Dragon Ball Super: Broly: Intervista a Fabrizio Mazzotta

Diamo uno sguardo all'adattamento dell'ultimo film di Dragon Ball

di Slanzard

Oggi iniziano le proiezioni ufficiali dell'atteso Dragon Ball Super: Broly, il recente film del franchise creato da Akira Toriyama, e per l'occasione abbiamo intervistato Fabrizio Mazzotta, che ha curato l'adattamento dei dialoghi del film.
Fabrizio Mazzotta: È stata una scelta della Koch Media che ha distribuito nelle sale cinematografiche quest’ultimo film di Dragon Ball. È stato un modo per mettere d’accordo un po’ tutti, si spera. In molti volevano una fedeltà ai dialoghi originali, ma allo stesso tempo erano abituati alle voci della versione televisiva di Mediaset. All’inizio avrei dovuto essere io a dirigere il doppiaggio del film a Milano, ma precedenti impegni mi hanno impedito di andare in trasferta e allora abbiamo pensato di farlo dirigere ad Andrea Ward, bravo direttore e da sempre voce di Goku per le versioni home-video e nei film cinematografici doppiati a Roma. Io però anche stavolta mi sono occupato dell’adattamento dei dialoghi: la Koch Media ci teneva molto alla mia partecipazione al progetto e li ringrazio davvero per la fiducia. Sono lusingato e onorato!
Broly è un personaggio molto interessante! Lo è in tutti gli episodi della saga e lo è ancor di più in questo film dove viene raccontato in una maniera più approfondita e in un certo senso più adulta: vedremo le sue origine e le sue debolezze. Un personaggio che comunica forza, vigore, ma anche sofferenza e lacrime!
A me piacciono le storie dove viene raccontato il passato dei personaggi che conosciamo. Può essere una storia che narra per la prima volta le origini o anche una retcon, ma comunque mi affascina. Questo film di Dragon Ball non ha fatto eccezioni! E poi è pieno di personaggi che andrebbero sviluppati ancora di più: ce ne sarebbero di cose da raccontare, immagino. Ma più che altro l’attenzione - come preannuncia il titolo - è tutta su Broly, anche se non solo su di lui.
Di base non ho tenuto conto della versione fatta a Milano in tutti questi anni. Mi è stato chiesto di attenermi all’originale Giapponese: così faccio sempre e così ho fatto. Ed è in questo modo che il film uscirà al cinema. Tuttavia, ho scritto delle doppie versioni da agganciare alla versione tv (Junior al posto di Piccolo, Onda energetica, ecc…) che credo andranno a compendio della versione dvd e bluray, quando verrà editata per le videoteche e nei negozi.
Quando ho diretto Andrea Ward nei numerosi film di Dragon Ball ho cercato di rispettare il carattere originale di Goku: forte e possente, ma con l’animo e il candore di un bambino. In originale la voce appartiene a un’anziana doppiatrice, ma per i nostri canoni sarebbe stata una scelta impensabile che sfiorava il ridicolo! Anche a Milano non hanno fatto la stessa scelta affidando, invece, il ruolo all’iconico Paolo Torrisi che ha dato - anche lui - un tono “fanciullesco” al muscoloso Goku. Io credo che Claudio Moneta abbia seguito, a modo suo, questa interpretazione. Non saprei dirti nell’insieme globale, bisogna chiedere ad Andrea Ward che lo ha diretto in sala di doppiaggio, ma in una lavorazione occorre sempre tempo per aggiustare il tiro e sono sicuro che è stato fatto un buon lavoro.

