Lucca Comics 2024: altri annunci di J-POP Manga
Tre nuovi titoli entreranno a far parte del catalogo dell'editore
di Albrechtseele
Firefly Wedding
di Oreco Tachibana
5 voll. (in corso)
Una storia d'amore ambientata nell'era Meiji su una giovane donna a cui resta poco da vivere che decide di sposare un sicario professionista.
Veil
di Kotteri!
6 voll. (in corso)
Un poliziotto fa la conoscenza di una giovane donna cieca durante un turno di lavoro. La storia, interamente a colori, illustra i piccoli momenti di vita dei due protagonisti, che lentamente entrano in confidenza l'uno con l'altro.
Alya Sometimes Hides Her Feelings in Russian
di Sansan Sun, Saho Tenamachi
5 voll. (in corso)
La studentessa Alisa Mikhailovna Kujo, dai capelli argentati e dal carattere freddo in apparenza, metà russa e metà giapponese, è la ragazza più popolare della scuola. Accanto alla giovane siede Masachika Kuze, un ragazzo appassionato di anime. Alisa è attratta da Kuze e spesso gli rivolge frasi dolci in perfetto russo sicura di non venire compresa. Masachika, grazie alla passione del nonno per la lingua russa, intuisce perfettamente ogni vocabolo utilizzato, ma si diverte a fingere il contrario.
L'editore ha risposto alle domande degli spettatori, e qui di seguito le riporteremo non appena possibile. Rispondono Marco Schiavone e Georgia Cocchi Pontalti. Le risposte sono rielaborate cercando di rimanere il più possibile vicini a quanto affermato dai rappresentanti dell'editore.
D: Un'opera che avreste voluto licenziare?
R: Kagurabachi e Yamada-kun.
D: In cosa noi lettori non abbiamo rispettato le vostre aspettative?
R: Marco - Le nostre aspettative sono ovviamente di vendere. Credo che il dovere principale di un editore sia di raggiungere il pubblico di ogni titolo. I titoli sono diversi tra loro... il pubblico potenziale, il massimo potenziale di pubblico di ogni titolo. Dandadan ha in questo momento un pubblico potenziale più alto di quello di due anni fa, e in questo caso il nostro compito è non frenare, non ostacolare la cosa, non fare danni, non essere un minus a qualcosa che funziona. Ci sono delle scommesse che abbiamo vinto come Taiyo Matsumoto, e altre che abbiamo perso. Personalmente sono rimasto deluso da Crying Freeman, non è andato molto bene, non so se non lo abbiamo promosso sufficientemente oppure non era il momento giusto.
D: Dopo La tomba del Faraone, collana storica delle autrici?
R: Georgia - Abbiamo dimostrato il nostro impegno pubblicando la Moto Hagio Collection, e presto sugli shojo anni '70 ci saranno delle sorprese.
D: Qual è la vostra variant preferita?
R: Georgia - La Speziale (quella con l'ombrello).
Marco - La variant di Tony Valente per Nier Automata.
D: Goddess Terrace Café, siete interessati?
R: Georgia - Conosciamo, ma con queste domande la segretezza viene a mancare.
D: Cose che avete sentito di Gou Tanabe e (non) potete dire?
R: Lui raccontava di scrivere da sdraiato per il mal di schiena, e di avere degli occhiali speciali per la lettura per poter lavorare da sdraiato, ieri ce li ha fatti provare.
D: Titoli più difficili da tradurre?
R: Giorgia - Titoli come Akane Banashi sono molto complicati da tradurre, perché c'è racconto, poesia, struttura teatrale, giapponese antico. Ci avvaliamo, oltre ai traduttori, spesso di esperti della materia, in questo caso di rakugo. Golden Kamui altro manga difficile.
D: Siete arrivati al vostro 18º compleanno, come ci si sente ad essere diventati maggiorenni? Sfide più dure che avete dovuto affrontare e quali le più grandi soddisfazioni?
R: Marco - La sfida più difficile è essere qui. Non è scontato quando parti con una impresa riuscire a durare, continuare a crescere e mantenere relazioni di qualità. Credo che questa sia la sfida più grande. La scommessa vinta è che forse per primi abbiamo puntato sulle fumetterie, spostandoci dalle edicole, perché gli utenti volevano edizioni sempre più belle, con sovraccoperte, che adesso è lo standard. Sono anche botte di fortuna.
