Spulciando tra saggi, interviste e articoli, sempre in cerca del nuovo approfondimento da scrivere, diventa abbastanza comune imbattersi in numerosi aneddoti, dietro le quinte su questo o quell'anime, personaggio o studio di produzione. Piccole curiosità, non tali da realizzarne articoli dedicati, ma abbastanza interessanti da volerli diffondere agli interessati.
In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.
Leggi gli appuntamenti precedenti:
- Lo sapevate che? Curiosità e aneddoti su anime e manga (03/2016)
Kaori Yamaguchi fu la prima judoka donna giapponese a vincere, nel 1984, un campionato del mondo. La successiva conquista del'argento olimpico alle Olimpiadi di Seoul la rese un modello per le nuove generazioni e la fonte d'ispirazione per Yawara Inokuma, la protagonista dell'omonimo manga di Naoki Urasawa A seguire l'esempio di Yamaguchi fu Ryoko Tamura, che a 16 anni conquistò l'argento olimpico a Barcellona 1992, primo di una lunga lista di successi (7 titoli del mondo e 2 ori olimpici). A causa del fiocco che portava tra i capelli, omaggio al personaggio di Urasawa, Ryoko Tamura venne soprannominata dai fan "Yawara-chan".
“Io ho aperto la via al judo femminile e Yawara-chan l'ha resa più ampia”, ha detto Kaori Yamaguchi riguardo al boom ottenuto dal judo femminile a seguito delle esaltanti prestazioni di Tamura.
Fonte: Japanese Women Kick and Punch Out a Space for Themselves in Sports (nytimes.com)
Il celebre pirata dello spazio Harlock, originariamente non si chiamava Harlock, e non viaggiava nemmeno nello spazio: il suo nome era Capitan Kingston, pirata dell'Oceano Pacifico in cerca di un leggendario tesoro, ideato da Leiji Matsumoto quando andava ancora a scuola. Fu con l'arrivo a Tokyo che Matsumoto lesse un articolo di giornale in cui si diceva che un signore tedesco, tale Herrlock, era stato investito da un taxi. E fu così che venne battezzato Capitan Harlock col nome con cui lo conosciamo oggi.
Fonte: Il giorno che Harlock finì all'ospedale (Capitan Harlock volume 1, edizioni d/books)
Nel periodo immediatamente successivo alla conclusione della seconda guerra mondiale, un ancora giovane Osamu Tezuka, mentre stava passeggiando, venne fermato da un gruppo di soldati americani ubriachi. Dal momento che Tezuka non riusciva a capire cosa dicessero e quindi a rispondere alle loro richieste, i soldati si arrabbiarono e lo picchiarono. Fu così che il futuro Dio dei manga iniziò a domandarsi come potessero le persone vivere in pace senza nemmeno riuscire a comunicare tra loro. L'incomunicabilità alla base dei contrasti tra gli esseri viventi (di qualunque razza) divenne da quel momento una tematica cara a Tezuka, per venire poi ereditata anche da alcuni suoi successori (qualcuno ha detto Tomino?)
Fonte: Osamu Tezuka, una biografia manga volume 1, Coconino Press
ATTENZIONE! SPOILER SUL FINALE DI THE END OF EVANGELION!
Nella scena finale di The End of Evangelion, osserviamo Shinji e Asuka rimasti soli: mentre Shinji cerca di strangolare la ragazza, Asuka gli accarezza la guancia; al che, Shinji lascia il collo di Asuka, mettendosi a piangere; la reazione di Asuka è un semplice «Che schifo!» (Kimochi warui).
La scena ha fatto molto discutere, in Giappone come in Italia, e anche le stesse doppiatrici si sono trovate più volte a rispondere a domande al riguardo.
A quanto ci racconta Megumi Ogata, la doppiatrice di Shinji, la scena è ispirata a quanto avvenuto realmente a un'amica di Hideaki Anno. Quest'amica, mentre stava per venire uccisa dal suo ragazzo, sentì l'inspiegabile desiderio di accarezzarlo, ma una volta che la stretta sul collo si attenuò, urlò «Col cavolo che mi lascio ammazzare da te!».
