Con una nota in risposta a domanda, poi riportata sulla pagina Facebook di Cartoon FUN, Rai 4 da una risposta agli appassionati riguardo al recente e repentino spostamento dell'anime di Fairy Tail dalla fascia pomeridiana alla tarda notte.
Riportiamo la nota direttamente in calce.
Come riportato, si evince che le ragioni dello slittamento risiedono da un lato negli ascolti non soddisfacenti, dall'altro alla negativa influenza della pirateria audiovisiva ed infine con un calo ulteriore degli ascolti a partire dall'estate (inizio delle vacanze estive delle scuole, esami, eccetera).
Fairy Tail proseguirà così fino all'episodio 149, ovvero a uno solo dal termine di una saga (anche se anime original) e la risposta pare al momento escludere una ritrasmissione televisiva.
In ultimo, nella recente presentazione dei palinsesti per il prossimo autunno, su Rai4 non viene fatta menzione ad alcuna forma di animazione tanto meno giapponese. Tramonta quindi l'ipotesi di una trasmissione del neo acquisito Sword Art Online 2 su questi canali.
Fatto salvo questo stato delle cose, pare proprio che purtroppo si chiuda non nel migliore dei modi il capitolo dell'animazione giapponese su Rai 4, anche se speriamo sempre di venire smentiti dai fatti.
Fonte Consultata:
CartoonFun Facebook
Davidemaggio.it
Riportiamo la nota direttamente in calce.
Come riportato, si evince che le ragioni dello slittamento risiedono da un lato negli ascolti non soddisfacenti, dall'altro alla negativa influenza della pirateria audiovisiva ed infine con un calo ulteriore degli ascolti a partire dall'estate (inizio delle vacanze estive delle scuole, esami, eccetera).
Fairy Tail proseguirà così fino all'episodio 149, ovvero a uno solo dal termine di una saga (anche se anime original) e la risposta pare al momento escludere una ritrasmissione televisiva.
In ultimo, nella recente presentazione dei palinsesti per il prossimo autunno, su Rai4 non viene fatta menzione ad alcuna forma di animazione tanto meno giapponese. Tramonta quindi l'ipotesi di una trasmissione del neo acquisito Sword Art Online 2 su questi canali.
Fatto salvo questo stato delle cose, pare proprio che purtroppo si chiuda non nel migliore dei modi il capitolo dell'animazione giapponese su Rai 4, anche se speriamo sempre di venire smentiti dai fatti.
Fonte Consultata:
CartoonFun Facebook
Davidemaggio.it
Se ne hanno doppiati più di 200 questo un po' mi rincuora, perchè in un modo o nell'altro potremmo con qualche sforzo in più disporre della serie completa in italianio, tramite trasmissione notturna, satellitare o streaming che sia, ma l'importante è che sto benedetto anime ci arrivi completo. Se un anime di 277 episodi ci arriva tutto di questi tempi, credetemi che anche col passo falso dai Rai 4 sarà un gran risultato.
Qual è l'ultimo anime lungo che ci è arrivato completo? Io ricordo solo Inuyasha tramite Dynit e MTV, escusi i vari Detective Conan, Naruto e One Piece che ci giungono col contagocce ma che per fortuna continuano ad arrivarci, beh almeno per adesso.
Si. Evidentemente, secondo i loro calcoli, è preferibile più lasciare la serie nel dimenticatoio piuttosto che continuare a trasmetterla.
Se si vuole fidelizzare una fetta di pubblico, bisogna iniziare da altri programmi e non da FT. Io, a causa del troppo fanservice presente, ho sempre avuto perplessità a farlo vedere a mio nipote di 10 anni (anche se poi passano persino di peggio). La fascia oraria pomeridiana era giusta: veniva trasmesso dopo i simpson e futurama (i simpson fanno circa 1 MLN di ascoti d'estate e 2 MLN in inverno) in modo da sfruttarne la scia e dai quali avrebbe preso sonori ceffoni in caso di programmazione contemporanea. Inoltre FT, a mio avviso, sempre a causa del fanservice, non poteva essere trasmesso tra le 16 e le 19 a causa della fascia oraria protetta e a causa del cambio di target della fascia oraria successiva.
La verità è che FT non è semplicemente interessato anche a chi, pur essendo fan degli anime, ha sempre trovato da ridire mo sulle sigle, mo sul doppiaggio, mo su altre fesserie (e non parlo di orario) che hanno portato al boicottaggio del prodotto persino dai fan stessi.
Non siamo più un paese consumatore di anime come negli anni '80 e '90. Se poi ci permettiamo anche di boicottare i pochi prodotti che ci passano, staremo freschi per un altro bel pezzo.
Ps:se questa è la tua idea metti una benda a tuo nipote anche a scuola che le ragazzine di oggi non scherzano.
scherzi a parte è bellissimo guardare un anime insieme ad un bambino, nota sempre cose che ad un adulto sfuggono e se c'è qualcosa che potrebbe turbarlo (ma davvero? Coi reality e certi programmi di approfondimento che scavano nel torbido più torbido spacciandolo per informazione ci preoccupiamo degli anime? ) l'adulto presente fa da filtro e fornisce le spiegazioni del caso.
