La nostalgia offusca il giudizio? Lo dice Frank Miller #Agoraclick 89
Ospite al Napoli Comicon il grande fumettista non ha fatto mancare la sua stoccata al mondo dell'intrattenimento, reo di adagiarsi sulla nostalgia
di Ironic74
Frank Miller , il provocatorio e iconico autore statunitense di opere qual Sin City o 300, è stato l'ospite più atteso durante l'ultimo Napoli Comicon.
Le sue opere sono state fonte di ispirazione per il cinema, un medium che oggi attinge ovunque e sembra non saper più inventare, schiavo della nostalgia.
“Credo che ogni eroe sia nostalgico o legato alla nostalgia, è un meccanismo generazionale“, racconta Miller. “Ogni generazione a un certo punto inizia a guardare verso quell’arco di tempo che ritiene sia il migliore di tutti e lo venera. E visto che tendenzialmente il mondo è governato da uomini di mezza età che stanno invecchiando, anche loro venerano i propri idoli, che siano veri o di carta.
Abbiamo avuto la nostalgia degli anni ’50, dei ’60, dei ’70. Adesso c’è questa nostalgia degli anni ’80 che è veramente bizzarra. Io mi ricordo gli anni ’80 e non erano un granché“.
D'altronde la nostalgia è così, si nutre dei nostri ricordi e li ricopre di una patina che spesso offusca il giudizio. “Alla fine secondo me è una sorta di culto di se stessi. Anche a me ogni tanto piace essere nostalgico, ma di epoche lontanissime, prima di Cristo, ah i cari bei vecchi tempi!”, commenta il fumettista.
Fonte: Wired
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