Stando alle dichiarazioni di Yuko Miyamura, la doppiatrice di Asuka, quella era anche la frase originariamente presente sul copione. Tuttavia, Miyamura si trovava in difficoltà con la battuta e non riusciva a fornire un'interpretazione accettata dal regista. A quel punto, Anno andò dalla doppiatrice e disse: «Miyamura, prova a immaginarti di star dormendo sul tuo letto, e che uno sconosciuto sia penetrato nella tua stanza. Tu stai dormendo, e lui potrebbe violentarti in qualunque momento. Però non lo fa, e invece comincia a masturbarsi guardandoti. Allora tu ti svegli, e ti accorgi di quel che ha fatto. Cosa credi che diresti in quel momento?»
Nel processo di trasposizione da manga ad anime di Capitan Tsubasa, il direttore delle animazioni e character design Nobuhiro Okaseko ebbe diversi problemi nell'adattare i personaggi. Nel manga, infatti, questi presentano teste minuscole rispetto alle dimensioni del resto del corpo, particolarità che in animazione non era possibile mantenere. Oltre a proporzionare i personaggi, Okaseko optò anche per una semplificazione del character design, nell'ottica di una serie rivolta ai più piccoli.
Fonte: Intervista a Nobuhiro Okaseko a cura di Manga-News (Manga-News)
Ero veramente stanco dei ritmi settimanali all'epoca. Quando ho chiesto a Shueisha di terminare la serie ho dovuto supplicare di lasciarmelo fare, non avevo realizzato la risonanza che Dragon Ball aveva per le casse della casa editrice, non c'ero nemmeno vicino a quei tempi... mi dissero che la serie animata di Dragon Ball Z era sulla cresta dell'onda e che Toei Animation desiderava il mio benestare per continuare le avventure di Goku anche oltre la saga di Bu. Per questo ho pensato di posticipare il capitolo conclusivo diversi anni dopo nel futuro: Toei avrebbe potuto continuare a raccontare cos'è avvenuto in quegli anni ancora per diverso tempo. È lo stesso motivo per cui durante il Torneo Tenkaichi nell'ultimo capitolo non ho mostrato nessun combattimento serio o trasformazione di sorta, non volevo che il lettore potesse pensare qualcosa come: 'Ma come, Goku è ancora Super-Saiyan 3? In tutti questi anni non ha compiuto alcun progresso', noi non sappiamo cos'è successo ai Guerrieri Z in quegli anni. Il motivo per cui ho scelto di muovermi in quella direzione è piuttosto semplice: al di fuori dei Saiyan che restano geneticamente giovani fino all'età di 80 anni per combattere più a lungo, tutti gli altri personaggi sarebbero poi diventati troppo vecchi ed inutilizzabili a fini narrativi... quindi mi ha stupito molto quando Toei mi chiese di disegnare l'aspetto che avrebbero avuto i personaggi addirittura una decina d'anni dopo il termine di Dragon Ball Z. Si sono privati di quasi vent'anni di avventure in cui potenzialmente sarebbe potuto succedere di tutto. Dragon Ball GT è stato diverso da come l'immaginavo. Se lo chiedete a me, il 'Dragon Ball di un lontano futuro' è in mano alle nuove generazioni come Ub, Goten, Trunks e Pan. Goku e Vegeta continueranno sicuramente ad allenarsi nell'aldilà!
Fonte: Commento di Akira Toriyama sul Dragon Ball Super History Book
In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.
