Tomino: "Non sono felice perché non ho schiacciato Miyazaki"
Ad una lezione speciale, il creatore di Gundam ha condiviso molte riflessioni...
di Alex Ziro
Più nel dettaglio, diciamo che Tomino ha descritto la natura sperimentale e il gran lavoro dietro all'opera come un qualcosa di possibile solo quando ogni singolo membro di uno staff dà tutto se stesso in un dato progetto; a suo avviso, gli animatori digitali moderni, invece, preferiscono mettersi in mostra con scene d'azione di altissimo livello, mentre l'ultima avventura animata di Peter Parker ha decisamente portato l'animazione su un altro livello.
Tomino dice di aver passato una settimana a pensare perché il film avesse vinto l'Oscar per Miglior Film d'Animazione: "A prima vista sembra proprio un film live-action ed è molto sperimentale. Per molti americani sarà stata la prima volta che hanno visto un film animato non fatto espressamente per bambini. Quel che mi importa non è tanto la qualità del film, ma a livello tecnico si può proprio notare quanto lavoro ci sia dietro."
Ha voluto concludere la questione dicendo che è proprio compito di coloro che lavorano nel mondo degli anime di superare questo film e similari: "Se lavorerete ad un anime deve essere questo il vostro obiettivo. Voglio che vi sia chiaro che dovete avere sempre un obiettivo del tipo 'Io sorpasserò Star Wars', sarei molto felice se riusciste a fare qualcosa di simile."
A proposito di superare qualcuno...
Tomino ha anche aggiunto, in un qualche punto non meglio definito di questa lezione, che comunque tutto il successo raggiunto grazie a Gundam non lo ha reso assolutamente felice, precisando: "Anche quando credo di essere finalmente sicuro di poter schiacciare Hayao Miyazaki... non ci riesco; questa è la cosa che mi rattrista maggiormente."
Non a caso, visto tra l'altro il discorso precedente, Tomino ha detto: "Una volta che entrerete nell'industria degli anime verrete circondati da gente talentuosissima, avere un rivale ti spinge a migliorare all'inverosimile. Se sono riuscito a creare Gundam è solo perché ho conosciuto Miyazaki e Takahata."
Diciamo che, magari, la potremmo definire una rivalità "positiva"; del resto, non è la prima volta che l'illustre regista parla di come si sia spinto oltre i suoi limiti grazie ai suoi colleghi, ma solitamente non usa dei toni così duri.
Fonti Consultate:
Anime News Network
SGCafe