Yaruki 2017: Sugar Sea di Sogno Condiviso

Un'opera che abbiamo imparato a conoscere con l'IICA torna allo Yaruki

di Alex Ziro

Bentrovati con immenso amore ad un nuovo appuntamento dello Yaruki 2017 – Italian Japstyle Comics Award, oggi come ormai da un po’ di tempo continuiamo con la nostra carrellata sulla categoria INDIE.

Ritroviamo Sugar Sea di Sogno Condiviso
 
 
Sogno Condiviso è una fumettista romana di 29 anni. Disegna fin da quando era piccola, e già da allora sapeva che raccontare le sue storie era il futuro che desiderava per sé, il suo “sogno per il domani”. Cresciuta con Topolino, si è innamorata dei manga alle medie e da allora ha coltivato la sua passione tenendoli nel cuore come punto di riferimento. Dal 2005 al 2009 ha frequentato la Scuola Romana di fumetto per cercare di affinare la sua tecnica e conoscere altri stili. Scrivere e disegnare fa parte di lei, e afferma di amare le sue storie al punto da aver rifatto (e continuare a correggere) le tavole del suo fumetto ripetutamente (le prime oramai 5-6 volte) in attesa di rendere loro giustizia. Predilige i manga, soprattutto per lo stile narrativo, però dice di avere gusti molto variegati; la sua più recente passione sono i fumetti japstyle italiani. Ama Dragon Ball, One Piece, Video Girl Ai, Death Note, La maschera di vetro e molti altri. Gli autori che apprezza maggiormente sono Katsura, Togashi, Watase e Miuchi.
 
La principessa Sarel, per salvare il suo regno, è costretta a chiedere aiuto a Robin, un mago potentissimo. Ma ciò che lui chiede in cambio è … avere lei! Basteranno la fierezza e il coraggio di Sarel a contrastare l'egoismo e l'irriverenza dell'astuto mago? Entrambi sono disposti a tutto per raggiungere il proprio obiettivo! Una storia che parla d'amore e di guerra, di magia e di astuzia, di destini che si intrecciano e di antiche e nuove maledizioni.

Torniamo ad un anno di distanza a parlare di Sugar Sea, opera che avevamo modo di conoscere ai tempi dell’IICA. Per il nostro vecchio award avevamo avuto modo di presentarvi esclusivamente il primo volume ma la storia avanza senza alcun timore, imperterrita, e siamo arrivati oramai al secondo volume. Ormai è passato tempo da quanto Sarel ed il mago Robin han fatto la propria conoscenza ed il loro rapporto diventa sempre più delicato ed assurdo, con il mago pronto sempre di più a mettere a disagio la nostra bellissima protagonista anche se probabilmente nel suo cuore si può celare un sentimento molto puro. Il fumetto sicuramente ha come maggiore pregio proprio la forza che scaturisce dall’intesa (o dalla mancanza di essa…?) tra i due “eroi”, con la creazione di situazioni ben più che assurde che rendono la narrazione sempre più godibile.

I disegni ci mostrano un’autrice che cerca di portare avanti una storia fatta di sotterfugi e scontri con uno stile di disegno piuttosto delicato, un tratto non troppo marcato impreziosito da una grandissima cura dei dettagli, degli sfondi, che ci fanno comprendere come Sogno Condiviso sia sicuramente una fumettista che ama dedicare tutto il suo cuore a quel che fa. Non cercate particolari punti di appiglio nell’ambientazione, difatti l’autrice ha voluto creare una storia che per quanto possa avere degli ovvi punti di riferimento nell’epoca feudale non sia ancorata ad un periodo ben preciso, come possiamo vedere dai vestiti che la protagonista sarà costretta a mettere fin dal primo capitolo.

Una storia che ancora continuerà per molti anni a detta di Sogno Condiviso, la quale vi divertirà e vi intratterrà, una storia che nonostante tutto mostra immensi lampi di miglioramento e che quindi ancora dobbiamo cominciare a vivere pienamente.

Ecco il tributo di Sogno Condiviso alla nostra Yaruki
 

Intervista all'autrice:

Rieccoti con noi! Che grande piacere, sei nuovamente… pronta?

Pronta e scattante! Ed è un grande piacere anche per me essere di nuovo con voi!

Parlaci del tuo amore verso il japstyle. Perché crei proprio rifacendoti ai maestri giapponesi?

Sicuramente aver guardato fin da piccola gli anime che davano in tv, e aver sviluppato una grande passione per i manga ha contribuito a formare il mio senso estetico. La mia predilezione per lo stile giapponese di fare fumetti non si limita tuttavia al disegno, riguarda soprattutto la narrazione: amo tavole non ingabbiate in rigide vignette, ma libere di poter assumere qualunque forma, in qualunque punto della pagina; e così i personaggi, che mi piacciono liberi di poter sfondare la vignetta. Inoltre ritengo che certi contenuti, i sentimenti soprattutto, abbiano trovato nello stile narrativo del  manga la migliore esecuzione possibile, o almeno secondo i miei gusti.   

