Il 2024 videoludico secondo lo staff Gaming: Marcello Ribuffo

Un anno dal sapore di transizione, tra sorprese e flop da orbi

di Marcello Ribuffo

Il 2024 sta per volgere al termine e, come i più malinconici dei nonnini, la Redazione non può fare a meno che interrogarsi su come sia stato quest'anno, tirando le somme sui 12 mesi passati e volgendo lo sguardo sui 12 in arrivo. Mettendo da parte le mirabolanti vite dei singoli redattori, la routine quotidiana di ogni videogiocatore comprende una certa alternanza di giochi, passatempi e avventure, alcune memorabili e altre dimenticabili, ma tra grandi sorprese ed enormi delusioni cosa ha da dire lo staff in merito a questo 2024?

Preparatevi psicologicamente ad una serie di articoli, uno per ogni membro dello staff che ha deciso di dire la sua: eccovi una classifica squisitamente personale per un punto di vista nuovo sul 2024 videoludico!
 
Un 2024 ricco, nonostante tutto

Il 2024 di Marcello Ribuffo


Il 2024 videoludico ha confermato ancor di più come questa generazione abbia dei grossi problemi. I costi esorbitanti di questa industria hanno prodotto mostri dalla dubbia qualità, flop inimmaginabili (Concord) e poca sicurezza sul proprio prodotto (Assassin's Creed Shadows). Si aspetta la prossima insomma, sperando in qualcosa di davvero tangibile in fatto di tecnologia e che soprattutto, sia sfruttata a dovere. Tuttavia, non è stato un anno da buttare, anche se ha quasi l'aspetto di un periodo di transizione in attesa delle bombe del 2025.

"Erano meglio 150 Goleador": Test Drive Unlimited: Solar Crown

La personale delusione dell'anno non può non andare all'ultimo racing game di casa Kylotonn. Un titolo di nicchia, senza dubbio, ma con un'importanza cruciale nella storia di questo genere. Tralasciando i mille problemi tecnici, Solar Crown ha mancato completamente il bersaglio, non riuscendo a restituire appieno il mood del franchise. Un gioco senza infamia e senza lode che verrà presto dimenticato. Qui, eventualmente la mia recensione.


"Non eri sulla lista ma entra pure": Indiana Jones e l'Antico Cerchio


Chi mi ha seguito durante le varie live sul nostro canale Twitch sa benissimo come fossi rimasto sorpreso dal non vedere del gameplay in senso stretto di Indiana Jones e l'Antico Cerchio. La stima verso Machine Games non manca di certo ma capire quantomeno i ritmi, il design delle sezioni esplorative e degli enigmi di certo non mi avrebbe dato fastidio. Non anticipo molto visto che tra qualche giorno arriverà la recensione, ma di sicuro posso affermare che Indiana Jones e l'Antico Cerchio è una delle migliori esperienze dell'anno e che soprattutto, ha un grosso rispetto per tutti noi videogiocatori.


"Tu non dovresti piacermi sai?": Kunitsu-Gami: Path Of The Goddess

Quando si è in stato di grazia, tutto riesce al meglio. Capcom sembra infatti non sbagliare più un colpo e anche un titolo minore come Kunitsu-Gami è riuscito a ritagliarsi il suo spazio in questo strano 2024. Nonostante meccaniche non particolarmente amate dal sottoscritto, è riuscito a conquistarmi, aprendo la possibilità di esplorare generi che effettivamente ho sempre lasciato da parte. Credo che solo per questo, Capcom si merita un grande applauso.
 

Il 2024 di Marcello Ribuffo


"Altri 5 minuti dai": Elden Ring: Shadow of the Erdtree


Nonostante abbia espresso diverse perplessità, non si può non elogiare la prima e l'ultima (?) espansione di Elden Ring, capace di apportare grandi miglioramenti al gioco base e tante scomuniche vista la pessima gestione del boss finale. Shadow of the Erdtree è stato una continua sorpresa, un'espansione che non finisce mai e che riesce a regalare momenti eccezionali quasi in ogni momento. Tuttavia, rappresenta anche un punto di non ritorno, la massima espressione del "souls" targato From Software e del disequilibrio (soprattutto nel moveset) tra quanto concesso al giocatore e le innumerevoli possibilità concesse ai boss.