Georgia - Altra sfida sono i titoli di grandi maestre dello shojo.
D: Cosa dovrebbe e non dovrebbe fare un editore di manga?
R: Georgia - Dovrebbe pubblicare manga belli e non dovrebbe sottovalutare i propri lettori.
Marco - Dovrebbe rispettare gli impegni con i collaboratori e non dovrebbe fare il passo più lungo della gamba, perché a volte ti fai prendere dalla foga. È molto facile celebrare qualcosa, è la parte semplice. Gestire un editore arrabbiato, un collaboratore scontento, un autore non soddisfatto dell'edizione, quello è problematico ma fa parte dei doveri di chi mette la faccia in quello che fa.
D: Under the Oak Tree, lo porterete?
R: Georgia - Lo conosciamo molto bene.
D: A quando Yukinobu Tatsu (autore di Dandadan) in Italia?
R: Marco - Piacerebbe moltissimo, ha molteplici interessi che collimano con i miei. Sicuramente l'impegno di un seriale settimanale come Dandadan ci fa sperare che stia lì in buona salute il più a lungo possibile.
Georgia - Io vorrei Keiko Takemiya (e sono stati nominati diversi altri autori e autrici).
D: Come funziona lo scouting? Vorrei che portaste Cosmos.
R: Georgia - Tutte le persone interessate in azienda possono partecipare alle riunioni scouting con i titoli che vorrebbero proporre.
Marco: Anche perché in funzione del ruolo in azienda ognuno riceve stimoli diversi. Magari cogliamo qualche vostro input sui social; poi alcuni nostri collaboratori vivono in Giappone, magari leggono e segnalano.
Georgia - Raccogliamo le segnalazioni, soprattutto quando più persone segnalano la stessa cosa. Vediamo il potenziale, e quanto ci piace, che è una cosa molto importante.
Marco - Molte volte siamo più timidi di quanto non avremmo dovuto essere dal punto di vista commerciale su un'offerta, perché non è scattata quella scintilla dell'innamoramento con qualche titolo.
D: L'ospite più complicato che avete avuto in fiera?
R: Quando abbiamo iniziato con i manga, altri operatori ci hanno avvertito del fatto che i mangaka fossero terribili ("si ubriacano, fanno casino"). In realtà non è mai successo. Ci è capitato che un autore sia arrivato a Lucca con un borsello, il cambio per un giorno, senza una giacca, dicendo "sono venuto in Italia pensando facesse caldissimo". A volte ci sono dei "culture clash", come con ospiti a Roma, portati in giro a S. Pietro, ed è capitato che un ospite, di fronte alla magnificenza della Basilica, si sia girato e abbia fotografato un bidone dell'immondizia. Oppure, "Perché non buttate giù questa cosa vecchia?" a Firenze. O per Lucca, hanno chiesto se davvero in quelle case vecchie abitasse della gente.
D: Più manhwa, si può?
R: Sì.
D: Nuova ristampa di Getter?
R: Sì.
D: Pro e contro annunciare a evento affollato di concorrenza come Lucca Comics?
R: Marco - Il Pro è che rosicano. In realtà la nostra è concorrenza è molto blanda, ci vediamo agli eventi, ci vediamo in Giappone e ci abbracciamo. Poi è chiaro che cerchiamo di combatterci i titoli.
Georgia - Contro, rischi che se non hai il titolo giusto passi in secondo piano.
Marco - 15 anni fa andava bene la chiavetta con slide di annunci di fila. È figlia del tempo in cui la distribuzione in edicola era più importante, perché viveva di novità.
In continuazione, si parla dopo il primo annuncio.
Marco - Noi lavoriamo sul catalogo, è raro che un nostro titolo sia non disponibile, e cerchiamo di valorizzare magari con una variant in mezzo alla serie. Vanno benissimo le novità, però il fatto di non fare 25 annunci non significa non voler fare cose nuove o fare poche iniziative.
D: Le light novel di DanMachi e Re:Zero sono state interrotte?
R: No.
D: Perché tante difficoltà con il volume di Bonten Taro? E perché tanta differenza con l'edizione francese (di Sex & Fury)?
