Star Wars e l'arte del Kintsugi: il Giappone ispira l'estetica della saga
In Ahsoka il design delle armature dei Night Troopers ricorda molto l'antica tecnica nipponica
di Hachi194
Per chi non avesse visto ancora la serie o non fosse in pari con gli episodi, si avverte che da qui in poi possono esserci spoiler
Nell'episodio 6, abbiamo finalmente potuto vedere il Grand'Ammiraglio Thrawn fare il suo debutto, accompagnato da un'intera legione di assaltatori, denominati Night Troopers. Ma questi personaggi iconici sembravano leggermente diversi nelle fattezze da quelli a cui siamo abituati.
La loro armatura infatti non è bianca splendente ma deteriorata, incrostata di fango e ricoperta di crepe, come è giusto che sia visto che sono stati abbandonati in una galassia molto sperduta. Ma alcuni fan hanno sottolineato come lo stile delle riparazioni dorate sulle loro armature potrebbe in realtà essere un cenno all'antica arte giapponese del kintsugi.
Su Twitter, l'utente Kyrie Ó Corra ha pubblicato alcune immagini dell'ultimo episodio insieme ad alcuni esempi di kintsugi.
Ma cos'è esattamente il Kintsugi? È un'antica tecnica di artigianato giapponese che, invece di minimizzare la rottura, la esalta, rendendo ben evidenti i punti di saldatura.
Detta anche Kintsukuroi, che significa letteralmente "riparare con l'oro", consiste nell'utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d'oro per riparare oggetti in ceramica (in genere vasellame), usando il prezioso metallo per tenere assieme i frammenti. In questo modo si ottengono oggetti preziosi sia dal punto di vista economico (grazie alla presenza di metalli preziosi) che da quello artistico perché ogni ceramica riparata presenta un intreccio di linee dorate unico ed irripetibile dovuto alla casualità con cui la materia può rompersi.
D'altronde dietro ad una cicatrice si nascondono anche profonde riflessioni: se per un guerriero servono a testimoniare il suo valore in battaglia (concetto che può applicarsi anche ai giorni nostri, come ricordo del superamento di una malattia), così per un oggetto in ceramica rappresenta un momento in cui, dopo essere stato danneggiato, è rinato diventando ancora più prezioso.
Tutti concetti che si legano anche alla filosofia giapponese del "mono no aware", letteralmente "tristezza delle cose", cioè quell'ideale estetico che esprime allo stesso tempo la bellezza e la caducità della vita.
Un dettaglio davvero accurato per una serie tv, che sicuramente conferisce a questa versione degli Stormtrooper un aspetto unico, ma in realtà non è la prima volta che Star Wars utilizza il kintsugi nella saga.
Dopo aver distrutto il suo elmo ne Gli Ultimi Jedi, Kylo Ren ritorna ne L'Ascesa di Skywalker con una maschera sorprendentemente simile a quella degli Stormtrooper. Nell'episodio IX infatti Kylo Ren visita una scimmia di nome Albrekh che è un fabbro dei Sith perché ha bisogno che la sua maschera venga riparata dopo che Snoke gliel'ha frantumata. La maschera viene riparata utilizzando il "ferro Sarrassiano" di colore rosso usato per saldare insieme i vari pezzi dell'elmetto donandogli così quel particolare design.
Lo stesso regista JJ Abrams ha addirittura confermato sul web di essere stato influenzato dal kintsugi.
Tornando quindi ad Ahsoka, qualunque cosa sia accaduta a questi soldati, la loro armatura si è rotta e poi, in una straordinaria dimostrazione di potere, è stata rimessa insieme. I soldati sotto quelle armature sono vivi o morti? Le Sorelle della Notte hanno resuscitato gli Stormtrooper con l'armatura ricostruita? Lo scopriremo (forse) solo nelle puntate successive di questa storia infinita ambientata in una galassia lontana lontana....
Fonti consultate:
Twitter KenjiAkarii
TwitterIkebanaShop