Leggi gli appuntamenti precedenti:
- Lo sapevate che? Curiosità e aneddoti su anime e manga (03/2016)
Le due Yawara del judo giapponese
Kaori Yamaguchi fu la prima judoka donna giapponese a vincere, nel 1984, un campionato del mondo. La successiva conquista del'argento olimpico alle Olimpiadi di Seoul la rese un modello per le nuove generazioni e la fonte d'ispirazione per Yawara Inokuma, la protagonista dell'omonimo manga di Naoki Urasawa A seguire l'esempio di Yamaguchi fu Ryoko Tamura, che a 16 anni conquistò l'argento olimpico a Barcellona 1992, primo di una lunga lista di successi (7 titoli del mondo e 2 ori olimpici). A causa del fiocco che portava tra i capelli, omaggio al personaggio di Urasawa, Ryoko Tamura venne soprannominata dai fan "Yawara-chan".
“Io ho aperto la via al judo femminile e Yawara-chan l'ha resa più ampia”, ha detto Kaori Yamaguchi riguardo al boom ottenuto dal judo femminile a seguito delle esaltanti prestazioni di Tamura.
Fonte: Japanese Women Kick and Punch Out a Space for Themselves in Sports (nytimes.com)
L'incidente stradale del Sig. Harlock, non ancora pirata spaziale
Il celebre pirata dello spazio Harlock, originariamente non si chiamava Harlock, e non viaggiava nemmeno nello spazio: il suo nome era Capitan Kingston, pirata dell'Oceano Pacifico in cerca di un leggendario tesoro, ideato da Leiji Matsumoto quando andava ancora a scuola. Fu con l'arrivo a Tokyo che Matsumoto lesse un articolo di giornale in cui si diceva che un signore tedesco, tale Herrlock, era stato investito da un taxi. E fu così che venne battezzato Capitan Harlock col nome con cui lo conosciamo oggi.
Fonte: Il giorno che Harlock finì all'ospedale (Capitan Harlock volume 1, edizioni d/books)
Osamu Tezuka VS i soldati americani
Nel periodo immediatamente successivo alla conclusione della seconda guerra mondiale, un ancora giovane Osamu Tezuka, mentre stava passeggiando, venne fermato da un gruppo di soldati americani ubriachi. Dal momento che Tezuka non riusciva a capire cosa dicessero e quindi a rispondere alle loro richieste, i soldati si arrabbiarono e lo picchiarono. Fu così che il futuro Dio dei manga iniziò a domandarsi come potessero le persone vivere in pace senza nemmeno riuscire a comunicare tra loro. L'incomunicabilità alla base dei contrasti tra gli esseri viventi (di qualunque razza) divenne da quel momento una tematica cara a Tezuka, per venire poi ereditata anche da alcuni suoi successori (qualcuno ha detto Tomino?)
Fonte: Osamu Tezuka, una biografia manga volume 1, Coconino Press
La doppiatrice che gridò “che schifo” nel cuore di Evangelion
ATTENZIONE! SPOILER SUL FINALE DI THE END OF EVANGELION!
Nella scena finale di The End of Evangelion, osserviamo Shinji e Asuka rimasti soli: mentre Shinji cerca di strangolare la ragazza, Asuka gli accarezza la guancia; al che, Shinji lascia il collo di Asuka, mettendosi a piangere; la reazione di Asuka è un semplice «Che schifo!» (Kimochi warui).
La scena ha fatto molto discutere, in Giappone come in Italia, e anche le stesse doppiatrici si sono trovate più volte a rispondere a domande al riguardo.
A quanto ci racconta Megumi Ogata, la doppiatrice di Shinji, la scena è ispirata a quanto avvenuto realmente a un'amica di Hideaki Anno. Quest'amica, mentre stava per venire uccisa dal suo ragazzo, sentì l'inspiegabile desiderio di accarezzarlo, ma una volta che la stretta sul collo si attenuò, urlò «Col cavolo che mi lascio ammazzare da te!».