Tendenzialmente, deve essere fedele. Ma non solo nella timbrica, anche nel modo di fare del personaggio. Sono due elementi che devono amalgamarsi. A volte sono state fatte caratterizzazioni sbagliate con doppiatori dalla voce troppo pesante o fuori età per il personaggio o anche viceversa. Personalmente è una cosa che mi dà fastidio. Ma poi dipende dai casi: vedi la voce di Goku che in Giapponese è di una donna. Non mi verrebbe mai in mente di far doppiare una montagna di muscoli come Goku da una signora! Quello che voglio è trasmettere l’innocenza e la caparbietà del personaggio e ho trovato Andrea Ward perfetto e duttile per entrambi i lati del carattere di Son Goku.
No, nessuna. A volte mi è capitato di adattare un anime e magari seguivo la versione italiana del manga, se era già uscita. Ma mi serviva da labile traccia perché poi i dialoghi di un film devono tenere conto del sinc e quindi saranno per forza diversi dalla versione a fumetti. Comunque, nel caso di questo film non è stato necessario rivolgersi alla Star Comics, non ce ne sarebbe stato motivo.
Un mese circa, più o meno. Io ho lavorato all’adattamento, sacrificando le mie vacanze di Natale. Poi Andrea è partito per Milano ed è restato per circa due settimane a dirigere i colleghi lombardi. In più ci sono le varie lavorazioni di post-produzione: sincronizzazione, mix, controllo video, ecc...
Certamente! Da anni (da sempre, si può dire!) lavoro a stretto fianco con Irene Cantoni, una delle più brave traduttrici di manga e anime. È veloce, scrupolosa e attenta. Non potrei chiedere di meglio! Parte del successo dei dialoghi di Dragon Ball (e non solo!) è merito suo. Ogni volta che posso richiedo lei come traduttrice perché è un connubio che ha sempre funzionato e che va avanti da anni. A volte il committente può decidere diversamente o magari modificare i nomi, ma ad ogni modo è sempre utile che la lingua di partenza per l’adattamento italiano sia quella originale, in questo caso la lingua Giapponese!
Mario Bombardieri fu un superbo Broly e fu il primo doppiatore del personaggio. All’epoca delle versioni home-video della Dynamic, se non vado errato, ancora non esisteva la versione tv doppiata a Milano. Si è pensato subito a lui, immagino. Ma stavolta non ho dovuto decidere io come direttore di doppiaggio! Ho demandato al mio bravo collega Andrea. Ma forse in un prossimo film di Dragon Ball potrei tornare in plancia di comando. Sarebbe divertente!
La conclusione del Torneo del potere ha lasciato Goku con la consapevolezza di quanti potenti guerrieri esistono tra gli universi, spingendolo ad allenarsi ancora più di prima per diventare più forte. Ben presto, tuttavia, una nuova minaccia compare all'orizzonte: Broly, un saiyan sopravvissuto alla distruzione del pianeta Vegeta ed in possesso di una potenza incredibile. Tra passato e presente, il film approfondirà la storia della razza dei saiyan ed il passato di Goku, Vegeta e Broly, coinvolgendo anche Freezer, Beerus e Whis nello scontro tra i tre grandi saiyan.
 

Il film vede Toriyama alla sceneggiatura e al character design, Tatsuya Nagamine (One Piece Film Z) alla regia, Naohiro Shintani alla direzione delle animazioni, Kazuo Ogura alla direzione artistica e Norihito Sumitomo alle musiche.

Secondo il sito BoxofficeMojo i guadagni complessivi del film Dragon Ball Super: Broly hanno superato i cento milioni di dollari. Più di metà degli introiti vengono dai biglietti venduti in Giappone e Stati Uniti, mentre il resto principalmente dall'America del Sud. Il film è ancora in trasmissione in Giappone e deve ancora uscire in quasi tutti Europa, Italia compresa, pertanto la cifra complessiva è destinata ad aumentare ulteriormente.

Dragon Ball Super: Broly è uscito in Giappone lo scorso 14 dicembre riuscendo a guadagnare oltre un miliardo di yen (circa 8.5 milioni di euro) nei suoi primi tre giorni e ad arrivare in cima al box office nel suo primo weekend. Toei Animation ha assicurato che il film toccherà la quota di 5 miliardi di yen (circa 40 milioni di euro) per il termine della programmazione.

In Italia, Dragon Ball Super: Broly sarà nei cinema il 28 febbraio e all'inizio dell'estate in DVD e Blu-ray distribuito da Koch Media. Il doppiaggio italiano sarà fedele all'originale, con la direzione affidata ad Andrea Ward e l'adattamento dei dialoghi a Fabrizio Mazzotta.
  



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