Arrivano bruttissime notizie per i fan di Detective Conan, sembrerebbe proprio che Super TV abbia abbandonato il doppiaggio dei nuovi episodi della celebre serie anime.
A confermarlo è stata la curatrice dell’edizione italiana Benedetta Del Nero tramite un post pubblicato sul gruppo “Il mondo dei doppiatori su Facebook” (link al gruppo: https://www.facebook.com/groups/doppiatori/?fref=ts e link al post originale visibile solo agli iscritti di quel gruppo: https://www.facebook.com/groups/doppiatori/permalink/10154962264719343/ ) e fra i commenti Andrea Oldani, doppiatore di Amuro, conferma che non sono previsti ulteriori doppiaggi per Detective Conan. Ed ad ulteriore conferma Guido Rutta posta:
A confermarlo è stata la curatrice dell’edizione italiana Benedetta Del Nero tramite un post pubblicato sul gruppo “Il mondo dei doppiatori su Facebook” (link al gruppo: https://www.facebook.com/groups/doppiatori/?fref=ts e link al post originale visibile solo agli iscritti di quel gruppo: https://www.facebook.com/groups/doppiatori/permalink/10154962264719343/ ) e fra i commenti Andrea Oldani, doppiatore di Amuro, conferma che non sono previsti ulteriori doppiaggi per Detective Conan. Ed ad ulteriore conferma Guido Rutta posta:
Io non riuscivo più a seguirlo da troppo tempo ormai ,ma Conan era diventato un'istituzione come Lupin, in pratica, ed ero contenta che lo fosse e che campasse come la signora Fletcher proseguendo anche con l'anime in Italia per l'eternità T_T
Quindi mi dispiace un sacchissimo T_____T
@CosmoMattia75Vista: Che si riferiscano proprio a Netflix?
Anime: 1996 (21 anni fa)
Come dice Maddux, Shinichi dovrebbe avere intorno ai quaranta, e Conan intorno ai trenta. XD
Si, la tecnologia avanza in Detective Conan, i personaggi non crescono e questo è un altro punto a sfavore di questa serie, Gosho Aoyama in un'intervista ha rivelato che in realtà passa il tempo e fino ad ora sono passati SOLO 6 MESI!! Io penso che sia inaccettabile questa spiegazione, è impossibile che quasi 1000 capitoli che racchiudono più di 300 casi ambientati in giorni diversi tra loro occupino solo 6 mesi di storia. Continuerò la serie in Sub-Ita ma per me ha perso molto, eppure capitoli come Scontro tra Rosso e Nero erano puro oro...
Siamo in estate? E' estate anche nella storia: i personaggi girano con vestiti leggeri e c'è il classico episodio al mare
Siamo in inverno? Alè! Scatta matematico l'episodio natalizio/romantico.
ecc.ecc.
Se avessero fatto una cosa del genere anche in Conan sarebbe davvero il colmo dei colmi, il paradosso per antonomasia! Però anch'io non leggo il manga e non ho mai seguito l'anime con la necessaria assiduità da notarlo, quindi non so, ditemi voi. Quanti episodi natalizi s'è visto passare in 20 anni? XD Se "Goshino" vuol essere coerente direi non più di uno (o si diplomano tutti e Shinichi resta al palo )
Bè, in realtà funziona proprio come hai detto tu, almeno nell'anime quando nel mondo reale è estate è estate anche lì, quando è inverno lo è anche lì, questo proprio non lo capisco.
Scusate, ma...
Ma un manga ha una struttura narrativa completamente diversa dai comics americani, Gosho con la storia principale ci ha presentato un determinato numero di personaggi, ognuno con un ruolo ben preciso, pretendendo di narrare una storia realistica in cui ogni vicenda legata alla trama è collegata in modo tale da arrivare prima o poi ad una conclusione specifica, quindi nel fare tutto ciò non può tralasciare il fattore tempo, altrimenti si rischia di presentare il prodotto come un insieme di capitoli autoconclusivi che non pretendono di narrare una trama così complessa come quella che invece ha creato l'autore . Capisco che ormai Detective Conan è diventato come una sorta di Kochikame, ossia un manga che accompagna da anni i lettori ed è diventata abitudine leggerlo, quindi ormai i personaggi sono così dall'inizio e non evolveranno fino alla fine, per me andrebbe anche bene se avesse realizzato un'opera come Kochikame, però non dimentichiamoci che Detective Conan per quanto avanzi lentamente una trama solida ed intricata ce l'ha. A questo punto non resta che considerare la trama principale e i capitoli autoconclusivi due cose totalmente diverse, in questo modo, forzatamente, andrebbero bene anche 6 mesi per la narrazione principale.