Stando alle dichiarazioni di Yuko Miyamura, la doppiatrice di Asuka, quella era anche la frase originariamente presente sul copione. Tuttavia, Miyamura si trovava in difficoltà con la battuta e non riusciva a fornire un'interpretazione accettata dal regista. A quel punto, Anno andò dalla doppiatrice e disse: «Miyamura, prova a immaginarti di star dormendo sul tuo letto, e che uno sconosciuto sia penetrato nella tua stanza. Tu stai dormendo, e lui potrebbe violentarti in qualunque momento. Però non lo fa, e invece comincia a masturbarsi guardandoti. Allora tu ti svegli, e ti accorgi di quel che ha fatto. Cosa credi che diresti in quel momento?»
Miyamura rispose: «Direi ‘Che schifo!’»... così nacque la battuta conclusiva di Evangelion.
Fonte: Mag Mell - Che schifo! (yupa1989.wordpress.com)
Fonte: Mag Mell - Che schifo! (yupa1989.wordpress.com)
Le teste minuscole di Holly e Benji
Nel processo di trasposizione da manga ad anime di Capitan Tsubasa, il direttore delle animazioni e character design Nobuhiro Okaseko ebbe diversi problemi nell'adattare i personaggi. Nel manga, infatti, questi presentano teste minuscole rispetto alle dimensioni del resto del corpo, particolarità che in animazione non era possibile mantenere. Oltre a proporzionare i personaggi, Okaseko optò anche per una semplificazione del character design, nell'ottica di una serie rivolta ai più piccoli.
Fonte: Intervista a Nobuhiro Okaseko a cura di Manga-News (Manga-News)
Il Dragon Ball di un lontano futuro
Ero veramente stanco dei ritmi settimanali all'epoca. Quando ho chiesto a Shueisha di terminare la serie ho dovuto supplicare di lasciarmelo fare, non avevo realizzato la risonanza che Dragon Ball aveva per le casse della casa editrice, non c'ero nemmeno vicino a quei tempi... mi dissero che la serie animata di Dragon Ball Z era sulla cresta dell'onda e che Toei Animation desiderava il mio benestare per continuare le avventure di Goku anche oltre la saga di Bu. Per questo ho pensato di posticipare il capitolo conclusivo diversi anni dopo nel futuro: Toei avrebbe potuto continuare a raccontare cos'è avvenuto in quegli anni ancora per diverso tempo. È lo stesso motivo per cui durante il Torneo Tenkaichi nell'ultimo capitolo non ho mostrato nessun combattimento serio o trasformazione di sorta, non volevo che il lettore potesse pensare qualcosa come: 'Ma come, Goku è ancora Super-Saiyan 3? In tutti questi anni non ha compiuto alcun progresso', noi non sappiamo cos'è successo ai Guerrieri Z in quegli anni. Il motivo per cui ho scelto di muovermi in quella direzione è piuttosto semplice: al di fuori dei Saiyan che restano geneticamente giovani fino all'età di 80 anni per combattere più a lungo, tutti gli altri personaggi sarebbero poi diventati troppo vecchi ed inutilizzabili a fini narrativi... quindi mi ha stupito molto quando Toei mi chiese di disegnare l'aspetto che avrebbero avuto i personaggi addirittura una decina d'anni dopo il termine di Dragon Ball Z. Si sono privati di quasi vent'anni di avventure in cui potenzialmente sarebbe potuto succedere di tutto. Dragon Ball GT è stato diverso da come l'immaginavo. Se lo chiedete a me, il 'Dragon Ball di un lontano futuro' è in mano alle nuove generazioni come Ub, Goten, Trunks e Pan. Goku e Vegeta continueranno sicuramente ad allenarsi nell'aldilà!
Fonte: Commento di Akira Toriyama sul Dragon Ball Super History Book
Quanto al finale di Toriyama, sinceramente, la penso come lui.
Perché in un intervista a Matsumoto su man-Ga della Marvel Italia, Matsumoto dice tutt' altro, e cioè che il nome veniva da un uccello di un suo vicino di casa che gracchiva "Harrok, Harrok" !
la fonte sta scritta proprio sotto il paragrafo su Harlock.
