Yaruki 2017: CodeX di RedTaiga
Fatevi stregare da una storia unica ambientata in un'antica Roma fantastica
di Alex Ziro
Sarà un piacere parlarvi di CodeX di Red Taiga
Giulia C. Petrone, in arte "RedTaiga" è attualmente un'artista freelance.
Dopo un periodo da semplice hobbysta riprende la strada da fumettista parallelamente all'occupazione come grafico tecnico in un'azienda.
Nata in Puglia ma naturalizzata marchigiana, frequenta l'ISA di Urbino con triennio di specializzazione in animazione e fumetto, si diploma nel 2010 e pochi mesi dopo inizia la carriera lavorativa, solo nel 2014 rimette testa e mani su un progetto originale, che autopubblica online settimanalmente, dopo due anni di studi e preparazione.
Nonostante l'indirizzo di studio, purtroppo la didattica scolastica non ha mai approfondito l'aspetto del fumetto, quindi la gran parte delle nozioni imparate al riguardo sono da autodidatta, acquisite sin dalla tenera età, osservando e leggendo avidamente qualsiasi cosa la ispirasse e senza soffermarsi troppo su generi o etichette.
Certamente le sue preferenze propendono per il manga giapponese e la narrazione fantasy, che si possono riscontrare in "CodeX", opera di debutto.
Dopo un periodo da semplice hobbysta riprende la strada da fumettista parallelamente all'occupazione come grafico tecnico in un'azienda.
Nata in Puglia ma naturalizzata marchigiana, frequenta l'ISA di Urbino con triennio di specializzazione in animazione e fumetto, si diploma nel 2010 e pochi mesi dopo inizia la carriera lavorativa, solo nel 2014 rimette testa e mani su un progetto originale, che autopubblica online settimanalmente, dopo due anni di studi e preparazione.
Nonostante l'indirizzo di studio, purtroppo la didattica scolastica non ha mai approfondito l'aspetto del fumetto, quindi la gran parte delle nozioni imparate al riguardo sono da autodidatta, acquisite sin dalla tenera età, osservando e leggendo avidamente qualsiasi cosa la ispirasse e senza soffermarsi troppo su generi o etichette.
Certamente le sue preferenze propendono per il manga giapponese e la narrazione fantasy, che si possono riscontrare in "CodeX", opera di debutto.
Arthimus è un ragazzo che per via di problemi familiari lavora come professionista in una scuola gladiatoria, in una Roma imperiale fittizia dove è la normalità vedere qualche rara creatura mitologica combattere in arena o persone utilizzare pietre magiche per soddisfare i vizi di tutti i giorni, tra cui delle particolari pietre rosse ormai rarissime utilizzate per curare ogni tipo di ferita o malattia. Per le vie dell’Impero però girano strane voci su rivolte e bizzarri accadimenti ai confini più remoti del nord che hanno bloccato improvvisamente l’approvvigionamento di queste pietre curative dette “d’Iperborea”, provocando di riflesso non pochi problemi anche nella Capitale.
A stravolgere la routine della vita di Arthimus sarà Mydrinn, un’eccentrica ragazza che si dimostrerà una formidabile calamita di situazioni assurde e misteriose, e che si riveleranno essere collegate alla crisi che sta facendo tremare Roma non solo dall’interno, ma anche ai confini dove la mancanza di una politica forte e stabile sta mettendo in vantaggio nemici creduti sopiti e che bramano vendetta.
A stravolgere la routine della vita di Arthimus sarà Mydrinn, un’eccentrica ragazza che si dimostrerà una formidabile calamita di situazioni assurde e misteriose, e che si riveleranno essere collegate alla crisi che sta facendo tremare Roma non solo dall’interno, ma anche ai confini dove la mancanza di una politica forte e stabile sta mettendo in vantaggio nemici creduti sopiti e che bramano vendetta.
Questa volta voglio essere diretto e parlare immediatamente del più grande difetto di quest’opera: al momento è troppo breve. CodeX è un fumetto ambientato in un’antica Roma fantastica (quindi potremmo definirla come facente parte però di un’altra dimensione?), dove vi sono pietre magiche e chissà quant’altro che ancora dobbiamo scoprire. Il protagonista è Arthimus, un ragazzo che nasconde in sé un segreto che non conosce nemmeno lui. La storia finora possiamo definirla sicuramente interessante e ci spinge ad essere impazienti per le nuove tavole dell’autrice; del resto questo è uno di quei fumetti che per quanto possano essere d’impatto in modo immediato, allo stesso tempo han bisogno di tempo e di respiro. Una sceneggiatura che si rivelerà sicuramente sempre più complessa, ma al momento non possiamo far altro che ammirare in che modo si stiano muovendo queste "prime pedine". Un fumetto sicuramente apprezzabile fin da subito ma che sicuramente richiede che voi abbiate pazienza.
