Dragon Ball Sparking! ZERO - Recensione dell'erede spirituale della serie Tenkaichi

Goku ed il suo universo tornano finalmente sulle nostre console, seppur con tanti cambiamenti

di Klarth Curtiss

Andare a toccare i mostri sacri di un genere o una saga particolarmente amata è sempre un'operazione rischiosa perché si sa, i fan non perdonano, è anche vero però che l'universo di Dragon Ball nel panorama console sentiva particolarmente la mancanza di un nuovo titolo e, per quanto Xenoverse 2Kakaroth e FighterZ siano stati ottimi esponenti, l'assenza di un nuovo gioco della serie Budokai Tenkaichi era ormai papabile, visto soprattutto che il terzo capitolo è considerato da molti come il gioco di Dragon Ball definitivo ed insuperato ancora oggi a distanza di 17 anni.
Forte di questa consapevolezza il team di Spike Chunsoft è tornato alla carica con Sparking! ZERO, che si fa portavoce dell'arduo compito di non solo ricreare la stessa esperienza, ma di migliorarla e modernizzarla per il pubblico di oggi; noi ci siamo chiusi nella Stanza dello Spirito e del Tempo per diverse ore (o forse giorni?) per affinare le nostre capacità ed oggi siamo pronti a dirvi se il bersaglio sia stato centrato in pieno nella nostra recensione.
 
La serie Budokai ritorna sotto una nuova veste, seppur con tanti cambiamenti che non piaceranno a tutti

Non reputiamo necessario parlare della trama di Dragon Ball, in quanto conosciuta in lungo e largo, tuttavia ci sembra doveroso citare il fatto che Sparking! ZERO copre non solo l'intera saga Z, ma anche Super fino alla fine del Torneo del Potere, GT con le saghe di Baby ed Omega Shenron e molteplici OAV tra i più amati (nello specifico La vendetta divina, La grande battaglia per il destino del mondo, La sfida dei guerrieri invincibili, Il destino dei Saiyan, L'invasione di Neo Namek, I tre Super Saiyan, Il Super Saiyan della leggenda, La minaccia del demone malvagio, Il diabolico guerriero degli inferiL'eroe del pianeta Conuts e Dragon Ball Super - Broly); risulta invece totalmente assente la saga originale, che si limita ad avere come unico esponente Goku bambino, per quanto dagli sviluppatori sia già stato confermato che saranno rilasciati dei dlc riguardanti Super Hero e Daima, dunque non è da escludere l'arrivo di un terzo dedicato alla saga originale (anche perché la situazione attuale comporta l'assenza di storici membri del cast come Tao Bai Bai ed Arale).

La gestione della classica modalità "Storia" è comunque stata revisionata in favore della modalità "Episodi", in questa infatti potremo decidere non solo di seguire la storia classica delle gesta di Goku, ma potremo prendere il comando di altri personaggi e vivere la storia dal loro punto di vista, perfino impersonando antagonisti (abbiamo potuto per esempio giocare la saga di Namek dal punto di vista di Freezer e quella di Black Goku dal punto di vista sia dello stesso Black, che di Zamasu e la fusione Black Zamasu), inoltre per arricchire l'offerta sono tornati i bivi, ora più presenti che mai e che modificano alcune scene della storia canonica deviando dal percorso originale, anche se li abbiamo trovati davvero fin troppo accessori, in quanto si risolvono in brevi scene e soprattutto sono bloccati dietro al completamento di uno scontro in un determinato modo che non ci potrà essere noto fino al suo sblocco, metodo che abbiamo reputato davvero astruso.
 
L'idea di poter vivere la storia dal punto di vista degli antagonisti è apprezzabile

Per quanto riguarda il lato gameplay probabilmente chi si aspettava la semplicità tipica che caratterizzava la serie Budokai Tenkaichi rimarrà sicuramente spiazzato, in quanto il titolo si presenta sorprendentemente tecnico: dalle parate divise tra standard, alte e basse, passando per i diversi tipi di proiezione ed inseguimento dell'avversario ed arrivando a finte, teletrasporti e quant'altro, il gioco presenta un tutorial estesissimo (ci abbiamo messo oltre un'ora per visionare tutti i punti) che spiega in maniera approfondita l'esecuzione delle varie mosse e durante lo scontro è possibile mettere in pausa per visionare al volo ogni singolo input di comando; anche la funzionalità delle mosse speciali è stata rivista, le classiche che richiedono l'uso dell'aura (caricabile con la pressione del tasto R2) sono state ridotte a due, mentre le altre due sono state trasformate in tecniche che richiedono l'uso della barra abilità, che si caricherà un po' alla volta durante uno scontro, e non si limitano a tecniche offensive ma anche ad altre in grado di potenziare temporaneamente le nostre statistiche, teletrasportarci all'istante dall'avversario o magari attivare al volo la modalità Sparking, quest'ultima è una delle punte di diamante del gameplay, attivata normalmente tenendo premuto il tasto di caricamento dell'aura quando sarà al massimo non solo ci renderà più letali ed in grado di sostenere meglio i contraccolpi, ma ci permetterà di utilizzare la nostra mossa Sparking, una vera e propria ultimate che costituisce la mossa definitiva del personaggio, realizzata in maniera estremamente scenografica, fedelissima alla serie e soprattutto in grado di infliggere danni davvero ingenti.
Se tutto ciò ancora non vi bastasse sappiate inoltre che le mosse che richiedono l'uso della barra abilità possono essere acquistate nell'apposito negozio con gli Zeni al fine di personalizzare i combattenti come meglio ci aggrada.
 