Il sensei ha considerato anche l'unica sayan femmina della famiglia, grazie, grazie ;(
La storia intorno a quella battuta di Eva la conoscevo già. Quello che più mi rimase impresso però è il fatto che
L'intervista a Matsumoto è nel n 2 di Man-Ga del dicembre 1997 ( ed. Marvel Italia)
Riporto testualmente la risposta di Matsumoto sul nome del pirata spaziale :
"Capitan Harlock è un gioco di parole che avevo inventato alle scuole medie, quando disegnavo le avventure di capitan Kingstone, il mio primo fumetto di pirati.Fantasticavo di essere quel pirata a canticchiavo"Harrok, Harrock.Sono parole che non hanno alcun significato particolare..."
Per me Mtsumoto ha preso il nome da " l'ammiraglio è uno strano pesce " della Disney ( 1964) dove comprare un certo capitano Harlock interpretato da Andrew Duggan.
Ma non lo ammetterà mai, forse per paura che la Disney gli chieda i soldi per l'uso del nome, e quindi si inventa ogni volta un origine diversa del nome.
A tal proposito, secondo voi l'anime e il manga di quest'ultimo e il Dragon Ball Super History Book potrebbero arrivare anche da noi oppure non ci sono speranze?
Interessante anche l'intervista a Toriyama. Credo che, perlomeno in questi anni non vedremo mai un vero e proprio sequel (ufficiale, perlomeno) di Dragon Ball Z, visto che la nuova serie è collocata tra la fine della saga di Majin Bu e il capitolo finale. Un post-finale, magari anche un pò malinconico, con i vari guerrieri Z invecchiati sarebbe molto bello, possibilmente senza Super Saiyan di livello indefinibile e power up sgravi.
Molto interessanti anche le altre curiosità.
Stiamo proprio a posto! Se quei 4 incapaci devono essere il futuro preferisco che DB non ce l'abbia ma si concluda una volta e per tutte o rimanga temporalmente sospeso.
Del resto questa saga Super sta proprio deludendo su tutti i fronti, siamo arrivati alle barzellette come kaiohken + super saiyan god blu e il potere del salto temporale già sfruttato in tanti altri shonen (JoJo su tutti) e nello stesso DB (Guldo lo bloccava per più secondi).
Per non parlare di come stanno venendo trattati personaggi come Piccolo a Bu grasso, ma fatemi il piacere va!
Ma non ti stanchi mai di lamentarti sempre?
@Kary: Sono sicura che sia una scelta voluta ma psicologicamente non ne ho ancora inquadrato il senso
Poi nel finale, con tutto il casino che succede, la gente che diventa una sola volontà, con tutti che si sciolgono, ecc, la sua mente si unisce a quella di Shinji e perciò lei scopre appunto che si era masturbato davanti a lei e perciò gli diceva "che schifo".
@Franz: mah, io sono convinta che nella scena della cucina
Ma è bella anche l'interpretazione di Gianni, per anni l'ho sostenuta e pare essere confermata nell'articolo. Dopotutto, la situazione suggerita alla Miyamura coincide quasi perfettamente con la famosa scena nella stanza d'ospedale.
Spoilerate i commenti qua sopra!
Io critico ciò che non mi aggrada e non capisco a te cosa freghi, piuttosto che dibattere punto su punto a quello che ho scritto non hai fatto anche tu altro che lamentarti con 4 parole in croce, io almeno argomento a differenza tua.
per la strana tendenza di Asuka
Più che altro è stancante leggerti sempre che dici "Eh ma i titoli storici non ci sono più ma oggi non c'è niente di meglio" proprio perché il tempo di quei titoli è finito quindi ti converrebbe recuperateli o seguire determinati autori che continuano su quella strada come Hiroiko Araki, Tsukawa Hojo e così via anziché pretendere un cambiamento dai titoli attuali.
Per quanto riguarda DB come fai a sapere se le nuove generazioni sono degli incapaci se non li hai visti in azione? Se mi dici il GT questo è canonico (lo dice pure Toriyama più e più volte) quindi nessuno sa cosa sanno fare realmente.