Per quanto sia assolutamente un’opera scritta con precisione certosina e dovizia, sicuramente i motivi principali che ci spingono ad apprezzare quest’opera hanno a che fare con il suo comparto grafico. Partiamo dal modo in cui viene usato il colore, magari è un elemento che ad un occhio non troppo attento potrebbe anche sfuggire, anche perché non viene usato al momento molto spesso, ma ogni qualvolta che viene sottolineata la pietra rossa o gli occhi rossi del protagonista ci rendiamo conto che stiamo osservando un lavoro di fino, l’unica pecca è che a causa delle tempistiche (e quindi della mole di lavoro) non potremmo aspettarci una quantità elevata di tavole colorate, un gran peccato. Quel che rimarrà vita natural durante è il tratto dell’autrice, riconoscibile davvero come pochi altri tra tutti i candidati, uno stile studiato a fondo, avendo studiato da aspirante storyboardista ma senza perdere la mano nella cura per i dettagli, i quali fanno assolutamente la differenza, con un’altra nota di merito per quanto riguarda gli sfondi. Come dicevo, l’unica grandissima pecca è che per ora abbiamo troppo poco di CodeX ma è un’opera che probabilmente ci accompagnerà per tanto e che potrete seguire nella sua pagina.
Ecco il tributo di Red Taiga alla nostra Yaruki:
Giulia è un piacere poterti intervistare! Direi che è il momento di iniziare: pronta?
Piacere mio ad essere qui a rispondere, certo che sono pronta!
Cosa ne pensi del fumetto japstyle? Quali sono gli autori e le opere che ti hanno ispirato maggiormente?
Non potrei di certo pensar male di qualcosa che mi ha da sempre appassionata ed ispirata così profondamente, sono pur sempre della generazione ’80 e ’90, cresciuta con gli anime in televisione ed i primi manga in mano. Mi è sempre dispiaciuto che tra gli artisti fosse considerata una cosa negativa e “non facente parte della nostra cultura”, ma vedo con positività l’apertura mentale avvenuta negli ultimi tempi, che dà importanza a storie avvincenti e a stili di disegno accattivanti prim’ancora che al pregiudizio stilistico.
Tra gli autori del Sol Levante che più mi hanno aiutata a formarmi dal punto di vista artistico sento di poter citare per certo le CLAMP con la maggior parte delle loro opere, Masami Kurumada ed il suo “Saint Seiya”, Katsura Hoshino, il soggetto del defunto maestro SunaoYoshida per “Trinity Blood” accompagnato dai meravigliosi disegni di Kiyo Kyujyo, e la quasi sconosciuta in occidente Mayumi Azuma, ed altri …
Com’è nata la tua opera?
Sin da piccola ho sempre amato fantasticare su storie tutte mie, e “CodeX” in particolare mi piace paragonarlo ad una piantina. Nel lontano 2008 ho innestato il semino e l’ho lasciato coperto per parecchio tempo sotto la terra, persino quando ho sospeso la mia attività artistica (dal 2010 al 2013) ogni tanto ci ripensavo e anche se non si vedeva nulla, pian piano accumulavo idee ed informazioni storiche, che lo nutrivano.
Nel 2014 iniziavano a prendere forma in maniera più chiara trama e personaggi, diciamo quindi “i primi germogli” e la mia voglia di rimettermi in gioco mi ha spinta a riprendere seriamente in mano questo progetto al quale nel frattempo avevo iniziato ad affezionarmi. Dopo due anni di seria preparazione la storia ed il mio stile iniziavano ad assomigliare alle belle foglioline che desideravo mostrare al resto del mondo! Così nell’ottobre 2016 è iniziata la pubblicazione online.
Quanto durerà?
Ha una trama abbastanza consistente ed intricata, posso dire “il giusto”?
Non sono mai stata amante delle opere infinite e travagliate, questo è certo, ma penso che sia importante rispettare i tempi di una storia del genere.
Gli sfondi di CodeX sono davvero incredibili, sono frutto di studi particolari?
No, molti sono solo modelli di sketchup ridisegnati! In generale come reference per gli sfondi uso le foto che faccio io, ma con la Roma di 2000 anni fa facco un po' fatica a farmene da sola!
Come già detto l'uso del colore è un altro vanto dell'opera, per fortuna andando avanti lo usi sempre di più
Grazie, sono molto contenta che piacciano, inizialmente ero poco propensa al monocromatico, però purtroppo è stata una scelta forzata dal fatto che praticamente faccio tutto io da sola dalla A alla Z, ed il tempo per realizzare una pagina a colori è praticamente il quintuplo delle altre
Quali pensi siano i suoi punti di forza? Perché dovrebbe essere votata?
La cura del dettaglio ma senza appesantire, non solo dal punto di vista grafico, ma anche nello studio ed intreccio della trama costruita con minuziosità e dedizione. Ancora per il lettore può non essere semplice inquadrare bene “l’opera nel telaio”, ma penso che varrebbe la pena votarla anche solo per l’impegno mostrato fin ora nel progettare delle basi ben fatte.
Quali sono i tuoi sogni artistici? Quali obiettivi ti poni?
Avendo già un lavoro fonte di sussistenza il mio percorso artistico attualmente si limita al piacere e alla soddisfazione personale, ma senza sminuire la passione che infondo in questo progetto e che mi impegno da quasi un anno a portare avanti con costanza e serietà, voglio continuare così e scoprire a cosa potrà portarmi questo percorso!
Grazie infinitamente per il tempo che ci hai concesso, saluta il nostro pubblico!
Gratias vobis ago. Curate ut valeatis!
(Grazie a voi. Statemi bene!)
Link Utili:
RedTaiga-art (Facebook)
RedTaiga (instagram)
RedTaiga (Deviantart)
Concorrenti Precedenti:
Kitsune to Neko
La Mia Mamma Ha Un Tumeowre
Apophis Saga
Drakon City
Due Uomini e un Cammello
Irezumi
The Space Between
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Per maggiori informazioni sull’award contattare yaruki2017@gmail.com
Grafiche a cura di Megane郭