare il mondo attraverso i miei occhi e poterlo mostrare agli altri. Un meraviglioso modo per potermi esprimere che mi dà la possibilità di emozionare e coinvolgere le persone.
Elisa: Oltre ad unire le passioni in comune, fare fumetti ci dà la possibilità di creare qualcosa di esclusivamente nostro: ognuna di noi ha una specializzazione e cerca di sfruttarla al meglio per dare vita a un prodotto che possa “arrivare” a qualcuno. Fare fumetti significa, per noi, creare un rapporto assolutamente unico nel suo genere con un gruppo di lettori con il quale condividere le emozioni della storia, i pensieri e le vicende dei personaggi. Tutto è possibile, per noi, grazie al fumetto, un’arte che può attingere da cinema e letteratura: è incredibile, una sensazione meravigliosa che dà soddisfazioni incomparabili.
Cos’è che vi piace del vostro lavoro come fumettisti? E cosa no? Raccontateci una cosa che amate e una cosa che odiate del mondo dei fumetti e del vostro lavoro.
Sara: Una delle cose che amo di più è il rapporto che si crea con i lettori. Sapere di averli coinvolti, emozionati e intrattenuti è la soddisfazione più grande che possa esistere. Adoro l'affetto che ci dimostrano ed è proprio ciò che mi fa pensare: sì, è per questo che amo fare quello che faccio! Mentre una cosa che odio... sono sicuramente i giorni “no”. Ci sono giornate in cui l'ispirazione proprio non ne vuole sapere di farsi viva, tuttavia devo comunque lavorare per rispettare la tabella di marcia e le deadline. A volte. è davvero molto dura.
Elisa: Sicuramente, il rapporto con i lettori è uno degli elementi più stimolanti del nostro lavoro, ma ho anche un debole per le riunioni che faccio con Sara, durante le quali ci confrontiamo sugli sviluppi della storia, immaginandoci scene e dialoghi. Ogni volta che Sara dice di essere soddisfatta della mia sceneggiatura, il mio mondo diventa improvvisamente più allegro e colorato, pieno di unicorni e arcobaleni! È sicuramente il momento più significativo, perché so di essere riuscita a darle l’ispirazione giusta per disegnare e avere la sua fiducia è la parte più importante del mio lavoro. Un lato negativo? Le deadline, confermo, sono da brividi.
Com’è nata la vostra opera? Quali sono i vostri piani per essa?
Elisa: Lo schema iniziale di Racers è nato quando ancora frequentavo il liceo, ma è solamente nel corso degli anni che sono riuscita a snocciolare una trama completa e a creare i personaggi che avrebbero vissuto questa storia. Quando abbiamo deciso di lavorare insieme sotto il nome di Nyesis, Racers ha iniziato finalmente a prendere forma, trovando nei disegni di Sara la sua giusta e naturale controparte. Senza la matita di Sara, Racers sarebbe ancora un’idea appuntata in un’agenda della mia scrivania.
Sara: Quando Elisa mi ha mostrato il soggetto mi è piaciuto subito. Mentre lo leggevo, nella mia mente riuscivo già a visualizzare i personaggi e le varie scene. Dovevo disegnarlo! Per me è stato veramente divertente dare forma ai personaggi, alle ambientazioni e al mondo di Racers. Attualmente, stiamo prendendo le ultime decisioni riguardo ad alcune parti della storia che, per lo più, è già stata scritta e che dovrebbe concludersi con altri quattro capitoli, per un totale di sette.
Cosa amate della vostra opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?
Noi siamo un po’ come due “mamme” nei confronti della nostra opera, di conseguenza siamo fin troppo di parte. Tuttavia, siamo convinte che Racers sia un buon prodotto: sarà direttamente il fumetto a parlare per noi. Se vi è piaciuto, votateci!
Cosa ne pensate del mondo dell'autoproduzione?
Elisa: Nonostante non sia esattamente la via più facile da percorrere, l’autoproduzione offre sicuramente agli artisti la possibilità di esprimersi appieno. Autoproducendoci, abbiamo modo di organizzare il lavoro come desideriamo: seguiamo il processo di creazione di un’opera dall’inizio alla fine così da arrivare al prodotto che più ci soddisfa. Certo, questo significa investire molto tempo, lavoro e soldi, ma quando si crede nei propri progetti, si è pronti ad accettare eventuali rischi.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Elisa: Per il momento, ci stiamo concentrando sul completamento di Racers. Saranno, molto probabilmente, sette capitoli totali, esclusi eventuali extra. Non abbiamo ancora pensato su quale progetto puntare una volta finito Racers (per il momento, siamo molto assorbite da questo fumetto), ma le idee sono tante e siamo già pronte alla prossima sfida.
Ringraziandovi per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: salutate il vostro pubblico!
Grazie a voi, siete stati gentilissimi! Ciao pubblico(?), è stato un piacere!
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L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).
Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!
Sì, effettivamente ce ne sono altri tre o quattro bravini, ma restano comunque una netta minoranza.
Comunque brave le autrici!
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