Quando noi eravamo bambini, erano tempi diversi. Vedevamo Ken il guerriero e l'Uomo tigre, Kyashan e Sam il ragazzo del west, Goldrake e Judo Boy senza problemi e vedevamo anche i film di Bruce Lee e i film dei samurai che, per quanto violenti, non erano volgari. E' anche vero, però, che quando eravamo piccoli noi erano rarissimi i film in cui si vedeva una tetta di fuori.
Oggi i tempi sono cambiati e non puoi più proporre cose di questo tipo perché il target è diverso e i bambini sono diversi. Se io dico a mio fratello molto più grande di me di far vedere a suo figlio l'Uomo tigre, mi dice che è troppo violento sebbene lui ci sia cresciuto con l'Uomo tigre. Purtroppo la nostra causa è stata persa al tempo. Accettiamo di più che in "Due uomini e mezzo" che viene trasmesso alle 16 circa su Rai 2 e Italia 1 ci sia Ashton Kutcher che trombi a destra e a manca in fascia protetta piuttosto che vedere un anime di qualsiasi tipo (ma questo vale anche per Big bang Theory o 2 Broke Girls).
Le cose che prima erano per bambini, ora non lo sono e le cose che prima erano per ragazzini, tanto meno. Sono cambiati i tempi ma l'italiano medio pensa sempre all'animazione come prodotto per bambini.
Come ho già detto, FT non è un prodotto per bambini ma sono i bambini che tu dovrai fidelizzare e che domani acquisteranno i prodotti anime. Se non lo fai, sei fuori. Al nostro tempo, c'erano i dopo sci di Goldrake (segno che Goldrake, in Italia, fosse già allora considerato un prodotto per bambini); ora ci sono quelli di Peppa Pig e Masha e Orso. Cosa credi che ricorderà con nostalgia un bambino di oggi diventando grande? FT o Masha e Orso? Goldrake o Peppa Pig? Steins;gate o i Pinguini di Madagascar?
Puoi anche respingere il mio discorso e reputarlo ridicolo o lacrimoso, ma non significa che non ci debba fare i conti perché, voi o non vuoi, la società è questa anche se piena di contraddizioni
ma anche le pubblicità che trasmettono ogni 10 minuti, tipo intimissimi o quella della nivea... di tette e culi se ne vede costantemente in tv e nessuno se ne lamenta poi arriva L'ft di turno e tutti a gridare allo scandalo, manco ci fosse un hentai in onda
io a quel ragazzino proverei a chiedere se si è mai visto Pierino e vedere che dice XD
Non è un mio problema quello che mio nipote fa quando io non ci sono e che non è sotto il mio controllo (mio figlio sarebbe già un caso diverso). E' un mio problema quando io propongo un prodotto a mio nipote che i suoi genitori riterranno inadatto
Non significa che secondo me le cose vadano bene. Il problema è che tutti diciamo che la società fa schifo, ma tutti ci adattiamo ad essa.
Che da dove credi che sia iniziato tutto? Io, al tempo, non ho mai visto né i film di Pierino né di Lino Banfi e sono campato benissimo
Mi cito da solo, va
non era quello il punto che avevo intenzione di toccare, dico solo che i bambini di 10 anni di oggi se le guardano 'ste cose e di sesso ne sanno più di noi quando ne avevamo 15, come detto, prova a chiedere a tuo nipote se se lo è mai visto, e poi giudica cosa sia meglio tra il guardarsi un film come può essere Pierino o il guardarsi una serie tv come FT
Quoto tutto. Fra l'altro, Ken il guerriero a parte, noi della fortunata generazione anni '80 non solo abbiamo visto Ken il guerriero, ma anche molte altre serie che oggi sarebbero ritenute "traumatizzanti a vita. Qualcosa di ben peggiore, perché Ken raccontava una situazione estrema ambientata in un fantomatico lontano futuro, mentre io parlo di serie ben più realistiche o comunque serie ispirate ai grandi classici della letteratura per ragazzi, che mostrano situazioni teoricamente ben più vicine ad un bambino: ci sono bambini orfani, sfruttati, che corrono gravi pericoli e che spesso hanno a che fare con le malattie, la morte ed altri orrori. Altro che una serie di mazzate che fa saltare le teste in aria (fra l'altro le scene di sangue erano anche censurate, infatti non si vedeva certo il sangue)! Eppure non credo che molti bambini cresciuti allora siano stati realmente "traumatizzati a vita"!
Iniziative come quella di chi non mostra al figlio AnoHana solo perché c'è una bimba morta non solo sono stupide, ma anche pericolose, perché la morte fa parte della vita (del resto anche negli innocenti film Disney ci sono tantissimi orfani) e mostrare ai bambini solo un mondo zuccheroso dove tutti sono teneri e carini come accade in serie come Hamtaro non può che essere nocivo, inculcando una fiducia ed una positiva visione del mondo eccessive, con un successivo risveglio ancora più traumatico.
