8 cose che i giapponesi non rimpiangono dell'era pre-COVID
Il coronavirus non ha fatto solo danni... forse
di Kisukeurahara99
Il lavoro è uno degli ambiti della vita che più è stato colpito dalle restrizioni, modificando la nostra quotidianità. E, secondo alcuni, non tutto quello che è stato perduto della normale routine lavorativa è oggetto di rimpianto oggi.
Ecco una lista di otto cose che ai lavoratori giapponesi non mancheranno della vita lavorativa pre-pandemia.
NB. La domanda del sondaggio è stata "durante il 2020 hai capito che qualche situazione che capitava normalmente al lavoro prima della pandemia era un inutile spreco di tempo ed energie?", il quale stato svolto su un totale di 1000 persone dai 20 ai 69 anni, con risposte multiple.
8) Chiacchierare con i colleghi (7,4%)
7) Visitare l'ufficio dei clienti (13%)
6) Viaggi di lavoro (14%)
Questa ha riscosso notevole consenso: stringere legami è fondamentale nel mondo del lavoro, ma perché viaggiare per recarsi nell'ufficio di qualcuno quando la trattativa può essere portata avanti online?
5) Il mio Ufficio
4) Documenti cartacei (20,7%)
Dai, a nessuno piace avere pile di documenti sparse per l'ufficio.
3) Hanko (timbri personali) (27,7%)
Anche i timbri, che fungono da firma, si sono rivelati molto meno necessari di quanto si credeva, dato che non c'è stato granché, appunto, su cui apporre il timbro.
2) Bevute post-lavoro (31,1%)
Sorprendentemente, non frega molto a nessuno. O meglio, finire di lavorare tardi per poi essere moralmente costretto a partecipare ad un delirante terzo tempo, evidentemente, non è mai stato il passatempo preferito di molti lavoratori.
1) Fare il pendolare (35,4%)
C'è davvero qualcuno a cui piace perdere tempo tra una stazione e l'altra, tra una fermata del bus e la metro?
In generale, si può forse dire che la vera cosa guadagnata che ci ha concesso questo mostro infernale che è il coronavirus sia stato il tempo da trascorrere con noi stessi e coloro che amiamo, giapponesi o no che siano.
Fonte Consultata:
Sora News 24