Dalla tua partecipazione all’IICA pensi di esser cambiata come autrice?

Beh, è passato tanto tempo, e spero che soprattutto a livello grafico si possano notare dei progressi. Per quanto riguarda me, aver avuto la possibilità di confrontarmi con tanti autori eccellenti, mi ha spronato senz’altro a cercare di migliorare. Le critiche costruttive sono sempre apprezzate e utili!

Vi sono state evoluzioni particolari nel tuo stile tra il primo ed il secondo volume?

Per me è un po’ difficile riconoscerlo ora, perché ogni volta che notavo qualcosa di obsoleto o di perfezionabile nelle tavole indietro, andavo quasi subito a rinnovarle, quindi a livello grafico (ora come ora) i due volumi sono circa allo stesso livello, credo. Dal punto di vista della storia, invece, temo che i primi capitoli risentano ancora dei molti rimaneggiamenti, perdendo un po’ in linearità, mentre i capitoli successivi godono, a mio dire, di una maggiore leggibilità. Anche perché, una volta che la trama è avviata, è più facile procedere. Per questo continuo a correggere l’inizio, perché l’avvio della storia in un fumetto ne pone le fondamenta.

Un qualcosa che tutti devono apprezzare per forza di te è la tua enorme dedizione, il tuo enorme amore per quel che fai. Qual è il tuo segreto?

Amo le mie storie e sono la prima a volerle leggere. Ho realizzato che nello svilupparle provo qualcosa di simile ad una catarsi, e, sembra paradossale, ma più di una volta le parole o le scelte di un mio personaggio mi hanno dato la risposta che cercavo nella vita vera. Quindi è, come dire, molto terapeutico? 

Tra tutti gli autori dello Yaruki sei indubbiamente la più misteriosa, colei che si mette in mostra di meno sia online che in fiera, questo va in netta contraddizione con chi pensa che per essere un fumettista oggi si debba essere anche un personaggio. Cosa ci dici a proposito?

Ammiro coloro che riescono ad attrarre l’interesse dei fan anche con la loro personalità, e credo che l’essere un “personaggio” sia un bonus alle opere. Cioè, io come fan mi interesso ai fumetti, e se l’autore è simpatico, ben venga. Credo che i fumettisti-idol, ampliando il raggio di azione, apportino un vantaggio alla diffusione del fumetto italiano; infatti, il fan che segue il personaggio, ma non ne legge le opere, può comunque farle conoscere ai suoi conoscenti, interessati anche ai fumetti. Io di carattere non sono il tipo che ama mettersi in mostra, e in generale vorrei che le mie storie fossero apprezzate a prescindere da me. La cosa curiosa è che di persona so essere socievole ed affabile, mentre sui social sono oltremodo timida. L’alone di mistero che mi circonda comunque si ridurrà molto presto, dal momento che, collaborando con indieversus, avrò il piacere di fare delle live di disegno! Non saprei dire se il solo modo per ottenere notorietà oggi per un fumettista sia quello di essere un “personaggio”. In caso, sappiate che io canto niente male! 

Quali pensi siano i suoi punti di forza? Perché dovrebbe essere votata?

Credo che Sugar Sea sia una storia piena di potenzialità, che non potrà non emozionare ed appassionare chi seguirà i personaggi nel loro evolversi e maturare, nei loro fallimenti e nelle loro vittore. Di sfondo c’è una trama intricata, ma è nel rapporto tra i due protagonisti il cuore e il punto di forza della storia secondo me, ciò che di essa più mi piace.

Quali sono i tuoi sogni artistici? Quali obiettivi ti poni?

Ciò che più mi preme è vedere concluse le mie storie, al meglio delle mie capacità. Adorerei essere pubblicata, e mi piacerebbe moltissimo far ridere ed emozionare chi legge le mie opere.

Non c’è due senza tre? Chissà! Intanto concludiamo qui con un nuovo saluto al tuo pubblico!

Chi la dura, la vince? Grazie ancora una volta per aver letto fin qui, e grazie a chiunque volesse darmi il suo supporto! Venite a trovarmi sulla pagina fb di Sugar Sea… chissà che non mi metta davvero a cantare per voi!

Link Utili:

Sugar Sea

Concorrenti Precedenti:

Kitsune to Neko
La Mia Mamma Ha Un Tumeowre
Apophis Saga
Drakon City
Due Uomini e un Cammello
Irezumi
The Space Between
CodeX
MangAde
Seguendo Quel Filo Rosso
Lezione di Autodifesa

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Per maggiori informazioni sull’award contattare yaruki2017@gmail.com
Grafiche a cura di Megane郭

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