Un anno fa il drammatico incendio doloso alla Kyoto Animation

Ripercorriamo insieme uno degli episodi più tristi e drammatici per tutti gli appassionati di animazione

di Ironic74

Il 18 luglio 2019 è un giorno che rimarrà per sempre impresso in modo indelebile nella mente di tutti noi. L'incendio doloso, che ha portato via la vita di 36 persone della Kyoto Animation tra giovani talentuosi e registi e animatori famosi e affermati, ha scosso e unito tutti noi appassionati.
Ad un anno esatto vogliamo ricordare gli eventi con una piccola cronologia di quanto è successo in questi mesi.

18/07/2019

Un anno fa alle 10:30 locali, un vasto incendio devastava il first studio della Kyoto Animation presso Uji (prefettura di Kyoto).

A quanto riferito dai testimoni, un quarantenne avrebbe fatto irruzione nella sede gettando un liquido infiammabile (probabilmente benzina) sullo studio e sulle persone. Questa persona, di cui non sono state rese note le generalità, è successivamente stata arrestata dalla polizia.
 

Al momento dell'incendio dentro l'edificio c'erano 74 persone (lo studio conta in tutto 160 dipendenti) con 68 dipendenti dello studio e 6 persone esterne.

La polizia giapponese dichiarava che le vittime ufficiali erano al momento 33 mentre i feriti 35 di cui 10 in modo grave.L'identità delle vittime non era ancora stata resa nota e si temeva in particolare per alcuni nomi importanti dello studio come il regista Yasuhiro Takemoto (Lucky★Star, Fumoffu, Miss Kobayashi's Dragon Maid, Hyouka) o il characher designer Futoshi Nishiya (Free!, La Forma della voce).

Secondo il sito del quotidiano "Sankei Shimbun", il sospettato al momento dell'arresto avrebbe urlato "Pakuri", parola giapponese che starebbe ad indicare plagio. Non è chiaro comunque a cosa si riferisse o se fosse un'accusa alla Kyoto Animation.


Ricostruzione della tragedia
Dalle ricostruzioni della polizia il colpevole avrebbe trasportato con sè 40 litri di benzina, avrebbe fatto irruzione e l'avrebbe sparsa su persone e nell'ambiente circostante e in particolare sulla scala. Tutto questo sarebbe avvenuto nell'arco di 10 secondi, dopo i quali il soggetto si è dato alla fuga uscendo dalla stessa porta da cui era entrato.
Il fatto che l'edificio avesse il parquet su tutti i piani e le porte in legno oltre al materiale cartaceo hanno fatto sì che le fiamme siano divampate molto in fretta. Inoltre la scala a chiocciola utilizzata per collegare i piani ha di fatto convogliato le fiamme facendo sì che raggiungessero velocemente i piani superiori.

Interni dello studio 1 della Kyoto Animation

Proprio il fatto che la scala a chiocciola portasse verso l'unica uscita, ha di fatto sbarrato ogni via di fuga a chi si trovava ai piani superiori. Inoltre la porta che dava sul tetto era chiusa a chiave, per cui molti si sono trovati la strada sbarrata anche da quel lato e la maggior parte sono morti per le esalazioni di monossido di carbonio. Tutti i sopravvissuti del secondo e terzo piano sono riusciti a salvarsi gettandosi dalle finestre dei rispettivi piani, così come ha riportato un dipendente della società alla NHK chiedendo però di rimanere anonimo (fonte).

Durante la fuga, il presunto colpevole, essendo gravemente ustionato alle gambe e ad un braccio, è crollato a terra a 100 metri dal luogo dell'incendio. Lì è stato soccorso da alcuni passanti e poi trasportato in ospedale.

Il giorno prima dell'incendio, il sospetto è stato ripreso da telecamere di sorveglianza nei pressi del Main office dello studio, vicino la stazione di Kohata.


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 Ricordiamo che il prossimo appuntamento con la Kyoto Animation sarà il 23 luglio con la premiere dell’OAV Baja’s Studio – Baja and the Sea su NHK General e NHK World Premium, mentre il 14 agosto sarà disponibile in streaming su NHK-E.
 


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