Salva il mondo all'ultimo canestro: prime impressioni sul nuovo manga di Yōko Nemu

“Le liceali muoiono, no? Una volta diplomata, non sarò più liceale, dico bene? In pratica la liceale morirà… Insomma il diploma è tipo la fine del mondo.”

La struttura narrativa, tipica dello slice of life, è lineare e non ha grandi intoppi, tuttavia si sa fin da subito che qualcosa di strano dovrà accadere in questo club scolastico chiamato a salvare il mondo. Anche se l’incarico inaspettato viene dato alle ragazze già nelle prime pagine, diversamente da quanto si possa supporre, il tema non viene affrontato immediatamente, ma passa in sordina e viene lasciato nel limbo. Ciò crea un effetto surreale di attesa, che rende le vicende dei personaggi distaccate dal fine ultimo per il quale sono stati chiamati, rendendo la lettura quasi dissociata e che pizzica le corde della follia. Il mix tra le avventure giornaliere e la grande missione crea una dicotomia divertente, ilare e frenetica.
 

Le tavole sono molto dinamiche, piene di contenuti e informazioni. Il tratto, dalle linee sottili, crea un effetto di sospensione che ben si sposa con l’atmosfera che permea questo primo volume; il disegno è meticoloso, estremamente espressivo e caratterizzante. Nonostante i tanti personaggi, non si fatica a riconoscerli e inquadrarli. I dialoghi sono molto bilanciati e scorrono velocemente, senza intoppi nella lettura e sono presenti delle note a margine, quando necessario.