Al di là del fattore tempo, secondo me Detective Conan ha perso molto sia con i capitoli autoconclusivi che con la trama principale, i primi non sono più avvincenti come una volta, per quanto riguarda la trama, o non va avanti, o quando lo fa presenta solo personaggi nuovi senza un minimo accenno di finale.
Una soluzione, sì, ma abbastanza irrispettosa nei confronti di chi è interessato alla storia. Se almeno finisse la trama principale accetterei anche che continui all'infinito con episodi autoconclusivi, non lo seguirei più ma lo accetterei.
Aoyama è partito con una storia che in un certo senso si autoimponeva una certa tempistica e continua, per certi versi, a perseguirla. Ok, l'idea del giallo si presta bene ad allungamenti (basta inserire casi da risolvere), ma dall'altra parte sembra pretendere non un lieto fine, ma addirittura uno "stramegalietofine" cioè sembra deciso a concludere la storia e i guai di Shinichi con la risoluzione del caso degli uomini in nero e lo "sgominamento" (???) di tutta la banda, tutto questo in tempi brevi, perchè non dimentichiamoci che il protagonista è un giovane genio, non è accettabile che non concluda il suo percorso scolastico nei tempi, che venga bocciato per le troppe assenze o che ci impieghi degli anni in cui il resto dei suoi coetanei va avanti con la sua vita (prima fra tutti la sua presuta ragazza, il cui livello di amore, fedeltà e devozione sta per sfociare nella santità!). No, sembra dover finire per forza con la botte piena e la moglie ubriaca.
E allora forse avrebbe fatto meglio a seguire l'esempio di Kishimoto che ha tirato e tirato finchè ha potuto, ma alla fine c'ha messo un punto. Poi non ha altre idee? Voleva parlare ancora dei ninja del suo mondo? Bene, s'è buttato sul sequel e "chi mi ama mi segua". Ma almeno a Naruto gli ha dato un finale.
Oppure semplicemente doveva rassegnarsi a dare più tempo a Shinichi, non dico rispettare i tempi della realtà, ma almeno un paio di anni nella storia falli passare, datti un pò più di respiro! (anche se poi viene il problema di giustificare l'attesa eterna di Ran) A questo eroe senza paura dagliela una macchiolina (l'ha fatto la Rowling con Harry Potter e secondo me c'ha solo guadagnato in credibilità)!
Se invece è così deciso a perseguire lo stramegalietofine, ok, ma si torna lì: Strigni, Goshino!
ha FATTO NOTARE che ci sono operatori che operano sul web, non che l'ha comprato uno di quelli.
1) Dimensione normale: quella del tempo classica, fermo e cristallizzato in una sorta di "Shinichi è via da qualche mese".
2)Dimensione narrativa: I casi e la trama si sviluppano con un senso temporale assolutamente normale.
Diciamo che DC è un mondo in cui Conan e i suoi amici vivono ogni giorno nuove avventure ma il calendario rimane sempre fermo allo stesso giorno.
Il concetto è proprio quello dei comics americani, dove le avventure sono logicamente una dopo l'altra, ma il tempo reale non passa mai e Spiderman ha sempre la stessa età.
Insomma, non capisco tutto questo stupore e intransigenza per una cosa piuttosto vista nelle opere fumettistiche. DC è un manga criticabilissimo sotto molti punti, ma non su questo.
@ Andrea. Metti in fila tutte le avventure conta come 1 gli episodi spezzattati in 2 o più parti e capisci che non va comunque. Se poi aggiungi le ellissi temporali a fine avventura capisci che. I fumetti americani sono diversi perché è un multiverso. Li i disegnatori ottengono la licenza e scrivono sul personaggio. Qui c'è un capoccia (autore) e assistenti che è iper responsabile delle sue scelte
A parte questa questione, il problema di Conan è che la trama del manga non si muove, quindi entrambe le dimensioni temporali si fermano e questo uccide il ritmo e la qualità del manga. Se le avventure sui MIB e l'evoluzione dei personaggi fosse stata gestita in maniera omogenea nessuno avrebbe mai detto qualcosa sul tempo relativo.
