Viviamo il giorno in cui Miyazaki mostrò a Suzuki dove nacque Totoro
Toshio Suzuki racconta la sua prima visita alla foresta in cui è nato l'emblema dello Studio Ghibli
di Kisukeurahara99
Suzuki scrive: "Miya-san stava aiutando a raccoglie l'immondizia nella foresta Fuchi no Mori (successivamente conosciuta come Foresta di Totoro, N.d.T.) come era solito fare ogni domenica, quando a un tratto notò lo splendore di Kami no Yama". Ma raccontare all'amico la storia non era abbastanza: doveva mostrarglielo di persona.
Il giovane Miyazaki non era che un comune bambino che viveva nel centro di Tokyo; solo dopo il matrimonio con Akemi, nel 1965, decise di trasferirsi a Tokorozawa, una cittadina nella prefettura di Saitama, a 30 chilometri dalla capitale. Fu allora che, durante una delle sue passeggiate nei dintorni della sua nuova abitazione, Miyazaki ebbe l'ispirazione di creare quello che sarebbe diventato Il mio vicino Totoro. Proprio alla luce di ciò, il primo titolo che Miyazaki pensò per quel suo nuovo film era Tokorozawa ni iru Tonari no Totoro (Il vicino-fantasma Totoro di Tokorozawa), che divenne poi Tonari no Totoro.
Miyazaki e l'amico Suzuki si recarono alla stazione di Shin-Akitsu, seguendo la strada che costeggia la linea ferroviaria di Seibu, ma trovarono il sentiero ostruito da alcuni alberi caduti. Suzuki pareva già perduto, ma furono accompagnati oltre da un abitante del posto chiamato Mr. K, il quale li accolse esclamando, "la gente di qui dice che questa è la strada per Karuizawa (cittadina della prefettura di Nagano, N.d.T)". Alla fine del percorso trovarono Fuchi no Mori, un luogo che Miyazaki conosceva bene e con il quale aveva instaurato un rapporto di affinità. Raggiungendo la Foresta di Totoro, i tre fecero il loro ingresso al parco Hachikokuyama, quello che ne Il mio Vicino Totoro sarebbe diventato Nanakuniyama.
Uno strano sentimento pervase Toshio Suzuki, non appena entrarono nel parco. "Sembrava la casa di un dio", ha scritto. La natura lussureggiante dell'intera area gli fece perdere contatto con la realtà. Ma quello che lasciò veramente sorpreso Suzuki, fu il legame che univa Hayao Miyazaki a quel luogo incantato: Suzuki riteneva che Kami no Yama, Fuchi no Mori e Hachikokuyama fossero parte del corpo del maestro, quasi come se si fosse unito alla natura.
Durante la passeggiata Miyazaki disse, "se non mi fossi trasferito a Tokorozawa, Totoro non sarebbe mai nato". Fu la prima volta che Suzuki notò l'immensa sensibilità con cui il maestro si rapportava con le cose che lo circondavano.
La profonda connessione con Tokorozawa e l'area circostante, fece sì che Hayao Miyazaki scrivesse con sua moglie un libro di illustrazioni chiamato "Totoro no Umareta Totoro" (Dove è nato Totoro). Il maestro ha disegnato i personaggi, mentre gli elementi della natura portano il tratto di Akemi. Il libro presenta la biodiversità dell'intera area naturale attraverso le stagioni, grazie anche a schizzi e pagine di diario tratte dalle memorie della moglie. Non mancano ovviamente alcune riprese dei paesaggi tratti direttamente dal glorioso lungometraggio.
L'opera è suddivisa in cinque sezioni: Kami no Yama, Schizzi dal diario di Akemi Miyazaki (per stagione), una guida al parco Hachikokuyama realizzata da Toshio Suzuki, Il mondo di Totoro nato dal paesaggio di Tokorozawa, scritto e illustrato da Miyazaki stesso, Scorci della mia città che voglio serbare per il futuro: colline di Sayama, e una mappa dell'area.
Il libro è ora disponibile in Giappone al prezzo di 1296 yen (10 euro).
In precedenza, Miyazaki ha scritto di una zona di Tokyo popolarmente conosciuta come "la casa di Totoro" a causa della sua estetica ricordante quella presente nel film del regista, nota come "Totoro no sumi ie" (la casa in cui vive Totoro). Ma l'abitazione originale fu bruciata con ogni probabilità a causa di un incendio doloso nel 2009: Miyazaki si offrì per progettare un nuovo parco. Ebbene, il parco è stato realizzato e contiene più di un centinaio di specie erboree differenti, con un edificio costruito utilizzando alcuni componenti della casa originale. L'intero complesso è ispirato proprio alla casa in cui vive il nostro vicino Totoro.
Fonte consultata:
Anime News Network