Addio a Satoshi Iwataki, animatore de L'attacco dei giganti
Dopo due mesi di malattia è scomparso a sessant'anni
di Artax
Sono la moglie di Iwataki.
Mio marito è venuto a mancare nella notte del 30 dicembre dopo una battaglia di due mesi contro la malattia. Anche sul letto d'ospedale non ha perso la lucidità ed è spirato con l'amore e l'affetto dei suoi cari. Penso che mio marito, amante dell'animazione, avrebbe voluto poter lavorare ancora. Grazie mille a tutti quelli che l'hanno amato e supportato.
Mio marito è venuto a mancare nella notte del 30 dicembre dopo una battaglia di due mesi contro la malattia. Anche sul letto d'ospedale non ha perso la lucidità ed è spirato con l'amore e l'affetto dei suoi cari. Penso che mio marito, amante dell'animazione, avrebbe voluto poter lavorare ancora. Grazie mille a tutti quelli che l'hanno amato e supportato.
L'animatore era probabilmente conosciuto ai più per il suo lavoro a L'attacco dei Giganti, a cui ha iniziato a lavorare a partire dalla seconda stagione come storyboarder per poi tornare in episodi successivi e dare il suo vigoroso contributo come direttore delle animazioni per due episodi fondamentali della serie, il 74 e 75.
Una delle sue ultime scene più celebri è quella riportata qui sotto, in cui il character acting dell'animatore riesce a far trasparire in maniera magistrale il terrore e la disperazione della situazione.Il suo lavoro inizia dal ventesimo secondo fino alla fine.
Da qualche tempo aveva iniziato a non accettare più lavori, ma in passato ha lavorato alla trilogia dei film di Berserk- L'epoca d'oro, a Dororo come direttore generale delle animazioni ed è stato uno dei fulcri delle scene d'azione di Jigokuraku, senza il quale molte scene di combattimento avrebbero perso il loro appeal.
Come direttore delle animazioni aveva anche lavorato a Yasuke, il primo anime creato da un americano, LeSean Thomas; infine potremo dirgli addio guardando Alice to Therese no Maboroshi Kōjō sceneggiato da Mari Okada che uscirà su Netflix il 15 gennaio, in cui lo vedremo per l'ultima volta in quel ruolo.
Fonti consultate: