Lucca Comics 2024: press café di Yoshitaka Amano
Il maestro si è raccontato, toccando vari punti della sua poliedrica carriera artistica
di Olimpea
Prima delle domande della stampa, il maestro ha voluto esprimere il suo entusiasmo per la mostra. Lui stesso non ricordava di aver realizzato alcune opere che verranno esposte (tra queste, numerose per le animazioni della Tatsunoko), ma ritrovarle e portarle a Milano gli ha permesso di ricordare bei momenti del suo passato. Di due opere nello specifico, di 7-8 metri di grandezza, Amano ricorda solo i dettagli, e non le ha mai viste nella loro interezza in un'esposizione. Sarà dunque anche per lui una prima esperienza. Per quanto riguarda Puccini, si è detto contento di aver potuto disegnare le locandine e ha ammesso di essersi divertito molto. Aveva già avuto modo di disegnare la Turandot, mentre per la Tosca è stata la sua primissima volta in assoluto.
Non si può dimenticare il contributo di Amano nel mondo della moda. Ha infatti realizzato un'illustrazione per la copertina di Vogue Italia, celebre rivista di moda, che non ha necessitato di alcun photo-shooting. L'idea centrale era quella di partire dalla Primavera di Botticelli, artista che ama particolarmente, con l'intento di mescolare elementi classici rinascimentali con la moda moderna. Adesso ha svelato di essere al lavoro su una nuova grande opera, sempre sul filone rinascimentale, ma di cui parlerà prossimamente.
"Anche dentro di me c'è stato un Butterfly Effect".
Tutti i suoi lavori, dal mondo videoludico a quello dell'animazione, sono accomunati dal suo stile di disegno etereo, delicato, che unisce arte giapponese e occidentale. Analizzandoli, è indiscutibile la presenza di elementi derivanti dall'Art Nouveau e dal Surrealismo, con una grande influenza derivante dal maestro Hokusai. Per non parlare dei rimandi alla mitologia greca e alla cultura rinascimentale e al suo grande amore per Da Vinci e Michelangelo. Tuttavia, questa commistione è del tutto involontaria poiché per lui l'arte travalica il tempo, lo spazio e le culture: "Il messaggio che cerco di veicolare va oltre l'arte e oltre gli stili. Non faccio mai una distinzione tra arte occidentale e orientale, ho così tante ispirazioni che disegnare mi viene spontaneo".
Il maestro è così immerso nella creazione delle sue opere, nel mettere su carta ciò che sente dentro di sé, che non sa mai come verranno percepite e recepite. Il suo non è un vero e proprio processo creativo, perché non considera l'essere un illustratore come un lavoro, ma un modo per esprimere le sue passioni. Tornando alla mitologia greca, per esempio, ha rivelato di star lavorando a un'opera sul mito di Pandora. "Come deve essere stato quando ha aperto il vaso?", si è chiesto. Il lavoro è iniziato a settembre dell'anno scorso a New York, per approfondire le sue ricerche ha fatto alcuni viaggi anche a Roma, Milano e Atene, città che gli sono rimaste nel cuore.
Si sente soddisfatto del suo lavoro quando riesce a rispettare le scadenze, ma adesso può permettersi di fare con calma e non sforzarsi troppo. Tuttavia, quando realizza un'opera, dopo un anno tende a modificarla aggiungendo alcuni particolari, e il senso originale va tristemente a perdersi.
"L'universo è tutto in movimento e ogni anno non è mai lo stesso. Lo stesso vale anche per le mie opere... sostanzialmente non mi sento mai pienamente soddisfatto".
Il maestro Amano ha anche raccontato una serie di aneddoti su alcuni dei suoi lavori più famosi, nonché una piccola curiosità su un progetto che debutterà a breve.
Con Final Fantasy si era appena approcciato al mondo dei videogiochi. Non era molto informato a riguardo, per cui quando gli è stato chiesto di lavorare alla realizzazione dei loghi e al character design dei personaggi si è ispirato molto alle copertine di alcune opere di Michael Moorkock. Essendo quest'ultimo uno scrittore di libri fantasy, credeva fosse adatto per soddisfare le richieste da parte di Squaresoft.
Nel 1999, a New York, ha incontrato lo sceneggiatore Neil Gaiman e l'editor della DC, che gli chiesero di realizzare un poster per il celebre capolavoro del fumetto, The Sandman. A lavoro finito, Gaiman lo ha voluto immediatamente come illustratore: è stato il suo primo lavoro realizzato negli Stati Uniti. Amano realizzava la sua illustrazione basandosi sugli appunti che lo stesso Gaiman gli dava, ma la particolarità stava nel fatto che la storia continuava proprio in base all'immagine che aveva ricevuto. Nonostante ciò, non sente di aver dato un grosso contributo alla serie.
Annunciato nel 2016, il film anime ispirato all'opera di Amano, DEVA ZAN, debutterà ufficialmente nei cinema nipponici nel 2026. Prima di venire a Lucca ha avuto un meeting per parlare del progetto, e ne avrà un altro quando tornerà in Giappone. C'è da aspettarsi un annuncio a breve a riguardo, ma non si è sentito di dire altro.
In galleria, alcuni scatti della mostra tenutasi a Lucca e dedicata al maestro durante la kermesse.