Twitch banna gli streamer per contenuti hot ed è polemica #agoraclick164

Questo weekend è stata diffusa la notizia del ban da Twitch di Amouranth e Indiefoxx, che avrebbero violato i termini contrattuali della piattaforma con delle live ASMR piuttosto hot, a tutti gli effetti assimilabili a dei contenuti soft porn. Le ragazze infatti hanno leccato il microfono a più riprese quando gli utenti si abbonavano al canale, assumendo pose a dir poco provocanti nel mentre.

Subito dopo la conclusione delle vicende legate alle Hot Tub, che sono poi diventate una categoria ufficiale a parte, la nuova moda degli ASMR hot sta causando vittime qua e là sulla piattaforma. Molte recenti live di Twitch si sono incentrate infatti su quella che viene definita ASMR TikTok Leggings Yoga Meta, o semplicemente ASMR Meta, che ha causato il ban di molti streamer, fra cui le note Amouranth e Indiefoxx.
 

Si tratta di una nuova moda scoppiata recentemente che ha visto diverse live incentrarsi sulla classica attività degli ASMR, durante la quale però le streamer indossavano pantaloni da Yoga, finendo per utilizzare la propria lingua per emettere rumori rilassanti attraverso microfoni speciali.

Cos'è un ASMR?

ASMR è l’acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response, che potremmo tradurre spicciamente “risposta autonoma del meridiano sensoriale”, che ancor più spicciamente significa: il cervello reagisce automaticamente a una serie di stimoli/flussi di energia.

Nella pratica, si tratta di sensazioni piacevoli, brividi, formicolii legati all’ascolto di una serie di suoni della più varia natura: dalla carta accartocciata al ticchettio dell’unghia su una superficie dura, dallo spazzolamento dei capelli al sussurro. L’ASMRtist, ovvero lo streamer che si dedica all’ASMR, non ha bisogno di grandi strumenti: bastano delle cuffie e un microfono per portare l’ascoltatore in uno stato di beatitudine e di relax che si è meritato la definizione di “brain orgasm”. Provare per credere!
 

Beatitudine che però in certi casi va piuttosto oltre come dicevamo sopra, portando al ban e facendo intervenire anche Pokimane, celebre content creator sul sito viola, che si è espressa sulla questione, specificando come Twitch abbia gestito la situazione nel modo più sbagliato possibile, mettendo un cerotto sul problema senza dare segni di risolverlo alla radice.

il timore è quello che, se non verrà regolamentato adeguatamente il Far West che al momento è Twitch, si possa arrivare a una nuova Adpocalypse, come fu chiamato l'uragano che travolse Youtube dal 2017 in poi, nel momento della sua massima popolarità. Quel momento in cui una serie di investitori, resosi conto della forte presenza sulla piattaforma di contenuti che normalmente un’azienda non vorrebbe associati al proprio brand, ritirarono le proprie pubblicità delineando di fatto una sorta di ricatto. La richiesta era semplice: eliminare, se non disincentivare, ogni tipo di contenuto controverso, e qesto poi portò a diverse azioni che misero in crisi Youtube, una crisi che dura ancora oggi.


Fonte: techprincess.it