"Quando è uscito ero in bagno": Red Dead Redemption

Il 2024 ha segnato anche la fine di un tabù. I giocatori PC hanno infatti passato anni a chiedersi "ma dov'è Red Dead Redemption?", "perché non esce?", "perché Rockstar ci odia?" e così via, fino a quando un giorno, Red Dead Redmption è effettivamente arrivato su PC. Un semplice porting, è vero (qui la recensione), ma mi ha permesso di giocarlo quasi rispettando l'idea originale. Un titolo godibilissimo ancora oggi e che rappresenta una delle migliori esperienze dell'anno. Il che è tutto dire.

 

"Preparo il portafogli": Monster Hunter Wilds, Death Stranding 2: On the Beach, Doom: The Dark Ages, Assetto Corsa EVO, l'eventuale espansione di Armored Core VI

 

Il 2025, già così, è fuori di testa. Sembra che tutti abbiano atteso quest'anno per far uscire il meglio del meglio e indubbiamente sono tanti i titoli che attendo con una certa frenesia. Come mostrato a Lucca, Monster Hunter Wilds prende una bella fetta di questa attesa, finalmente un vero open world, un vero ecosistema splendente e ricco di possibilità (qui l'anteprima). Per Death Stranding 2 si attende davvero la consacrazione: il primo capitolo era quasi un esperimento, eppure è risultato una delle migliori esperienze degli ultimi anni. Doom: The Dark Ages non ha bisogno di presentazioni mentre Assetto Corsa EVO potrebbe essere un nostro grande orgoglio, in grado di contendersi lo scettro di miglior racing game del pianeta. From Software sta lavorando all'espansione di Armored Core VI (qui la recensione) e sotto sotto, spero in un annuncio e a un'uscita nel 2025. Tanto per rimpinguare la dose. 

Indubbiamente uno dei più attesi


"Il popolo eletto"

Con grande sorpresa, Kunitsu-Gami: Path Of The Goddess entra nella mia classifica personale. Certo, è vero, non ho avuto modo di giocare Final Fantasy VII: Rebirth (se ne parla a gennaio), Black Mith Wukong (chissà quando accadrà) e appieno Metaphor ma va bene così. Giocare qualcosa non esattamente nelle mie corde è stato quasi un toccasana e complice comparto artistico e solido combat system l'ho portato a casa, con grande soddisfazione.

Sono rimasto molto colpito da Indiana Jones lo ammetto, anche se qualche perplessità di certo non manca. Ho apprezzato davvero tanto il taglio cinematografico dato all'opera ma soprattutto gli enigmi che, non sono hanno senso a essere chiamati così ma soprattutto lasciano al giocatore il tempo per essere compresi e completati. Come dicevo prima, se ne parlerà meglio durante la recensione.

Indubbiamente uno dei simboli del 2024. Un'espansione così ricca non la vedevo da anni, non solo piena di contenuti in sé ma anche di meccaniche utili perfino nel gioco base. Il ricordo di averla affrontata in "New Game + 5" rimarrà indelebile, un trauma che difficilmente andrà via. Rimane un'opera maestosa ma anche il picco massimo raggiungibile da questo genere. Da qui in poi, bisogna davvero evolversi.

L'annuncio di un sequel di Hellblade: Senua's Sacrifice mi aveva un po' stordito: come portare avanti qualcosa di così unico e con una protagonista in grado di raggiungere un suo compimento? Mi sbagliavo di grosso. Come scritto in recensione, il percorso di Senua non si conclude certo accettando sé stessa. Questa nuova consapevolezza va messa alla prova col mondo esterno, trasformando la propria esperienza in un'ancora di salvataggio per il prossimo. Sicuramente lo storytelling non è perfettamente riuscito ma quello che vuole comunicare lo fa, e lo fa benissimo.
 
Lo sguardo verso il primo posto

So che volete sapere chi sta al primo posto e volendo, potete anche arrivarci. Ma no, lo scoprirete solo e soltanto venerdì 20 dicembre alle 21:00 sul nostro canale Twitch.
Nel frattempo, ditemi cosa ne pensate di queste scelte e fatemi sapere con un commento le vostre opinioni, oltre ai vostri giochi dell'anno. È un bel gruppo il nostro, per cui qualche botta e risposta interessante può scaturire sicuramente.


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