R: Marco - È una licenza molto particolare. Il manager dell'opera è un signore di circa 80 anni, e lo abbiamo incontrato circa una volta all'anno, il che ha portato a una dilatazione dei tempi importante.
D: Il manga vorreste non aver pubblicato?
R: Marco - Act-Age, per come è andata, ed è stato un peccato. O 7thGARDEN.
D: Avete intenzione di portare gli spin-off di Steins;Gate in Italia?
R: Sì, ci stiamo pensando, soprattutto appena saranno "boxettabili".
D: Porterete altri romanzi tipo quelli de Il mio matrimonio felice?
La risposta indica che c'è possibilità.
R: Kagurabachi e Yamada-kun.
D: In cosa noi lettori non abbiamo rispettato le vostre aspettative?
R: Marco - Le nostre aspettative sono ovviamente di vendere. Credo che il dovere principale di un editore sia di raggiungere il pubblico di ogni titolo. I titoli sono diversi tra loro... il pubblico potenziale, il massimo potenziale di pubblico di ogni titolo. Dandadan ha in questo momento un pubblico potenziale più alto di quello di due anni fa, e in questo caso il nostro compito è non frenare, non ostacolare la cosa, non fare danni, non essere un minus a qualcosa che funziona. Ci sono delle scommesse che abbiamo vinto come Taiyo Matsumoto, e altre che abbiamo perso. Personalmente sono rimasto deluso da Crying Freeman, non è andato molto bene, non so se non lo abbiamo promosso sufficientemente oppure non era il momento giusto.
D: Dopo La tomba del Faraone, collana storica delle autrici?
R: Georgia - Abbiamo dimostrato il nostro impegno pubblicando la Moto Hagio Collection, e presto sugli shojo anni '70 ci saranno delle sorprese.
D: Qual è la vostra variant preferita?
R: Georgia - La Speziale (quella con l'ombrello).
Marco - La variant di Tony Valente per Nier Automata.
D: Goddess Terrace Café, siete interessati?
R: Georgia - Conosciamo, ma con queste domande la segretezza viene a mancare.
D: Cose che avete sentito di Gou Tanabe e (non) potete dire?
R: Lui raccontava di scrivere da sdraiato per il mal di schiena, e di avere degli occhiali speciali per la lettura per poter lavorare da sdraiato, ieri ce li ha fatti provare.
D: Titoli più difficili da tradurre?
R: Giorgia - Titoli come Akane Banashi sono molto complicati da tradurre, perché c'è racconto, poesia, struttura teatrale, giapponese antico. Ci avvaliamo, oltre ai traduttori, spesso di esperti della materia, in questo caso di rakugo. Golden Kamui altro manga difficile.
D: Siete arrivati al vostro 18º compleanno, come ci si sente ad essere diventati maggiorenni? Sfide più dure che avete dovuto affrontare e quali le più grandi soddisfazioni?
R: Marco - La sfida più difficile è essere qui. Non è scontato quando parti con una impresa riuscire a durare, continuare a crescere e mantenere relazioni di qualità. Credo che questa sia la sfida più grande. La scommessa vinta è che forse per primi abbiamo puntato sulle fumetterie, spostandoci dalle edicole, perché gli utenti volevano edizioni sempre più belle, con sovraccoperte, che adesso è lo standard. Sono anche botte di fortuna.
Georgia - Altra sfida sono i titoli di grandi maestre dello shojo.
D: Cosa dovrebbe e non dovrebbe fare un editore di manga?
R: Georgia - Dovrebbe pubblicare manga belli e non dovrebbe sottovalutare i propri lettori.
Marco - Dovrebbe rispettare gli impegni con i collaboratori e non dovrebbe fare il passo più lungo della gamba, perché a volte ti fai prendere dalla foga. È molto facile celebrare qualcosa, è la parte semplice. Gestire un editore arrabbiato, un collaboratore scontento, un autore non soddisfatto dell'edizione, quello è problematico ma fa parte dei doveri di chi mette la faccia in quello che fa.
D: Under the Oak Tree, lo porterete?
R: Georgia - Lo conosciamo molto bene.
D: A quando Yukinobu Tatsu (autore di Dandadan) in Italia?