Come ho già detto: il problema è anche quando tu proponi un prodotto che non viene reputato adatto dai genitori che trovi a vedere amici e l'isola dei famosi.
Non è un discorso che verte solo sul ragazzino in se ma è un insieme più grande.
Quello che ieri era accettabile, oggi non lo è più e viceversa.
Noi tutti che abbiamo visto Ken il guerriero dovremmo ricordarci che veniva passato su reti regionali e non nazionali e questo dovrebbe far capire un po' di cose
e il punto è che i genitori sono bigotti come te con tuo nipote, che permetti la trasmissione di prodotti non adatti e poi critichi senza motivo quelli adatti XD
beh Dragonball non è esente da sangue e mazzate però la tv nazionale l'ha vista e continua a vederla, conan idem, Op e naruto hanno meno sangue ma mazzate ce ne stanno, e cmq pure se andavano su tv regionale cmq erano trasmessi in tutta italia e seguiti da tutta l'italia
La società è cambiata. In meglio? In peggio? Non lo so. So solo che è cambiata e che le cose valide 30 anni fa, non sono più valide oggi. Io so soltanto che la società è questa e che con questa bisogna fare i conti. Se si fanno i conti sulle idee di 30 anni fa, partiamo tutti sonoramente sconfitti. Prima impariamo a fare i conti con le realtà attuali, prima potremo passare al contrattacco.
Da quando siamo diventati così bacchettoni? Da molto prima di quanto pensi...
Apro e chiudo una digressione: quando io andavo male a scuola, erano mazzate perché la maestra aveva sempre ragione; se oggi uno va male a scuola, è ciuccia la maestra ed è lei quella che rischia le mazzate
e tu che sai che una cosa è sbagliata invece di cercare di correggerla la assecondi?... non mi sembra proprio un gran mentalità la tua asd
Io critico secondo una mia coscienza e, a differenza di molti qui presenti, posso vantarmi di non aver mai visto una puntata di un solo reality in vita mia perché il solo pensare di andarmi ad intrufolare con una telecamera nella vita e nei particolari di qualcuno, mi fa schifo e mi da di qualcosa di morboso che non ho mai visto né farò mai vedere
Non ho difeso nulla: ho soltanto fatto un esempio di come la società sia cambiata in un ambito diverso di quello degli anime
Non ho difeso nulla: ho soltanto fatto un esempio di come la società sia cambiata in un ambito diverso di quello degli anime[/quote]
Il dibattito si sta evolvendo: questo è positivo e intrigante, anche quando si arriva a certi incontri/scontri.
Se non altro il caso FT ci sta permettendo di condividere idee ed opinioni più disparate, che ritengo tutte degne di rispetto e costruttive.
Nei giorni scorsi ho già scritto e spiegato il mio punto di vista, ma vorrei aggiungere un dettaglio. Premetto che non sono esperto di leggi, quindi se dico inesattezze, correggetemi.
Secondo me, per capire la crisi degli anime in tv bisogna andare al nocciolo della questione: gli introiti derivanti dalla pubblicità.
La tv commerciale in chiaro campa di pubblicità, quindi trasmette spettacoli (telefilm, tv, programmi, telegiornali, talk show ecc ecc) per inserirvi spot e guadagnare. In questo meccanismo gli spettacoli che non favoriscono la messa in onda di pubblicità vengono cancellati e non trasmessi.
Negli anni '80 i cartoni animati tiravano da matti, erano visti da tutti i ragazzi, perché le tv li trasmettevano da mattina a sera. Addirittura Italia 1 trasmetteva i Puffi nel pre-serale, cioè prima delle 20.30, per esempio prima di Drive-In, cosa impensabile adesso. C'era un marketing pazzesco legato a tantissimi titoli e pure le compilation delle sigle italiane (le varie Fivelandia) facevano incassare montagne di soldi.
Poi, come sappiamo tutti, la situazione cambiò e dalla seconda metà degli anni '90 gli anime, importati, doppiati e trasmessi, diminuirono sempre di più.
Il motivo a mio modesto parere non è da ricercare principalmente nell'avvento di internet e men che meno nel cambiamento dei gusti (che forse esiste, ma lo spiego più come una conseguenza dovuta alla mancanza dell'offerta).
Il principale motivo del declino degli anime in Italia, secondo me, va ricercato nell'impossibilità da parte della tv di usare questo prodotto per massimizzare gli introiti legati alla pubblicità.
Non vorrei dire castronerie, ma dai tempi della legge Mammì del 1990 in poi con una serie di normative, è stato vietato l’inserimento della pubblicità all’interno dei cartoni animati. È possibile inserire la pubblicità tra un episodio e l’altro, ma credo sia vietato inserirla all’interno di un singolo episodio. Da quel momento "la tv per ragazzi" ha smesso di diventare appetibile per i palinsesti e spiego così l'inizio della fine degli anime come prodotto di massa, visto trasversalmente da intere generazioni.
Paradossalmente se fosse possibile inserire pubblicità nel mezzo degli episodi, forse rivedremo molti più titoli trasmessi dalla tv.
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