Salad Days: prime impressioni sul nuovo Boys Love di Jundo

«C’è un detto che dice “I ricchi non fanno pugilato, i poveri non danzano”, ma voi vi siete invertiti i ruoli.»

Il nuovo Boy’s Love edito da Jundo racconta, infatti, proprio la storia di due giovani dediti a degli sport che non sembrano appartenergli. Jiang Shen è un ragazzo povero proveniente da un villaggio rurale; trascorre le sue giornate giocando con gli amici nelle risaie, aiutando il padre a lavorare i campi, inseguendo polli selvatici e pescando. Abituato a mettere piede in città solamente quando sua madre è impegnata a vendere il raccolto, passa il tempo esplorando la “Casa dei ragazzi”, dove si imbatte in una lezione di danza classica. Da quell’avvenimento scopre di essere portato per il balletto e ben presto l'attenzione di Jiang Shen passa dall'idillio del villaggio a qualcosa di molto più grande. 

Dall’altro lato c’è, invece, Bai Jinyi, proviene da una famiglia ricchissima e manchevole di nulla. Trascorre le sue giornate allenandosi alla “Casa dei ragazzi” nella boxe, con l'obiettivo di diventare un campione internazionale. Un giorno, però, durante l'allenamento, gli salta all'occhio un'immagine insolita: un “piccolo cigno”, come lo definisce lui.
«Un piccolo cigno? Non sapevo ci fossero anche cigni maschi.»
Un bambino intento a seguire una lezione di danza classica in una classe prettamente femminile. Inspiegabilmente, Bai Jinyi sembra attratto da lui ed è evidente fin da subito la curiosità che provano l'uno verso l’altro e la complicità che ben presto li legherà..

Questo primo volume è senza dubbio introduttivo, ci presenta alcuni personaggi secondari e getta le basi del racconto. Un racconto delicato, di vita ordinaria, con le sue difficoltà e sacrifici, addolcito dal calore familiare che contraddistingue la famiglia Jiang, che supporta senza remore la scelta di ballare del figlio. È una storia di vita e di amore, di determinazione e di crescita, che anche senza sconvolgimenti di trama particolari è in grado di tenere incollati alle pagine. 
 

Il tratto è pulito, senza mai risultare troppo definito. I volti, in particolare, si presentano poco dettagliati a eccezione dello sguardo, cosa che - a mio avviso - è un punto a favore, poiché dona un’aria pura e candida ai nostri protagonisti. L’utilizzo, principalmente, di toni neutri e tenui rende piacevole la lettura.

Si dice che i ricchi non facciano boxe e che i poveri non ballino, eppure, Jiang Shen e Bai Jinyi sembrano pronti a sfidare queste convenzioni. Riusciranno i due a fare breccia l’uno nel cuore dell’altro? E soprattutto, ce la faranno a realizzare i propri sogni?

Autore: mxcol