R: Marco - Piacerebbe moltissimo, ha molteplici interessi che collimano con i miei. Sicuramente l'impegno di un seriale settimanale come Dandadan ci fa sperare che stia lì in buona salute il più a lungo possibile.
Georgia - Io vorrei Keiko Takemiya (e sono stati nominati diversi altri autori e autrici).
D: Come funziona lo scouting? Vorrei che portaste Cosmos.
R: Georgia - Tutte le persone interessate in azienda possono partecipare alle riunioni scouting con i titoli che vorrebbero proporre.
Marco: Anche perché in funzione del ruolo in azienda ognuno riceve stimoli diversi. Magari cogliamo qualche vostro input sui social; poi alcuni nostri collaboratori vivono in Giappone, magari leggono e segnalano.
Georgia - Raccogliamo le segnalazioni, soprattutto quando più persone segnalano la stessa cosa. Vediamo il potenziale, e quanto ci piace, che è una cosa molto importante.
Marco - Molte volte siamo più timidi di quanto non avremmo dovuto essere dal punto di vista commerciale su un'offerta, perché non è scattata quella scintilla dell'innamoramento con qualche titolo.
D: L'ospite più complicato che avete avuto in fiera?
R: Quando abbiamo iniziato con i manga, altri operatori ci hanno avvertito del fatto che i mangaka fossero terribili ("si ubriacano, fanno casino"). In realtà non è mai successo. Ci è capitato che un autore sia arrivato a Lucca con un borsello, il cambio per un giorno, senza una giacca, dicendo "sono venuto in Italia pensando facesse caldissimo". A volte ci sono dei "culture clash", come con ospiti a Roma, portati in giro a S. Pietro, ed è capitato che un ospite, di fronte alla magnificenza della Basilica, si sia girato e abbia fotografato un bidone dell'immondizia. Oppure, "Perché non buttate giù questa cosa vecchia?" a Firenze. O per Lucca, hanno chiesto se davvero in quelle case vecchie abitasse della gente.
D: Più manhwa, si può?
R: Sì.
D: Nuova ristampa di Getter?
R: Sì.
D: Pro e contro annunciare a evento affollato di concorrenza come Lucca Comics?
R: Marco - Il Pro è che rosicano. In realtà la nostra è concorrenza è molto blanda, ci vediamo agli eventi, ci vediamo in Giappone e ci abbracciamo. Poi è chiaro che cerchiamo di combatterci i titoli.
Georgia - Contro, rischi che se non hai il titolo giusto passi in secondo piano.
Marco - 15 anni fa andava bene la chiavetta con slide di annunci di fila. È figlia del tempo in cui la distribuzione in edicola era più importante, perché viveva di novità.
In continuazione, si parla dopo il primo annuncio.
Marco - Noi lavoriamo sul catalogo, è raro che un nostro titolo sia non disponibile, e cerchiamo di valorizzare magari con una variant in mezzo alla serie. Vanno benissimo le novità, però il fatto di non fare 25 annunci non significa non voler fare cose nuove o fare poche iniziative.
D: Le light novel di DanMachi e Re:Zero sono state interrotte?
R: No.
D: Perché tante difficoltà con il volume di Bonten Taro? E perché tanta differenza con l'edizione francese (di Sex & Fury)?
R: Marco - È una licenza molto particolare. Il manager dell'opera è un signore di circa 80 anni, e lo abbiamo incontrato circa una volta all'anno, il che ha portato a una dilatazione dei tempi importante.
D: Il manga vorreste non aver pubblicato?
R: Marco - Act-Age, per come è andata, ed è stato un peccato. O 7thGARDEN.
D: Avete intenzione di portare gli spin-off di Steins;Gate in Italia?
R: Sì, ci stiamo pensando, soprattutto appena saranno "boxettabili".
D: Porterete altri romanzi tipo quelli de Il mio matrimonio felice?
La risposta indica che c'è possibilità.
Ricordiamo che J-POP Manga ha già annunciato tre titoli: La tomba del faraone di Keiko Takemiya; Love Is an Illusion!, di Fargo; La mia senpai è un ragazzo, di Pomu.
Si ringraziano Olimpea e Artax per il collegamento diretto dall'incontro.