Kingdom Hearts Integrum Masterpiece: Recensione dell'approdo della saga su Steam

Il magico crossover di Square arriva finalmente sulla piattaforma Valve

di Klarth Curtiss

Essere un retrogamer è spesso una sofferenza, avere la possibilità di poter giocare quando si vuole ai propri titoli preferiti (senza dover indossare uncino e benda sull'occhio) significa quasi sempre riempirsi la casa di console che verranno usate in maniera davvero sporadica, in tal senso le operazioni di remastered (se non remake) sono spesso una manna dal cielo, consentendoci di poter tenere suddetti titoli sempre sulla macchina più recente (per quanto dover pagare ogni volta il prezzo come fosse la prima non è sempre piacevole), in tal senso il PC è la console perfetta per avere una libreria che trascende le decadi e se per scavare davvero a fondo con gli anni ci vengono incontro piattaforme come GOG è anche vero che dai primi anni 2000 in su si può contare sul sempre affidabile Steam, la piattaforma di Valve è infatti una miniera d'oro di titoli di ogni genere (nel bene e nel male), consente di acquistare praticamente di tutto ed è spesso preferita per diversi motivi al suo concorrente diretto, l'Epic Games Store, non stupisce quindi che l'arrivo (quasi) completo della saga di Kingdom Hearts sullo store online del buon Gabe abbia attirato l'interesse dei fan più irriducibili della serie ideata da Tetsuya Nomura, desiderosi di tornare ancora una volta ad immergersi nei mondi Disney tanto amati e riascoltare la loro improbabile e contorta fiaba preferita, ma come si presentano i titoli in questa versione rimasterizzata? Ve ne parliamo nella nostra recensione
 
Dopo un periodo di esclusività la saga di Kingdom Hearts approda finalmente su Steam

Chiedere ad un fan di Kingdom Hearts qualcosa riguardo alla trama è molto probabile che scateni in lui diversi "flashback del Vietnam", poiché spiegarla a chi non è avvezzo alla serie risulta qualcosa di davvero complesso, tuttavia se non si scende troppo nei dettagli e si vuole dare un'infarinatura generale si riesce ad arrivare da qualche parte: il protagonista delle vicende è Sora, un vivace ragazzino che abita insieme ai suoi amici su una sperduta isola nel mezzo del nulla e con un costante desiderio di esplorare mondi sconosciuti, per quanto in maniera alquanto dolorosa questa sua richiesta viene esaudita quando una notte l'isola viene invasa da strani mostri chiamati Heartless (creature prive di cuore che predano su quello degli altri per condurlo nell'oscurità e distruggere così i mondi) ed il nostro eroe, prima di venire bruscamente separato dai suoi amici, riceve inaspettatamente ciò che gli permetterà di salvarli: il Keyblade, una misteriosa spada a forma di chiave unico strumento per respingere le forze oscure, arma che tra l'altro lo porterà ad essere rintracciato da Paperino Pippo per ordine di Re Topolino nel tentativo di salvare i mondi dalla loro sparizione a causa delle invasioni di Heartless; questo è solamente l'incipit dell'epica avventura che il nostro trio vivrà attraverso i mondi Disney e che nei vari capitoli li porterà ad esplorare anche un misterioso castello che causerà loro una perdita di ricordi, ad incontrare un'altra versione di Sora, confrontarsi con la misteriosa Organizzazione XIII ed i Nessuno al loro comando, sostenere prove per diventare maestri del Keyblade fino all'epica battaglia finale, che non dovranno sostenere da soli ma con l'aiuto di altri portatori che incontreranno sul loro tragitto, tra cui il trio che venne prima di loro costituito da Terra, Ventus ed Aqua o il gruppo di amici formato da Roxas, Axel e Xion, in una trama che si dipana attraverso ben 10 dei 13 capitoli che attualmente costituiscono la serie.
 
Ogni capitolo porta sempre con sé nuove e divertenti soluzioni di gameplay

Dal punto di vista del gameplay la saga è sempre stata molto varia, proponendo in ogni capitolo diverse soluzioni che fanno risultare il tutto sempre fresco e dinamico e laddove il primo ha gettato delle solide basi gli altri hanno consolidato, ad esempio Chain of Memories reinventa completamente il suo sistema di combattimento mettendoci di fronte a scontri di carte eseguiti in tempo reale, dove ogni nostro attacco corrisponde ad una carta giocata e le mosse speciali si ottengono concatenando tre carte di uno specifico valore o tipo, il secondo capitolo ha introdotto non solo i comandi di reazione (che rimarranno uno stabile della serie) ma anche le fusioni, vere e proprie forme alternative per Sora che cambiano completamente il suo stile di combattimento, Birth by Sleep ha aggiunto moltissima varietà tramite gli stili di comando (soluzione simile alle fusioni ma che richiede un metodo di attivazione particolare) ed i comandi di tiro (colpi a distanza ripetuti tramite QTE) e Dream Drop Distance ha aggiunto l'importante tassello del free flow (agili movimenti sfruttando gli elementi degli scenari come muri o lampioni) ed il terzo capitolo ha dato il colpo di grazie con le trasformazioni Keyblade (variante interessante degli stili di comando); insomma ogni capitolo ci ha sempre dato nuovi strumenti con cui giocare ed affrontare i nostri nemici, in una soluzione che, spesso e volentieri, ci vede atterrare in uno dei tanti mondi Disney (e non solo) per risolvere la crisi di turno (il più delle volte mazzuolando per bene il boss della zona) prima di passare al successivo, la collaborazione con la casa del topo si riflette non solo in questa forma ma anche tramite le molteplici evocazioni a nostra disposizione in ogni capitolo.
 
Il modo in cui personaggi Disney e Square si mischiano rimane una gioia

Dal punto di vista tecnico siamo rimasti estremamente soddisfatti, per quanto infatti si tratti sostanzialmente di un porting delle collection già presenti su console la piattaforma viene sfruttata a dovere, con una resa migliorata di tutti i modelli poligonali e soprattutto tempi di caricamento letteralmente inesistenti (si, ancor più veloci di quelli offerti dall'SSD di Playstation 5), per non parlare poi della resa grafica del terzo capitolo e dello 0.2, che trovano qui la loro forma definitiva e vengono davvero spinte al massimo senza sbavature di alcun tipo; se proprio dovessimo trovare un difetto alla produzione sarebbe sicuramente l'inspiegabile mancanza nel pacchetto di Melody of Memory, rhythm game nonché ultimo capitolo uscito della serie che si collegherà direttamente al quarto, poiché questo è invece presente sullo store concorrente.

 
Oggi come 22 anni fa giocare la saga di Kingdom Hearts è un'esperienza che regala tante emozioni, nel bene e nel male Square Enix ha creato qualcosa di immortale che rimarrà negli anni e nonostante i fan più accaniti (il sottoscritto compreso) siano ancora in attesa di un segno per quanto riguarda anche solo una minima finestra di uscita del quarto capitolo, per ora dovremo accontentarci del discutibile Missing Link che dovrebbe arrivare a breve per dispositivi mobili, ma fino ad allora se non avete mai toccato la serie questo è decisamente il modo migliore per cominciare (per quanto dover pagare di nuovo tutto a prezzo pieno non sia il massimo).


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