Rumiko Takahashi Colors: diamo uno sguardo all'ultimo artbook della Principessa del manga

Un ricchissimo volume che ripercorre la carriera di una mangaka che ha fatto (e fa ancora) la storia

di Arashi84

Spesso diciamo che un mangaka nel pieno del successo sta attraversando "il suo periodo d'oro"; per una fumettista come Rumiko Takahashi, quel "periodo" è iniziato tanto tempo fa ma pare non voglia mai finire. Se è vero che da dopo Inuyasha le vendite dei suoi manga non hanno più fatto gridare al miracolo, è altrettanto vero che l'importanza di un artista non si misura in base ai soli numeri ma anche e soprattutto a quanto quel nome sia sedimentato con affetto, stima e rispetto nella memoria collettiva. Mentre Mao procede spedito, con il numero 21 in uscita in Giappone ad agosto, è giunta l'attesa antologia di racconti Kane no Chikara, dopo il nuovo anime di Lamù e l'annuncio di un adattamento nuovo di zecca anche per Ranma 1/2, e senza dimenticare il progetto sequel di Inuyasha, Yashahimeecco arrivare Rumiko Takahashi Colors 1978-2024, un corposo artbook che ripercorre la carriera della più amata tra le principesse.
 


Iniziamo a spulciare questo artbook a partire dalla copertina: sulla sovraccoperta troviamo, in prima tutti i protagonisti principali delle sue serie lunghe, in quarta e nelle alette ci sono invece i coprotagonisti, buoni o cattivi che siano, ma tutti di grandissima importanza (Ryoga, Sango, Miroku, Sesshomaru, Benten, Oyuki e Ran, Happosai, Mitaka Hyakka). Non manca nessuna delle "mascotte" di ogni serie, difatti, anche Otoya, Shippo, Rokumon, il signor Saotome in versione Panda, Soichiro e il gatto Kotatsu trovano perfettamente posto nella bolgia di personaggi.
La sovraccoperta è quindi coloratissima e luminosa, grazie all'effetto cangiate della carta e dei colori utilizzati.
La cover vera e propria, in cartonato, presenta invece un collage di varie tavole dei manga.
 


A darci il benvenuto all'interno del volume troviamo una splendida Lamù su una pagina in pvc, e a seguire le varie fasi dell'illustrazione su carta patinata. Il messaggio che la Takahashi pone in apertura è inequivocabile: parla di amore, di felicità, del suo desiderio di continuare a scrivere storie che rendano felici i lettori.
 


Le pagine che seguono anticipano quello che sarà il contenuto del volume: una suddivisione cronologia delle sue opere maggiori, dalla prima (Lamù) fino all'attuale ultima (Mao). Già da queste illustrazioni è facile vedere come sia cambiato negli anni lo stile della sensei.
Ogni sezione è composta più o meno nella stessa maniera: si parte con una brevissima presentazione dell'opera da parte della Takahashi a cui seguono tavole a colori di capitoli sparsi, si continua con illustrazioni tratte da materiale promozionale, frontespizi dei capitoli o cover della rivista su cui le opere venivano serializzate.
Lamù è l'unico manga ad avere anche una sezione name e sketch. Il tutto accompagnato da pensieri e spiegazioni della sensei e da una selezione delle sue scene preferite.
 


Tra le ultime pagine del volume troviamo una lunga intervista a Rumiko Takahashi, un suo saluto finale e la cronologia di ognuna delle illustrazioni. Purtroppo, essendo il volume in giapponese, le parti scritte sono quasi inaccessibili a chi non mastica la lingua nipponica.



 
Rumiko Takahashi Colors è una chicca per gli appassionati di questa talentuosissima mangaka e per i voraci collezionisti di artbook. E' presente parecchio testo, la cui non comprensione fa perdere metà del piacere di approcciarsi a un simile volume.
L'artbook è acquistabile su Amazon JP al prezzo di 6800 yen.


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