Per Super io dico di aspettare che finisca completamente anziché sparlare adesso dato che più avanti potrebbe migliorare quindi non mi fascio la testa come altri.
Alla fine, de gustibus non disputandum est
Non sai manco scrivere i nomi corretti di quegli autori, ma con chi ho a che fare?
Nella serie Z Goten e Trunks sono dei completi imbecilli, Pan per quanto promettente non ha il carisma di un Goku e di un Vegeta ed essendo figlia di Gohan e Videl (uno che non ama combattere ed un'altra figlia di una pippa come Mr Satan) di sicuro non sarà mai come il nonno, forse nemmeno una completa cretina come nel GT ma neanche nulla di più, forse forse supererà il livello di c18 e si fermerà lì ma la vedo dura.
Migliorare dove? Avrebbe già dovuto migliorare da un bel pezzo, ma poi non li vedi i disegni e le animazioni quanto sono scadenti? Ma cos'hai il paraocchi? Sei di quelli per cui DB è la sacra bibbia e guai a chi gliela tocca? Io leggevo il manga quando tu ed altri cresciuti a goku e mediaset eravate ancora in fasce o manco eravate nemmeno nati e posso permettermi di giudicare l'opera di Toriyama come e quando voglio visto che ne ho tutti gli strumenti.
Senti, non mi sento un professore che sa tutto dato che ho un milione di pensieri per la testa quindi penso che sia anche logico sbagliare i nomi degli autori no?
Goten e Trunks rappresentano la semplicità che aveva Goku da bambino nella prima parte del manga quindi trovo che sia normale che siano così, per Pan diciamo che più o meno siamo d'accordo
Ma guarda, allora io posso dire alle persone di giudicare Berserk, Hunter x Hunter, One Piece, L'attacco dei giganti adesso che sono ancora in corso oppure aspettare che siano finiti? Invece tutti giudicano saghe su saghe di ognuno di loro perché stanno proseguono quindi credo che bisogna fare la stessa cosa qui.
Per me no, DB non è un idolo, ha la sua importanza e gliela riconosco ma non lo considero un cosiddetto "Dio". Poi io ho letto anche il manga e visto l'anime ma i difetti d'animazione c'erano anche in quello ma presi dalla nostalgia nessuno se li ricorda ma guardando Super adesso ci si rende conto che sono presenti anche qui (uniti anche al fatto che gli animatori sono tutti freelancer che vengono pagati poco e cambiati spesso), quindi non credere di essere così superiore perché qui siamo tutti uguali.
Per quanto riguarda Capitan Harlock, non lo sapevo e non posso che rimanere sorpreso da questa strana svolta.
L'altra notizia che mi ha lasciato "stupefatto":
Beh, diciamo che alla fine si è convinto a continuare...
Mah nelle prime serie mangacee hanno teste normali, forse l'articolo si riferiva solo alle ultime serie pubblicate in Giappone e mai arrivate qui.
E questo è stato un male, poteva essere comprensibile solo nelle prime saghe in cui i protagonsiti sono ancora bambini ma non dopo quando crescono diventando adulti.
Mal digerisco che nel passaggio da manga ad anime debba venire semplificato questo o quello a favore del pubblico più infantile, trovo sia un oltraggio alla vera natura dell'opera, è come una censura in fin dei conti.
Quindi con una persona sconosciuta di notte nella propria stanza, persona che poi potrebbe violentarti da un momento all'altro o ucciderti per quel che ne sai, la prima frase da dire sarebbe "che schifo"? mah! strana forte la tipa non c'è che dire. Io mi sarei messa ad urlare come una folle come minimo, e la frase "che schifo" non mi sarebbe uscita nemmeno dopo un milione di anni.
Le teste sproporzionate di Holly & Benji sono sempre state un mistero per me, hanno decisamente fatto bene a modificarne e renderle più proporzionate dato che in un anime non avrebbero mai funzionato (in un anime comico forse, ma in uno che comico non lo vuole essere? nah).
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