Massimiliano Alto in live con noi domani su Twitch per parlarci di Earwig e la strega

Grande professionista, voce di tanti personaggi amati, domani ci parlerà del suo ultimo lavoro come direttore del doppiaggio

di Ironic74

Manca ormai pochissimo (21 luglio 2021) all'uscita nei cinema italiani di Earwig e la strega, nuovo film dello Studio Ghibli diretto da Goro Miyazaki (I racconti di TerramareLa collina dei papaveriRonja la figlia del brigante) e distribuito in Italia da Lucky Red.

 

 
Animeclick ha storicamente un occhio di riguardo per gli adattamenti italiani e, grazie a Lucky Red, è riuscita in un'impresa che farà contenti molti fan dell'animazione e non solo. Portare in live su Twitch (alle 20.30) sul nostro canale il direttore del doppiaggio di questo film.

Se anche nome e cognome vi dicessero poco, non preoccupatevi: il timbro della sua voce è inconfondibile, e i suoi ruoli talmente famosi e versatili da averlo reso uno dei doppiatori più professionali sulla piazza da oltre vent'anni. Max Alto è voce, cuore, passione e musica.

Tantissimi i credits su film, telefilm e animazione che lo accompagnano  da anni immemori. E' stata la voce di Ranma Saotome Kaworu Nagisa Lelouch Lamperouge  e InuYasha . Ancora più inedito e sorprendente il suo lato musicale... o forse non così tanto, se ricordate Change the World, la sigla di InuYasha cantata proprio da lui in inglese.

E' la seconda volta che incrociamo questo grande professionista, già nel 2016 lo abbiano intervistato e potete recuperare quanto detto nell'articolo Parte 1 e Parte 2.

 
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In particolare proprio sul ruolo di direttore del doppiaggio fu detto:

AC: Ci spiegheresti in cosa consiste il lavoro di un direttore di doppiaggio? (ndr: Max Alto ha diretto LOST, Elementary, Hawaii Five-OThe Good Wife... per citarne solo alcuni)

MA:
 Il direttore di doppiaggio deve innanzitutto vedere il prodotto che andrà ad affrontare: serie, cartoni o altro ancora, e conoscerlo bene, vederselo in originale, studiarsi i personaggi e poi fare una distribuzione dei ruoli, se non vengono richiesti dei provini.
Se invece il cliente decide che vuole fare i provini, si scelgono tre voci per le quali si cerca un “match voice”, ovvero una similitudine vocale. Se nessuno li chiede il direttore ha la responsabilità di distribuire su quel ruolo chi ci vede meglio, e ognuno può vedersi attori diversi, a meno che non siano attori obbligati. Su Leonardo di Caprio, c'è Pezzulli e sarebbe stupido cambiarlo, in linea di massima lo si mantiene. Con personaggi nuovi, uno si regola in autonomia.
Una volta fatta la distribuzione, si guida l'attore-doppiatore a cercare di carpire al meglio tutte le sfumature del personaggio. Magari uno può essere simile vocalmente, ma gli sfugge completamente tutto quello che è l’aspetto introspettivo del ruolo.
Noi alla fine dobbiamo sempre comunicare un’emozione, e per farlo doppiamo prima capire qual è. Molto spesso ci sono anche doppiatori ai quali sfugge questa cosa. Il direttore dovrebbe – e dico dovrebbe perché non è sempre così che funziona -  dovrebbe avere il ruolo di condurli per mano verso la migliore esecuzione.
Poi c’è l’assistente di doppiaggio, col ruolo a volte anche più importante dello stesso direttore, che fa una pianificazione del lavoro vera e propria, guarda il sync – che comunque oggi come oggi potrebbe essere l’ultimo dei problemi- , ed è la psicologa della sala, perché quando al direttore gli girano le scatole, e agli attori pure, è colei che mette pace tra tutti.
E poi c’è il fonico, il quale si preoccupa del suono vero e proprio, e insieme col direttore si confronta per valutare se un anello (nd: di doppiaggio) è buono o no, a seconda anche se può aver saturato, strillato, se è un po’ sotto tono, e molto altro ancora.
Sembra facile, in realtà è un lavoro che richiede tanta tecnica, e poi ancora, se uno ha pazienza, tanta passione e tanto cuore. E tanta cultura, anche, secondo me, che oggi manca.

AC: Il direttore quindi è una sorta di maestro o insegnante nei confronti dei doppiatori di cui ha la responsabilità?

MA:
 Più che maestro, che ha una forma creativa su qualcosa, pensiamo che il direttore non deve creare, ma cercare di limitare i danni, perché i danni che si fanno col doppiaggio secondo me sono già tanti!
Il bravo direttore è colui che non permette al doppiatore di fare come vuole, ma di comprimere quest’arte dell’espressività in quella che può essere una sobrietà, in una recitazione più sintetica, oppure a volte più kitsch e così via. Il doppiatore, se va a briglie sciolte può essere un problema.
La figura del direttore ancora non si è capito bene ancora faccia, ma posso garantirvi che in certi film è tutto.


Domani avremo e avrete modo di incontrare Massimiliano Alto, insieme al traduttore del film Francesco Nicodemo, a partire dalle 20.30 sul nostro canale Twitch.
 

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