Prendiamo l'esempio di One Piece. In quanto tempo si svolge la prima parte del manga (60 volumi)? Sicuramente meno di un anno, un tempo in cui la ciurma si è composta, ha salvato due o tre regni, fatto una battaglia e, soprattutto, fatto il giro di metà del mondo. Anche questo è totalmente irreale, però non importa e non mi sembra sia un grande problema alla godibilità della storia.
Aggiungo anche che Detective Conan non è mai stato molto realistico, come molti credono e hanno sostenuto sopra. Il manga inizialmente aveva molte trovate comiche (Ran rompe i pugni coi muri), senza contare il papillon con le voci, le scarpe super, Kogoro il dormiente e la polizia che lascia liberamente scorrazzare dei bambini in mezzo ai cadaveri. Il realismo sta nella costruzione degli omicidi (realismo se accettiamo che le persone che uccidono hanno tutte una media di 200 di Q.I. per architettare piani così complessi) e in poco altro.
E soprattutto che spesso decidano di attuarli questi piani quando c'è il Detective Goro tra le fila (in genere viene invitato per qualche motivo) che ha la fama di risolvere qualunque caso.
In Conan la percezione del tempo che scorre (o che non scorre) c'è eccome: ci sono ragazzi che vanno a scuola ogni giorno, passano natali e ferragosti, la tecnologia intorno a loro si evolve, ma loro no! E' tutto congelato, tutti fermi sul "punto di crescere" (mi riferisco a Ran che sembra sempre a un passo dal diploma, ma non ci arriva mai), tutti "frenati" dal protagonista che invece sembra Nobita di Doraemon (o Qui, Quo, Qua), bloccato in una sorta di bolla dove il tempo non scorre e nessuno cresce/invecchia. Peccato che tutto intorno il tempo scorra eccome. Lui deve tornare grande, risolvere il mistero, sposare la sua bella e vivere felice e contento. Sarebbe quanto meno deprimente vedere Shinichi e Ran convolare a giuste nozze con la dentiera e i capelli bianchi, quindi lui non ha tutto il tempo del mondo, si avverte continuamente l'urgenza di crescere del protagonista e "riprendersi la sua vita". Rufy no, Rufy si gode le sue avvanture, lui vuole diventare il re dei pirati o morire tentando, un giorno lo diventerà ma non ha nessuna fretta e non ne trasmette al lettore/spettatore (Conan sì, continuamente!).
Le invenzioni di Agasa o la pillola per ringiovanire non sono elementi sufficienti ad allontanare la storia dalla nostra realtà, dal Giappone moderno, a cui l'autore stesso l'ha legata. L'ambientazione di Conan è realistica, non è totalmente fantastica come in One Piece: il frutti del diavolo sono "magia", ma le invenzioni e la pillola sono "scienza" (fanta-scienza, ma pur sempre scienza, quasi verosimili)
Gli eroi della marvel, almeno quelli che conosco io, (ma li seguo molto poco) "hanno un passato ma non hanno un futuro", il loro scopo è lottare contro il male. Punto. Quindi si possono usare come Topolino: creargli tutti gli episodi autoconclusivi/fine a sè stessi che si vuole perchè quella è la loro vita. Di nuovo, se nell'insieme il tempo passa o non passa, non frega niente a nessuno, perchè non hanno praticamente altro da fare. Non c'è nessuno che aspetta "il loro ritorno". L'unica cosa che vuole il lettore e vedergli vivere avventure.
Il problema fondamentale di Conan è che una trama simile poteva funzionare per un pò: 5 anni o 10... fai passare un paio di Natali nella storia, forse "la sospensione dell'incredulità" te li può ancora abbonare. Ma dopo 20 anni, no! Comincia a puzzare, come gli ospiti e il fantomatico pesce!
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Per il fatto dei poliziotti che lasciano indagare i bambini si accetta. (Le nostre nonne accettavano che Jessica Fletcher o Don Matteo) è la sospensione di incredulità
@FairyQueen condivido ogni sillaba
Non ci si fa nemmeno caso durante la lettura, pensi ad altro perché i personaggi sono forti e le storie intense. Il mondo che ha costruito è credibile, anche se non è realistico.
Allora ti consiglio di non parlare di quello che non conosci perché qualcuno potrebbe offendersi.
Le nostre nonne? Ma solo l'unico che a 20 anni guarda con piacere La signora in giallo? ahahah
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