Le mosse Sparking sono un tripudio di effetti speciali riprodotto con fedeltà maniacale

Dal punto di vista della realizzazione tecnica Sparking Zero è veramente una gioia per gli occhi: la versione Playstation 5 da noi testata si è comportata egregiamente, restituendo un colpo d'occhio degli effetti speciali incredibile e mantenendo praticamente granitici i 60fps, fatta eccezione per qualche trascurabile e comprensibile singhiozzo qualora dovessero verificarsi molteplici effetti e distruzioni dello scenario contemporaneamente, situazioni davvero fin troppo rare per lamentarsene, inoltre oltre alla già enorme durata della modalità episodi esiste l'immancabile online e la modalità torneo contro la CPU.

Per tutte le belle cose dette sul titolo tuttavia ce ne sono tante altre che non ci hanno convinto, a partire da quello che abbiamo reputato il difetto più grosso di tutti: l'aggressività fuori scala della CPU, durante la modalità ad episodi sia a difficoltà standard che ridotta gli avversari si sono dimostrati fin da subito in grado di soverchiarci senza troppi problemi e concatenare attacchi senza lasciarci il minimo respiro, lasciandoci a una o due barre di vita ancor prima di riuscire a toccarli, problema accentuato ancor di più dagli scontri che ci richiedono di eliminare più avversari, che risulteranno un vero e proprio parto, come se ciò non bastasse durante la ripresa da una caduta al suolo non avremo I-frame, dunque essere sbattuti a terra il più delle volte significherà beccarsi un attacco energetico (o peggio, una mossa Sparking) senza possibilità di rispondere, tornano inoltre i QTE dedicati ai clash di attacchi energetici, da mischia ed adesso anche delle prese, tuttavia il loro funzionamento non è minimamente illustrato nel tutorial e considerata la poca intuitività degli stessi ci siamo trovati davvero spiazzati nel capire cosa fare; tutto il sopracitato unito alla pessima responsività dei comandi di parata (che a volte funzionano, a volte no, altre attivano un teletrasporto ed altre deviano gli attacchi senza un minimo senso logico) rendono l'esperienza single player davvero fin troppo frustrante e, considerato che da sempre il single player nei picchiaduro è visto come un terreno sicuro per chi non vuole essere bastonato dai "pro" online, sostanzialmente il gioco inadatto a chi non mastica pane e picchiaduro, categoria sotto la quale non ricadono decisamente i giocatori di arena fighters, ancor meno i fan di Budokai Tenkaichi; davvero non riusciamo a spiegarci questa scelta.

Anche a fronte di tutte le critiche fortunatamente ci troviamo davanti ad un'offerta interessante con un roster davvero gigante e che soprattutto non richiede grossi sforzi per essere sbloccato, in quanto più di metà sarà disponibile fin da subito e buona parte dei restanti sarà sia sbloccabile con il proseguimento della storia che acquistabile con gli Zeni, cosa che fortunatamente salva le serate con gli amici.

 
Dragon Ball Sparking! ZERO è un prodotto che abbiamo fatto davvero fatica a valutare, da un lato infatti abbiamo un'offerta veramente golosa per i fan, che ci permette di rivivere quasi l'intera serie anche da diversi punti di vista e con un roster gigante unita ad un gameplay arricchito rispetto al passato e dalle ampie possibilità, dall'altra abbiamo una calibrazione della CPU totalmente insensata che unita alle fin troppe novità di gameplay scontenterà decisamente i fan storici della serie che speravano solo di tornare a tirare due botte in allegria, risulta davvero molto trascurabile l'idea dei bivi dal percorso canonico; sia chiaro nel complesso ci troviamo di fronte ad un'opera davvero eccellente, però avremmo preferito che il progresso non snaturasse completamente l'accessibilità, chi non è cresciuto a pane e picchiaduro è dunque ben avvisato.


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