Il regista Gabriele Mainetti: "Vidi la sceneggiatura del live action di Akira ed era un teen movie"
Il regista italiano fece il casting per il film e racconta "Hanno epurato il film di tutta la parte più filosofica e trasformato in un teen movie"
di Ironic74
Questo a causa dell'impegno di Taika Watiti, il regista chiamato a dirigere il film, che in una intervista di un mese fa spiegò: "Il calendario per le riprese è stato continuamente rimandato per via del duro lavoro che lo staff sta facendo sulla sceneggiatura", ovvero fino a quando le date non hanno iniziato a coincidere con la produzione di Thor 4. "Adesso dobbiamo spostare tutto in coda, dopo che Thor 4 sarà finito, e ci vorranno circa 2 anni." Tuttavia Waititi non era pessimista e concluse l'intervista affermando che il film comunque si farà.
Ora veniamo a sapere altri particolari su questo fantomatico film da Gabriele Mainetti, regista di Lo Chiamavano Jeeg Robot, che ha risposto ad alcune domande sul canale YouTube di Badtaste.it.
Mainetti infatti tra le altre cose è stato interpellato proprio su questo argomento svelando un proprio iniziale coinvolgimento:
Grande Akira… che bello. Ho letto il fumetto, ho visto il film, ho riletto il fumetto, ho rivisto il film…!
[…] Pensate che ho fatto il casting (da regista n.d.r.) anche per il [remake live action di] Akira. Pure per quello! Sono andato là e il produttore mi ha fatto leggere la sceneggiatura. Praticamente hanno epurato il film di tutta la parte più filosofica. È tipo un teen movie tra due pischelli, tra Kaneda e Tetsuo… “Devo aiutare l’amichetto mio…” Non c’è Kaneda che è inca**ato nero perché quello ha ammazzato gli amici suoi e vuole fare un cu*o così… Adesso spero di non avervi spoilerato il film!
Intervistatore: No, tranquillo perché comunque lo riscriveranno sei volte prima di affidarlo a un eventuale nuovo regista!
Ecco, io comunque ho detto che non avrei potuto farlo così, e ho chiesto “che margine di ripensamento avete su questa cosa?” E loro: “Ma noi siamo molto soddisfatti della sceneggiatura, proprio perché lo abbiamo epurato di tutta questa parte sofisticata, un po’ pipparola che è anche un po’ datata…” E io ho risposto: “Io non la penso così.” […] È un lavoro meraviglioso, loro vogliono fare il blockbuster, non è neanche scritto male, ma non è l’Akira che conosciamo noi. Poi magari ha un sacco di potenzialità che io non riesco a vedere. Tant’è che il mio agente mi chiamò e mi disse: “molto probabilmente lo farà Taika, però lui era molto curioso di sentire tutte le tue critiche e osservazioni”. E io risposi: “No!”
Ringraziamo BadTaste per la concessione di questa parte di intervista e vi invitiamo a leggere tutto il loro articolo completo.
Fonte: BadTaste